Hanno preso il via nelle acque delle Isole Egadi le operazioni del progetto Arrows. I partner aderenti hanno iniziato i test delle attrezzature e delle tecnologie sperimentali in una missione congiunta che si svolgerà dal 25 maggio al 5 giugno tra Levanzo, Maraone e Trapani. La Soprintendenza del Mare partecipa alle operazioni con uomini e mezzi effettuando i rilievi e la documentazione dei siti oggetto dell’indagine. In particolare è prevista la sistemazione del sito archeologico di Cala Minnola a Levanzo e del “Relitto dello zolfo” di fronte l’isolotto di Maraone. Su questi siti subacquei verranno effettuate indagini strumentali mediante AUV sperimentati dai partner del progetto che vede come capofila l’Università di Firenze coordinata da Benedetto Allotta. La Soprintendenza del Mare partecipa con un team tecnico coordinato da Sebastiano Tusa e composto dai componenti del nucleo subacqueo Pietro Selvaggio, Dario Pollara, Salvo Emma, Marcello Consiglio, Philippe Tisseyre, Claudio Di Franco, Stefano Zangara, Floriana Agneto, Roberto La Rocca.
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Il progetto “ARROWS - “ARchaeological Robot System for the World’s Seas”, inserito nei Programmi Comunitari, prevede lo sviluppo di sistemi innovativi rivolti alla documentazione dei Beni culturali subacquei della Regione Siciliana mediante il potenziamento e l’aggiornamento del personale e delle dotazioni tecnologiche della Soprintendenza del Mare. Si prevede inoltre l’acquisizione di attrezzature e software per servizi e formazione e per l’interpretazione delle indagini dirette e strumentali sui fondali. L’intervento previsto nel progetto ARROWS ha un’elevata finalità culturale pubblica e utilità collettiva connessa alla conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo della Regione siciliana; questo servizio di alto profilo ed elevati contenuti tecnologici sarà anche erogato al di fuori dell’Amministrazione per eventuali utenti pubblici e privati; inoltre le azioni di tutela scaturenti dalle conoscenze acquisite saranno strutturate in modo da favorire la valorizzazione dei beni anche mediante l’apporto di diving con correlato sviluppo del turismo culturale subacqueo anche in un’ottica di destagionalizzazione e/o diversificazione. Il progetto ARROWS si integra dal punto di vista concettuale con numerosi interventi posti in essere in questi anni dalla Soprintendenza del Mare, quali ad esempio la realizzazione del Sistema Informativo Territoriale, le campagne di indagini strumentali nelle isole Egadi ed Eolie che hanno portato al ritrovamento di numerosi relitti ed importanti reperti (rostri, elmi e anfore), numerosi scavi sottomarini volti alla conoscenza di importanti siti (Scauri) ma anche utili per la sperimentazione di nuove tecnologie applicate alla ricerca archeologica sottomarina, alla musealizzazione in situ dei reperti ed alla calibrazione delle conseguenti azioni di tutela (Levanzo, Panarea. Sotto l’aspetto tecnico, il progetto si rivolgerà all’auspicabile necessità di sperimentare nuove tecnologie per l’identificazione di siti archeologici sottomarini, siano essi nuovi o già noti. • il progetto prevede un processo di acquisizione di strumentazioni per i servizi e la formazione per l’ottimizzazione di professionalità e dei dati. I veicoli o gli strumenti utilizzati dovranno raccogliere molti più dati possibili, non solo per la ricerca e l’eventuale scavo, ma anche per creare quei meccanismi utili per la valorizzazione dei siti, per esempio, sia per lo studio storico-scientifico, ma anche per scopi didattici e turistici. Inoltre, i dati raccolti, dovranno essere utilizzati per la conservazione e la valorizzazione dei siti indagati; • il programma del progetto, curato dalla Soprintendenza del Mare, prevede anche l’acquisizione di software e hardware adatti e sperimentati per la navigazione e la ricerca in acque profonde dove, alcuni non trascurabili problemi, come l’alta profondità, le correnti marine, le reti da pesca. ecc., comporterebbero un limite insormontabile con i più comuni sistemi di immersione diretta; • con l’utilizzo di veicoli e delle più innovative strumentazioni sonar si potranno acquisire importanti informazioni sulle caratteristiche delle acque che circondano i siti archeologici (come temperatura, salsedine, ecc) e sugli oggetti trovati (le caratteristiche chimiche e strutturali). Le fasi di realizzazione dell’intervento sono le seguenti: • Acquisizione di strumentazioni sonar, hardware e software per servizi, aggiornamento, potenziamento, per l’interpretazione dei dati scaturenti dalle ricerche dirette e strumentali del sistema già operante presso la Soprintendenza del Mare; • Formazione e addestramento all’uso dei programmi applicativi a cura delle ditte fornitrici degli strumenti e dei software e servizi di consulenza tecnologica da parte di specialisti di settore non inseriti tra le figure istituzionali interne all’Amministrazione Regionale.
Partenariato:
Università degli Studi di Firenze - Capofila
Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione " A. Faedo "
Tallinna Tehnikaulikool
Heriot - Watt University
Edgelab Srl
Albatros Marine Technology Sl
Nesne Elektronik Tasarim Ve Danismanlik Ltd.
Twi limitata
Regione Sicilia – Soprintendenza del Mare
Eesti Meremuuseum
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