Rilevanti segni del passato riaffiorano dai fondali delle isole Egadi durante la campagna di ricerche “Archeorete Egadi 2011”.
Ad accrescere l'importanza del rinvenimento delle tre anfore greco-italiche dei giorni scorsi, altre anfore prevalentemente dello stesso tipo ed epoca sono state ritrovate in queste acque. L’intervento dei tecnici della nave oceanografica Hercules della RPM (Nautical Foundation), coordinati da Stefano Zangara, dirigente responsabile dell’Unità Operativa IV della Soprintendenza del Mare, ha consentito di individuare attraverso le telecamere del mezzo filoguidato ROV altri due rostri in bronzo da aggiungere agli altri tre, considerati di grande importanza per gli studi nel campo della battaglia fra le flotte romane e cartaginesi nella prima guerra punica del 241 a.C. A questi ultimi si aggiunge il ritrovamento di ciò che rimane di due elmi, forse montefortini. I cinque rostri, micidiali armi da guerra rinvenuti in queste acque, testimoniano il luogo dello scontro che sancì la fine della I guerra punica.
Le operazioni di verifica diretta dei target (bersagli sensibili) con la mappatura georeferenziata proseguono. Altri dettagli della ricerca in altofondale saranno prossimamente divulgati dagli esperti della Soprintendenza che stanno operando con la fattiva collaborazione della locale Capitaneria di Porto di Trapani e della Shipping Agency di Morana.
info: Stefano Zangara
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