Una mostra e tanti eventi per ricordare Antonino Uccello a trent’anni dalla sua morte. L’esposizione “La sua voce risuona” è caratterizzata da opere diRosario Alescio, artista popolare che conobbe Uccello, e che gli donò alcuni suoi dipinti che però non vennero mai esposti. Adesso per volontà della famiglia Uccello è stata realizzata questa mostra, per poter riflettere e continuare a trasmettere la passione dell’etnografo per tutti quegli artisti e tesori che il territorio conserva. A presentare l’esposizione il direttore della Casa museo Gaetano Pennino, Pietro Clemente, presidente della Società italiana per la museografia, Alessandro Lutri, dell’Università di Catania (nella foto) i familiari di Uccello, amici e studiosi.

“Abbiamo il compito – commenta Pennino – di custodire e valorizzare i tesori da lui raccolti, e con questa mostra comprendere come l’attenzione di Uccello verso l’arte popolare fosse una costante ricerca di testimonianze”. Gli eventi organizzati dalla casa museo per il trentennale continueranno sabato prossimo: alle 17 si svolgerà un incontro sul tema “Per un museo di società”, con Massimo Pirovano, direttore del museo etnografico dell’Alta Brianza, che spiegherà la storia e l’attività dei musei etnoantropologici della Lombardia, dove Uccello visse dal 1947 al 1961.

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