Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - n. 88 del
16 aprile 1998 – supplemento ordinario n.72 Decreto 5 febbraio 1998
IL MINISTRO DELL'AMBIENTE di concerto con I MINISTRI DELLA SANITÀ, DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E
DELL'ARTIGIANATO E PER LE POLITICHE AGRICOLE Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, recante
"attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui
rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di
imballaggio";
Considerato che ai sensi dell'articolo 2, del predetto decreto
legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, l'esercizio delle attività di riciclaggio
e di recupero dei rifiuti deve assicurare un'elevata protezione dell'ambiente
e controlli efficaci, e che i rifiuti devono essere recuperati senza pericolo
per la salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero
creare pregiudizio all'ambiente;
a) le quantità massime impiegabili; b) la provenienza, i tipi e le caratteristiche dei rifiuti, nonché
le condizioni specifiche di utilizzo degli stessi; c) le prescrizioni necessarie per assicurare che i rifiuti siano
recuperati senza pericolo per la salute dell'uomo e Considerato che ai sensi dell'articolo 33, comma 7, del
decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, la procedura semplificata
sostituisce l'autorizzazione di cui all'articolo 15, lettera a), del decreto
del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203, limitatamente alle
variazioni qualitative e quantitative determinate dai rifiuti sottoposti ad
attività di recupero semplificate, e che pertanto a tali fini è necessario
fissare i limiti di emissione per ciascuna delle attività di recupero
predette; Visto il decreto legislativo 4 giugno 1997, n. 143, recante
conferimento alle Regioni delle funzioni amministrative in materia di
agricoltura e pesca e riorganizzazione dell'amministrazione centrale, con il
quale è stato soppresso il ministero delle risorse agricole, alimentari e
forestali ed è stato istituito il ministero per le politiche agricole;
a) creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo e per la fauna e
la flora; b) causare inconvenienti da rumori e odori; c) danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse; 2. Negli allegati 1, 2 e 3 sono
definite le norme tecniche generali che, ai fini del comma 1, individuano i
tipi di rifiuto non pericolosi e fissano, per ciascun tipo di rifiuto e per
ogni attività e metodo di recupero degli stessi, le condizioni specifiche in
base alle quali l'esercizio di tali attività è sottoposto alle procedure
semplificate di cui all'articolo 33, del decreto legislativo 5 febbraio 1997,
n. 22, e successive modifiche e integrazioni. 3. Le attività, i procedimenti e i
metodi di recupero di ogni tipologia di rifiuto, disciplinati dal presente
decreto, devono rispettare le norme vigenti in materia di tutela della salute
dell'uomo e dell'ambiente, nonché di sicurezza a) le acque di scarico risultanti dalle attività di recupero dei rifiuti
disciplinate dal presente decreto devono rispettare le prescrizioni e i
valori limite previsti dalla legge 10 maggio 1976, n. 319 e dai decreti
legislativi 27 gennaio 1992, n. 132, e 27 gennaio 1992, n. 133, e successive
modifiche e integrazioni; b) le emissioni in atmosfera risultanti dalle attività di
recupero disciplinate dal presente decreto devono, per quanto 4. Le procedure semplificate
disciplinate dal presente decreto si applicano esclusivamente alle operazioni
di recupero specificate ed ai rifiuti individuati dai rispettivi codici e
descritti negli allegati.
a) co-combustione: utilizzazione mista di combustibili e rifiuti,
compreso il combustibile da rifiuto (CDR); b) impianto dedicato: impianto destinato esclusivamente al recupero
energetico dei rifiuti, compreso il combustibile c) impianto termico: impianto industriale per la produzione di
energia, con esclusione degli impianti termici per usi d) raccolta finalizzata: raccolta di frazioni omogenee di rifiuti
speciali destinati ad attività di recupero.
3. Restano sottoposti al regime dei
rifiuti i prodotti, le materie prime e le materie prime secondarie ottenuti
dalle attività di recupero che non vengono destinati in modo effettivo ed
oggettivo all'utilizzo nei cicli di consumo o di produzione.
