Relitto F. Rinvenuto in una zona di mare scoscesa, presso Capo Graziano, presenta un carico composto da anfore greco-italiche prodotte in Italia centro-meridionale (Fig. 13), da ceramica a vernice nera e acroma di vario tipo (Fig.14). Al corredo di bordo doveva appartenere un sostegno di louterion (Fig.15). Le tipologie ceramiche presenti e l'argilla utilizzata permettono di datare il relitto alla prima metà del III sec. a.C. e di ipotizzare, per la ceramica a vernice nera, una produzione delle officine contemporanee al "Pittore di Lipari" ed esportata da Lipari. Relitto A (Roghi). Rinvenuto nella secca di Capo Graziano e datato intorno alla metà del II sec. a. C. Il carico, costituito da anfore vinarie del tipo Dressel 1B, suggestivamente esposte a "piramide scalare" al centro della sala (Fig.16), era completato da una consistente quantità di ceramica a vernice nera (Fig.17), da riferire alle produzioni cosiddette Campana B e Campana A; da una discreta quantità di ceramica acroma, costituita da bottiglie, boccali e vasi di forma aperta; un askos, una pelvis e un lagynos. Dalla stessa nave provengono tre ceppi d'àncora in piombo, decorati con delfini, astragali ed altri motivi a rilievo. Relitto C. Rinvenuto in acque poco distanti la Secca di Capo Graziano e datato in Età Augustea. Il carico è costituito da anfore del tipo Haltern 71/Oberaden 83 (Fig.18). Nella stessa zona vennero recuperate anfore del tipo Dressel 2/4, Dressel 20, Dressel 25 (Haltern 71) e Haltern 70, nonché anfore di origine spagnola. Relitto E (Relitto dei Cannoni). Localizzato nel 1968 a nord della secca di Capo Graziano, apparteneva ad una nave da guerra spagnola del XVII/XVIII sec. d.C. Il relitto ha restituito: tre cannoni in bronzo di varie dimensioni (Fig.19), un cannone in ferro, una caldaia in metallo e due vaschette in terracotta. In situ rimangono un secondo cannone in ferro ed alcune àncore in ferro.
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