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25-02-2005

INIZIATIVE PER GLI ASPETTI AMBIENTALI DEL P.R.T.M.
APPLICAZIONE DIRETTIVA 92/43/CEE E D.P.R. 357/1997

 

Il Dipartimento Trasporti ha in corso di definizione le azioni, sia di tipo istituzionale, che gestionale e infrastrutturale, a scala regionale e locale, necessarie per l’attuazione delle prescrizioni del Piano regionale dei Trasporti e della Mobilità (PRTM).

A tal fine, in applicazione della direttiva 92/43/CEE e del D.P.R. 357/1997, il Dipartimento ha trasmesso all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente la documentazione per la verifica dell’incidenza delle prescrizioni del Piano sulle varie componenti ambientali.

Questa fase di approfondimento è finalizzata  alla valutazione della sostenibilità tecnica degli interventi proposti ed alla loro contestualizzazione nel territorio.

Per quanto riguarda l’aspetto ambientale è stato messo a punto un rapporto contenente un’ampia analisi dello stato attuale e degli impatti delle azioni previste dal PRTM sulle varie componenti ambientali, nonché della loro incidenza sulle aree sensibili, aree che rappresentano un sistema di assoluto interesse sia ambientale che di valorizzazione turistica e, in genere, culturale,  tali quindi da connotare in maniera decisa il territorio siciliano.

Lo schema progettuale degli interventi, in particolare quelli stradali, proposti dal Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità che tiene conto sia di quelli in itinere (progettazione avanzata o progetto in corso di approvazione-appalto), sia di quelli previsti e definiti (per cui dovrà essere avviata la progettazione), sia di quelli non ancora specificamente definiti.

Al fine della determinazione dell’impatto ambientale del riassetto complessivo dei trasporti in Sicilia viene analizzato quanto previsto dal Piano con particolare riferimento a quattro finalità, cioè quelle che hanno connotazioni di salvaguardia dell’ambiente. Esse sono: 

-sostenibilità ambientale;

-sicurezza;

-equilibrio territoriale;

-riequilibrio modale.


L’analisi si sofferma in particolare sui collegamenti nelle aree metropolitane (trasporto su rotaie e trasporto su gomma) perché maggiormente rilevanti sotto il profilo dei consumi di risorse non rinnovabili e delle emissioni nocive.

Per ciascuna strategia d’intervento sono state redatte delle schede valutative che utilizzano i criteri chiave per la sostenibilità previsti dalle Linee guida per la Valutazione Ambientale Strategica proposta dal Ministero dell’Ambiente nel 1999. Tali schede prevedono gli effetti di modifica apportati dai fenomeni evolutivi ipotizzabili in un ipotetico scenario tendenziale.

Al fine della valutazione ambientale, il territorio della Regione Siciliana è stato suddiviso in ventisei macrozone (vedi tavv. 1.10 -pdf 5,06 MB- e 1.16 -pdf 40,6 MB-) sulle quali si è proceduto ad applicare criteri  di sostenibilità.

In particolare, l’individuazione dei livelli di criticità è stata ottenuta tenendo conto dei dati sui volumi di traffico dei veicoli leggeri e dei mezzi pesanti, ottenendo dei grafici esplicativi (“flussometrici”) per ciascuna zona, ripartibili per tipologia di strada.

Si sono potute in questo modo qualificare le macrozone in termini di densità di infrastrutture presenti, di traffico in zone circoscritte e di carico antropico, mettendo in relazione le aree a maggiore sensibilità ambientale (presenza di parchi, riserve naturali, aree archeologiche, SIC - Siti di Importanza Comunitaria  e ZPS - Zone a protezione speciale).

Gli effetti ambientali dovuti all'attuazione del Piano possono essere attribuiti a due principali categorie:

-impatti derivanti dall’esercizio di opere previste che si presumono inferiori a quelli precedenti le opere stesse (opere migliorative dal punto di vista ambientale);

-impatti dovuti alla materiale realizzazione delle opere.

