Tradizioni. Presentato all’Auditorium Rai il libro/cd «Musica dai Saloni. Compagnia di canto e musica popolare»
Grande interesse ha suscitato, presso l’Auditorium della Sede regionale Rai, la presentazione del libro/CD «Musica dai Saloni. Compagnia di canto e musica popolare», un volume sul repertorio strumentale dei barbieri siciliani, pubblicato nell’ambito delle attività editoriali della Casa Museo «Antonino Uccello» di Palazzolo Acreide, prestigioso Museo etnografico in provincia di Siracusa. La pubblicazione è il risultato di un lavoro di ricerca e di ricostruzione storica condotto dai musicisti Giuseppe Calabrese e Domenico Pontillo della «Compagnia di canto e musica popolare » di Favara. E’ stata una interessante occasione per (ri)scoprire alcuni aspetti delle nostre tradizioni popolari. Nessuno, per esempio - come avevamo già scritto - finora aveva indagato sul rapporto molto presente in alcune provincie della Sicilia fra musica e letteratura nei saloni da barba, dove le musiche venivano suonate dai barbieri con chitarra e mandolino. Una memoria storica (il prologo nel libro porta la firma di Andrea Camilleri) che mancava soprattutto per le nuove generazioni (almeno a quelli che hanno la volontà di andarsela a cercare) che non sanno dei barbieri cerusici, letterati e maestri di musica, quando nei saloni si apprendevano le regole della vita. «Nei saloni - è stato detto dai relatori - si leggevano pagine di scrittori siciliani e non solo, si suonava la chitarra e il mandolino in maniera straordinaria». Musiche che la Compagnia di Canto e Musica Popolare ha fatto rivivere, dopo oltre 50 anni, nel concerto che è seguito alla presentazione del cofanetto libro/CD, affascinando il numerosissimo pubblico presente. Le musiche fatte ascoltare sono state elaborate a seguito dell’apprendimento degli antichi repertori e delle originarie tecniche esecutive, avvenuto presso le antiche barberie siciliane per iniziativa e per beneficio degli stessi musicisti della Compagnia di Canto e Musica Popolare. Sono stati riascoltati vecchi motivi degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta (ancora in possesso di musicisti di allora, come alcuni vecchi suonatori di Roccapalumba - Giuseppe Biancorosso, Gaetano Lo Monte e Santino Rosolino - presenti alla presentazione) ricostituendo un percorso di apprendimento delle musiche. Relatore della manifestazione è stato il prof. Girolamo Garofalo dell’Università di Palermo che ha messo in evidenza come «il risultato di questo lavoro restituisce il percorso di messa in forma del materiale musicale effettuato sia dai musicisti sia dai curatori, offrendo un ascolto strutturato che conduce da brevi tracce di documenti originali d’archivio, alla riproposizione in modalità quasi di fedele modello allo stile esecutivo dei barbieri, alla proposta arricchita di effetti, tanto cara alle abitudini dei gruppi folkloristici e del grande pubblico delle piazze della provincia, e talvolta anche dei grandi teatri». PIPPO ARDINI

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