Interesse per iniziative serali. Ma occorre più divulgazione PALAZZOLO. Si chiude positivamente il bilancio delle presenze registrate nella «Notte dei musei», il percorso delle radici della civiltà del lavoro contadino, e non solo, nei luoghi più suggestivi della realtà iblea: Buscemi e Palazzolo. I dati numerici non sono stati ancora elaborati, ma l’evento è stato seguito con interesse. Tuttavia occorre un maggior veicolo pubblicitario istituzionale perché il messaggio sia più capillare, raggiungendo il maggior numero di fruitori delle iniziative e potenziando il turismo. Il programma di far suonare in piazza centrale il concerto di musica folk è stato apprezzato, come riferito dal direttore della Casa museo intitolata ad Antonino Uccello, Gaetano Pennino. E’ stato buono l’afflusso di pubblico anche sull’altro versante della vallata, nel museo coordinato da Rosario Acquaviva: s’è realizzata, anzi, consolidata, quella sincronia fra i due progetti. I viaggiatori hanno «chiuso» il circuito della comprensione di ciò che era la vita rurale e contemporaneamente delle espressioni artistiche più importanti, anche nel campo musicale; aspetto inscindibile che nei secoli ha accompagnato i lavori nei campi, i momenti di raccoglimento in famiglia, le esperienze degli avi. «Il concerto in Piazza del Municipio di musica folkloristica dei Paesi nordici - dice Gaetano Pennino - è scaturito da un’idea dell’assessore Paolo Sandalo. Il cortile del palazzo Ferla, per quanto suggestivo, sarebbe stato troppo angusto per contenere le persone che poi sono effettivamente venute ad assistere all’happening. Abbiamo preferito la Piazza. La gente ha dimostrato di apprezzare le nostre iniziative". Rimane un handicap storico: "La consueta limitatezza di mezzi - afferma Pennino - ci frena: i contenuti che proponiamo non arrivano a tutto il pubblico che sarebbe necessario per guardare a un futuro migliore dei musei. Una pubblicità istituzionale più costante raggiungerebbe più gente". R. R.
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