Regione Siciliana
Assessorato Regionale Beni Culturali e Ambientali e P.I.
Dipartimento Beni Culturali e Ambientali ed E.P.

Soprintendenza del Mare
Home | Struttura | Progetti | Eventi | Itinerari | Normativa | Rassegna Stampa | U.r.p. | News | Credits

...
I CANNONI DELLA SPIAGGIA DI TORRE FARO
Messina, maggio 2007

Nei pressi della spiaggia di Torre Faro si trovano tre cannoni in ferro, semiaffioranti dal terreno, in posizione verticale. La loro presenza è stata oggetto di segnalazione dell’Ufficio Locale Marittimo di Torre Faro.
Dal sopralluogo effettuato nel Maggio del 2007 dalla Soprintendenza del Mare, si è potuto constatare che si tratta di cannoni ad avancarica, databili presumibilmente tra il XVIII e il XIX secolo, non ulteriormente identificabili sulla base delle porzioni visibili, ed in passato utilizzati come pilastri d’ormeggio, come confermato dall’esperto d’artiglieria moderna Renato Ridella. Detta pratica trovò uso alla fine del fenomeno della pirateria sulle coste del Mediterraneo, quando un certo numero di cannoni in ferro, dismessi dalle navi mercantili armate, vennero interrati nei moli o in prossimità di zone di alaggio, per trovare impiego come bitte, anziché essere mandati a fondere. Era frequente anche l’otturazione della bocca con un proiettile inserito a forza.
La zona di Torre Faro, vicina al Capo Peloro - la cuspide nord-orientale della Sicilia - ha sempre costituito un punto strategico per la navigazione, poiché sita all’imbocco dello Stretto di Messina nel quale l’incontro delle due masse d’acqua, ionica e tirrenica, provocano correnti e peculiari fenomeni idrodinamici.
Le correnti dello Stretto rendevano di consueto necessaria la sosta delle navi presso il Faro, all’ancora, in funzione delle particolari condizioni meteo-marine, e certamente doveva essere utile, in tutta una serie di situazioni, poter salpare le barche assicurandole a saldi presidi.
I fenomeni e le dinamiche che interessavano la zona sono ben descritti nel portolano di Filippo Geraci, del XVII secolo: “Si dona cognizione ancora che nel Faro tanto nella costera, e ripa della Calabria, quanto nella costera e ripa di Sicilia si ritrova lo rivoto cioè rema contraria a quella che corre nel mezo del Faro verbigrazia se nel canale la rema corre di montante per contrario nella costera di Sicilia, e Calabria corre lo rivoto della rema descendente, e se la rema del canale corre di descendente per contrario nella costera di Sicilia, e Calabria corre lo rivoto della rema montante.
Come per esempio si vede che qualsiasi bastimento che della torre del Faro entra in Canale per andare verso la città di Messina ritrova nella punta di detta torre il rivoto del discendente con tutto ciò che nel menzo del Canale sia montante se il bastimento non ha vento sufficiente per poter superare la rema contraria è di bisogno dar fondo un ancora nella punta della torre del Faro, cioè se il vento sarà a segno di ponente si deve sorgere sopra un àncora, dentro la torre del Faro nella punta, dove v'è un secco di passi 6.7. e 8. di fondo in circa, ma se il vento sarà a segno di scilocchi si dovrà sorgere con la rema contraria dentro la torre del Faro tanto, quanto non aprisce la bocca del canale ed ivi star surto fin tanto che si metta la rema opportuna scendente, con la quale tanto li bastimenti navali, quanto latini con operare le vele quadre essendo gagliardo il xilocco, sempre si possono dianzare il suo camino potendo però maneggiare, e reggere le vele”. [da: Salvatore Pedone, Il portolano di Sicilia di Filippo Geraci (sec. XVII), Palermo, s.d. ma 1987, pp. 56-57].

L’esistenza, sulle coste, di cannoni in funzione di bitta è oramai molto rara.
Per eventuali altre segnalazioni di artiglieria ancora in situ riconducibile a tale utilizzo nel passato:
Servizio Beni Storico-artistici e Demo Antropologici: tel. 091 6166135 - fax 091 6230637
Unità Operativa III - Conoscenza Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Storico-artistico: tel. 091 455142 - fax 091 455005


i cannoni
particolare del cannone
 
particolare dello Stretto-Carta nautica digitale
 

torna all'indice
indietro

Palazzetto Mirto - Via Lungarini, 9 - 90133 Palermo
Tel. +39 091 6230821 - fax +39 091 6230821
sopmare.area@regione.sicilia.it