Regione
Siciliana
Assessorato dei Beni culturali e ambientali e della Pubblica istruzione
Assessore: On.le Nicola Leanza |
a
cura di Antonella Filippi
tel. 091 7071644
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COMUNICATI
STAMPA GIUGNO 2007 |
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Palermo, 28 giugno
2007
Riapre domani
“ARS Siciliane” con il Satiro danzante al sicuro
Le precauzioni: ampliamento dell’area di rispetto e visita consentita
a gruppi di 15 persone
Il Satiro danzante non trema più e la mostra “ARS Siciliae”,
chiusa lo scorso martedì per controllare le condizioni di sicurezza della
statua di bronzo, riaprirà domani. Due le ulteriori misure precauzionali
previste: l’ampliamento dell’area di rispetto, ed il contingentamento
dei visitatori ad un numero massimo di 15 persone alla volta.
Lo ha deciso un comitato di esperti composto da Roberto Ciabattoni dell’Istituto
Centrale del Restauro di Roma, da Giuseppe Gini, soprintendente di Trapani,
da Adele Mormino, soprintendente di Palermo, dall’architetto Matteo Scognamiglio
e da Caterina Greco e Francesca Spatafora, dopo un’accurata verifica dell’assemblaggio
del sistema meccanico, ovvero della struttura espositiva composta da cinque
pezzi, che ha confermato la completa tenuta della struttura portante. “Premesso
che il sistema espositivo del Satiro è elastico, per avere la possibilità
di adeguarsi ad eventuali movimenti sismici – spiegano gli esperti - le
vibrazioni sono state amplificate dalla struttura del solaio, anch’esso
elastico per la stessa ragione. Le ulteriori misure precauzionali concordate
rassicurano sulla più ampia sicurezza del prezioso reperto”.
Soddisfatto l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla
Pubblica Istruzione, Lino Leanza: “Eseguite tutte le procedure di monitoraggio
– ha commentato quest’ultimo - le assicurazioni dai tecnici non
lasciano dubbi sulle attuali condizioni di sicurezza del Satiro danzante. Quindi,
pur se dispiaciuti per l’inconveniente che ha provocato la chiusura per
due giorni della mostra “Ars Siciliae”, per tutelare la statua di
bronzo, siamo felici di riaprire la wunderkammer siciliana e permettere ai visitatori
di ammirare i capolavori siciliani per la prima volta riuniti insieme. Domani
ci attende un altro importante appuntamento: l’arrivo a Taormina, a Palazzo
Corvaja, dell’Annunziata di Antonello da Messina. Un altro momento importante
per il patrimonio culturale siciliano, vero attrattore turistico della nostra
terra”. L’Ufficio
Stampa
Palermo, 27 giugno 2007
L’Annunziata
di Antonello da Messina a Taormina
Il 29 giugno conferenza stampa di presentazione
Dal 30 giugno al 20 agosto l’Annunziata, capolavoro di Antonello da Messina,
sarà in mostra a Taormina, a Palazzo Corvaja (piazza Badia).
L’evento, prestigiosa appendice della mostra palermitana “ARS Siciliae”,
è organizzato dall’Assessorato ai Beni culturali, ambientali e alla
Pubblica Istruzione, dall’Assemblea regionale siciliana e dal Comune di
Taormina.
La conferenza stampa di presentazione è prevista venerdì 29 giugno,
alle ore 17, sempre a Palazzo Corvaja.
All’incontro con i giornalisti parteciperanno il presidente dell’ARS,
Gianfranco Miccichè, l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali
e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, e il sindaco di Taormina, Carmelantonio
D’Agostino.
Palermo 25 giugno
Per la prima volta Palermo accoglie il Satiro danzante di Mazara del
Vallo, di ritorno dal Louvre di Parigi
Una conferenza stampa è in programma domani, martedì 26 giugno,
nella Sala Duca di Montalto di Palazzo dei Normanni, alle ore 11.
