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10-8-2005

CONTROVERSIA TRA LA REGIONE SICILIANA E LA SOCIETA’ USTICA LINES:
INTERVENGONO L’ASSESSORE E IL DIRIGENTE GENERALE

L’Assessore Fabio Granata e il Dirigente Generale dei Trasporti, Vincenzo Falgares, hanno seccamente smentito le notizie apparse sabato 6 Agosto su alcuni quotidiani in relazione a presunte inadempienze della Regione Siciliana, e in particolare dell’Assessorato Turismo, Comunicazioni e Trasporti, nei confronti della Società Ustica Lines che gestisce i servizi pubblici di collegamento marittimo da e verso le Isole minori siciliane.

L’Assessore ed il Dirigente Generale hanno infatti rilasciato la seguente dichiarazione:
Nessun inadempienza e nessun credito è vantato dalla Ustica Lines in relazione ai quattro contratti di servizio di cui è “affidataria” per l’esecuzione del trasporto pubblico marittimo da e per le Isole minori.
Anche le previste clausole di revisione dei prezzi del servizio, previste espressamente dal contratto a partire dal primo anno di vigenza dello stesso, sono state già erogate su richiesta della Società  nel mese di giugno 2004.
Le richieste di revisione per l’anno in corso sono state avanzate dalla “Ustica Lines” a termini contrattuali sino allo scorso giugno e sono in corso le procedure di impegno per il 2005 e le successive erogazioni delle stesse nei limiti e nei tempi contrattuali - comunque tempestivamente - e sulla base della certificazione formalizzata la scorsa settimana da parte del Bilancio dell’indice NIC dell’Istat.

L’atto dichiaratorio e di diffida notificato alla Regione da parte della Ustica Lines lo scorso 3 Agosto 2005, invero, chiede all’”Amministrazione regionale “di rivedere il prezzo del contratto tenendo conto dell’aumento del prezzo del carburante intervenuto nel corso dell’esecuzione del contratto stesso”, e conclude che, in difformità da questo, il contratto verrà risolto con la conseguente interruzione del servizio pubblico.
Al riguardo l’Amministrazione regionale ha attivato ogni utile iniziativa al fine di verificare la sostenibilità giuridica della richiesta, che seppur muovendo astrattamente da dati certamente rilevanti, non parrebbe poter essere automaticamente trasferita alla esecuzione di un contratto che prevede una clausola revisionale conosciuta ed accettata espressamente dal contraente”.

“Sino a tale chiarimento” - continuano Granata e Falgares - “entrambe le parti avranno cura della regolare esecuzione di un servizio che viene sostenuto con soldi pubblici ed espressamente autorizzato dalla Commissione Europea in deroga alle regole sulla concorrenza, proprio per assicurare a tutti i cittadini anche quelli di aree periferiche, ultraperiferiche e marginali, quali le nostre Isole minori, eguale diritto alla mobilità, accesso ai servizi ed opportunità di sviluppo economico.

La minacciata interruzione di tale servizio da parte della Società - che tanto allarme ha già provocato nella popolazione residente e nei tanti turisti che in questi giorni affollano le nostre  Isole - appare una scelta del tutto irresponsabile ed arbitraria e non  rispondente ai programmi di sviluppo di un’Azienda di grande rilevanza e serietà e che ha accettato contrattualmente, insieme alla “parte” Regione Siciliana, di eseguire il servizio senza interruzioni, anche in presenza di controversie e fino alla composizione delle medesime.

La Giunta regionale tuttavia  valuterà già per la finestra legislativa di Settembre, la possibilità di una chiara e realistica soluzione del gravissimo problema e ne investirà il Governo nazionale, data la rilevanza della tematica e le conseguenze che il persistere di tale situazione di crescita incontrollata del prezzo del carburante potrebbe arrecare non solo all’economia della Sicilia ma, in alcuni casi, anche ai diritti fondamentali dei cittadini come quello alla mobilità”.
 

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