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15-02-2005 |
PRESENTATO IL NUOVO CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE Il
Dipartimento regionale dei Trasporti ha preso parte a Roma, il 9 febbraio
al Convegno di presentazione del nuovo Codice dell’Amministrazione
Digitale. Il Codice dell'Amministrazione Digitale è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri. L'Italia è tra le prime
nazioni al mondo a dotarsi di un simile strumento normativo, frutto di
una rielaborazione in chiave moderna delle numerose norme che riguardano
sia l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione
da parte degli uffici pubblici nei rapporti con cittadini e imprese, sia
la loro adozione nei rapporti giuridici tra privati. Durante il Convegno
è stato posto l’accento sulla necessità di garantire l'interconnessione
di tutti i sistemi informatici delle Pubbliche Amministrazioni attraverso
uno sviluppo ordinato e armonico delle risorse tecnologiche, coerente
a livello nazionale e nel pieno rispetto delle autonomie locali. Con lo SPC si è realizzato
un accordo organizzativo tra tutte le Pubbliche Amministrazioni italiane
per favorire il loro dialogo in rete. Lo SPC collegherà le varie reti
centrali, regionali e locali, integrandole in un unico sistema con alti
standard di sicurezza, funzionalità e qualità. La sua estensione toccherà
anche i cinquecento uffici italiani all'estero attraverso la Rete Internazionale
della Pubblica Amministrazione (RIPA), promuovendo così lo sviluppo di applicazioni come il voto degli italiani residenti all'estero
e l'anagrafe consolare. Così come il Codice della Strada disciplina le norme delle vie di comunicazione che percorriamo abitualmente con i nostri mezzi di trasporto, il Codice dell'Amministrazione Digitale sancisce le regole per la circolazione digitale di informazioni e dati attraverso il Sistema Pubblico di Connettività. Le Pubbliche Amministrazioni sono molto cambiate in questi ultimi anni. I motori di questo cambiamento sono state le reti telematiche, l'informatica, Internet. Eppure, vi è ancora molto da fare. Spesso infatti l'innovazione tecnologica si è solo affiancata ai vecchi sistemi e i computer hanno convissuto con i timbri e i raccoglitori d'archivio. Il Codice rende ora obbligatoria l'innovazione nella Pubblica Amministrazione nel modo più naturale: da una parte offrendo ai cittadini il diritto di interagire sempre, dovunque e verso qualsiasi amministrazione attraverso internet, posta elettronica, reti; dall'altra stabilendo che tutte le amministrazioni devono organizzarsi in modo da rendere sempre e in ogni caso disponibili tutte le informazioni in modalità digitale. Il Codice è una complessa riforma del mondo digitale che tiene conto di diritti e doveri e che contemporaneamente fornisce i principi operativi con cui tali diritti e doveri si possono concretizzare. Esso semplifica il sistema giuridico di riferimento e lo rende più efficace, introduce nuovi diritti per i cittadini e le imprese e definisce il quadro giuridico che ne garantisce l'effettivo godimento. Il Codice disegna le basi per una Pubblica Amministrazione che funzioni meglio e abbia minori costi gestionali. Schema di decreto legislativo recante il Codice dell'amministrazione digitale approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri nella riunione dell'11 novembre 2004.
Una immagine del dibattito nel corso del Convegno |