Giorno 20 ottobre 2006, il Servizio Beni Archeologici e il Servizio
Progettazione della Soprintendenza del Mare hanno portato a termine
un' azione di tutela sul sito subacqueo di Capo Passero in provincia
di Siracusa. L’operazione si è svolta in collaborazione
con il Nucleo sommozzatori dell’Arma dei Carabinieri di Messina,
e il supporto del nucleo NTCPA dell’Arma dei Carabinieri di
Palermo.
Il sito, già parzialmente depredato, vede la presenza di
un carico di lingotti di piombo di una nave oneraria romana e dei
relativi frammenti dello scafo.
I lingotti di piombo con bolli stampati, sono a sezione trapezoidale
riconducibile alle produzioni spagnole poi sarde del II - I a.C.
- I d.C. Di forma rettangolare con la parte superiore arrotondata,
di ca 45/48 cm di lung. per 12 cm di largh. alla base, raggiungono
un peso attestato di 33 kg cadauno.
Tutti i lingotti sono contrassegnati da punzonature rettangolari,
a volte con a destra un bellissimo delfino stilizzato (rinvenuto
in più relitti su lingotti simili con stampi di altri produttori)
e un caduceo, entrambi con valore apotropaico e di augurio ma anche
con valore di marchio di fabbrica.
Fra tutte, una punzonatura risulta particolarmente leggibile:
M. OCT.M.L.PAP I L
Sono in corso di studio svariate ipotesi sulla proprietà
del carico, l’identificazione del produttore (forse un Liberto)
e del destinatario del carico stesso.
Il carico probabilmente proveniva dalla Spagna dove questo tipo
di lingotto raggiunge l’apice della produzione tra il II sec.
a. C.e la prima metà del I.
Il sig. Lopez, scopritore del sito, ha collaborato con i tecnici
durante le fasi dell’operazione.
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