Oggi la «casa» di Uccello apre le sue porte gratis
PALAZZOLO. «Io non credea tornare ancora per uso a contemplarvi…. Quante immagini di un tempo e quante fole creommi nel pensiero l’aspetto vostro». Il pensiero di leopardiana memoria, espresso in «Vaghe stelle dell’Orsa», ben si addice alle sensazioni che hanno provato e che proveranno quanti ieri ed oggi, visitando la casa museo Uccello, osservano tutti quegli oggetti che fanno parte della civiltà contadina e che, magari, non speravano più di vedere. Ieri ed oggi, infatti, in occasione delle «Giornate europee del Patrimonio», la casa museo Uccello, alla cui gestione è stata chiamata Rita Insolia, propone l’apertura serale del museo sino alle 22 con un’iniziativa insieme con il museo Bellomo. Per questa manifestazione il nuovo direttore Mariella Muti ha programmato degli appuntamenti che interessano i due musei. A Siracusa, si terrà una conversazione con Carmelo Strano sul tema «Da Antonello e Piero a De Chirico, Francis Bacon e ritorno». È previsto l’intervento dell’assessore regionale Gaetano Armao, del dirigente Gesualdo Campo e di Mariella Muti. Con queste «Giornate europee del patrimonio » si dà la possibilità al museo Uccello di aprire le porte di un mondo quasi sconosciuto che nasconde segreti, ma che fa mille rivelazioni. Un «viaggio» lungo i tempi che vanno dal Ventennio fino agli anni Settanta, all’interno della «Folk Society». Cioè di una società che si caratterizza per un limitato numero di individui e che può essere identificata, come la società iblea, nella lavorazione dei materiali, delle attrezzature e degli utensili che si trovano, tutti, all’interno del Museo Uccello. Le due giornate europee del patrimonio, permettono di aprire la cultura a chi non ha avuto l’opportunità di conoscere e apprezzare questo enorme patrimonio di cui il Museo Uccello è ricchissimo. PAOLO MANGIAFICO

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