Il 10 e l’11 giugno sono stati due giorni fondamentali dal punto di vista della ricerca strumentale applicata all’archeologica sottomarina. Tutte le operazioni di preparazione e di taratura degli strumenti, effettuate assieme a piccole e inevitabili riparazioni da parte dell'espertissimo equipaggio tecnico dell’Hercules e dai responsabili scientifici di RPMNF con la collaborazione del personale tecnico della Soprintendenza del Mare, si sono rivelate perfette. Il ROV, mezzo filoguidato subacqueo, ha ben operato come sempre. Immancabilmente tutto ciò è stato premiato e siamo stati felici di coronare, sin da subito, tali sinergiche operazioni con la scoperta dell’VIII rostro in bronzo appartenuto a un’antica nave da guerra. Anche questo rostro si trova poggiato sul fondo sabbioso a circa 80 metri di profondità, è in posizione eretta ed è parzialmente sepolto fino alla pinna superiore e un rapido test, confortando il team scientifico, lo ha indicato come probabilmente integro. Sempre in area sono stati intercettati altri importanti reperti: una consistente quantità di materiale anforaceo di varia tipologia e quasi totalmente integro, due elmi del tipo Montefortino, piccole suppellettili facenti parte del carico di uso di bordo, un interessante elemento metallico fortemente concrezionato. Tutti gli elementi saranno fonte di studio dopo il loro recupero e sono stati intanto georeferenziati nel sistema GIS del progetto “Archeorete Egadi”. Il posizionamento di questi ultimi ritrovamenti indicano ancora una volta che la loro dispersione è concentrata in un’area ben definita. Il confronto con la proiezione statistica redatta negli ultimi anni e relativa alla nostra zona di copertura sonar ed elaborata sin dal 2005, conduce alla conclusione che molti altri reperti sono ancora giacenti sul fondo del mare. Inoltre il dr. Murray, insigne professore statunitense - anche lui a bordo della nave oceanografica R/V Hercules - si è dimostrato particolarmente entusiasta per queste scoperte confortando la nostra rilettura delle antiche fonti storiche. Non sappiamo se le condizioni meteo marine ci accompagneranno nei prossimi giorni, aspetteremo le finestre operative confortati dai nostri eccezionali collaboratori e con il necessario e indispensabile supporto della Capitaneria di Porto, dell’AMP dell’Arcipelago delle Egadi, della Shipping Agency di Luigi Morana, della marineria, dei diving e dei subacquei locali.