E’ giunta alla decima edizione la rassegna di musica contemporanea “Il Suono dei Soli” organizzata dall’associazione Curva Minore. Continua così la politica del mettere insieme cose diverse, principio generale dell’idea di “concertazione” includendo all’interno dello stesso programma, idee e pratiche sonore, a volte agli antipodi fra loro. ll primo concerto è al Goethe Institut (via Paolo Gili 4, Palermo). La rassegna si apre il 9 maggio con un concerto del pianista Giancarlo Simonacci (nella foto) che festeggia quest’anno i sessanta anni di carriera concertistica, che lo hanno visto di recente incidere l’opera completa di John Cage per pianoforte preparato. In programma per la serata le celebri “Sonatas et Interludes” del compositore americano. Seguiranno due concerti, il 14 e 16 maggio, inseriti all’interno di “Suona Francese”, un festival itinerante per tutto il territorio italiano sulla musica contemporanea transalpina. La serata sarà dedicata alle “ondes Martenot”, uno strumento elettroacustico monodico ideato nel 1928 da Maurice Martenot, dalle possibilità sonore e timbriche stupefacenti. Protagonisti saranno Nadia Ratsimandresy e Matteo Ramon Arevalos. La prima serata sarà un omaggio al grande compositore Olivier Messiaen, mentre la seconda sarà dedicata a vari compositori tra cui il vietnamita trapiantato a Parigi N’Guyen-Thien Dao, Giacinto Scelsi, Alain Louvier, Jacques Charpentier, André Jolivet, Tristan Murail. Il 20 maggio sarà quindi la volta di “Offerta Musicale”, un ensemble siciliano che celebra i 25 anni dalla sua costituzione e che ha sempre promosso compositori ed interpreti siciliani attraverso esecuzioni che spaziano dal repertorio più tradizionale alle più ardite sperimentazioni elettroniche. In questa occasione il gruppo eseguirà musiche di Mauricio Kagel, compositore argentino di nascita ma tedesco d’adozione. Il 22 maggio tornerà a Palermo il grande pianista inglese John Tilbury che sarà interprete di musiche di Morton Feldman, compositore americano di cui Tilbury ha pubblicato l’opera integrale per pianoforte. L’ultimo appuntamento per Palermo il 23 maggio con il paragrafo 7 dell’opera “The Great Learning” del compositore inglese, prematuramente scomparso, Cornelius Cardew. Si aggiungerà così un ulteriore tassello al “Progetto Cardew” che Curva Minore ha iniziato lo scorso anno con la realizzazione del paragrafo 5 e che prevede l’esecuzione, anno per anno, di tutta la speciale composizione basata su un testo dell’antico saggio cinese Confucio. Del paragrafo 5 verrà proposto, nel corso della stessa serata, il video dell’esecuzione realizzata lo scorso anno al Castello della Cuba. I sette paragrafi prevedono non soltanto un organico variabile, non determinato, ma anche la partecipazione, oltre a musicisti professionisti, di esecutori “non educati”, come recita testualmente la partitura. Cardew prevedeva infatti di far partecipare all’esecuzione anche “non musicisti” scrivendo appositamente e appropriatamente delle azioni sonore, gestuali o comportamentali tali da poter essere eseguite da chiunque. Per la messa in scena dell’opera Curva Minore ha attivato il “Laboratorio The Great Learning” curato da Valeria Fazzi. L’esecuzione sarà coordinata da John Tilbury che si avvarrà della Palermo Skratch Orchestra, così chiamata sulla scorta della famosa Skratch Orchestra fondata da Cardew e dallo stesso Tilbury nei primissimi anni settanta. La rassegna si concluderà il 28 maggio a Palazzolo Acreide con un workshop sul paesaggio sonoro. Al seminario tenuto dal direttore della Casa museo, Gaetano Pennino, e da Lelio Giannetto, seguirà nel pomeriggio il soundwalk (passeggiata sonora) “Il Mulino ad acqua”. I concerti che, com’è abitudine consolidata per Curva Minore, saranno preceduti da una conferenza, si terranno in varie sedi, a Palermo presso il Goethe Institut, l’Auditorium della Rai o il Museo internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”. Soltanto l’ultimo si terrà a Palazzolo Acreide presso la Casa museo “Antonino Uccello”.

• stampa