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25-03-2003 |
TRASPORTO DELLE MERCI IN SICILIA. E' stata firmata il 21 marzo 2003, nella sede del Dipartimento regionale Trasporti e Comunicazioni, una convenzione che prevede sei mesi di tempo per la realizzazione dello studio della movimentazione delle merci in Sicilia e la realizzazione dello studio di prefattibilità dell'Interporto di Termini Imerese. La convenzione è stata firmata dal direttore del Dipartimento regionale Trasporti e Comunicazioni, avv. Giovanni Lo Bue, dal dott. Alessandro Albanese, presidente del Consorzio Asi della provincia di Palermo che gestisce e coordina le attività degli agglomerati industriali di Brancaccio, Carini e Termini Imerese, e dal prof. Rodolfo De Dominicis, presidente della Società Interporto di Catania. Interporto Catania ha realizzato uno studio sull'analisi della domanda merci nell'Isola, con specifico riferimento al bacino etneo, e lo ha messo a disposizione della Regione. Con la convenzione firmata il 21 marzo si fa un ulteriore passo in avanti: lo studio verrà esteso all'intero territorio siciliano e avrà per conseguenza una proposta di infrastrutture. "Poiché
il trasporto delle merci è oggi fortemente penalizzato dalla totale assenza
nel territorio siciliano di infrastrutture logistiche", ha spiegato
l' avv. Lo Bue, "coerentemente con le strategie individuate nel Piano
regionale dei trasporti - Piano Direttore, si sono individuati specifici
interventi tendenti a definire un sistema articolato di infrastrutture
a servizio del trasporto merci basato sulla logistica e l'intermodalità.
In tale ambito il Dipartimento Trasporti si è attivato per realizzare
una rete di piattaforme logistiche e di infrastrutture per il trasporto
combinato, gli autoporti,
per i quali è in via di completamento il relativo studio di fattibilità. "Il bacino del Mediterraneo nel 2010 diverrà area di libero scambio. Termini Imprese", ha commentato il dott. Albanese, "può trasformarsi in una piattaforma logistica tra Mediterraneo ed Europa, quando nel 2010 uomini e merci potranno muoversi liberamente senza dogane. Termini dista in media 500 miglia dagli altri porti dei paesi comunitari e 800 miglia dal porto di Trieste, da Gibilterra e Suez. La sua è una posizione strategica per intercettare gli interscambi tra i Paesi del Mediterraneo. Termini ha la vocazione per creare un sistema di trasporto merci efficiente grazie alla presenza combinata del porto, di una rete ferroviaria e dell'autostrada". "Questa convenzione", ha poi dichiarato il prof. De Dominicis, "è il segnale inequivocabile della visione unitaria che si vuole finalmente dare allo sviluppo dell'isola. Vengono affidati alla Società Interporto di Catania, peraltro partecipata dalla Regione Siciliana in misura del 25%, uno studio sulle merci per tutta l'isola ed inoltre l'analisi di prefattibilità dell'Interporto di Termini Imerese. Ciò a riprova del fatto che si intende costruire opere che, pur avendo alte funzioni di sviluppo locale, hanno la possibilità e il dovere di essere inserite in una logica cooperativa: una progettualità in comune è il presupposto necessario per tutto ciò". La convenzione firmata il 21 marzo sancisce, insomma, la "svolta" nel campo della programmazione della Regione che, dopo anni di interventi "a sanatoria", ha messo a punto strumenti quali il Piano Direttore del Piano regionale trasporti e il Dpef che serviranno a generare i Piani Operativi di settore e sbloccare finanziamenti e capitoli di spesa per realizzare le infrastrutture necessarie evitando che il conflitto tra opere "in competizione" ne impedisca la costruzione. |