1515 |
22/06/2001 |
Linee
guida organizzative del Distretto sanitario. |
Sanità |
251 |
31/07/2002 |
RIFORMA
SERVIZI SOCIALI: PRESENTATE LE LINEE GUIDA Sono state presentate oggi ai
sindacati, ai comuni e alle province rappresentate da Anci e Urps, le
linee guida che i comuni siciliani dovranno utilizzare per la redazione
dei piani di zona per l’integrazione dei servizi socio-sanitari. Per
attuare cioè la riforma e la razionalizzazione dell’intero sistema
dei servizi sociali, passaggio cruciale nel percorso di attuazione in
Sicilia della legge nazionale 328 del 2000. Solo cinque regioni in
Italia hanno già messo in movimento la normativa sull’integrazione
socio sanitaria. E la Sicilia, con il suo piano di attuazione, potrebbe
essere la prima in grado di recuperare anche le risorse finanziarie del
2001. Le 93 pagine elaborate da enti locali, sanità e presidenza,
saranno esaminate la prossima settimana dalla giunta regionale e saranno
inviate all’Assemblea regionale perché ottengano, in commissione, i
pareri di legge. Nove i capitoli: si parte, secondo un percorso
logico-giuridico, dalla descrizione della situazione attuale in materia
di assistenza socio-sanitaria. Il passaggio successivo è dedicato al
percorso innovativo tracciato dalla legge nazionale 328. Si analizza il
ruolo dell’amministrazione regionale sia sul fronte della
programmazione degli interventi che sul versante gestionale, per
arrivare alla definizione degli ambiti e delle competenze degli enti
locali, delle Asl e degli operatori del settore. Due, strettamente
interconnessi, i passaggi tecnici innovativi che fanno del progetto
siciliano un progetto pilota a livello nazionale: l’equiparazione dei
bacini territoriali ai distretti sanitari e la ripartizione delle
risorse. Secondo il governo regionale e gli operatori del settore,
questa impostazione degli ambiti territoriali servirà infatti a
snellire e razionalizzare i servizi, con ampi margini di decisione alle
autonomie locali. Il sessanta per cento delle risorse sarà destinato al
territorio per la gestione dei servizi sociosanitari “a regime. Il
venti per cento sarà destinato ai progetti innovativi su scala
territoriale e il restante venti per cento alle iniziative di
progettazione e sperimentazione su scala regionale. |
Enti
locali, Sanità |
253 |
07/08/2002 |
La
giunta regionale ha approvato il piano socio sanitario legato
all’applicazione della legge nazionale 328 del 2000 |
|
1422 |
04/11/2002 |
Linee
guida per l'attuazione del piano socio-sanitario della Regione
Siciliana. |
Presidente |
325 |
13/11/2002 |
VIA
LIBERA ALL’ATTUAZIONE DEL PIANO REGIONALE IN SICILIA L'attuazione del
piano socio-sanitario della Regione siciliana, attraverso la
predisposizione dei piani di zona, è stata al centro di un lungo
incontro svoltosi alla Presidenza della Regione tra gli assessori
regionali ai servizi sociali ed alla sanità e i manager delle Asl
siciliane. La riunione segna una tappa importantissima nella
realizzazione piena di un progetto che, per la prima volta in Sicilia,
detta le linee programmatiche della politica sociale. Attraverso il
coinvolgimento diretto dei responsabili delle aziende sanitarie
l'amministrazione intende rispettare uno dei principali obiettivi del
piano: l' integrazione di due fondamentali ambiti dell'azione
amministrativa il sociale ed il sanitario. Nel corso del tavolo tecnico
svoltosi a palazzo d'Orleans, inoltre, si è fatto il punto sui principi
guida a cui dovranno ispirarsi i piani di zona, progetti che, tenendo
conto delle specificità del territorio, si troveranno a gestire
concretamente la gran parte delle risorse finanziarie che nel triennio
saranno investite nel sociale. Dei quasi 128 milioni di euro, pari a 248
miliardi delle vecchie lire, che arriveranno in Sicilia, infatti, il 60
per cento andranno ai distretti socio-sanitari per il finanziamento dei
piani di zona, il 20 per cento saranno a disposizione, sempre dei
distretti, per la sperimentazione di modalità innovative che
garantiscano i livelli essenziali di assistenza. Un residuo 20 per cento
infine sarà nella disponibilità dell'assessorato agli Enti locali che
li utilizzerà in sperimentazioni mirate. La progettazione sarà
sottoposta al monitoraggio delle istituzioni regionali. All'incontro con
i manager è seguita la prima riunione operativa della "cabina
regia", una struttura costituita presso l'Assessorato agli Enti
locali e presieduta dall' assessore che coordinerà l'avvio del piano e
gestirà il tavolo di concertazione regionale con le parti sociali. |
Assessorato
alla famiglia, assessorato alla sanità |
1298 |
18/03/2003 |
Indice
ragionato per la stesura del piano di zona - Allegato tecnico-operativo
al piano socio-sanitario della Regione Siciliana. Legge 8 novembre 2000,
n. 328. |
Famiglia |
1472 |
04/07/2003 |
Linee
guida per l'assistenza sanitaria ai cittadini extracomunitari della
Regione Sicilia. |
Sanità |
1265 |
26/09/2003 |
Linee
guida di indirizzo per la presentazione di proposte progettuali da
finanziare nell'ambito del Sistema informativo regionale integrato
socio-sanitario ed approvazione del piano di riparto delle disponibilità
finanziarie, anni 2001-2002. |
Famiglia |
7010 |
01/08/2005 |
D.
A. Sanità n. 6075 del 1.8.05 - Direttiva per l'attivazione in via
sperimentale del Dipartimento per l'integrazione socio-sanitaria presso
le Aziende USL. |
Assessorato
Sanità - Dipartimento IRS |