Norme
nazionali
D.M. 26 ottobre 1995
(Supp. ord. n° 66 alla G.U.R.I. n° 91 - Serie
Generale, Parte Prima, del 18/04/96)
“Normative e metodologie tecniche per
la valutazione del rischio, il controllo, la manutenzione e la bonifica dei
materiali contenenti amianto presenti nei mezzi rotabili.”
IL MINISTRO DELLA SANITÀ
DI CONCERTO CON
IL MINISTRO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
Vista
la legge 27 marzo 1992, n. 257, dettante norme relative alla cessazione
dell'impiego dell'amianto ed in particolare l'art. 6, comma 3;
Visto
il decreto ministeriale datato 6 settembre 1994, concernente normative e
metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6, comma 3 e dell'art. 12, comma
2 della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell'impiego
dell'amianto dettante disposizioni per la valutazione del rischio, il
controllo, la manutenzione e la bonifica dei materiali contenenti amianto
presenti nelle strutture edilizie;
Visto
il documento tecnico predisposto dalla Commissione per la valutazione dei
problemi ambientali e dei rischi sanitari connessi all'impiego dell'amianto di
cui all'art. 4 della legge medesima, ai sensi dell'art. 5, comma 1, lettera f),
concernenti normative e metodologie tecniche per la valutazione del rischio, il
controllo, la manutenzione e la bonifica dei mezzi mobili rotabili;
Decreta:
Articolo 1 -
Gli interventi di bonifica dei mezzi mobili rotabili, ivi compresi quelli per
rendere innocuo l'amianto, devono essere attuati in base alle normative e
metodologie tecniche, riportate in allegato al presente decreto, di cui
costituiscono parte integrante.
Articolo 2 - Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana ed entrerà in vigore il giorno della pubblicazione
medesima.
ALLEGATO
Indice
1 - Localizzazione e caratterizzazione
dei componenti contenenti amianto sui mezzi rotabili
1a) - classificazione dei materiali contenenti
amianto
1b) - campionamento ed analisi dei materiali
2 - Valutazione del rischio
e possibili provvedimenti
3a) - procedure per le attività di custodia e di
manutenzione dei mezzi rotabili circolanti
3b) - procedure per le attività di custodia e di
manutenzione dei mezzi rotabili accantonati in attesa di bonifica
4 - Interventi di bonifica
mediante rimozione - Procedure di igiene e sicurezza del lavoro
4a) - locale per le attività di bonifica
4b) - protezione dei lavoratori
4c) - conduzione dell'intervento di rimozione
dell'amianto
4d) - modalità di allontanamento dei rifiuti
dall'area di lavoro
4e) - modalità di pulizia e decontaminazione del
rotabile decoibentato e dell'area di lavoro
4f) - controllo delle zone esterne all'area di
lavoro
4g) - procedure di igiene e sicurezza del lavoro
per interventi straordinari
5 - Criteri per la
certificazione della bonifica
________________
Allegato 1:
scheda di ispezione e di controllo per la localizzazione e caratterizzazione di
materiali contenenti amianto nei rotabili ferroviari
Allegato 2:
scheda di ispezione e di controllo per la localizzazione e caratterizzazione
dei materiali contenenti amianto nei mezzi rotabili ferroviari accantonati
Allegato 3:
scheda di ispezione e controllo per la localizzazione e caratterizzazione dei
materiali contenenti amianto per altri rotabili
Allegato 4:
modulo per il collaudo dell'avvenuta bonifica dell'amianto del rotabile
La
normativa presente si applica ai mezzi mobili rotabili per trasporto terrestre
quali treni, metropolitane, tram, autobus etc. in cui sono presenti manufatti,
componenti e materiali contenenti amianto friabile dai quali può derivare un'esposizione
a fibre aerodisperse.
Si
applica inoltre ai mezzi rotabili coibentati con amianto friabile accantonati
in attesa di bonifica.
Sono
pertanto esclusi da tale normativa i mezzi di trasporto marittimo ed aereo per
i quali verranno predisposte successivamente apposite normative e metodologie
tecniche.
Il
documento contiene normative e metodologie tecniche riguardanti:
-
l'ispezione dei mezzi
rotabili, il campionamento e l'analisi dei componenti sospetti per
l'identificazione dei materiali contenenti amianto;
-
il procedimento diagnostico
per la valutazione del rischio e l'individuazione degli opportuni provvedimenti
per la sua eliminazione;
-
il controllo dei materiali
contenenti amianto e le procedure per le attività di messa in sicurezza e
manutenzione dei rotabili in esercizio parzialmente bonificati e non e di
quelli da demolire definitivamente;
-
i criteri per la conduzione
dell'intervento di decoibentazione dei rotabili, inclusi i requisiti necessari
per i locali di bonifica e le misure di sicurezza;
-
il controllo
dell'esposizione dei lavoratori durante la decoibentazione ed i mezzi di
protezione personali ed ambientali;
-
la raccolta e lo stoccaggio
temporaneo dei rifiuti di amianto e di tutti i materiali inquinati in attesa
della definitiva bonifica e smaltimento.
