La donna protagonista nel campo della creatività umana.
Un aspetto dell’arte al femminile per secoli limitato nell’espressione artistica e che oggi, invece, emerge con un potenziale di indubbio spessore qualitativo. La donna vista in passato come soggetto privilegiato nelle arti visive e diventata successivamente artefice di un processo dell’arte che indaga problematiche teoriche e psico-sociologiche, contribuisce fortemente alla formazione di una cultura ricca di sensibilità ed introspezione nonché di coraggio e di vera apertura verso il nuovo, l’insolito e la ricerca di armonia (denunciata anche attraverso immagini crude) troppo spesso violata.
Lungi ormai dalle disperate parole di Nadezda Udal’cova che nel 1918 dichiarava in nome di una eguaglianza e libertà nell’arte “Noi non abbiamo mostre dove potremmo mostrare i nostri lavori, non possiamo tenere conferenze, non abbiamo giornali, dove potremmo parlare dei nostri lavori... Così era, così è e... così sarà?”, la mostra vuole scrollarsi di dosso luoghi comuni e parlare una lingua plurale e complessa concentrata ad indagare altre problematiche, nonostante la difficoltà dovuta a un relativo e carente confronto critico sulla scena italiana.
I lavori delle dieci artiste, scelte tra generazioni differenti, fanno da anello di congiunzione tra il passato recente e il presente, e ognuna col proprio linguaggio e i propri strumenti trae ispirazione dal patrimonio artistico-culturale siciliano, lasciando una valida testimonianza del segno contemporaneo.
Ornella Fazzina