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Il tesoro di Pantelleria
I ritrovamenti archeologici di Cala Tramontana

Castello Barbacane Pantelleria - 13 agosto 2011

Presentate nella suggestiva cornice del Castello Barbacane di Pantelleria le 3422 monete ritrovate nei fondali di Cala Tramontana. Grazie alla sinergia tra la Soprintendenza del Mare, il Consorzio Pantelleria Ricerche, la Società Arcus, l’Università di Sassari, la Soprintendenza Beni culturali di Trapani, il III Nucleo Operatori subacquei della Guardia Costiera e l’Ufficio circondariale marittimo di Pantelleria è stato effettuato uno dei più importanti ritrovamenti subacquei degli ultimi anni. L’Assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Sebastiano Missineo e il Soprintendente del Mare reggente Eliana Mauro hanno inaugurato l’esposizione delle monete in una sala del Castello, dove hanno preso posto anche le tre teste imperiali ritrovate qualche anno fa negli scavi dell'Acropoli di Pantelleria.



Castello Barbacane
S.Missineo-A.Di Marzo-E.Mauro-L.Miceli

Presentazione del Soprintendente del Mare E.Mauro
R. La Rocca-G.Messina-L.Abelli-R.Baldassari-F.Spaggiari-L.Miceli

L'Assessore Missineo e Il Soprintendente Mauro

L'esposizione delle monete

L'esposizione delle monete
L'esposizione delle monete

L'esposizione delle monete
L'esposizione delle monete

Il convegno dal titolo “Il tesoro di Pantelleria” ha preceduto l’inaugurazione dell’esposizione, presentando il progetto di ricerca e le prime ipotesi interpretative. Dopo un’introduzione del Sindaco di Pantelleria Alberto Di Marzo, dell’Assessore Missineo e del Soprintendente reggente Eliana Mauro, moderati dal giornalista Lillo Miceli, sono intervenuti Roberto La Rocca della Soprintendenza del Mare, Gianluca Messina – Comandante del Nucleo operatori subacquei della Guardia Costiera e, Leonardo Abelli, Roberta Baldassari e Francesco Spaggiari del Consorzio Pantelleria Ricerche. Hanno concluso gli interventi Piergiorgio Spanu dell’Università di Sassari, Thomas Schafer dell’Università di Tubingen e Luigi Biondo, Direttore del Parco archeologico di Pantelleria. Le monete, di origine punica e risalenti al IV – III sec. a.C., sono state individuate da Francesco Spaggiari del Diving "Cala Levante" nella baia di Cala Tramontana su un fondale che va dai 14 ai 20 metri. Il “tesoretto” è stato acquisito, con apposito decreto emesso dall’Assessore all’Economia Gaetano Armao, al patrimonio della Regione Siciliana ed affidato al Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana; dopo il restauro verrà destinato ad una sede museale che sarà probabilmente individuata sull’isola di Pantelleria. Le monete rimarranno esposte fino al 20 agosto presso il Castello Barbacane.

il sito di Cala Tramontana
operazioni di scavo

operazioni di scavo
operazioni di scavo

una delle anfore rinvenute durante lo scavo
laboratorio

base logistica
operazioni in mare della guardia costiera

Secondo una prima interpretazione del direttore scientifico del progetto, le monete - coniate fra il 264 e il 241 a.C. - farebbero parte del carico di una nave cartaginese scontratasi in battaglia, forse appena salpata da Pantelleria. Le monete presentano su un lato la raffigurazione della dea Tanit con la testa rivolta verso sinistra e l’acconciatura sostenuta da una corona di grano; sull’altro lato una testa equina rivolta verso destra accompagnata spesso da simboli punici. Tutte le monete sono in bronzo ed hanno un diametro di circa 25-28 mm e un peso di circa 16-18 grammi. Questo tipo di moneta sembra avere conosciuto differenti zecche di emissione, soprattutto in Sicilia e in Sardegna. Aldina Cutroni Tusa attribuisce questa emissione, sulla base del riesame tipologico e metrologico, esclusivamente a zecca siciliana. Secondo Enrico Acquaro l’ipotesi di un’emissione esclusivamente siciliana non può esaurire tutte le possibilità di emissione, quindi la serie potrebbe essere stata emessa da zecche localizzate nelle diverse provincie puniche, compresa la Sardegna. L’importante scoperta è stata effettuata nell’ambito del finanziamento del progetto “Arcus” che prevede fino alla fine del mese di settembre 2011 ricognizioni nei fondali di Pantelleria alla ricerca di testimonianze ed evidenze archeologiche. Le ricerche, dirette da Leonardo Abelli di “Ares”, hanno visto un primo periodo di scavo su un fondale di circa 20 metri all’interno della baia di Cala Tramontana, dove sono state individuate oltre alle monete alcune anfore, vari reperti ceramici e lingotti in piombo. La seconda parte delle ricerche, che prenderà il via nel mese di settembre, prevede ricerche e scavo in altofondale. L’intervento già effettuato nelllo scorso mese di luglio ha visto la partecipazione di un gruppo di studenti volontari dell’Università di Cagliari guidati da Piergiorgio Spanu. Gli studenti hanno avuto modo di seguire un cantiere di scavo subacqueo in tutte le sue fasi, dall’individuazione dell’area di scavo al recupero dei materiali.
Soprintendenza del Mare
Eliana Mauro
Stefano Zangara
Roberto La Rocca
Giovanni Calandrino
Pietro Selvaggio
Floriana Agneto
Salvo Emma
Consorzio Pantelleria Ricerche
Leonardo Abelli - Ares
Roberta Baldassari - Ares
Rossella Lasi - Ares
Maria Vittoria Agosto - Ares
Battista Mannone - Ares
Carlo Gomez Paloma - Ares
Fabio Leonardi - Ares
Francesco Spaggiari – Diving Cala Levante
Alessandro Carraro – Diving Cala Levante
Giovanni Di Fisco – Mediterranea Engineering
3° Nucleo Operatori Subacquei Guardia Costiera di Messina
C° 1^ Cl Np/Smz Gianluca Messina
C° 2^ Cl Np/Smz Armando Adamo
C° 2^ Cl Np/Smz Nicola Surano
2° C°Np/Smz Fabio Mazzara
2° C°Np/Smz Gerardo Lopez
Sc 2^ Cl Np/Smz Danilo Meli
Sc 3° Cl Np/Smz Matteo Sofi
Sc Np/Smz Sergio Sgambati
C° 1^ Cl Ifs Antonino Maugeri
C° 2^ Cl IfsAndrea D’amico
Università di Sassari
Pier Giorgio Spanu
Stagiste
Daniela D’Alto
Monica D’Aniello
Maria Antonia
Cristina Ferrinda

il sito delle monete



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