Parteciperanno all’incontro con i
giornalisti il presidente dell’Assemblea regionale siciliana,
Gianfranco Miccichè, e l’assessore regionale ai Beni culturali,
ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza.
Noto, 18 giugno 2007
Una commissione mista
lavorerà sul territorio del Sud-Est
Leanza: “Un ragionamento serio con i beni culturali al centro della scelta
di sviluppo”
Il Teatro Comunale di Noto ha ospitato – dopo la festa per l’inaugurazione
della cattedrale – un incontro al quale hanno partecipato l’assessore
regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza,
la soprintendente ai Beni culturali di Siracusa, Mariella Muti, il sindaco di
Noto, Corrado Valvo, e una delegazione di studiosi impegnati a Piazza Armerina
nel colloquio “Mosaici Mediterranei”, guidati dal direttore generale
dell’ICCROM, Mounir Bouchenaki e dall’alto Commissario per la valorizzazione
della Villa Romana del Casale, Vittorio Sgarbi. Quasi un gemellaggio tra la Villa
Romana del Casale e la Villa Romana del Tellaro, il cui restauro verrà
ultimato entro i primi mesi del 2008.
Subito una notizia, comunicata dall’assessore Leanza: “Abbiamo scelto
uno sviluppo che pone al centro i nostri beni culturali e la rinuncia della Panther
alle trivellazioni ci spinge a una determinazione che riteniamo un buon passo
avanti: sarà una commissione mista, composta da rappresentanti degli enti
locali, da esperti, da ambientalisti, a decidere caso per caso quale territorio
vincolare, cosa mantenere libero. Serve un momento di lavoro vero che, in maniera
chiara, ponga fine a questa vicenda che non va né sopravvalutata ne sottovalutata.
Insomma, vogliamo avviare un ragionamento concreto insieme al territorio, vero
protagonista della propria crescita. La tutela del territorio non è di
destra né di sinistra, tutti dobbiamo puntare con senso di responsabilità
a centrare obiettivi comuni”,
Un patto con il territorio, quello proposto da Leanza, condiviso da Vittorio Sgarbi
che definisce la scelta “una posizione coraggiosa e ragionevole”.
Assente per un piccolo incidente a una caviglia il presidente della Regione, Salvatore
Cuffaro. “La Regione – è la dichiarazione fatta pervenire dal
governatore - ha ottenuto dalla Panther Eureka la rinuncia a qualunque autorizzazione
ricevuta in passato per la ricerca di gas nelle aree del Val di Noto, dichiarato
patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, compresa la buffer-zone
della città di Noto e nelle altre aree di interesse archeologico. Questa
decisione in linea con la nostra ferma opposizione, rientra nella strategia di
sviluppo turistico che la Regione Siciliana, con coerenza, ha sempre portato avanti.
In ogni caso, se la Panther non avesse rinunciato, avremmo predisposto un disegno
di legge per bloccare le trivellazioni”.
Noto, 18 giugno 2007
Il Val di Noto e gli obiettivi raggiunti: la riapertura del Duomo di Noto,
la rinuncia delle trivelle e il finanziamento per il completamento della Villa
Romana del Tellaro
Leanza: “La fine di un lutto”
“Una
riapertura, quella della cattedrale di San Nicolò a Noto, capitale del
barocco, che è “la fine di un lutto”. E oggi, superate le difficoltà
incontrate durante gli anni del restauro, la soddisfazione è grande. Quella
di oggi è una data memorabile non solo per la Sicilia, visto che Noto e
il suo barocco fanno parte dei siti sotto la tutela dell’Unesco. Un patrimonio
unico, oscurato da quel 13 marzo del 1996 quando la cupola del duomo si è
sbriciolata. La ricostruzione “come’era e dov’era” della
cattedrale, secondo le sue antiche forme e materiali, prima ancora che il restauro
di un monumento, rappresenta un atto di restauro urbano, quello dell’immagine
di Noto che proprio nella sua cupola aveva un insostituibile fulcro visivo e simbolico”.