Le
tecniche analitiche per la determinazione della concentrazione di fibre di
amianto aerodisperse fanno riferimento al D.Lgs. n. 277/91 per gli ambienti di lavoro e al D.M. 6 settembre 1994 per gli altri
ambienti nonché per la determinazione della concentrazione ponderale di amianto
nei campioni massivi.
1 -
Localizzazione e caratterizzazione dei componenti contenenti amianto sui mezzi
rotabili
1a) classificazione
dei materiali contenenti amianto
Ai fini pratici, i materiali contenenti amianto
presenti nei mezzi rotabili possono essere divisi in 2 grandi categorie:
1. Friabili:
materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la
semplice pressione manuale. Questi materiali comprendono amianto spruzzato o in
fiocchi, cartoni di amianto, corde e nastri;
2. Compatti:
materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con
l'impiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi, frese, trapani ecc.): questi
materiali comprendono cemento amianto e sindanio, amiantite, materiale
d'attrito per freni e frizioni, altri manufatti.
Nella tabella 1
sono schematicamente indicati i principali materiali che possono essere
presenti nei mezzi rotabili, con le loro caratteristiche di composizione e
principali localizzazioni.
___________________________
PRODOTTI
CONTENENTI AMIANTO E LORO UTILIZZAZIONI NEI MEZZI ROTABILI
Prodotto * |
Composizione |
Principali
localizzazioni |
Amianto
spruzzato o in fiocchi |
Crisotilo,
Amosite o Crocidolite |
Isolamento
termoacustico di tetto, pareti e pavimento del mezzo rotabile, nonché di
altri vani interni al mezzo rotabile |
Cartone d'amianto |
Crisotilo
con poco conglomerante |
Isolamento
di vani ed apparecchiature interne al mezzo rotabile |
Cemento amianto e sindanio |
Lastre con
percentuale variabile d'asbesto |
|
Corde, nastri ed altri manufatti tessili |
Filato con crisotilo e più raramente crocidolite |
Isolamento termico di tubi |
Amiantite |
Impasto di gomma e crisotilo |
Guarnizioni |
Materiali di
attrito |
Crisotilo |
Freni a
disco, frizioni |
(* I prodotti sono elencati
in ordine decrescente di friabilità. )
___________________________
1b)
campionamento ed analisi dei materiali
Il programma di ispezione, di pertinenza della
struttura o della persona fisica responsabile della gestione del rotabile, è
articolato come segue:
1)
verifica dello stato
di conservazione dei materiali contenenti amianto con riferimento ai materiali
friabili, per fornire una prima valutazione approssimativa sul potenziale di
rilascio di fibre nell'ambiente. Nel caso di presenza di amianto confinato,
verifica dell'integrità dei rivestimenti evitando di smontare i pannelli di
confinamento;
2)
campionamento dei
materiali sospetti, e invio presso laboratori dotati di idonee attrezzature e
competenza, per la conferma analitica del contenuto quali-quantitativo di
amianto;
3)
mappatura delle zone
e dei componenti del mezzo rotabile in cui possono essere presenti materiali
contenenti amianto (da contrassegnare in conformità con il D.P.R. n. 215/88);
4)
registrazione di
tutte le informazioni raccolte in apposite schede che devono essere conservate
a disposizione delle Aziende USL competenti per territorio presso l'impianto a
cui il mezzo rotabile è assegnato.
In
allegato sono suggeriti i prototipi di scheda adeguati per la raccolta dei dati
rispettivamente per rotabili ferroviari circolanti (ALLEGATO 1) accantonati (ALLEGATO 2) e per altri
veicoli (ALLEGATO 3).
2 -
Valutazione del rischio e possibili provvedimenti
Per valutare la necessità di un'immediata bonifica
o la possibilità di mantenere provvisoriamente in sicurezza i rotabili, sono
utilizzabili due tipi di criteri:
-
l'esame delle condizioni
dell'installazione, al fine di stimare il pericolo di un rilascio di fibre dal
materiale;
-
la misura della
concentrazione delle fibre di amianto aerodisperse all'interno del mezzo
rotabile (monitoraggio ambientale).
In fase di ispezione
visiva dell'installazione, devono essere attentamente valutati:
-
il tipo e le condizioni dei
materiali contenenti amianto ovvero per l'amianto confinato le condizioni di
integrità dei rivestimenti;
-
i fattori che possono
determinare un futuro danneggiamento o degrado;
-
i fattori che possono
influenzare la diffusione di fibre e l'esposizione degli individui.
Il monitoraggio ambientale può fornire dati atti a
valutare una situazione di inquinamento in atto (a tal fine si può fare
riferimento ai criteri indicati nel D.M.
6 settembre 1994), tuttavia, non può rappresentare da solo un criterio per
valutare il rilascio, in quanto consente essenzialmente di misurare la
concentrazione di fibre presente nell'aria al momento del campionamento, senza
ottenere alcuna informazione sul pericolo che l'amianto possa deteriorarsi o
essere danneggiato nel corso delle normali attività.
In base agli elementi raccolti per la valutazione
possono delinearsi due tipi di situazioni e possibili provvedimenti.
-
Messa in sicurezza del
mezzo rotabile mediante una procedura di controllo periodico programmato
finalizzato al mantenimento in esercizio.
