PALAZZOLO. Parte la collaborazione fra il Museo dei viaggiatori in Sicilia e la Casa museo intitolata ad Antonino Uccello. Lo riferisce lo studioso Paolo Pantano, che si dice lieto della intesa col museo coordinato da Gaetano Pennino. «Il Museo dei Viaggiatori - dice Pantano -nasce da un progetto sostenuto dal Piano integrato territoriale denominato Hiblon-Thukles. Il viaggio e i viaggiatori in Sicilia sono i temi conduttori del museo, soprattutto del periodo del «Grand tour», accompagnati da una straordinaria letteratura di grande valore storico, geocartografico e sociologico». La grande tradizione del «Viaggio» in Italia ha in Sicilia un importante riferimento culturale. «Le testimonianze letterarie, grafiche e pittoriche lasciate dai viaggiatori italiani e stranieri - approfondisce - costituiscono una straordinaria documentazione per la conoscenza dei beni cultura ambientali dell’Isola. E nasce dalla collaborazione tra il Comune di Palazzolo e un soggetto privato, il «Centro studi Jean Houel» per la valorizzazione e la promozione del patrimonio artistico, architettonico e paesistico del territorio ibleo». La Casa museo creata da Antonino Uccello è stata inaugurata il 26 settembre 1971, per l’esigenza di non veder perdere un patrimonio culturale fatto da oggetti dall’uso comune presso i nostri nonni e padri. Antonino Uccello, consapevole dei rapidi cambiamenti sociali innescatisi nella Sicilia del dopoguerra, si attivò in numerose campagne di ricerca, con l’obiettivo di documentare e acquisire quanto fosse legato alla cultura popolare del territorio: usi, tradizioni, oggetti, costumi, musiche, racconti, testimonianze, immagini. «E’ una casa della civiltà contadina - ricorda Pantano le parole dello stesso Uccello - con ingresso libero a tutti e usufruita come un bene sociale. Una casa sempre mobile per il continuo fluirvi di collezioni, mostre, manifestazioni legate al territorio e a particolari momenti della vita civile e sociale».
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