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Visita il Museo - Sez. Classica - Piano Medio - Sala Terrecotte Teatrali - Tragedia |
Nel complesso delle maschere relative alla tragedia si distinguono due gruppi: quelle risalenti alla prima metà del IV sec. a.C. e quelle della prima metà del III sec. a.C. Le prime costituiscono un complesso omogeneo sia dal punto di vista tipologico che da quello stilistico ed hanno in comune anche le dimensioni. Le maschere del III sec. a.C. presentano, invece, dimensioni molto varie fra loro e sono purtroppo quasi sempre frammentarie da non rendere sempre agevole l'identificazione con tipi o personaggi.
Si tratta, nella maggior parte dei casi, di esemplari riconducibili alle opere più famose dei massimi tragediografi del V sec. a.C., opere che avevano riscosso un grande successo e che continuarono ad essere rappresentate in tutto il mondo greco anche dopo la morte degli autori. Non mancano però maschere di personaggi riferibili ad opere poco note di cui è stato possibile ricostruirne i contesti.
L'esposizione si apre con maschere di personaggi di alcune tragedie di Sofocle (496 a.C./406 a.C.): Filottete e Paride, riconducibili alla tragedia Filottete a Troia; Acheloo e Deianira (Fig.3), protagonisti dell’antefatto delle Trachinie; Edipo e Giocasta, personaggi dell’Edipo re. Seguono le maschere delle tragedie di Euripide, morto nel 406 a.C.: Herakles e Admétos, dalla tragedia Alcesti; Polydoros e Polyméstor (Fig.4), dalla tragedia Hekàbe (Ecuba); Priamo, Paride, Deifobo e Cassandra (Fig.5), per la tragedia perduta Aléxandros; Ippodamia, Chrysippos e Laios, per la tragedia perduta Chrysippos; Andromaca, dalla tragedia Le Troiane. |
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