Organizzato
dalla Prof.ssa Maria Brai del Dipartimento di Fisica e Tecnologie
Relative dell’Università di Palermo, si è svolto
venerdì 22 maggio il convegno dal titolo “Tecniche
innovative per la definizione dello stato di degrado nei metalli”.
La Soprintendenza del Mare, in occasione dell’importante riunione
dei massimi esperti nel settore dello studio dei metalli, ha esposto
il Rostro recentemente ritrovato in località Acqualadroni
a Messina. Moderato dalla Prof.ssa Brai e coordinato da Mario Piacentini
dell’Università La Sapienza di Roma, l’incontro
è stato una valida occasione per gettare le basi di collaborazioni
e sinergie tra la Soprintendenza del Mare e le Istituzioni scientifiche
rappresentate, per lo studio del Rostro e propedeutiche per i piani
di restauro futuri. Mario Piacentini dell’Università
La Sapienza ha presentato gli studi relativi alla tecnica di ablazione
mediante laser e tecniche di conservazione finalizzate delle leghe
metalliche. Roberto Cesareo dell’università di Sassari
ha presentato le analisi condotte sugli ori precolombiani rinvenuti
nella tomba reale di Sipan scoperta 20 anni fa nel nord del Perù.
Francesca Alberghina dell’Università di Palermo che
ha condotto studi sulle patine di corrosione dei metalli, ha parlato
delle analisi condotte sui reperti metallici prelevati in Sardegna
in zone prossime al mare. Tutte le presentazioni hanno avuto grande
attinenza con le azioni future che la Soprintendenza dovrà
condurre per lo studio e il restauro del Rostro. E a questo proposito,
Lia Buccellato e Tiziano Schillaci hanno presentato le indagini
condotte sul Rostro di Acqualadroni in collaborazione con il Dipartimento
di Biotecnologie e Medicina Legale dell’Università
di Palermo. Interessante la novità del Politecnico di Torino
che ha presentato un innovativo sistema di micro sensori che rilevano
dati elettrochimici trasmettendoli in modalità wi-fi in tempo
reale alle stazioni di elaborazione. Gabriel Ingo e M. Casaletto
hanno portato le esperienze di studio e indagine non invasiva sui
metalli moderni ma sperimentate e applicabili anche ai metalli antichi.
Sebastiano Tusa ha parlato dei Rostri nell’antichità,
le origini e l’iconografia illustrando le peculiarità
dei sette Rostri attualmente conosciuti. Philippe Tisseyre della
Soprintendenza del Mare ha illustrato le fasi di rinvenimento e
recupero del Rostro di Acqualadroni. Ha concluso i lavori il Rettore
dell’Università di Palermo, Roberto La Galla.
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