>Il Museo >Antonio Salinas |
Antonino Salinas (19 novembre 1841 – 7 marzo 1914), fin dalla primissima età aveva dato prova di un grande ingegno e amore per gli studi archeologici e numismatici. Sotto l'affettuosa guida di uomini i cui nomi sono lustro della Sicilia (ad esempio, il Marchese e la Marchesa di Torrearsa), fu educato al metodo più severo delle indagini scientifiche. Grazie a questa preparazione profonda negli studi archeologici divenne, nel 1867, ordinario di Archeologia nell'Università di Palermo. Appassionato ricercatore di antichità e arte, subentrò alla direzione del museo dal 1873 al 1914, dando all'istituzione efficienza e alta autorevolezza scientifica. Nel testamento, Antonino Salinas sottolinea il desiderio di lasciare la sua collezione privata, formata da 6641 pezzi al Museo (i libri, i manoscritti, le stampe, le fotografie, i ritratti del padre e della madre del Panebianco, la pistola intarsiata del Cinquecento, i due vasi di conchiglie della madre, le sue decorazioni, l'anello bizantino che portava al dito, i due cassettoni antichi intarsiati della sua camera da letto e circa 6000 monete che aveva raccolto). Questo a dimostrazione della dedizione che il Salinas aveva nei confronti del Museo. L'Istituto Italiano di Numismatica ebbe in lui il suo fondatore ed il suo Presidente amatissimo. Lo scienziato nulla tolse al cittadino e con tutti e nello stesso modo fu cortese e gentile. La signorilità dei suoi tratti, la nobiltà del suo animo, i suoi grandi meriti, la sua specchiata reputazione, lo resero molto caro ai nostri Sovrani, e a non pochi Sovrani di altre Nazioni, carissimo a tutti coloro che, se ebbero la fortuna di godere della sua benevolenza, ebbero occasione di stupirsi della varietà e della vastità delle sue cognizioni. | ||||
Torna Su | ||||
Collezioni |