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3.1 La legislazione nazionale
Per quel che concerne l'inserimento lavorativo dei disabili, le principali norme di riferimento sono la Legge 482 del 1968, "Disciplina generale delle assunzioni obbligatorie presso le pubbliche amministrazioni e le aziende private", la Legge 381 del 1991, "Disciplina delle cooperative sociali" e la Legge 104 del 1992, "Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate".
A tali interventi legislativi se ne aggiungono altri specifici per i non vedenti, ai quali è riservata una riserva di posti come massofisioterapisti (L. 686/1961), insegnanti non vedenti (L. 270/1982) centralinisti (L. 113/1985), terapisti della riabilitazione (L. 29/1994).
Le tre principali Leggi di riferimento sull'inserimento lavorativo dei disabili hanno caratteristiche piuttosto diverse fra loro, sia per quanto riguarda l'ambito di intervento, sia per quanto attiene alle modalità attraverso le quali per mezzo di esse si è intervenuti per promuovere l'integrazione delle persone disabili.
La Legge 482 sul collocamento obbligatorio, ad esempio, è la norma che di fatto ancora oggi costituisce il principale riferimento per quel che riguarda l'immissione nel mondo del lavoro delle persone disabili; essa, anzi è la Legge nazionale deputata a questo scopo. Se ne attende, tuttavia, la revisione e non a caso la Legge quadro sull'handicap (la 104), laddove si riferisce ai "soggetti aventi diritto al collocamento obbligatorio" (art. 19) nell'introdurre una modifica per quel che riguarda i beneficiari (a quelli già previsti vengono infatti aggiunti anche i disabili psichici) afferma che le disposizioni della 482 hanno valore "in attesa dell'entrata in vigore della nuova disciplina del collocamento obbligatorio".
Del resto, è stata sottolineata da più parti la necessità di procedere ad una revisione di fondo di questa Legge. Se essa infatti ha avuto perlomeno due importanti meriti storici, quello di riorganizzare con una certa coerenza una legislazione particolarmente frammentata, emanata su specifiche esigenze ed in periodi molto diversi fra loro (la prima Legge sul collocamento obbligatorio nel nostro Paese è del 1917 - Decreto legge n. 1032 del 14.6.1917) e quello di aver riaffermato il diritto al lavoro delle persone disabili, tenendo anzi vivo l'interesse per questa problematica, d'altra parte ha, allo stesso tempo, rivelato dei limiti che con il passare degli anni si sono mostrati sempre più evidenti.
Da questo punto di vista, particolare riferimento va fatto alla possibilità che le aziende hanno di evadere rispetto all'obbligo di assunzione obbligatoria, attraverso, ad esempio, il versamento di una quota come multa per il mancato collocamento.
Come detto, la Legge 104 riprende le norme della 482 e fa riferimento ad una prospettiva di cambiamento della legislazione. La Legge quadro, in effetti, non aggiunge molto altro sull'inserimento lavorativo, ma va comunque tenuto presente che essa non è una norma specifica sul lavoro, ma piuttosto generale sull'handicap. Sotto quest'ottica, essa ha il merito di aver riunificato in un quadro organico la legislazione precedente e di aver riaffermato le concezione più moderne sull'handicap traendole dalle indicazioni fornite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e riprese in più occasioni da altri organismi di livello internazionale (dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite al Consiglio d'Europa).
La Legge sulla cooperazione sociale, infine, è come la 482 finalizzata all'inserimento lavorativo, ma a differenza della prima non è specifica per le persone disabili ma piuttosto prevede come target le cosiddette categorie svantaggiate. Essa, tuttavia, rappresenta a tutt'oggi uno degli strumenti più significativi per l'inserimento dei disabili nel mondo del lavoro, non solo perché riduce a zero i contributi previdenziali ed assistenziali relativi ai lavoratori svantaggiati inseriti in cooperativa, ma anche perché rappresenta uno strumento idoneo per le associazioni, cooperative, strutture in genere che si occupano dell'inserimento lavorativo dei disabili di gestire autonomamente il passaggio dalla fase di riabilitazione e cura a quella di integrazione sociale.
3.2 La legislazione regionale
Per quel che concerne il problema dell'inserimento lavorativo delle persone disabili nello specifico della legislazione regionale siciliana, la lettura delle leggi emanate in questi ultimi anni, mette in evidenza come siano stati predisposti alcuni percorsi privilegiati di inclusione nel mondo del lavoro.
In parte la legislazione risente del periodo in cui è stata elaborata, soprattutto per quel che riguarda le modalità di tutela della salute mentale. Così, ad esempio, la 215 del 1979, che prevede l'incentivazione degli ingressi nel mondo del lavoro dei disabili, rappresenta in primo luogo una risposta alla istituzione del Servizio Sanitario Nazionale sancito dalla legge 833 del 23 dicembre 1978. Va tuttavia anche rilevato come alcuni interventi, soprattutto in favore delle cooperative siano invece anticipatori, delle norme che andranno poi a costituire la Legge nazionale 381/91 "Disciplina delle cooperative sociali".
Il tema dell'organizzazione dei servizi e della tutela della salute mentale risulta comunque sempre presente nella legislazione sull'inserimento lavorativo e dunque costituisce il contesto di riferimento entro il quale vengono promossi gli interventi specifici.
In linea generale, per quanto riguarda le modalità di promozione degli inserimenti lavorativi dei soggetti disabili, si può sinteticamente fare riferimento alle seguenti direttrici di intervento:
Schede riassuntive
Legge 2 aprile 1968, n.482 "Disciplina generale delle assunzioni obbligatorie presso le pubbliche amministrazioni e le aziende private"
Legge 8 novembre 1991, n. 381 "Disciplina delle cooperative sociali"
Legge 14 settembre 1979, n. 215 "Riorganizzazione della tutela della salute mentale nella Regione siciliana"
Legge 5 febbraio 1992, n. 104 "Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate"
Legge regionale 18 aprile 1981, n. 68 "Istituzione, organizzazione e gestione dei servizi per i soggetti portatori di handicap"
Legge 15 maggio 1991, n. 27 "Interventi a favore dell'occupazione"
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