5 3. Qualora la quota minima percentuale
di trasformazione del potere calorifico dei rifiuti in energia elettrica,
calcolata ai sensi del comma 1, non sia raggiunta, l'utilizzo di rifiuti in
schemi cogenerativi per la produzione
a) i rifiuti non siano pericolosi; b) sia previsto e disciplinato da apposito progetto approvato dall'autorità
competente; c) sia effettuato nel rispetto delle norme tecniche e delle
condizioni specifiche previste dal presente decreto per la singola tipologia
di rifiuto impiegato, nonché nel rispetto del progetto di cui alla lettera
b); d) sia compatibile con le caratteristiche chimico-fisiche,
idrogeologiche e geomorfologiche dell'area da recuperare.
a) i rifiuti da recuperare devono essere stoccati separatamente
dalle materie prime eventualmente presenti b) i rifiuti incompatibili, suscettibili cioè di reagire
pericolosamente tra di loro e che possono dare luogo alla formazione di
prodotti esplosivi, infiammabili o tossici, ovvero allo sviluppo di notevoli
quantità di calore, devono essere stoccati in modo che non possano venire a
contatto tra di loro; c) ove la messa in riserva dei rifiuti avvenga in cumuli, questi
devono essere realizzati su basamenti pavimentati o, d) i rifiuti stoccati in cumuli, se polverulenti, devono essere
protetti dall'azione del vento; e) ove i rifiuti siano allo stato liquido e lo stoccaggio avvenga
in serbatoi fuori terra, questo deve essere dotato di un bacino di
contenimento di capacità pari all'intero volume del serbatoio. Qualora, in
uno stesso insediamento vi siano più serbatoi, potrà essere realizzato un
solo bacino di contenimento di capacità uguale alla terza parte di quella
complessiva effettiva dei serbatoi stessi. In ogni caso, il bacino deve
essere di capacità pari a quella del più grande dei serbatoi.
a) devono essere cittadini italiani, cittadini di Stati membri
della UE oppure cittadini residenti in Italia, di un altro Stato che
riconosca analogo diritto ai cittadini italiani; b) devono essere domiciliati, residenti ovvero con sede o una stabile
organizzazione in Italia; c) devono essere iscritti nel registro delle imprese, ad
eccezione delle imprese individuali; d) non devono trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione,
di cessazione di attività o di concordato preventivo e in qualsiasi altra
situazione equivalente secondo la legislazione straniera; e) non devono aver riportato condanne con sentenza passata in
giudicato, salvi gli effetti della riabilitazione e della 1- a pena detentiva per reati previsti dalle norme a tutela
dell'ambiente; 2- alla reclusione per un tempo non inferiore ad un anno per un
delitto contro la Pubblica Amministrazione, conto 3- alla reclusione
per un tempo non inferiore a due anni per un qualunque delitto non colposo; f) devono essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento
dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori, secondo
la legislazione italiana o quella del Paese di residenza; g) non devono essere sottoposti a misure di prevenzione di cui
all'articolo 3, della legge 27 dicembre 1956, n. 1423, e successive modifiche
ed integrazioni; h) non devono essersi resi colpevoli di false dichiarazioni nel
fornire informazioni che possono essere richieste ai sensi del presente
articolo.
