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15-5-2006 |
PROGETTO COMUNITARIO SECURMED Nell’ambito del Progetto SECUR MED, a cui la Regione Siciliana ha aderito come partner e che fa parte del Programma comunitario Interrg III B - MedOcc, il Dipartimento Trasporti ha il compito di affrontare le “problematiche relative alla sicurezza della navigazione nei punti di accesso al Mediterraneo occidentale: Canale di Sicilia e Stretto di Messina”. L’interesse nei confronti del tema nasce dalla considerazione che i rapporti
tra l’Unione Europea e la sponda a sud del Mediterraneo rivestiranno,
in un futuro ormai prossimo, un’importanza fondamentale nello scacchiere
degli scambi e delle relazioni economico-culturali (basti ricordare la
nuova centralità del Mediterraneo nelle reti europee e la programmata
attivazione della zona di libero scambio euro-mediterraneo nel 2010). I principi di competitività e coesione emersi
dal documento programmatico comunitario noto come “Agenda di Lisbona”
hanno posto l’accento sull’esigenza di attivare un corridoio mediterraneo
in grado di restituire centralità alle rotte che, attraverso il Canale
di Suez, collegano l’Oriente all’Occidente. È noto che le problematiche di sicurezza della navigazione e prevenzione
dell’inquinamento marino nel Mediterraneo sono molto complesse, per la
fragilità biologica di questo mare, da una parte, e per la sua valenza
economica , sociale e politica dall’altra. Per potenziare le caratteristiche ed opportunità di sviluppo dell’economia
marittima, portuale, dei trasporti e della logistica nel Mediterraneo
occidentale, in coerenza con la programmazione comunitaria sulle reti
euro-mediterranee, appare importante quindi intervenire sul nodo maggiormente
critico del sistema che coincide, appunto, con la sua accessibilità attraverso
il Canale di Sicilia e lo Stretto di Messina. D’altro canto, risorse, flussi, produttività ed utilizzo del Mediterraneo
occidentale dipendono dalla sicurezza e regolazione della sua accessibilità.
L’attuale vulnerabilità del sistema è determinata da livelli di conoscenza
inadeguati, dalla mancanza di strumenti coordinati di gestione del traffico
e da una eccessiva compartimentazione dei mercati. |
Per ulteriori informazioni:
Dott. Antonio Grasso - telefono: 091-7078044 e@mail: a.grasso.trasporti@regione.sicilia.it |