 

In questo contesto di valutazione del Piano si è inteso soltanto segnalare le specificità territoriali che potrebbero essere interferite.

Per ciascuna delle macrozone sono stati descritti gli interventi infrastrutturali previsti, per ciascuno di essi sono state descritte le interferenza con le componenti ambientali ed infine sono stati calcolati gli indici di criticità legati alla mobilità e alla localizzazione delle opere.

Al fine di includere nella valutazione ambientale del Piano anche le specificità territoriali che determinano l’intensità degli impatti dovuti alla realizzazione delle opere si è proceduto ad analizzare il carico ambientale collegato alla esistenza ed esercizio della rete stradale in ciascuna delle macrozone considerate. Allo scopo si è proceduto in primo luogo alla caratterizzazione dello stato attuale definendo le eventuali criticità esistenti e, in secondo luogo, sono stati confrontati lo stato ambientale previsto nei due scenari del Piano, quello tendenziale e quello programmatico.

L’individuazione dei livelli di criticità è stata effettuate tenendo conto dei seguenti fattori:

-i dati dei volumi dei veicoli leggeri e dei mezzi pesanti

-la suddivisione in macrozone del territorio siciliano.

 

Sono stati elaborati tutti i dati contenuti nel “data base” relativi al traffico e alle macrozone, mettendo in relazione gli archi stradali con i volumi dei veicoli leggeri e dei mezzi pesanti assegnati dal modello utilizzato dal Dipartimento.

In seguito all’acquisizione delle macrozone nel file in elaborazione, è stato possibile creare un “tema” per ogni macrozona, contenente gli archi stradali e i volumi dei veicoli leggeri e mezzi pesanti in modo da co-relazionare il tutto. Sono stati così ottenuti sia a livello grafico che tabellare, per ciascuna delle 26 macrozone in cui è stata suddivisa la regione Sicilia, i volumi dei veicoli leggeri e dei mezzi pesanti in modo da correlarli.

In una tabella successiva si é riportato il quantitativo di archi che presentano già di per sé situazioni di criticità per volumi di traffico espressi, ovvero le situazioni di superamento di soglie di traffico che in relazione alle tipologie di strada possono essere ritenute critiche.

A livello grafico è inoltre possibile sovrapporre queste criticità ai siti sensibili e vulnerabili, localizzate nella cartografia tematica già prodotta (ad esempio aree protette e zone di interesse archeologico).


Questo lavoro costituisce l’ossatura per la costruzione di un bilancio ambientale da riproporre nei diversi scenari che sono in discussione.

Lo studio viene in seguito affinato scendendo nella definizione delle “interferenze” che le azioni umane apportano sull’ambiente. La valutazione delle interferenze viene tradotta in moltiplicatori dei dati di partenza. Alle aree a parco è stato attribuito un moltiplicare equivalente a 1,5; alle aree SIC è stato attribuito un moltiplicatore equivalente a 1,4; alle aree archeologiche è stato attribuito un moltiplicatore equivalente a 2. Ad esempio, un arco con un volume di traffico di 5000 veicoli, che intercetta un’area a parco, avrà un volume di traffico definito in 7500 (5000 moltiplicato 1,5).

A scopo esemplificativo si propone il dettaglio applicativo della metodologia descritta per l'area di Ragusa; tale esemplificazione dovrebbe costituire il quadro di riferimento entro cui collocare l’ipotesi progettuale al fine di definire una prima griglia di “problematicità” connesse alla realizzazione di un progetto di intervento.

 

Area di Ragusa [Macrozona 10]

 

L’area intorno a Gela è caratterizzata da statali come la SS 115 in cui per alcuni tratti, esattamente dalla località Regina a Modica per circa 8 km, e circa 15 km da Vittoria all’intersezione della statale SS 115 dopo Comiso, in cui i passaggi superano i 5000 veicoli/giorno. Si verifica una minima interferenza di una strada con volume di traffico tra 5000 e 10000 veicoli; si tratta di una strada provinciale di collegamento tra i centri di Ragusa e Modica su cui si registrano i volumi di traffico di 6038 di Vvl e 236 di Vmp.

