Auditorium Rai. Venerdì sarà presentato un cd in cui si riscoprono i canti e le musiche in voga nelle barberie di un tempo
Venerdì prossimo (ore 20,30), presso l’Auditorium della Rai, interessante occasione per (ri)scoprire alcuni aspetti delle nostre tradizioni popolari, oggi, purtroppo dimenticate. Nessuno, per esempio, aveva finora indagato sul rapporto molto presente in alcune provincie della Sicilia fra musica e letteratura nei saloni da barba. «Dire che erano solo «barbierie» oggi sarebbe veramente riduttivo », spiega Maurizio Piscopo, musicista e ricercatore musicale, autore del progetto, assieme a Gaetano Pennino, del libro/CD «Musica dai Saloni. Le tradizioni strumentali dei barbieri raccolte e rielaborate da Giuseppe Calabrese e Domenico Pontillo». «Io - continua Piscopo - andavo dal barbiere «di famiglia» per ascoltare «Le storie dei Paladini di Francia» e per ascoltare soprattutto le musiche suonate dai barbieri con chitarra e mandolino che mi affascinavano tanto. Quando, ragazzo, entravo in quei saloni per me il tempo si fermava, ascoltavo i discorsi dei grandi, ora seri, ora allegri, che non arrivavano mai alla fine perchè interrotti quasi sempre dall’avvocato, dal maresciallo, ecc., ai quali non solo si doveva cedere la sedia, ma si interrompevano i discorsi per ascoltarne altri a loro più graditi. Solo ora - e questa è una «esclusiva» che ti dò - all’età di 55 anni alcuni barbieri di Lercara mi hanno confidato che di notte si recavano a casa di Lukcy Luciano, per fargli la barba, mentre alcuni barbieri di Favara, il mio paese, venivano svegliati all’alba per andare in campagna con la cassetta degli attrezzi medici, che sarebbero serviti per curare i latitanti... Storie minime che nessuno avrebbe mai conosciuto se non avessimo scritto questo libro (non è in vendita fino a dicembre, ma si troverà nelle Biblioteche, nelle Università, nelle Sedi Rai italiane e nei Centri di Cultura - n.d.r.) al quale hanno partecipato più di 40 tra giornalisti e scrittori affermati - tra i quali hanno raccontato i loro ricordi di barbiere Andrea Camilleri, Gaetano Savatteri, Melo Freni, Matteo Collura, Vincenzo Prestigiacomo, Giuseppe Quatriglio, Gaetano Basile e tanti altri, in oltre cinque anni di ricerche musicali e letterarie ». In questo libro c’è il cuore della Sicilia vera che batte, quella dei contadini, degli zolfatari, degli emigranti. Una memoria storica che mancava soprattutto per le nuove generazioni (almeno a quelli che hanno la volontà di andarsela a cercare) che non sanno dei barbieri cerusici, letterati e maestri di musica, quando nei saloni si apprendevano le regole della vita. Nei saloni si leggevano pagine di scrittori siciliani e non solo, si suonava la chitarra e il mandolino in maniera straordinaria, musiche che la Compagnia di Canto e Musica Popolare farà rivivere, dopo oltre 50 anni, nel concerto che seguirà la presentazione del libro/CD venerdì sera.

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