ALLEGATO 1 Norme tecniche
generali per il recupero di materia dai rifiuti non 1. RIFIUTI
DI CARTA, CARTONE, E PRODOTTI DI CARTA 1.1 Tipologia:
rifiuti di carta, cartone e cartoncino, inclusi poliaccoppiati, anche di
imballaggi [150101] [150105] [150106] [200101] 1.1.1 Provenienza: attività
produttive (industria cartaria, cartotecnica, di trasformazione della carta,
tipografie, industrie grafiche, legatorie, produzione di imballaggi)
distribuzione di giornali, raccolta differenziata di RSU, altre forme di
raccolta in appositi contenitori; attività di servizio. 1.1.2 Caratteristiche del
rifiuto: rifiuti, costituiti da: fustellati di cartone, refili, refili misti
di tipografia, rigatini di edizione, libri bianchi scartonati invenduti,
opuscoli colorati invenduti, cartone ondulato, cartone bianco multistrato,
con o senza stampa, bianco giornale da periodici, bianco giornale da
quotidiani, resa illustrati 1.1.3 Attività di recupero: a) riutilizzo diretto nell'industria cartaria [R3] b) messa in riserva [R13] per la produzione di materia prima
secondaria per l'industria cartaria mediante selezione, eliminazione di impurezze
e di materiali contaminati, compattamento in conformità alle seguenti impurezze quali metalli, sabbie e materiali
da costruzione, materiali sintetici, carta e cartoni collati, vetro, carte carta carbone, carta e cartoni cerati e
paraffinate, carte bituminate assenti; formaldeide e fenolo assenti; PCB + PCT <25 ppm 1.1.4 Caratteristiche delle materie
prime e/o dei prodotti ottenuti: a) carta, cartone e cartoncino nelle forme usualmente
commercializzate; b) materie prime secondarie per l'industria cartaria rispondenti
alle specifiche delle norme UNI-EN 643. 1.2
Tipologia: scarti di pannolini e assorbenti
[150200]. 1.2.1 Provenienza: attività di
produzione. 1.2.2 Caratteristiche del
rifiuto: scarti costituiti da fibra di cellulosa, film di polietilene ed
ovatta di cellulosa. 1.2.3 Attività di recupero: a) riutilizzo diretto in cartiere [R3]. b) messa in riserva [R13] per la produzione di materia prima
secondaria per l'industria cartaria mediante selezione, eliminazione di
impurezze e di materiali contaminati, compattamento in conformità alle
seguenti specifiche [R3]: impurezze quali metalli, sabbie e materiali
da costruzione, materiali sintetici, carta e cartoni collati, vetro, carte 1.2.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) carta e cartone nelle forme usualmente commercializzate. b) materie prime secondarie per l'industria cartaria rispondenti
alle specifiche delle norme UNI-EN 643. 2. RIFIUTI
DI VETRO IN FORMA NON DISPERSIBILE 2.1 Tipologia:
imballaggi, vetro di scarto ed altri rifiuti e frammenti di vetro; rottami di
vetro [170202] [200102] 2.1.1 Provenienza: raccolta
differenziata in appositi contenitori e/o altre raccolte differenziate;
selezione da RSU 2.1.2 Caratteristiche del
rifiuto: vetro di scarto con l'esclusione dei vetri da tubi raggio-catodici
delle lampade 2.1.3 Attività di recupero: a) recupero diretto nell'industria vetraria [R5]; b) messa in riserva [R13] per la produzione di materie prime
secondarie per l'industria vetraria mediante cernita c) messa in riserva [R13] per la produzione di materie prime
secondarie per l'edilizia, per la formazione di rilevati 2.1.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) manufatti in vetro; b) materie prime secondarie conformi alle specifiche
merceologiche fissate dalle CCIAA di Roma e Milano c) materie prime secondarie per l'edilizia. 2.2 Tipologia:
vetro di scarto e frammenti di vetro da ricerca medica e veterinaria
[180104]. 2.2.1 Provenienza: raccolta
differenziata, effettuata in ambito ospedaliero, di vetri provenienti dalle
attività di prevenzione, diagnosi e cura medica, veterinaria e biologica
nonché dalle attività di ricerca ad esse connesse, non provenienti da reparti
infettivi e dai luoghi di pronto soccorso. 2.2.2 Caratteristiche del
rifiuto: contenitori in vetro di farmaci, di alimenti e di bevande, di
soluzioni per infusione, privati di cannule e/o di aghi ed accessori per la