Così l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica
Istruzione, Lino Leanza, presente alla festa di Noto, ha commentato la riapertura
della cattedrale retina.
Continua Leanza: “Il significato dell’intervento è racchiuso
tutto in una definizione che del progetto è stata data: un “ restauro
migliorativo: infatti, superando il concetto di pura conservazione si è
partiti da ciò che era rimasto in piedi, apportando le necessarie correzioni
ai difetti riscontrati nell’antica fabbrica. E’ stato compiuto un
percorso a ritroso verso la riappropriazione di tecniche e materiali che nel Settecento
facevano parte del sapere di ogni architetto e di ogni capomastro ma che oggi
sono andate in parte perdute. In altre parole, la ricostruzione della cattedrale
di Noto ha segnato la riapertura di un cantiere del Settecento alle soglie del
terzo millennio, nel quale materiali millenari, come la pietra calcarea e la calce,
si sono coniugati con altri più moderni e innovativi, quali le fibre di
carbonio, e dove le antiche tecniche sono state supportate dalle tecnologie più
avanzate: un esempio unico di costruzione di un monumento, interamente in muratura,
in zona sismica. La sua riapertura segna, pertanto, un importante evento non solo
per il mondo culturale, ma per l’intera comunità mondiale”.
Ma Noto non è solo cattedrale. Ancora Leanza: “In questi giorni l’intero
Val di Noto è stato al centro del mondo culturale: abbiamo “battuto”
le trivelle e le multinazionali che hanno rinunciato a insediarsi in questo angolo
della nostra terra. La decisione della società americana Panther di rinunciare
alle trivellazioni nel Val di Noto ha premiato la perseveranza del governo siciliano
che stava già predisponendo un disegno di legge per bloccarle. Le trivellazioni,
comunque, non avrebbero messo a rischio la presenza del Val di Noto tra il patrimonio
tutelato dall’Unesco, poichè noi ci siamo impegnati a rispettare
e a tutelare l’area vincolata e la “buffer zone”, che non sarebbero
state in alcun caso non interessate dalle perforazioni.
Infine l’assessorato regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica
Istruzione ha appena finanziato i lavori di completamento della Villa Romana del
Tellaro che il prossimo anno apriremo per la prima volta al pubblico: un altro
successo. La comunità del Sud-Est, in particolare, merita tanta attenzione
perché negli anni ha sviluppato una tale sensibilità nei confronti
della tutela e della valorizzazione del proprio patrimonio culturale da rifiutare
un modello di sviluppo non compatibile con la vocazione del territorio, indissolubilmente
legata ai suoi beni artistici. Come tutta la Sicilia”.
Palermo
16 giugno 2007
Finanziati i
lavori per la Villa Romana del Tellaro
Leanza: “Abbiamo mantenuto gli impegni presi e nel 2008
apriremo per la prima volta il sito”
Mounir Bouchenaki e Vittorio Sgarbi lunedì 18 in visita alla Villa
E’ stato
finanziato il “Progetto delle opere di completamento della sistemazione
e allestimento museografico della Villa del Tellaro-Noto (Sr)”, redatto
dalla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Siracusa, per l’importo
complessivo di euro 244.466,30, interamente a carico dall’Assessorato regionale
ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione.
Sarà la Soprintendenza di Siracusa a provvedere all’affidamento dei
lavori ai sensi della normativa vigente in materia di appalti di lavori pubblici,
forniture e servizi.
Gli interventi prevedono il completamento della sistemazione e, in particolare,
la copertura dell’area archeologica di accesso alla Villa dal fiume Tellaro,
l’impianto di illuminazione esterna, i corpi illuminanti, il rifacimento
della recinzione dell’area esterna e l’allestimento museografico con
pannelli esplicativi.