-
Messa in sicurezza del
mezzo rotabile mediante una procedura di controllo periodico programmato
finalizzato all'accantonamento in attesa di bonifica.
-
Intervento di bonifica
mediante rimozione dell'amianto.
3 -
Programma di messa in sicurezza e di controllo dei mezzi rotabili con
componenti amianto friabile
3a)
procedure per l'attività di custodia e di manutenzione dei mezzi rotabili
circolanti.
Dal momento in cui viene rilevata la presenza di
materiali contenenti amianto in un mezzo rotabile è necessario che sia messo in
atto un programma di controllo e manutenzione al fine di ridurre al minimo
l'esposizione degli occupanti. Tale programma implica di mantenere in buone
condizioni i materiali contenenti amianto e/o i rivestimenti che lo confinano,
di prevenire il rilascio e la dispersione secondaria di fibre, intervenire
correttamente quando si verifichi un rilascio, verificare periodicamente le
condizioni dei materiali contenenti amianto, adottare una adeguata metodologia
sugli interventi di manutenzione sul mezzo rotabile.
Il programma di controllo deve essere attuato
secondo i seguenti punti per la sicurezza:
1)
i mezzi rotabili
coibentati circolanti dovranno essere esaminati visivamente da personale
specializzato ed istruito ad eseguire questa particolare operazione. I
controlli dovranno essere ripetuti con periodicità almeno trimestrale.
Per
ogni mezzo rotabile sulla scheda di cui al punto 1b), una copia della quale
dovrà essere allegata ai documenti di circolazione del mezzo rotabile, dovranno
essere annotate caratteristiche e localizzazione di tutti i materiali
contenenti amianto friabile presenti sul mezzo rotabile, le condizioni
strutturali delle pannellature interne, lo stato di manutenzione e tutti i
punti dove si presume vi possa essere comunicazione diretta con la
coibentazione, tale da poter dare origine ad una dispersione di fibre all'interno
o all'esterno del mezzo rotabile. L'esame dovrà essere esteso anche alla
carrozzeria esterna per segnalare eventuali fessurazioni dei rivestimenti
esterni dalle quali possono liberarsi fibre di amianto.
Le
indagini ambientali dovranno essere effettuate secondo le metodiche indicate
nel D.M. 6 settembre 1994;
2)
nel caso vi siano
fessurazioni, rotture anche di piccole entità, che mettano in comunicazione
diretta l'interno o l'esterno del rotabile con la coibentazione, queste
dovranno essere immediatamente tamponate e rimosse le cause;
3)
tutti gli interventi
di ripristino della sigillatura dovranno essere effettuati in condizioni di
massima sicurezza per gli addetti e nel rispetto di quanto indicato nel
successivo punto 5;
4)
i mezzi rotabili
coibentati circolanti dovranno essere debitamente etichettati con simbologia
conforme al D.P.R. n. 215/88 al fine di segnalare a tutti coloro che dovranno
intervenire per opere di manutenzione o riparazione, la presenza di amianto in
matrice friabile;
5)
gli interventi di
riparazione e manutenzione che possono interessare materiali contenenti
amianto, devono essere effettuati secondo quanto stabilito dal D.Lg.vo 277/91.
Per
quanto riguarda i mezzi individuali di protezione e le procedure di igiene del
lavoro dovranno essere inoltre seguite le linee guida previste dal punto 4b) del D.M. 6 settembre
1994 adattandole eventualmente, alla particolarità della situazione e alla
tipologia del mezzo rotabile;
6)
per i mezzi rotabili
che presentano coibentazioni in amianto a vista occorre altresì verificare
accuratamente lo stato del coibente ancorato al rotabile, e applicare soluzioni
incapsulanti / inglobanti per mezzo di nebulizzatori tipo air-less o altri
provvedimenti di pari efficacia;
3b)
procedure per l'attività di custodia e di manutenzione dei mezzi rotabili
accantonati in attesa di bonifica
Per salvaguardare e mantenere le condizioni di
sicurezza dei mezzi rotabili accantonati in cui è presente amianto, in attesa
di bonifica, dovranno essere effettuati controlli da parte del personale
specializzato ed istruito ad eseguire questa particolare operazione. I
controlli dovranno essere ripetuti con periodicità almeno semestrale e
nell'intervallo tra due successivi controlli dovrà essere assicurata una
sorveglianza atta ad evitare condizioni di degrado.
Eventuali
indagini ambientali dovranno essere effettuate secondo le metodiche indicate
dal D.M. 6 settembre 1994.
Nei controlli il personale deve:
-
verificare che le aree di
accantonamento siano delimitate con nastri segnaletici a strisce diagonali
bianco-rosse o recinzioni equivalenti, interdette agli estranei;
-
verificare il mantenimento
delle condizioni di sicurezza già poste in essere precedentemente;
-
prestare attenzione ad
eventuali corrosioni passanti che potrebbero mettere l'amianto in comunicazione
con l'esterno;
-
verificare la regolare
presenza, in posizione ben visibile e su entrambi i lati del mezzo rotabile dei
cartelli monitori indicanti la presenza di amianto ed il divieto di accesso da
parte del personale non autorizzato;
-
per i mezzi rotabili che
presentano coibentazioni in amianto a vista occorre altresì verificare
accuratamente lo stato del coibente ancorato al rotabile, ed esaminare
visivamente il terreno sottostante per il rilevamento di eventuali parti di
coibente staccatosi.
