Il 22 di giugno 2007 si è conclusa la fase propedeutica della
prima campagna di ricerche strumentali magnetometriche, nelle acque
antistanti il porto di Trapani.
Le attività sono state condotte in sinergia fra i Servizi
Archeologico, Demo-etnoantropologico e l’Unità Operativa
II, supportate logisticamente dalla Guardia di Finanza ROAN (Reparto
Operativo Aero Navale di Palermo) e in collaborazione con la Guardia
Costiera di Trapani ed i Nuclei Subacquei di Palermo e Messina.
La ricerca mira all’individuazione dei resti della flotta
di Luigi IX, oggi San Luigi, che dopo aver liberato Tunisi intorno
al XII sec. d.C. al rientro in patria, venne sorpresa da un fortunale
nei pressi di Trapani affondandone una buona metà.
Le operazioni hanno messo in evidenza la presenza di ancore di varie
epoche, alcune databili tra il XVII e il XVIII sec. una che potrebbe
essere coeva all’affondamento.
Il proliferare di una fitta vegetazione di posidonia e le concrezioni
che hanno integralmente avvolto quest’ultimo reperto non hanno
permesso ad oggi l’esatta datazione dello stesso. Le ricerche
temporaneamente concluse riprenderanno nel mese di marzo 2008, periodo
in cui la flora marina è meno rigogliosa.
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