I lavori saranno ultimati entro la prima metà del 2008, quindi la Villa
del Tellaro sarà aperta al pubblico per la prima volta.
Soddisfatto l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica
Istruzione, Lino Leanza: “Ancora una volta abbiamo mantenuto gli impegni
presi e, compatibilmente alle risorse a disposizione, siamo riusciti a chiudere
una vicenda che si trascinava da anni, recuperando un pezzo importante del nostro
patrimonio artistico che va ad aggiungersi a quel giacimento culturale che è
il Val di Noto”.
Lunedì 18 giugno (ore 15.30), alla Villa Romana del Tellaro l’assessore
Leanza riceverà una delegazione di studiosi impegnati a Piazza Armerina
nel colloquio “Mosaici Mediterranei”, guidati dal direttore generale
dell’ICCROM, Mounir Bouchenaki e dall’alto Commissario per la valorizzazione
della Villa Romana del Casale, Vittorio Sgarbi.
I lavori proseguiranno al Teatro Comunale di Noto.
Palermo,
15 giugno 2007
La Panther rinuncia agli scavi nel Val di Noto
Leanza: “La decisione premia la sensibilità della comunità
del Sud-Est la perseveranza del governo. . .
“La decisione della società americana Panther di rinunciare alle
trivellazioni nel Val di Noto premia la perseveranza del governo siciliano che
stava predisponendo un disegno di legge per bloccarle. Le trivellazioni, comunque,
non avrebbero messo a rischio la presenza del Val di Noto tra il patrimonio tutelato
dall’Unesco, poichè noi ci siamo impegnati a rispettare e a tutelare
l’area vincolata e la “buffer zone”, che non sarebbero state
in alcun caso non interessate dalle perforazioni. La comunità del Sud-Est
ha sviluppato in questi cinque anni una tale sensibilità nei confronti
della tutela e della valorizzazione del proprio patrimonio culturale da rifiutare
un modello di sviluppo non compatibile con la vocazione del territorio, indissolubilmente
legata ai suoi beni artistici. La classe politica ha recepito il messaggio e si
è fatta portatrice di questi sentimenti”. Sono queste le dichiarazioni
dell’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione,
Lino Leanza, dopo la comunicazione della rinuncia all’esecuzione degli scavi
nel Sud-Est siciliano.
Palermo, 7 giugno 2007
Trivellazioni nel Val di Noto
Leanza: “Qualsiasi attacco al nostro patrimonio va fermato”
“Qualsiasi attacco al nostro patrimonio va fermato, non esistono schieramenti
politici quando c’è in ballo il nostro futuro e quello dei nostri
figli: piuttosto occorrono coerenze e alleanze forti, in grado di superare il
bipolarismo. Siamo consapevoli che un elemento, in particolare, rende unica la
Sicilia: è il paesaggio, un bene culturale inestimabile, soprattutto da
quando è emersa nella nostra isola una nuova consapevolezza culturale fondata
sulla terra, sui valori della memoria, su un nuovo rapporto con il territorio.
Vogliamo una Sicilia che, puntando sul paesaggio e sul dato ambientale, costruisca
un nuovo modello di sviluppo, legato alla sostenibilità: mettere il paesaggio
e l’ambiente, come la legalità, al centro di questa idea di sviluppo
significa creare le condizioni per un incremento economico rispetto all’anima
del luogo”. Così l’assessore regionale ai Beni culturali ambientali
e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, a proposito dell’appello “Salviamo
il barocco dal petrolio”, lanciato dallo scrittore Andrea Camilleri dalle
pagine del quotidiano “La Repubblica” di oggi. “In aula ho già
votato contro le trivellazioni – conclude Leanza – e il mio assessorato
continuerà a portare avanti la sua battaglia per scongiurare la presenza
della Panther Eureka in un territorio come quello del Val di Noto, patrimonio
dell’Umanità”.
L’Ufficio Stampa