Valeria Scuteri

È nata a Stignano (Reggio Calabria) nel 1953. Trasferitasi a Torino ha seguito i corsi dell'Accademia Albertina sotto la guida dei professori Piero Martina e Filippo Scroppo. Pittrice e scultrice, matura la sua formazione frequentando l'atelier del maestro piemontese Teonesto Deabate, figura fondamentale lungo tutto il suo percorso professionale e umano. Esordisce come pittrice nel 1976 con una personale presentata dal critico Emesto Caballo Galleria Palazzo Ceppi Torino. In contemporanea, mentre si susseguono mostre, premi e importanti segnalazioni critiche {tra questi la selezione come artista ospite al 1° Gran Prìx Intercontinentale d'Arte Città di Venezia Star 1979 Palazzo Grassi Venezia), si dedica alla sperimentazione delle possibilità espressive legate al medium tessile. In tale ambito, è abitualmente ospite con le sue opere e performances in spazi museali e in eventi intemazionali, mentre la critica e i media le riservano un forte riscontro su riviste e pubblicazioni specialistiche. L'esercizio della manualità, come concetto portante e allegorico, è parte integrante della sua poetica, al cui centro si collocano l'uomo e la vita. Concetto inteso come quotidianità e processo metafìsico di trascendenza, sviluppato con grammatiche diverse sulle tele come nelle opere di Fiber Art. Sculture tessili, installazioni, Wearable Art, abiti-oggetto, sono le opere realizzate con l'impiego di tecniche tradizionali e sperimentali, che spaziano dal telaio manuale a quello libero per arrivare all'offloom e quindi alle manipolazioni, all'uncinetto, al lavoro a maglia, al macramè, all'intreccio e alll'assemblaggio.I materiali utilizzati esprimono il tema centrale della sua ricerca modulata tra passato e presente. Accanto alla lana e al cotone compaiono infatti i fili di ferro e di rame. Questi ultimi sono gli elementi portanti delle sue più recenti creazioni.

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Siracusa, 2007
fili di ferro-rame-acciaio,cm 180x55