Nel
caso vengano rilevate condizioni che possano comportare una dispersione di
amianto all'esterno del mezzo rotabile, occorre adottare i seguenti
provvedimenti:
-
chiusura e sigillatura di
porte di accesso, finestrini e porte intercomunicanti. Le lamiere, che devono
essere applicate all'esterno del mezzo rotabile, sono da fissare con viti
autoperforanti, chiodi o punti di saldatura. È vietato utilizzare rivetti.
Quando le lamiere devono realizzare una chiusura ermetica, ad esempio vetri
rotti, è necessario utilizzare materiale sigillante come silicone, poliuretano
espanso, ecc.;
-
chiusura ermetica con tutte
le precauzioni del caso di eventuali zone in cui il deterioramento delle
lamiere o dei pannelli possa aver messo in vista la coibentazione;
-
l'applicazione di soluzioni
incapsulanti/inglobanti per mezzo di nebulizzatori tipo air-less o altri
provvedimenti di pari efficacia su eventuali coibentazioni in amianto a vista;
-
verifica di eventuali
residui di coibente in amianto presente al contorno dei mezzi rotabili. Laddove
esistano, devono essere trattati con incapsulanti/inglobanti e chiusi in sacchi
di polietilene e smaltiti secondo le modalità previste dal D.P.R. 915/82 e
successive modifiche od integrazioni.
I suddetti interventi devono essere effettuati da
personale adeguatamente istruito e protetto secondo le procedure previste dal D.Lg.vo 277/91.
4 -
Interventi di bonifica mediante rimozione dell'amianto spruzzato o a fiocchi -
misure di sicurezza
In
figura 1 è riportato lo schema di flusso dell'attività di bonifica mediante
rimozione.
Il controllo del mezzo rotabile di cui alla fase 2
ha lo scopo di verificare l'avvenuta bonifica da amianto. In generale per ogni tipologia
di rotabile si deve prevedere la redazione del piano degli interventi da parte
di chi effettua l'attività di bonifica comprendendo in questa la
decoibentazione e la decontaminazione; inoltre deve essere redatto un piano dei
controlli da attuare sull'attività di bonifica che, congiuntamente al piano
degli interventi, costituisce il "Piano degli Interventi e dei
Controlli", mediante il quale viene certificata l'attività di bonifica.
Nell'ambito dell'organizzazione delle attività di
bonifica, il progetto deve comprendere un programma di monitoraggio da adottare
durante e dopo le attività di bonifica, nel rispetto del D.Lg.vo 277/91. Il piano di
monitoraggio deve precisare:
-
la localizzazione dei
prelievi;
-
la frequenza dei prelievi
periodici;
-
le tecniche di prelievo e
le metodologie di analisi;
-
le attività lavorative in
atto al momento del prelievo.
L'inizio dei lavori sarà vincolato alla
presentazione del Piano di Lavoro, da parte della Ditta alla Azienda USL
competente per territorio ex art.
34 del D.Lg.vo 277/91 e alla sua approvazione. Ogni eventuale variazione,
che deve garantire condizioni di sicurezza almeno equivalenti, deve essere
tempestivamente comunicata all'Azienda USL;
4a)
- Locale per le attività di bonifica.
Gli ambienti devono essere confinati e isolati
rispetto agli altri tipologicamente diversi e l'accesso è consentito
esclusivamente al personale addetto alla bonifica. L'ambiente in cui avviene la
bonifica deve avere le caratteristiche elencate di seguito.
Il confinamento è ottenuto mediante barriere
statiche e dinamiche.
La barriera statica è costituita dalle opere
strutturali ed accessorie (porte, serramenti ecc.) che delimitano la volumetria
dei locali.
La barriera dinamica è costituita dalla
aspirazione che crea una depressione di almeno 5 mm di acqua all'interno
dell'ambiente evitando così la migrazione all'esterno delle fibre.
L'accesso e l'uscita dal posto di lavoro del personale
avvengono attraverso zone filtro apposite per impedire la diffusione
dell'amianto.
La zona filtro in ingresso è costituita da un
locale per l'adeguamento della pressione tra la zona contaminata e la zona
pulita.
Gli operatori usufruiscono di una zona
incontaminata adibita a spogliatoio e magazzino dei mezzi protettivi nuovi o
decontaminati.
La zona filtro in uscita è costituita da locali di
servizio idonei a consentire la decontaminazione del personale e dei mezzi
protettivi, che si articola nelle seguenti attività:
-
depolveratura degli
indumenti con appositi aspiratori per ridurre la quantità di fibre trattenute;
-
bagnatura mediante doccia o
nebulizzazione dell'abbigliamento protettivo inquinato per impedire alle fibre
di aerodisperdersi;
-
svestizione degli operatori
e raccolta dell'abbigliamento protettivo contaminato;
-
decontaminazione finale
degli operatori mediante doccia per eliminare ogni residua traccia di fibre
d'amianto.
Uno
schema di massima dell'organizzazione dei servizi e degli accessi/recessi del
locale è riportato in figura 2.