somministrazione, (con esclusione dei contenitori di soluzioni impiegate in
terapie antiblastiche e/o contaminati da materiale biologico), non
radioattivo ai sensi del 2.2.3 Attività di recupero: a) recupero diretto nell'industria vetraria [R5]; b) messa in riserva [R13] per la produzione di materie prime
secondarie per l'industria vetraria mediante cernita 2.2.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) manufatti in vetro; b) materia prima secondaria conformi alle specifiche del vetro
pronto al forno fissate dalle CCIAA di Roma e 2.3 Tipologia:
rottame fine di cristallo [200102]. 2.3.1 Provenienza: industria del
cristallo. 2.3.2 Caratteristiche del
rifiuto: rottame fine di cristallo contaminato da oli, grassi e materiali
refrattari. 2.3.3 Attività di recupero: a) messa in riserva [R13] per la produzione di materie prime
secondarie per l'industria del cristallo mediante b) produzione di conglomerati cementizi (la percentuale di
additivazione del rottame bonificato alle materie prime 2.3.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) materia prima secondaria per la produzione del cristallo. b) conglomerati cementizi nelle forme usualmente
commercializzate. 2.4 Tipologia:
rifiuti di fibre di vetro [170202] [200102]. 2.4.1 Provenienza: raccolta
selettiva attività produttive e di servizio (demolizione edifici). 2.4.2 Caratteristiche del rifiuto:
vetro comune in fibre; 2.4.3 Attività di recupero:
recupero diretto nell'industria vetraria [R5]. 2.4.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: manufatti di vetro nelle forme
usualmente commercializzate. 3. RIFIUTI
DI METALLI E LORO LEGHE SOTTO FORMA METALLICA NON DISPERDIBILE 3.1 Tipologia:
rifiuti di ferro, acciaio e ghisa [120102] [120101] [160208] [150104]
[170405] [190108] [190102] [200105] [200106] e, limitatamente ai cascami di
lavorazione, i rifiuti identificati dai codici [100299]e [120199]. 3.1.1 Provenienza: attività
industriali, artigianali, agricole, commerciali e di servizi; lavorazione di
ferro, ghisa e acciaio, raccolta differenziata; impianti di selezione o di
incenerimento di rifiuti; attività di demolizione. 3.1.2 Caratteristiche del
rifiuto: rifiuti ferrosi, di acciaio, ghisa e loro leghe anche costituiti da
cadute di officina, rottame alla rinfusa, rottame zincato, lamierino, cascami
della lavorazione dell'acciaio, e della ghisa, imballaggi, fusti, latte,
vuoti e lattine di metalli ferrosi e non ferrosi e acciaio anche stagnato;
PCB, PCT <25 ppb, 3.1.3 Attività di recupero: a) recupero diretto in impianti metallurgici [R4]; b) recupero diretto nell'industria chimica. [R4]; c) messa in riserva [R13] per la produzione di materia prima
secondaria per l'industria metallurgica mediante selezione, trattamento a
secco o a umido per l'eliminazione di materiali e/o sostanze estranee in
conformità alle seguenti caratteristiche [R4]: 3.1.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) metalli ferrosi o leghe nelle forme usualmente
commercializzate; b) sali inorganici di ferro nelle forme usualmente
commercializzate; c) materia prima secondaria per l'industria metallurgica conforme
alle specifiche CECA, AISI, CAEF e UNI. 3.2 Tipologia:
rifiuti di metalli non ferrosi o loro leghe [110401] [150104] [200105]
[200106] [120103] [120104] [170401] [170402] [170403] [170404] [170406]
[170407] e, limitatamente ai cascami di lavorazione i rifiuti individuati dai
seguenti codici [100899] [110104] [120199] 3.2.1 Provenienza: attività
industriali, artigianali, agricole, commerciali e di servizi; lavorazione di
metalli non ferrosi; raccolta differenziata; impianti di selezione o di
incenerimento di rifiuti; attività di demolizione 3.2.2 Caratteristiche del
rifiuto: rifiuti di metalli non ferrosi o loro leghe anche costituiti da
rottami e cascami di 3.2.3 Attività di recupero: a) recupero diretto in impianti metallurgici [R4]; b) recupero diretto nell'industria chimica [R4]; c) messa in riserva [R13] per la produzione di materie prime
secondarie per l'industria metallurgica mediante selezione, trattamento a
