Regione Siciliana
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UN MARE DA TOCCARE
Siracusa, 12 marzo 2008

benedetta spampinato - giuseppe voza - gigi muti - enzo incontro
nuccio romano - angela accardi - cettina voza - concetta ciurcina

Prima tappa al Museo Paolo Orsi per il progetto scuola-museo “Un Mare da toccare”, percorso formativo di archeologia subacquea, indirizzato alle scuole medie di primo e secondo grado, con itinerario tattile per ipovedenti. L’evento elaborato, promosso e organizzato dalla Soprintendenza del Mare, Assessorato regionale ai Beni Culturali, in collaborazione con l’Area Marina Protetta del Plemmirio, la Provincia di Siracusa e il Museo Archeologico Regionale “P.Orsi” si svolge nell’ambito delle iniziative promosse dal Dipartimento Beni Culturali, Ambientali ed Educazione Permanente ed è finalizzato ad offrire al mondo della scuola uno strumento divulgativo riguardante le problematiche del grande patrimonio subacqueo isolano di età antica, evidenziando l’importanza del ruolo centrale della Sicilia nel contesto culturale e ambientale del Mediterraneo. Al primo appuntamento hanno presenziato: la direttrice del museo archeologico “P.Orsi”, Concetta Ciurcina, il presidente e il vicepresidente dell’Area Marina Protetta del Plemmirio rispettivamente Sebastiano Romano e Gigi Muti, la dirigente del servizio beni archeologici della Soprintendenza del mare Caterina Greco, la dirigente dell'U.O. VII della Soprintendenza del mare Angela Accardi, Francesca Oliveri, archeologa della Soprintendenza del Mare, la presidente della Commissione di riserva dell’Amp del Plemmirio Cettina Pipitone Voza, il direttore dell’Amp del Plemmirio Enzo Incontro e la campionessa subacquea ipovedente Benedetta Spampinato e, per le associazioni di disabili, Fernando Peretti della consulta provinciale per i disabili, e il presidente provinciale Uic Sebastiano Calleri. Lo studioso Giuseppe Voza ha tenuto la lectio magistralis introduttiva sul tema “Siracusa dall’età arcaica all’ellenismo”.
Dopo i saluti della direttrice Ciurcina, la quale ha ricordato i lavori in corso al museo e alcune iniziative in itinere, come il corso per formazione per archeologi in erba, ha preso la parola la referente del progetto per la soprintendenza del mare Angela Accardi, la quale si è soffermata sull’evento. Oliveri invece ha esposto gli obiettivi regionali della Soprintendenza del Mare con particolare riferimento alle attività di salvaguardia del patrimonio culturale archeologico e ha rilevato altresì come la realizzazione di “laboratori subacquei” sia la vera chiave di volta e l’elemento innovativo del progetto “mare da toccare” giacchè permette un contatto diretto con i reperti archeologici subacquei agli ipovedenti per i quali sono disponibili alcune attrezzature idonee, come i pannelli esplicativi in braille e la manipolazione, un’esperienza, quest’ultima, molto utile anche agli studenti normodotati.
"Il progetto è aperto agli ipovedenti – ha spiegato la Oliveri – ma mira anche a potenziare la percezione sensoriale di tutti gli studenti". I vertici del Plemmirio, Romano, Muti , Voza e Incontro, hanno ribadito che la “mission” dell’Area marina protetta è rendere fruibile il mare a tutti. "Abbiamo subito sposato il progetto “Mare da toccare” – ha detto il vicepresidente Muti – perché va nella direzione che l’area marina protetta ha già tracciato con la sua attività". "Il Plemmirio – ha invece sottolineato la Voza – è la controanima di Siracusa, una città che finalmente si “apre” per toccare il mare". "Le aree marine – ha affermato durante il suo intervento il direttore Incontro – sono luoghi di cultura e devono potere essere fruite senza barriere né limitazioni, è importante che la cultura del mare non sia preclusa a nessuno". Dai membri del consorzio Plemmirio è poi partita una richiesta di collaborazione con la Soprintendenza del Mare e la Soprintendenza ai beni culturali, per il supporto logistico ai due percorsi subacquei tattili permanenti nell’oasi marina siracusana. Infine, dopo il racconto dell’esperienza vissuta nelle acque del Plemmirio della subacquea non vedente Spampinato, lo studioso Giuseppe Voza ha tenuto la prima “lectio magistralis” nell’auditorium del museo con l’ausilio di alcune dispositive. "Dopo un secolo – ha detto Voza – Siracusa ha ricominciato a mettere i piedi in acqua" sottolineando la centralità della Sicilia nel Mediterraneo sin nel mondo civile antico e concludendo con una citazione di Goethe che definiva l’isola “il luogo dove convergono tanti raggi della storia del mondo”.

si ringrazia Graziella Ambrogio
Ufficio Comunicazione -Area Marina Protetta del Plemmirio


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