La sigla CITES
sta ad indicare l'acronimo di "Convention
on International Trade of Endangered Species",
ovverosia la convenzione internazionale
sul controllo del commercio di specie di
fauna e flora in via di estinzione, ratificata
a Washington nel 1973 e divenuta operativa
nel 1975, alla quale ad oggi aderiscono
oltre 150 paesi tra cui l'Italia. L'obiettivo
principale di tale convenzione è
quello di garantire l'equilibrato sfruttamento
delle risorse naturali, nel rispetto della
conservazione del patrimonio ambientale
del pianeta, tramite il controllo del commercio
delle specie protette. Il commercio infatti
costituisce una delle principali cause della
riduzione in natura delle specie selvatiche
animali e vegetali, se effettuato senza
regole. Invece, una equilibrata utilizzazione
di specie animali e vegetali, permette di
non arrecare rischi di estinzione per le
specie selvatiche ed inoltre consente di
reinvestire parte dei profitti nei "progetti
di conservazione" delle specie minacciate.
La CITES prevede tre livelli di protezione
suddividendo le specie in tre appendici,
a secondo delle loro condizioni biologiche
e dell'effetto che il commercio ha sulla
conservazione delle popolazioni selvatiche.
L' Appendice
I comprende tutte le specie in grave
pericolo di estinzione che possano essere
danneggiate dal commercio e per le quali
è vietata qualsiasi forma di importazione
e di esportazione, tranne che per scopi
scientifici. Include tutte le scimmmie antropomorfe,
quasi tutti i grandi felini, tartarughe
marine e cetacei, alcune specie di pappagalli,
di coccodrilli, serpenti, sauri ecc. e tra
le specie vegetali , alcune cactacee, zamiaceee
e le orchidee.
L'
Appendice II include le specie che
rischiano l'estinzione se non ne viene controllato
il commercio. La loro commercializzazione
è consentita ma è soggetta
ad un regime di controlli molto stretti
che prevedono il rilascio di adeguate certificazioni
CITES sia da parte dello Stato esportatore
che da parte dello Stato importatore con
controlli merceologici e documentali ai
varchi doganali . Tra le specie comprese
in questa appendice si ricordano alcune
scimmie, alcuni felini, alligatori, caimani
e coccodrilli, cactacee ecc.
L'
Appendice III comprende specie selvatiche
protette se provenienti da alcune aree geografiche
i cui Stati non permettono prelievi in natura
o li consentono limitandoli a contingenti
ben determinati (quote). Anche per tali
specie, se provenienti da detti Stati occorreranno
specifici permessi o certificati.
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