secco o ad umido per l'eliminazione di materiali e/o sostanze estranee in
conformità alle seguenti caratteristiche [R4]: 3.2.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) metalli o leghe nelle forme usualmente commercializzate; b) sali inorganici di rame nelle forme usualmente
commercializzate; c) materia prima secondaria per l'industria metallurgica,
conforme alle specifiche UNI ed EURO. 3.3 Tipologia:
sfridi o scarti di imballaggio in alluminio, e di accoppiati carta plastica e
metallo [150104] [150105] [150106] 3.3.1 Provenienza: industria
cartotecnica; attività industriali, commerciali e di servizio. 3.3.2 Caratteristiche del
rifiuto: sfridi o scarti di imballaggi in alluminio e imballaggi compositi
con carta plastica e metallo. 3.3.3 Attività di recupero:
macinazione, combustione a 400-500 ·C per l'eliminazione delle frazioni di
plastica e carta [R4]. 3.3.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: alluminio granulare conforme alle
norme UNI 3950. 3.4 Tipologia:
rifiuti e rottami di metalli preziosi e loro leghe [110401] [200106]
[120103]. 3.4.1 Provenienza: industria
elettronica, artigianato orafo, laboratori odontotecnici, galvanica. 3.4.2 Caratteristiche del
rifiuto: sfridi e scarti di laminati, tubi, barre, granella di platino, oro, argento,
palladio e leghe. 3.4.3 Attività di recupero:
fusione metallurgica [R4]. 3.4.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: metalli preziosi e leghe nelle forme
usualmente commercializzate. 3.5 Tipologia:
rifiuti costituiti da imballaggi, fusti, latte, vuoti, lattine di materiali
ferrosi e non ferrosi e acciaio anche stagnato [150104] [200105]. 3.5.1 Provenienza: attività
industriali, agricole, commerciali e di servizi; raccolta differenziata da
rifiuti urbani. 3.5.2 Caratteristiche del
rifiuto: contenitori in metallo, con esclusione dei contenitori etichettati
come pericolosi ai sensi della legge 29 maggio 1974, n. 256, decreto del
Presidente della Repubblica 24 novembre, n. 927 e successive modifiche e
integrazioni, esenti da PCB, PCT e con oli o materiali presenti all'origine
in 3.5.3 Attività di recupero:
lavaggio chimico-fisico per l'eliminazione delle sostanze pericolose ed
estranee per 3.6 Tipologia:
pallini di piombo rifiuti [200106]. 3.6.1 Provenienza: impianti di
tiro al piattello. 3.6.2 Caratteristiche del
rifiuto: pallini di piombo (Pb 98%; altri metalli quali Sb, As, Cr e Ni 1-2%)
rifiuti da raccolta su terreno, con eventuale presenza di rifiuti di terra ed
arbusti. 3.6.3 Attività di recupero: a) lavaggio e vagliatura per l'eliminazione dei contaminanti
estranei per il recupero per gli scopi originali [R4]; b) recupero nell'industria metallurgica con lavaggio
chimico-fisico [R4] 3.6.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) pallini di piombo utilizzabili per gli scopi originali esenti
da rifiuti estranei; b) manufatti in piombo nelle forme usualmente commercializzato. 3.7 Tipologia:
rifiuti di lavorazione, molatura e rottami di metalli duri [110401] [120103]
[120199]. 3.7.1 Provenienza: produzione di
manufatti metallo duro. 3.7.2 Caratteristiche del
rifiuto: polveri umide e rottami, costituiti da cobalto dal 5 al 28% e
carburi di tungsteno; con eventuale presenza di polvere di diamante, ferro e
resine derivanti dal consumo della mola; non radioattivo ai sensi del decreto
legislativo 17 marzo 1995, n. 230. 3.7.3 Attività di recupero: a) riutilizzo nell'industria metallurgica mediante selezione, trattamento
a secco o a umido per l'eliminazione di b) essiccamento in forno, miscelazione, pressatura e
sinterizzazione [R4]. 3.7.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: 3.8 Tipologia:
puliture di industrie dei metalli preziosi [200106]. 3.8.1 Provenienza: pulizia,
manutenzione locali, macchinari ed impianti dell'industria lavorazioni
metalli preziosi. 3.8.2 Caratteristiche del
rifiuto: rifiuti assimilati ai rifiuti urbani (tute da lavoro, stracci di
pulizia, frazioni cartacee, polveri di casa e sfridi di metalli preziosi,