Faranno
parte del locale dispositivi che impediscano la diffusione di amianto (passaggi
in bagno d'acqua) durante il trasporto delle attrezzature.
L'area
di lavoro deve essere conforme alle seguenti prescrizioni generali:
a)
le pareti ed i
soffitti dei locali dell'area devono essere lavabili a tutta altezza e
realizzati con guscio di raccolta al pavimento;
b)
il pavimento deve
essere realizzato con adeguate pendenze ed è provvisto di cabalette di scolo
con pozzetto di raccolta delle acque dotato di griglia di facile manutenibilità
per trattenere le parti grossolane. Il pozzetto di raccolta deve essere
collegato mediante tubazione di adeguata sezione all'impianto di trattamento;
c)
l'impianto di
ventilazione deve garantire un minimo di cinque ricambi orari di aria; esso
deve effettuare inoltre, per impedire la dispersione delle fibre in ambiente
esterno, il filtraggio totale dell'aria in uscita per mezzo di filtri assoluti.
L'estrattore dovrà essere provvisto di dispositivo che consenta di determinare
quando i filtri devono essere sostituiti. Gli estrattori dovranno essere messi
in funzione prima che qualsiasi materiale contenente amianto venga manomesso e
dovranno funzionare ininterrottamente per mantenere il confinamento dinamico
per tutta la durata delle operazioni di decontaminazione. Non è ammesso il
ricircolo di aria non filtrata con filtri assoluti;
d)
le porte di accesso
e di uscita dai locali dell'area di lavoro e delle zone filtro devono essere
dotate di segnalazione visiva e sonora che si attiva in condizioni di apertura
contemporanea di due porte dello stesso vano;
e)
ogni lavoratore per
usufruire dei servizi igienici o per effettuare eventuali pause deve seguire il
normale percorso di uscita dai locali di lavoro;
f)
deve essere previsto
un impianto centralizzato di aspirazione con manichette mobili o in alternativa
dei sistemi portatili da utilizzare durante le lavorazioni e per la pulizia
degli ambienti. Tali impianti devono essere dotati di filtri assoluti;
g)
deve essere previsto
un idoneo impianto di comunicazione che consenta agli operatori muniti dei
mezzi protettivi individuali di comunicare senza assolutamente rimuovere alcuna
protezione individuale;
h)
devono essere
previste uscite di sicurezza rispondenti alla normativa di legge. Tali uscite
devono essere dotate di adeguati sistemi di allarme.
i)
per garantire il
mantenimento in depressione dell'area di lavoro, deve essere previsto un
generatore ausiliario di corrente che entri in funzione in caso di interruzione
dell'alimentazione elettrica.
4b)
- Protezione dei lavoratori.
Tutti i lavoratori addetti ad operazioni di
bonifica dovranno aver frequentato i corsi previsti dall'art. 10, secondo comma, lettera h) della
legge 257/92 nonché del DPR 8
agosto 1994. Ove tali corsi di formazione non fossero già operativi sarà
comunque responsabilità dei datori di lavoro rendere pienamente edotti i
lavoratori circa i rischi per la salute connessi con l'esposizione all'amianto,
restando in ogni caso ferme le disposizioni dei decreti legislativi 277/91 e
626/94.
I lavoratori devono essere equipaggiati con idonei
dispositivi individuali di protezione delle vie respiratorie, e di indumenti
protettivi completi. Questi indumenti saranno costituiti da tuta, copricapo e
calzini. Tali dispositivi e gli indumenti di protezione devono essere indossati
per tutto il tempo in cui i lavoratori permangono nella zona di lavoro. I
calzari devono essere lasciati nella stanza dell'equipaggiamento contaminato
sino al termine dei lavori di bonifica. Gli indumenti a perdere dovranno essere
immagazzinati come rifiuti d'amianto. Tutte le volte che si lascia la zona di
lavoro è necessario sostituire gli indumenti protettivi con altri
incontaminati.
È necessario che gli indumenti protettivi siano di
idonei materiali a perdere da trattare come rifiuti inquinati e quindi da
smaltire come rifiuti provenienti dalle operazioni di bonifica.
Devono essere elencate ed affisse, nel locale di
equipaggiamento e nei locali di pulizia, le procedure di lavoro e di
decontaminazione che dovranno essere eseguite dai lavoratori.
Procedure di accesso all'area di lavoro.
Accesso alla zona: chiunque debba accedere alla
zona di equipaggiamento ed all'area di lavoro dovrà togliere gli indumenti nel
locale spogliatoio incontaminato ed indossare un respiratore dotato di filtri
adeguati ed indumenti protettivi.
Uscita dalla zona di lavoro: ogni volta che si
lascia la zona di lavoro, occorre togliere la contaminazione più evidente dagli
indumenti mediante un aspiratore, e provvedere alla bagnatura, mediante doccia
o nebulizzazione dell'abbigliamento protettivo. Proseguire verso la zona dell'equipaggiamento
e adempiere alle procedure seguenti:
-
togliere tutti gli
indumenti eccetto il respiratore;
-
sempre indossando il
respiratore entrare nel locale doccia ed effettuare una doccia di durata
adeguata alle esigenze di decontaminazione;
-
togliere i filtri e riporli
nel contenitore predisposto per tale uso;
-
lavare ed asciugare
l'interno del respiratore.
