Sensibile incremento delle presenze al museo etnografico intitolato ad Antonino Uccello. Era inevitabile veder transitare più visitatori: in coincidenza, infatti, c'è il festival del Teatro classico. Non è stato ancora stilato un bilancio dei visitatori, ma non si registra pessimismo: la città è viva. E la «Casa museo», che dipende ormai da alcuni mesi dal museo di Palazzo Bellomo, rimane un punto di riferimento nel centro storico. Ha calamitato l'attenzione una mostra dei cimeli del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia. «Il Risorgimento nella cultura popolare» è il titolo della esposizione, in linea con le radici del museo di via Machiavelli. Giacche originali, un manifesto d'epoca, un cuscino sul quale è ricamata l'effigie dell'eroe in camicia rossa, dei pezzi di carretti d'epoca, oggetti che, passati fra le mani dei garibaldino, hanno fatto la storia e continuano a raccontarla. In questo momento una saletta è stata allestita col contributo della biblioteca di Noto, che ha fornito in prestito alcune sue testimonianze. Si tratta di due particolari medaglie commemorative, una divisa, e altre documenti in grado di attirare l'attenzione dei giovanissimi provenienti da ogni parte del Paese. Il museo si era già distinto lo scorso 17 aprile per aver aderito alla «Tredicesima settimana della cultura», attraverso un percorso a ritroso nelle feste parentali, momenti significativi per una tradizione popolare dello stare insieme. R. R.
|
Download
|