segature di legno, abrasivi di pulizia, filtri dei circuiti di aspirazione
aria, fanghi da filtrazione acque di lavaggio) contenenti dallo 0,1% al 10%
di metalli preziosi ed altri metalli ferrosi e Cu non solubile 0,1-100 g/Kg,
Sb <10 g/Kg, Sn <1 g/Kg, Pb <1 g/Kg, ossido di zirconio 400-800
g/Kg. 3.8.3 Attività di recupero:
pirotrattamento e macinazione delle ceneri; eventuale processo
idrometallurgico di estrazione [R4] 3.8.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: metalli preziosi e rame puri nelle
forme usualmente commercializzate. 3.9 Tipologia:
rifiuti costituiti da refrattari, crogioli e scorie vetrose di fusione dei
metalli preziosi [100701] [100706] [100799]. 3.9.1 Provenienza: fusione e
lavorazione dei metalli preziosi. 3.9.2 Caratteristiche del
rifiuto: materiali refrattari, crogioli usati e scorie vetrose a base di
silicati, borati, carbonati ed ossidi, contenenti metalli preziosi (Au, Ag,
Pt, Pd,) in concentrazione tra lo 0.1 ed il 10%. 3.9.3 Attività di recupero:
macinazione, vagliatura e trattamento pirometallurgico o idrometallurgico
[R4] 3.9.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: metalli preziosi e rame sotto forma
di lingotti; 3.10 Tipologia: pile
all'ossido di argento esauste [200120] [160605]. 3.10.1 Provenienza: raccolta differenziata e
da raccolte finalizzate. 3.10.2 Caratteristiche del rifiuto: involucro
in acciaio contenente ossidi e/o sali di argento oltre l'1%, Zn <9% e Ni
<55%. 3.10.3 Attività di recupero: macinazione con
separazione dell'involucro, fusione od estrazione chimica o idrometallurgica
[R4]. 3.10.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: acciaio, argento in forma di lingotti 3.11 Tipologia: rifiuti
costituiti da pellicole e carte per fotografia contenenti argento e suoi
composti [090107]. 3.11.1 Provenienza: attività
cinefotoradiografica. 3.11.2 Caratteristiche del rifiuto: carte,
pellicole e film costituiti da poliestere e/o triacetato con Ag >5%. 3.11.3 Attività di recupero: a) pirotrattamento, fusione delle ceneri, raffinazione per via elettrolitica
o idrometallurgica; in alternativa o in parziale sostituzione, separazione
dei sali di argento mediante dissoluzione chimica, lavaggio della carta e
plastica [R4]; b) messa in riserva dei rifiuti [R13] con macinazione, lavaggio,
essiccamento e pellettizzazione per sottoporli alle operazioni di recupero
nell'industria della trasformazione delle materie plastiche [R3]. 3.11.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) argento in lingotti o graniglia, nelle forme usualmente commercializzate; b) film di triacetato di cellulosa e/o poliestere nelle forme
usualmente commercializzate. 3.12 Tipologia: rottami
metallici e plastici contenenti metalli preziosi (Au, Ag, Pt, Pd, Rh, Ru, Ir,
ecc.) [110401] [120103] [200106]. 3.12.1 Provenienza: processi di
elettrodeposizione o di supporto di metalli preziosi catalisi, gioielleria,
leghe dentali, filiere per vetro, laboratori chimici e industria
aerospaziale. 3.12.2 Caratteristiche del rifiuto: anime
metalliche e plastiche, sfridi e scarti di metalli preziosi contenenti
metallo prezioso oltre lo 0,1%. 3.12.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: metalli preziosi (Au, Ag, Pt, Pd, Rh) e rame puro
sotto forma di lingotti. 4. RIFIUTI
CONTENENTI METALLI DERIVATI DALLA FONDERIA, FUSIONE E RAFFINAZIONE DI METALLI
4.1 Tipologia:
scorie provenienti dall'industria della metallurgia dei metalli non ferrosi,
ad esclusione di quelle provenienti dalla metallurgia termica del Pb, Al e
Zn, scorie dalla produzione del fosforo; scoria Cubilot [060902] [100601]
[100602] [100801] [100802] [101003]. 4.1.1 Provenienza: industria
metallurgica; produzione di fosforo. 4.1.2 Caratteristiche del
rifiuto: scorie costituite dall'80-90% di FeO, CaO SiO2 Al2O3 MgO C<10% S
<15%, Zn <20%, Pb <8%, Cu <1,4%, Cd <0,25%, As <0,4%, Cr
III<0,6% sul secco. 4.1.3 Attività di recupero: a) impianti di seconda fusione per il recupero dei metalli [R4]; b) industria metallurgica come correttivo [R4]; c) produzione conglomerati bituminosi [R5]; d) cementifici [R5]; e) industria vetraria [R5]; f) produzione di conglomerati cementizi [R5]; g) produzione di conglomerati idraulici catalizzati [R5]; h) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo
il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R5]; 4.1.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) e b) singoli metalli nelle forme usualmente commercializzate; b) c) conglomerati bituminosi nelle forme usualmente
commercializzate; d) cemento nelle forme usualmente commercializzate; e) vetri nelle forme usualmente commercializzate non per uso
alimentare o ospedaliero; f) conglomerati cementizi nelle forme usualmente
commercializzate; g) conglomerati idraulici catalizzati per pavimentazioni stradali
nelle forme usualmente commercializzate. 4.2 Tipologia:
scorie di fusione da recupero di metalli preziosi [100701]. 4.2.1 Provenienza: forno di
fusione dei rifiuti contenenti metalli preziosi. 4.2.2 Caratteristiche del
rifiuto: polveri e granuli a matrice borosilicatica contenenti SiO2 30÷45%,
Al2O3 10÷18%, B2O3 5÷15%, Fe2O3 10÷18%, TiO2 1÷5%, CaO 10÷25%, ZrO2 4÷8%, PbO
<0,2%, Zn <0,3%. 4.2.3 Attività di recupero:
riutilizzo nel confezionamento di malte bituminose e conglomerati bituminosi
in sostituzione parziale al filler inerte in percentuali non superiori al 4%
in peso per i conglomerati e al 18% in peso per le malte [R5]. 4.2.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: malte bituminose e conglomerati 4.3 Tipologia:
schiumature, granelle e colaticci di rame secondario e sue leghe [100601]
[100602] [100699]. 4.3.1 Provenienza: fusione del
rame secondario e sue leghe. 4.3.2 Caratteristiche del
rifiuti: rifiuto solido agglomerato a base di Cu 1-99%, Pb 0,1-14%, Zn
3,5-26%, Ni <4%, Sn <15%, As<0,001%, Cd<0,015% sul secco 4.3.3 Attività di recupero:
metallurgia per il recupero del rame, zinco e/o altri metalli in lega [R4] o
industria chimica, mediante reazione con acido cloridrico e/o solforico [R5]. 4.3.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: rame, zinco e loro leghe nelle forme
usualmente commercializzate; ossicloruro e/o solfato di rame nelle forme
usualmente commercializzate. 4.4 Tipologia:
scorie di acciaieria, scorie provenienti dalla fusione in forni elettrici, a
combustibile o in 4.4.1 Provenienza: fonderie di
seconda fusione di ghisa e di acciaio, produzione di ferroleghe, industria
siderurgica. 4.4.2 Caratteristiche del
rifiuto: scorie granulate o uniblocchi più dell'80% in peso di SiO2, CaO,
Al2O3, MgO, FeO. 4.4.3 Attività di recupero: a) cementifici [R5]; b) produzione di conglomerati cementizi per l'edilizia e laterizi
[R5]; c) industria vetraria [R5]; d) acciaierie e fonderie di prima e seconda fusione per il
recupero di materiali ferrosi e non ferrosi[R4]; e) formazione di rilevati, sottofondi stradali e massicciate
ferroviarie (il recupero è subordinato all'esecuzione del f) utilizzo per recuperi ambientali (il recupero è subordinato
all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale g) utilizzo per copertura di discariche per RSU; la percentuale
di rifiuti utilizzabile in miscela con la materia prima non dovrà essere
superiore al 30% in peso (il recupero è subordinato all'esecuzione del test
di cessione sul rifiuto 4.4.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) conglomerati cementizi per l'edilizia e laterizi nelle forme
usualmente commercializzate; c) vetro nelle forme usualmente commercializzate d) metalli ferrosi e leghe metalliche nelle forme usualmente
commercializzate. 4.5 Tipologia:
schiumature povere di Zn [110401]. 4.5.1 Provenienza: processo di
zincatura ad umido dell'acciaio. 4.5.2 Caratteristiche del
rifiuto: blocchi disomogenei con contenuto in Zn >50% e costituiti da
ossidi, ossicloruri e cloruri di Zn e altri metalli (es: Fe). 4.5.3 Attività di recupero: a) attacco acido per solubilizzare i composti dello zinco e altri
metalli e successiva cristallizzazione dei sali di Zn; b) ciclo termico secondario dello zinco [R4]. 4.5.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) sali di zinco organici ed inorganici, ossidi misti di zinco e