Dopo aver fatto la doccia ed essersi asciugato, il
lavoratore proseguirà verso il locale spogliatoio dove indosserà gli abiti per
l'esterno.
I lavoratori non devono mangiare, bere, fumare all'interno dei locali
di servizio adibiti alle operazioni di bonifica.
4c)
- Conduzione dell'intervento di rimozione dell'amianto friabile - misure di
sicurezza.
Le attività di smontaggio degli accessori, che
mettono in vista superfici coibentate con l'amianto, devono prevedere la
pulizia dei vani aperti mediante raccolta dei residui di coibente eventualmente
esistenti, nonché la sistematica aspirazione di polveri mediante gli appositi
aspiratori a manichetta (vacuum-cleaner) dotati di filtri assoluti.
Gli accessori contaminati da fibre di amianto,
smontati o scomposti, dovranno essere puliti in tutte le loro parti compreso il
rovescio, mediante aspirazione e lavaggio, in modo da eliminare ogni residuo di
amianto eventualmente depositatosi su di essi.
Nelle attività di rimozione dell'amianto in
funzione del tipo di manufatto, potranno essere impiegate le seguenti tecniche
di imbibizione:
-
tecnica di imbibizione
superficiale;
-
tecnica di imbibizione
totale.
Nella
tecnica di imbibizione superficiale, il rivestimento sarà spruzzato con acqua
contenente detergenti e tensioattivi per facilitarne la penetrazione.
L'amianto
dovrà risultare abbastanza saturato da prevenire l'emissione di fibre
nell'aria.
In aree dove il materiale friabile contenente
amianto ha uno spessore superiore a 20-25 mm, sarà improbabile ottenere una
penetrazione tale da saturarlo.
Per questi materiali è opportuno usare la tecnica
di imbibizione totale mediante soluzione detergente acida o caustica (Stripper)
atta ad indebolire il supporto di ancoraggio del materassino coibente.
Nella tecnica di imbibizione totale tutto
l'amianto verrà bagnato con getto soffuso di una soluzione di acqua al 5% di
detergente, utilizzando spruzzatori a pressione tipo giardino o pompe a staffa.
Si praticheranno quindi fori con maglia di circa
20 cm su tutto lo spessore del rivestimento, utilizzando apposito attrezzo.
Per mezzo dell'attrezzo di foratura si inietterà
nello spessore del rivestimento lo stripper.
Si dovrà evitare il ruscellamento dello stripper.
Quando la zona interessata dal rivestimento sarà
imbibita, il coibente potrà essere completamente rimosso per piccoli settori.
Nell'intervallo di tempo necessario all'attacco
del supporto da parte dello stripper si dovrà mantenere imbibito il materassino
coibente.
La rimozione dovrà avvenire iniziando dalle parti
più alte, procedendo via via con quelle più in basso, utilizzando
esclusivamente utensili manuali quali raschietti e spazzole metalliche in
dotazione fissa.
È proibito l'uso di seghe con dischi abrasivi e di
qualsiasi strumento ad alta velocità, di aria compressa e di acqua ad alta
pressurizzazione.
Si dovrà considerare vietata la rimozione a secco
dell'amianto friabile.
Quando sia tecnicamente inevitabile eseguire una
rimozione parzialmente a secco è necessario provvedere gli operatori di
respiratori a riserva d'aria.
Tecniche di decoibentazione, bonifica,
decontaminazione diverse dalle precedenti potranno essere adottate soltanto a
condizione che ne sia dimostrata un'efficacia almeno equivalente per la
protezione dei lavoratori e dell'ambiente.
Nel caso di interruzione di energia elettrica e/o
malfunzionamenti e guasti agli apparati che garantiscono il mantenimento in
depressione dell'area di lavoro, tutte le attività di bonifica devono essere
sospese immediatamente e potranno riprendere solamente dopo aver ripristinato
la depressione nell'area di lavoro.
4d)
- Modalità di allontanamento dall'area di lavoro dei rifiuti contaminati da
amianto risultanti dalla bonifica.
Il materiale, una volta rimosso, verrà messo negli
appositi sacchi di plastica (possibilmente trasparenti per valutare contenuto
ed eventuali perdite) che saranno sigillati per impedire al materiale di
amianto di seccarsi.
Prima della sua raccolta si dovrà accertare che il
materiale rimosso sia ancora imbibito della soluzione acquosa; in caso
contrario si dovrà bagnare adeguatamente.
Possibilmente due persone dovranno lavorare
contemporaneamente, per limitare la caduta del materiale sul pavimento e porlo
entro i sacchi di plastica appositi. L'allontanamento dei sacchi sigillati
tramite idonei contenitori, atti ad assicurare la non dispersione
nell'ambiente, dovrà avvenire secondo le norme vigenti.
I sacchi dovranno essere passati e strofinati con
spugna bagnata per togliere il grosso della polvere e dei residui.
Successivamente i sacchi saranno spostati dall'area di lavoro al locale di
approntamento e condizionamento dei rifiuti contenenti amianto (RCA).