In sede di approfondimento dello scenario di progetto saranno presi in esame le interferenze con il sistema ambientale locale rispetto ad alcune componenti, attraverso una scala si attribuzione di impatti (P= positivo, N= negativo e 0= non presenza di impatto) da cui potranno essere tradotte linee di indirizzo alla progettazione.

Le componenti prese in esame sono desunte dalle tavole di analisi dello studio:

-Boschi

-Aree tutelate a Parco/Riserva o SIC

-Aree di interesse archeologico

-Aree a vincolo idrogeologico

-Aree agricole

-Aree di interesse faunistico-floristico

-Ambiti costieri


Una prima valutazione dello schema progettuale per la zona di Ragusa determina una classificazione dei progetti secondo la presenza di impatti rispetto alle componenti prese in esame che si riassume nella tabella successiva.

 

 

 

 

PRESENZA DI INTERFERENZA

 

 

Intervento

Modo

Aree boscate

 

Aree tutelate

Zone archeol.

Vincolo idrogeol.

Aree agricole

Ambiti costieri

Flora fauna ecosist.

1

STRADA

0

 

0

0

N

N

0

N

2

STRADA

0

 

N

N

0

N

0

N

3

STRADA

0

 

N

N

0

N

0

N

4

STRADA

0

 

0

0

N

N

0

N

5

STRADA

0

 

N

N

0

N

0

N

6

STRADA

N

 

0

0

N

N

0

N

7

STRADA

N

 

0

0

N

N

0

N

8

STRADA

0

0

0

N

N

0

N

9

STRADA

0

0

0

N

N

0

N

 

A livello di tutte le macrozone in cui è suddivisa la Sicilia, ad esclusione delle isole minori, e nello specifico per la zona di approfondimento sono messe in relazione i volumi di traffico, limitatamente a certe strade che superano determinati livelli di traffico, con le aree di interesse ambientale elencate precedentemente.

A completamento delle valutazioni svolte sono state effettuate valutazioni sulle differenze di volumi di traffico tra i due scenari programmatico (al 2015) e tendenziale.

Per singola macrozona sono stati valutati i dati di variazione (decremento e incremento) sugli archi del grafo dei volumi di traffico totale e sono stati evidenziati quelli interferenti con le aree sensibili dal punto di vista ambientale, considerando quali aree sensibili le aree di interesse archeologico, le aree a parco o riserva e le aree SIC.

Per tutte le macrozone in cui è suddivisa la regione sono riportate le schede di tutte le zone ad eccezione delle isole minori; nella scheda sono evidenziate le seguenti informazioni allegate alla cartina della zona:

- numero totale degli archi che subiscono variazioni di traffico suddivise in decrementi e incrementi;

- numero di archi che subiscono variazioni di traffico suddivise in decrementi e incrementi per le zone di interesse archeologico:

- numero di archi che subiscono variazioni di traffico suddivise in decrementi e incrementi per le zone tutelate a parco:

- numero di archi che subiscono variazioni di traffico suddivise in decrementi e incrementi per le zone tutelate a riserva:

- numero di archi che subiscono variazioni di traffico suddivise in decrementi e incrementi per le zone di interesse naturalistico (SIC):

 


Sempre a proposito della macrozona 10 (area di Ragusa) si ha:

 

 

 

Progettuale - Tendenziale

 

Decremento

 

Incremento

 

n° archi

volumi

n° archi

volumi

Macrozona

123

-52.572

68

48.938

Archeologico

23

-6.582

19

12.738

Parchi

0

0

0

0

Riserve

4

-140

3

2.380

Sic Bioitaly

16

-6.850

3

2.022