Un' atmosfera surreale ha caratterizzato la chiesa di San Michele per il concerto "Pesah" a Palazzolo di Carlo Muratori. Il buio, solo alcune luci a inquadrare i volti dei cantori e dei musicisti, poi le parole e i ritmi vibranti della sacralità dei riti della Settimana Santa. Una lunga ricerca testuale sugli antichi racconti in dialetto siciliano, tramandati negli anni e quasi scomparsi che riportano i lamenti delle donne, il pianto della Madonna, la memoria universale della morte in croce di Cristo. Un'emozione crescente che culmina nelle ballate folk che hanno regalato magia e suggestione. Muratori ha alternato la sua voce al suono delle chitarre, insieme al piano, al violoncello, al contrabbasso, ai violini, alle percussioni, ma anche alla "truoccula" il tradizionale strumento in legno che nei riti siciliani della settimana santa scandiva le ore della Passione e morte di Cristo. A scandire con intensità ogni brano il coro, formato da tre donne con velo nero e tre uomini. Lo spettacolo è stato offerto dal Comune in collaborazione con la Casa museo "Antonino Uccello" diretta da Gaetano Pennino. "Il popolo siciliano - spiega il cantautore - ci ha regalato la bellezza di questi lamenti e ci piaceva raccontare questo modo di descrivere la ritualità della Pasqua con le parole della gente di Sicilia, perché oggi siamo storditi dai tanti frastuoni della vita, mentre la semplicità di queste parole ci riporta a un mondo che non c'è più". FEDERICA PUGLISI
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