Al termine della giornata lavorativa si dovrà
verificare che tutto l'amianto proveniente dalle lavorazioni sia stato raccolto
e sigillato negli appositi contenitori. L'immissione ed il prelievo dai locali
dei singoli componenti del mezzo rotabile dovrà avvenire con tutte le misure di
sicurezza atte a impedire la diffusione di fibre al di fuori dei locali stessi.
L'uscita e l'ingresso degli oggetti più piccoli
dovrà eventualmente prevedersi attraverso un sistema a chiusa d'aria.
Quando il trasporto viene effettuato con carrelli,
l'ingresso e l'uscita dovranno avvenire solo dopo la pulizia e il lavaggio
dell'ambiente.
Al termine della bonifica, sia in caso di
riutilizzo che di demolizione del rotabile, i materiali di risulta, contaminati
da amianto, devono essere classificati come rifiuti ed essere smaltiti in
conformità alla normativa vigente.
4e)
- Modalità di pulizia e decontaminazione dell'area di lavoro.
La pulizia e la decontaminazione dei locali, dei
servizi e delle attrezzature assumono particolare importanza nelle attività di
bonifica dell'amianto al fine di impedire l'aumento di concentrazione delle
fibre aerodisperse.
La tabella 3 fornisce lo
schema di lavoro consigliato per assicurare le migliori condizioni di igiene
ambientale in particolare prima dell'apertura delle porte per l'ingresso o
l'uscita dei rotabili.
Durante le pulizie particolare attenzione dovrà
essere posta nel trattamento delle parti che, per la loro conformazione od ubicazione,
risultano più facile sede di possibili accumuli dei residui di amianto.
Di norme l'aspirazione dovrà precedere il lavaggio
o la pulizia ad umido; la rimozione mediante raschiatura dovrà essere
supportata da una valida aspirazione.
Una volta terminato il lavoro di rimozione, tutte
le superfici dalle quali è stato tolto l'amianto dovranno essere spazzolate ad
umido con spazzola di metallo e passate con spugna per togliere tutto il
materiale in vista non asportato.
Particolare attenzione dovrà essere presentata per
rimuovere l'amianto dalle zone anguste, dagli angoli e dalle parti nascoste o
poco in vista e di difficile accessibilità quali le canalizzazioni della
ventilazione e della climatizzazione, nervature, accoppiamenti e tubazioni.
Dovrà essere posta la massima cura per evitare che i residui di amianto
penetrino nelle fessure o nelle intercapedini e perché non si verifichino
infiltrazioni di acqua entro i cunicoli contenenti cavi elettrici di media e
bassa tensione.
Le superfici decoibentate delle lamiere e delle
pareti, appena asciugate, dopo aspirazione ed accurato controllo visivo,
dovranno essere ricoperte con uno strato di vernice protettiva avente la
duplice funzione di protezione catodica passiva e di incapsulante delle
eventuali tracce di amianto sfuggite alla rimozione.
Prima dell'uscita del rotabile si dovrà procedere
alla sua pulizia, mediante aspirazione accurata e spugnatura di ogni residuo di
amianto depositatosi nelle varie zone dello stesso.
L'ingresso e l'uscita dai locali dovrà avvenire
senza lavorazioni in atto e in condizioni di massima sicurezza, ciò almeno dopo
l'accurata pulizia della zona di lavoro e in modo da ridurre al minimo
indispensabile i tempi di apertura dei portoni. In tale situazione dovrà essere
verificato che la concentrazione di fibre aerodisperse nella zona di bonifica
valutata con la microscopia ottica in contrasto di fase (MOCF) risulti non
superiore a 20 ff/l.
SCHEMA
DI LAVORO CONSIGLIATO PER LA PULIZIA DEI LOCALI
Scadenza |
Intervento |
Locali |
Esecuzione
del lavoro |
Modalità
del lavoro |
Mezzi
di protezione |
Ogni
giorno |
Pulizia
ordinaria |
Locale di lavoro |
A fine orario turno o prima di eventuali
movimentazioni con esterno durante il turno |
Aspirazione preliminare e successivo
lavaggio con pompa di: pareti, pavimenti, suppellettili ed attrezzature |
Protezione totale (tuta
integrale e maschera o casco integrale con elettroaspiratore, guanti,
stivali). |
Locali annessi (spogliatoi e
servizi) |
A fine orario di turno |
Aspirazione preliminare di
armadietti ed arredi; lavaggio dei pavimenti. |
Tuta integrale e maschera,
guanti ,stivali; nessuna protezione particolare nei locali spogliatoi abiti
civili. |
||
Locale
manutenzione |
Durante l'orario di lavoro |
Aspirazione polvere e
successiva rimozione dei residui con spugnatura: lavaggio pavimento. |
Nessuna protezione
particolare. |
||
Ogni dismissione di rotabile |
Pulizia definitiva |
Locale di lavoro |
Durante un qualsiasi giorno
della settimana e non contemporaneamente a lavorazioni |
Rimozioni con aspirazione ed eventuale
maschiettatura di tutto il locale, delle
impalcature, delle attrezzature, dei grigliati. Lavaggio finale con
pompa. |
Protezione totale (tuta integrale
e maschera o casco integrale con elettroaspiratore, stivali, guanti). |
Periodicamente, a seconda delle necessità, si
dovrà provvedere alla sostituzione dei filtri dell'impianto di trattamento
degli effluenti liquidi e alla sostituzione dei filtri dell'impianto di
ventilazione e degli impianti di abbattimento delle polveri.
