Storia della Biblioteca
Voluta da Giacomo Longo e fondata con atto di donazione del 1731, l'attuale Biblioteca Regionale di Messina apre i battenti, quale “Pubblica Libraria” nel 1738 e, a seguito dell'espulsione dal regno della Compagnia di Gesù, si arricchisce dei libri dei Collegi del Valdemone.
Nel 1838 all'Accademia Carolina, elevata ad Università, è affidata l'amministrazione della Biblioteca che aggiunge le funzioni di biblioteca universitaria agli originali compiti di biblioteca pubblica. Nel 1872, a seguito della soppressione delle corporazioni religiose, giungono i libri e i manoscritti appartenenti a conventi e ordini religiosi, tra cui la raccolta di codici italogreci appartenuta al monastero del SS. Salvatore "de lingua phari".
II Regio Decreto del 25 novembre 1869 trasferisce allo Stato l'amministrazione dell'istituto, ora "Biblioteca Governativa Universitaria”, la cui nuova sede istituzionale occupa uno dei padiglioni del plesso cittadino dell'Università ed è inaugurata il 12 aprile 1923.
Con il D.P.R. del 30 agosto 1975 n. 635 si attua il passaggio alla Regione Siciliana delle competenze su quella che prende il nome di "Biblioteca Regionale Universitaria", che esplica i compiti istituzionali come dettato dalla L.R. 80 del 1977 e dalla L.R. 116 del 1980.
Ricco il suo patrimonio bibliografico, in continuo accrescimento. Particolarmente importante è la raccolta di opere di interesse locale della Collezione Messano Calabrese, nata su apposite disposizione del Ministero per ricostruire la memoria della comunità dopo il sisma del 1908, annualmente aggiornata.
Oggi è possibile la consultazione i cataloghi cartacei e del catalogo online del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), sono garantite le informazioni bibliografiche, il prestito diretto, interbibliotecario, internazionale e i servizi di fotoriproduzione e riproduzione digitale.