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20-10-2003 |
IL TRASPORTO FERROVIARIO IN SICILIA ED IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI FERROVIARI Il Dipartimento regionale Trasporti e Comunicazioni ha incontrato le Organizzazioni Sindacali di settore, FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT-UIL, UGL-Settore Ferrovie e SMA-CONFSAL, per discutere, a livello tecnico politico, della complessa problematica del rilancio competitivo del trasporto ferroviario nell'Isola in tutti i suoi profili, da quello più propriamente attinente al piano di investimenti infrastrutturali e tecnologici, in fase di avvio, a quelli attinenti all'offerta commerciale dei servizi. A tale incontro hanno partecipato, oltre al Dirigente Generale del Dipartimento, avv. Giovanni Lo Bue, i dirigenti delle società RFI e TRENITALIA. Il confronto ha avuto lo scopo, innanzi tutto, di focalizzare lo stato degli investimenti sulla rete ferroviaria siciliana con riferimento alle previsioni contenute nell'Accordo di Programma Quadro del 7 Ottobre 2001 ed a quelle ulteriori contenute nella "legge Obiettivo" n. 443 del 2001 e connesse delibere attuative del CIPE sulla realizzazione di infrastrutture di rilevanza strategica nazionale, che riserva al Mezzogiorno d'Italia un'attenzione particolare con un piano di opere organico e di grande respiro, destinato a colmare il divario infrastrutturale che caratterizza questa area geografica rispetto ad altre realtà del Centro-Nord. I vari aspetti legati all'attuazione degli investimenti, nei tempi previsti, sono stati esaminati nel corso degli interventi in cui è stata sottolineata la necessità di un irrinunciabile rinnovamento in termini sia di risorse umane che di materiali, procedendo quindi alle necessarie assunzioni di unità di personale, riguardo ai profili professionali particolarmente carenti, nelle strutture di ingegneria, RFI ed ITALFER, coinvolte nell'attuazione delle opere programmate, per assicurare una adeguata capacità di spesa in modo da non compromettere la puntuale esecuzione del piano di investimento. E' stato rimarcato l'enorme sforzo che il Governo nazionale, d'intesa con quello regionale, sta compiendo, approntando un piano di opere vasto, articolato e di notevole impegno tecnico finanziario, per cambiare radicalmente l'attuale fisionomia delle infrastrutture ferroviarie nella nostra Regione al fine di garantire condizioni di mobilità, sia per le persone che per le merci, analoghe a quelle di altre regioni italiane. E' stato inoltre sottolineato come tale Piano di investimenti, per la prima volta, non abbia sposato la logica dei piccoli interventi decisi per fronteggiare situazioni contingenti di particolare criticità presenti nella rete o per favorire politiche attive del lavoro ma, bensì, in perfetta coerenza con gli indirizzi strategici della programmazione economica nazionale e regionale, si prefigga di realizzare un processo di sviluppo delle infrastrutture nel territorio siciliano funzionale al suo sviluppo socio economico, attraverso la modernizzazione dei principali itinerari, la creazione di un nuovo itinerario ferroviario veloce tra il Capoluogo dell’Isola e Catania e Messina, in connessione con la prevista realizzazione del Ponte sullo Stretto, nonché la velocizzazione di alcuni itinerari della rete di interesse regionale in un'ottica di riequilibrio territoriale e di migliore accessibilità di aree interne della Regione. Da parte dell'Avv. Lo Bue è stato innanzi tutto evidenziato il giusto riconoscimento della valenza strategica del settore dei trasporti da parte del Governo della Regione che intanto ha conseguito un primo risultato obiettivo con l'organizzazione interna del Dipartimento da lui guidato che è stato dotato di risorse umane e materiali per assolvere al meglio i suoi impegnativi compiti. Ha poi ricordato l'intensa attività svolta dal Dipartimento per la elaborazione e approvazione del Piano regionale dei Trasporti e della Mobilità - Piano Direttore che è sicuramente qualcosa di più di un generico documento di indirizzo, in quanto contiene alcuni postulati di base vincolanti ed irrinunciabili per la predisposizione dei Piani attuativi delle singole modalità di Trasporto il cui studio è stato commissionato ad una società esterna all'Amministrazione e che vedranno la luce entro sei mesi. L'avv. Lo Bue ha quindi posto in evidenza l'impegno del Dipartimento volto a creare le condizioni per un corretto recepimento della riforma del TPL in Sicilia, di cui al D.L.vo n. 422 del 1997, che ha già raggiunto un primo risultato concreto con il necessario adeguamento realizzato mediante l'emanazione, in forza del D.L.vo n. 296 del 2000, delle relative norme di attuazione che legittimano così la nostra Regione ad operare con la nuova normativa di settore. Indispensabile appare altresì, al riguardo, lo studio del Piano attuativo della modalità ferroviaria, già commissionato, i cui risultati consentiranno di definire meglio il ruolo della ferrovia nella riorganizzazione funzionale, in chiave integrata, della mobilità nell'Isola. Sono state anche ricordate le altre iniziative finalizzate al miglioramento dell'offerta ferroviaria regionale e cioè la stipula di uno specifico Protocollo d'intesa che prevede una compartecipazione finanziaria dell'Amministrazione regionale all'acquisto del nuovo materiale rotabile destinato al trasporto regionale, denominato Minuetto, ed inoltre la richiesta avanzata ai Ministeri dell'Economia e delle Infrastrutture per ottenere un'implementazione del budget "produzione di treni/Km annui" assegnato alla Sicilia, per consentire alla Direzione regionale di FS spa di assecondare le nuove opportunità di mercato presenti sulle direttrici Palermo-Catania-Messina-Siracusa con un adeguamento in termini quantitativi dell'offerta treni. E' stato, inoltre, portato a conoscenza delle Organizzazioni Sindacali l'avvio, presso la competente Commissione dell’ARS, del Disegno di legge sulla riforma del Trasporto Pubblico Locale in Sicilia, attuativo del D.L.vo n. 422 del 1997, il quale, anche se si riferisce esplicitamente al trasporto su gomma, contiene tuttavia alcuni principi organizzatori che possono senz'altro ritenersi validi per il settore ferroviario e quindi, con gli opportuni adattamenti del caso, essere recepiti nel contesto di un apposito Disegno di legge che il Dipartimento elaborerà in momento successivo. La natura di alcune problematiche poste sul tappeto dalle Organizzazioni sindacali ha comunque suggerito l'opportunità di far proseguire il confronto nel corso di un ulteriore incontro da tenersi a distanza ravvicinata, dietro formale richiesta del Dipartimento Trasporti, presso la Presidenza della Regione al fine di coinvolgere in tale momento di interlocuzione politica anche i vertici nazionali delle Società preposte alla gestione e potenziamento della infrastuttura ferroviaria, cioè RFI e Società di ingegneria collegate, e Trenitalia. |