Si tratta di un percorso all’interno dell’area B della riserva Plemmirio, riservato a subacquei in possesso di brevetto di immersione di primo o di secondo livello. Il percorso prevede infatti due direzioni di visita. Partendo dalla boa di ormeggio e scendendo in sicurezza lungo la catena, si può seguire un percorso riservato ai sub con brevetto open fino a 18 metri di profondità oppure un secondo percorso fino a 28 metri, riservato a subacquei in possesso di brevetto advanced. Lungo l’itinerario, costeggiato da una parete rocciosa ricca di flora e fauna marina e caratterizzato da grosse chiazze di fondale sabbioso inserite in una spettacolare prateria di posidonia oceanica, si possono ammirare una grande quantità di “mazzere”, grossi massi quadrangolari in pietra utilizzati in passato come pesi per le reti della vicina tonnarella di “Terrauzza”. Massi che consentivano l’installazione del cosiddetto “pedale”, una sorta di sbarramento ai tonni, perpendicolare alla costa e perfettamente aderente al fondale marino, al fine di indirizzarli verso le camere della tonnara. A testimonianza che la zona fin dall’antichità fu utilizzata come luogo di ancoraggio e di riparo dai venti dominanti della zona, il grecale in particolare, sul fondale sono stati ritrovati alcuni grossi ceppi di ancora in piombo di epoca romana, una contromarra di ancora in piombo a tre fori e un’ancora in ferro del tipo ammiragliato, tutti reperti visibili nel corso della visita all’itinerario subacqueo.
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