Si sono svolte dal 25 agosto al 1 settembre a Cala Santa Maria di Ustica, nell’ambito della tradizionale settimana organizzata da Archeologia Viva, le lezioni di archeologia subacquea (Corso C) tenute dalla Soprintendenza del Mare. Il Soprintendente Sebastiano Tusa, Stefano Zangara e Pietro Selvaggio hanno tenuto le lezioni teoriche e pratiche sulla metodologia di scavo subacqueo con il supporto logistico di Maurizio Brandaleone, partendo dall’allestimento del campo fino al recupero dei reperti. Durante la settimana è stato rinvenuto in zona e recuperato un ceppo d’ancora plumbeo di epoca romana; l’importante reperto è stato temporaneamente affidato ed esposto presso il Comune di Ustica. Tutte le operazioni, in aula e in mare, sono state proficuamente seguite dai partecipanti al corso (Cristina De Masi, Carla Gagliardi, Laura Invernizzi, Piergiorgio Impastato e Stefano Maino) con il supporto e l’assistenza in acqua del Diving Barracuda. Si ringrazia per la collaborazione: Dario Pollara, l’Amministrazione Comunale di Ustica, l’Area Marina Protetta, la Capitaneria di Porto di Palermo e la locale Delegazione di Spiaggia.