Auditorium Rai. Per il cartellone dell’associazione «Curva minore» si è esibita la cantante Matilde Politi
Il secondo appuntamento per il cartellone della 9a edizione di «La musica attraversa/o i suoni », organizzata da «Curva Minore Contemporary Sounds 2009» ha avuto luogo presso l’Auditorium della Sede regionale della Rai dove la cantante e autrice palermitana Matilde Politi ha presentato lo spettacolo «Si eseguono riparazioni dell’anima», un concerto nel quale si alternavano brani tradizionali a brani d’autore della stessa Politi e di altri componenti il suo gruppo (Simona Di Gregorio, voce e strumenti caratteristici siciliani - Gabriele Politi, violino, viola e oud - Lelio Giannetto, contrabbasso - Lajos Zsivkov, percussioni), che nella loro varietà ritmica ed espressiva rispecchiano l’impasto culturale che si va creando in una terra multietnica come la Sicilia di oggi. «Oggi, ovunque vai - spiega Matilde Politi - si sente la stessa musica, la musica, cioè, non corrisponde più al «luogo». Per contrastare questa tendenza noi suoniamo e cantiamo in siciliano. Nel concerto che proponiamo sono presenti brani tradizionali e nuove composizioni cantautorali. I brani di tradizione popolare subiscono un inevitabile processo di snaturamento. Consapevoli di ciò, crediamo comunque che nell’atto di re-interpretare i canti popolari si trovi la chiave per cercare la realazione tra musica e luogo e cultura che un tempo era immediata, e ritrovare, ricordare frammenti di quei suoni che connotavano il paesaggio sonoro siciliano». «Com’è noto - aggiunge Lelio Giannetto - da sempre le musiche e le canzoni popolari, o della tradizione orale, hanno via via influenzato i percorsi legati alla musica scritta, anche di origine colta e i numerosi esempi di cui è piena la Storia della Musica danno conferma di questa continua e necessaria osmosi tra l’immutabile canto della tradizione e le oggettivate ed alte forme sinfoniche o cameristiche della musica di scrittura. Tale fenomeno non esclude il contesto storico di Sicilia che ha dato ampi ed importantissimi esempi nell’una e nell’altra sfera sia in senso sociale che sonoro. Dal Corpus del Favara alle ricerche del Pitrè, da Antonino Uccello a Carpitella, Tiby, Carapezza, ai lavori dei più giovani Bonanzinga, Pennino, Garofalo, si evincono una enormità di presenze sonore della tradizione siciliana che spessissimo sono state fonte di ispirazione, ma anche e soprattutto, fonte diretta per la costituzione di nuove musiche prodotte da compositori fondamentali per la Storia della musica siciliana: Pennisi, Sciarrino, Incardona, Damiani, Sollima, Betta e tanti altri». Un successo meritato, che ha messo ancora una volta in evidenza le grandi qualità artistiche e interpretative della Politi. PIPPO ARDINI

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