I filtri sostituiti, saranno riposti nei sacchi di
polietilene e considerati RCA.
Gli strumenti e i materiali monouso utilizzati per
la pulizia, dopo l'utilizzo, saranno anch'essi considerati RCA.
4f)
- Controllo delle zone esterne all'area di lavoro.
Nello svolgimento del lavoro dovranno essere prese
tutte le precauzioni per proteggere le zone adiacenti non interessate dalla
contaminazione da polvere o detriti contenenti amianto.
Al fine di verificare il mantenimento delle
condizioni di sicurezza dovrà essere eseguito un monitoraggio con frequenza
settimanale, salvo motivate indicazioni più restrittive dell'organo di
vigilanza, ed essere controllati in particolare i servizi accessori ai locali
di bonifica e le zone immediatamente circostanti alle vie d'accesso dei locali
stessi, agli estrattori dell'aria e alle zone di movimentazione dei rifiuti.
I risultati dovranno essere noti, comunque, prima
del campionamento successivo.
Per questo tipo di monitoraggio si
adotteranno tecniche analitiche di microscopia ottica in contrasto di fase.
Se i campioni mostrano una netta tendenza verso un
aumento delle concentrazioni di fibre aerodisperse oppure le concentrazioni di
fibre aerodisperse superino 50 ff/l, dovranno essere attivate le seguenti
procedure:
-
comunicazione immediata
all'autorità competente (Azienda USL);
-
sospensione delle attività
nel locale di lavoro e raccolta;
-
di tutto il materiale
rimosso;
-
ispezione delle barriere di
confinamento;
-
nebulizzazione di acqua
all'interno del locale di lavoro e all'esterno nella zona dove si è rilevato
l'innalzamento della concentrazione di fibre;
-
pulizia dell'impianto di
decontaminazione;
-
sigillatura dell'ingresso
dell'impianto di decontaminazione;
-
nebulizzazione con
soluzione incollante della zona esterna;
-
pulizia delle pareti e del
pavimento della zona esterna ad umido con idonei materiali;
-
monitoraggio.
4g)
- Procedure di igiene e sicurezza del lavoro per interventi straordinari.
Gli interventi di asportazione dell'amianto,
spruzzato o a fiocchi, non possono essere effettuati al di fuori dei locali e
delle procedure indicate nei precedenti punti, se non in casi eccezionali di
assoluta non trasportabilità del rotabile, per pericoli legati alla sicurezza
della circolazione o al rischio di inquinamento ambientale.
In questi casi, gli interventi di asportazione
dovranno essere limitati a quanto strettamente necessario per assicurare la movimentazione,
in condizioni di sicurezza ed il trasporto del mezzo rotabile in un impianto
attrezzato per la bonifica, fatta salva l'adozione delle misure di sicurezza
necessarie ad impedire la dispersione ambientale di amianto. Al fine di evitare
la dispersione ambientale di fibre di amianto, tracce di amianto friabile
eventualmente risultanti all'esterno o all'interno del mezzo, devono essere
rimosse al più presto in loco, con procedure di igiene del lavoro adeguate, da
parte di personale specificatamente istruito e protetto. L'inizio dei lavori
dovrà essere subordinato alla presentazione, da parte della ditta incaricata
dell'intervento, del piano di lavoro alla Azienda USL competente per
territorio, ex art. 34
D.Lg.vo 277/91 e all'approvazione dello stesso.
Il piano di lavoro dovrà comunque assicurare
misure di tutela della salute dei lavoratori di efficacia pari a quelle
previste dai punti precedenti.
5 - Criteri
per il collaudo della bonifica e la certificazione di restituibilità
Il collaudo dell'avvenuta bonifica è a cura della
ditta che ha effettuato la stessa ed al termine dovrà essere compilato il
modulo, di cui all'allegato 4, che sarà inviato al proprietario del mezzo
rotabile ed all'Azienda USL competente per territorio.
Per i mezzi rotabili, eventualmente decoibentati
all'estero e destinati al reimpiego in Italia, dovranno essere egualmente
compilate, a cura della ditta che ha effettuato la bonifica, le schede conformi
all'allegato 4
e dovranno essere effettuati campionamenti per la ricerca delle fibre
aerodisperse con analisi in microscopia elettronica a scansione secondo i
criteri indicati dal punto 6b) del
D.M. 6 settembre 1994.
La certificazione di restituibilità sarà
effettuata dall'Azienda USL competente per territorio.
Le spese relative al sopralluogo ispettivo ed alla
determinazione della concentrazione di fibre aerodisperse, sono a carico del
committente.
I criteri per il rilascio della certificazione di
restituibilità sono quelli previsti dal punto 6b) del D.M. 6 settembre 1994.
L'Azienda USL, sulla base del piano di lavoro
presentato dalla ditta, servendosi all'occasione di laboratori privati,
programmerà l'attività di certificazione in modo da rilasciare la
certificazione stessa entro 10 giorni lavorativi dalla data di comunicazione
dell'avvenuto collaudo.