Il 3 luglio 2007, un team di 6 subacquei della
GUE, in collaborazione con la Soprintendenza del Mare, ha eseguito
il recupero della campana della M/N Valfiorita, il cui relitto giace
a 68 metri di profondità nelleacque di Torre Faro a Messina.
Il Valfiorita era stato affondato nel luglio del 1943 durante la
seconda guerra mondiale ad opera del sommergibile britannico HMS
Ultor mentre trasportava automezzi ed altro materiale bellico. La
campana, rinvenuta dal subacqueo Claudio Sofo durante un'immersione
di addestramento a fine maggio, era staccata dalla nave e rovesciata
sul fondo in mezzo ad altri detriti, in una condizione in cui non
sarebbe stato difficile asportarla. Ciò ha suggerito l'opportunità
di provvedere ad un recupero d'urgenza per preservare questo particolare
pezzo della nave da eventuali furti garantendo così a chiunque
la possibilità di poterla vedere quando essa sarà
esposta al pubblico dopo la stabilizzazione ed il restauro.
Ottenuto il benestare della Soprintendenza del Mare la squadra di
subacquei ha organizzato il recupero. La campana è risultata
essere una fusione di ghisa, e non di bronzo, materiale più
comunemente utilizzato per questi oggetti, ma è in buone
condizioni e porta in rilievo il nome della nave, l’anno di
costruzione 1942 e le cifre “XX”. Dopo il recupero la
campana è stata immediatamente consegnata alla stazione della
Guardia Costiera di Torre Faro per la custodia temporanea.
Il team era composto da: Mario Arena, Alberto Baldazzi, Fabio Leonardi,
David Morabito, Claudio Provenzani e Claudio Sofo. Le
immersioni sono state effettuate con l'ausilio dei mezzi nautici
dei Diving "Ecosfera" di Torre Faro e "Un Tuffo nel
Blu" di Cannitello (RC). |