Cos'è l'amianto
Il termine "amianto" (dal greco amiantos: incorruttibile) viene usato per indicare la forma fibrosa di alcuni minerali che in passato sono stati sfruttati commercialmente per le loro peculiari caratteristiche fisico-chimiche.
L'amianto (o "asbesto")
è virtualmente indistruttibile: resiste al
fuoco ed al calore, agli agenti chimici e biologici, all'abrasione ed
all'usura. E' tanto flessibile che può essere filato o tessuto, e tuttavia ha
una elevatissima resistenza alla trazione. Ha capacità fono-assorbenti ed è un
buon isolante elettrico. I minerali si presentano sotto forma di fibre
allungate.
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Fra i vari tipi di amianto ricordiamo: crisotilo (dal greco “fibra d’oro”), crocidolite (dal greco “fiocco di lana”), amosite (deriva dall’acronimo di “Asbestos Mines of South Africa”), actinolite (dal greco “pietra raggiata”), tremolite (dal nome della Val di Tremola in Svizzera) e antofillite (dal greco “garofano”). Di questi i primi tre sono quelli che nel tempo sono stati i più utilizzati.
Un po’ di storia
Depositi
del "minerale magico" erano
conosciuti fin dai tempi antichi. Gli alchimisti chiamavano l'amianto "lana di salamandra",
per la sua resistenza al fuoco, mentre greci e romani lo utilizzavano
per formare il lucignolo delle lampade votive (amianto in greco vuol dire
“immacolato”). Lo stesso Marco Polo riferisce di aver visto nei suoi viaggi un
tessuto che resiste al fuoco ricavato da una "fibra
scavata nella terra".
Alla
fine del 1800 - nell'era del vapore - l'amianto sostituiva lana, cotone e
gomma, in applicazioni che richiedevano elevata resistenza al calore,
al vapore ed alla pressione (ad esempio per guarnizioni, tessuti e materiali di
coibentazione).
Nel 1912 due ingegneri italiani, Mazza e Magnani, diedero un importante contributo alla messa a punto della prima macchina per la produzione di cemento-amianto. Alla fine degli anni '60 si trovavano già in commercio oltre 3.000 prodotti contenenti amianto: edilizia, navi, vagoni ferroviari, guarnizioni di ricambio per motori, tubi per acquedotti e fognature, canne fumarie, serbatoi per l’acqua, freni per auto, guanti di protezione, tessuti resistenti al fuoco, corde, schermi. In quel periodo cominciava inoltre l'utilizzo di amianto nell'edilizia, uso protrattosi per buona parte degli anni '80.
Nel 1992 l'amianto è stato dichiarato fuori legge in Italia, ed a partire dal 1993 ne è stata vietata l'importazione, l'estrazione, la lavorazione e la commercializzazione.