Il culto di San Paolo a Palazzolo Acreide è molto antico, anteriore, probabilmente di diversi secoli, alla stessa elezione del Santo a patrono avvenuta nel 1688, al posto della Madonna di Odigitria, venerata nella chiesa di San Sebastiano. Spettacolare ricorrenza religiosa, il 28 si comincia con la Svelata del simulacro del Patrono e il canto dei vespri; il giorno di San Paolo c'è la spettacolare "Sciuta" della Sacra Reliquia e del simulacro del Santo. Il giorno della festa alcuni pani sono offerti al Santo e venduti all'asta nella sacrestia, si tratta delle "cudduri di San Paulu", grosse ciambelle decorate a rilievo sulla superficie con serpenti di pasta e guarnite con un vistoso nastro rosso. Il devoto che acquista la cuddura ritiene che in questo pane vi sia un valore apotropaico. Il richiamo figurativo al rettile allude alla tradizione che assegna al Santo la protezione dal morsi velenosi, infatti San Paolo fu morso da una vipera rimanendone immune. Le sue due ricorrenze festive ricadono in due periodi dell'anno molto importanti per l'agricoltore: il 25 gennaio – giorno della conversione del Santo al cristianesimo – quando il grano nei campi non è altro che un piccolo germoglio minacciato dai rigori dell’inverno che occorre mitigare coi segni e i rituali della fede; il 29 giugno – giorno del suo martirio – quando sono in corso le operazioni di mietitura e quindi si ringrazia il Santo per il raccolto effettuato e se ne chiedono di nuovi, per il futuro, sempre più abbondanti.
Info e programma:
http://www.comune.palazzoloacreide.sr.it/

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