PALAZZOLO. Anche Palazzolo è tra le città inserite nel programma «Sos patrimonio immateriale», il nuovo progetto dell’Unione nazionale delle pro loco finanziato dal ministero della Solidarietà sociale. Il progetto è scaturito dall’entrata in vigore, il 30 maggio 2006, della convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, che riconosce come patrimonio da tutelare anche le tradizioni orali, intese come veicolo del sapere, e le arti, le pratiche sociali, i riti, le feste, l’artigianato tradizionale, la conoscenza e le pratiche concernenti la natura e l’universo. A realizzare il progetto «Sos patrimonio culturale immateriale» è l’Unpli, che ha selezionato 40 località italiane, tra cui Palazzolo, nelle quali archiviare e tutelare il patrimonio culturale. I motivi della selezione della città patrimonio dell’umanità, sono da ricercare in quella serie di appuntamenti che ogni anno si ripetono nella cittadina Iblea e negli spazi culturali che gl’individui riconoscono come parte del loro patrimonio storico e culturale. Ecco allora che la festa di San Paolo, con i suoi riti legati al mondo contadino, le rappresentazioni classiche, il poggio medievale, la chiesa di San Sebastiano con la scenografica scalinata, la Casa museo, i sapori della sua cucina, l’amabilità della sua gente si ergono a testimoni e custodi di un consistente patrimonio culturale. L’iniziativa, insieme alla guida che promuove le località inserite nel progetto, sarà presentata domani a Roma alle 11 nella sede della Società geografica italiana a Villa Celimontana. MAURIZIO AIELLO
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