Il 30 ottobre 2012 Sebastiano Tusa e Alessandro Urbano si sono recati a Salerno, presso il laboratorio “Legni e Segni della Memoria” di Giovanni Gallo, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di restauro e conservazione dei legni del relitto della nave tardo-romana di Marausa. Il relitto, scavato e recuperato dalla Soprintendenza del Mare, è stato affidato al laboratorio specializzato di Salerno che ha già eseguito circa l’80 % del trattamento. In particolare è stata quasi del tutto completata la fase di pulitura, debatterizzazione, impregnazione dei legni con carboidrati a catena modificata (farina di riso) ed essiccazione a vuoto discontinuo. La maggior parte dei legni del relitto si trova attualmente in camera climatizzata per il processo finale di stabilizzazione. E' stata effettuata altresì una capillare campionatura per le analisi al radiocarbonio, prelevando campioni ogni venti anelli nei legni più spessi, in modo di avere delle datazioni verificabili con la dendrocronologia. Questo procedimento, a differenza dagli altri protocolli utilizzati attualmente, presenta notevoli vantaggi rendendo il legno estremamente resistente ai condizionamenti climatici in fase di musealizzazione. Ha inoltre il pregio di mantenere integri i valori cromatici del legno dando un aspetto più gradevole e fedele all'originale; in particolare le essenze del relitto sono larice per il fasciame e frassino per la chiglia e le ordinate. |