piombo nelle forme usualmente commercializzate; b) zinco nelle forme usualmente commercializzate. 4.6 Tipologia:
polveri di zinco e colaticci di recupero [110401]. 4.6.1 Provenienza: impianti di
produzione polveri di zinco, impianti di zincatura a spruzzo, impianti di
zincatura tubi. 4.6.2 Caratteristiche del
rifiuto: polveri contenenti zinco in concentrazione >70% con presenza di
grumi di altri metalli, quali Pb<1.2% e Cd <0.06%. 4.6.3 Attività di recupero: a) raffinazione in forno rotativo dei composti dello zinco [R4]; b) ciclo idrometallurgico primario dello zinco [R4] ; c) ciclo termico secondario dello zinco. [R4] 4.6.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) ossidi misti di zinco e piombo per la produzione di metalli
nelle forme usualmente commercializzate; b) e c) zinco nelle forme usualmente commercializzate. 4.7
Tipologia: polvere di allumina [100305]. 4.7.1 Provenienza: impianto di
lavaggio del residuo insolubile proveniente dagli impianti di trattamento dei
sottoprodotti di fusione dell'alluminio. 4.7.2 Caratteristiche del
rifiuto: contenuto di Al2O3 >60%, altri ossidi metallici (silice, ossido
di calcio, ossido di magnesio e ossido ferrico) in quantità non superiori al
40%, Cl <1%, di umidità 15-30%,. 4.7.3 Attività di recupero:
cementifici in percentuale dall'1 al 5% della miscela complessiva [R5] 4.7.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: cemento nelle forme usualmente
commercializzate; 5.
ALTRI RIFIUTI CONTENENTI METALLI 5.1 Tipologia:
parti di autoveicoli, di veicoli a motore, di rimorchi e simili, risultanti
da operazioni di messa in sicurezza di cui all'articolo 46 del decreto
legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e successive modifiche e integrazioni e
privati di pneumatici e delle componenti plastiche recuperabili [160105]
[160208]. 5.1.1 Provenienza: centri di
raccolta autorizzati ai sensi del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22
e successive modifiche e integrazioni. 5.1.2 Caratteristiche del
rifiuto: parti bonificate di autoveicoli, veicoli a motore, rimorchi e simili
private di batterie, di fluidi, di altri componenti e materiali pericolosi,
nonché di pneumatici e delle componenti plastiche recuperabili. 5.1.3 Attività di recupero: messa
in riserva di rifiuti [R13] con frantumazione oppure cesoiatura per
sottoporli all'operazione di recupero negli impianti metallurgici [R4]. 5.1.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: metalli o leghe nelle forme usualmente
commercializzate. 5.2 Tipologia:
parti di mezzi mobili rotabili per trasporti terrestri prive di amianto e
risultanti da operazioni di messa in sicurezza autorizzate ai sensi
dell'articolo 28 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e successive
modifiche e integrazioni [160105] [160208]. 5.2.1 Provenienza: impianti
autorizzati ai sensi del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e
successive modifiche e integrazioni nonché ai sensi della legge 27 marzo
1992, n. 257 e successive normative di attuazione, qualora i mezzi rotabili
contengano amianto all'origine. 5.2.2 Caratteristiche del
rifiuto: parti di mezzi mobili per trasporti terrestri su gomma e rotaia e
mezzi per trasporti marini, privi di amianto e di altre componenti pericolose
come presenti all'origine quali accumulatori, oli, fluidi refrigeranti. 5.2.3 Attività di recupero: messa
in riserva di rifiuti [R13] con separazione dei componenti riutilizzabili,
separazione dei componenti pericolosi, selezione delle frazioni metalliche
recuperabili per sottoporli all'operazione di recupero nell'industria
metallurgica [R4] 5.2.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: componenti di mezzi mobili rotabili
per trasporto terrestre (assali, ruote, ecc.) utilizzabili per lo scopo
originario; metalli o leghe nelle forme usualmente commercializzate. 5.3 Tipologia:
catalizzatori esausti a base di: nichel, ossido di nichel, nichel/ molibdeno,
nichel raney, molibdeno, cobalto, cobalto/molibdeno, ossido di manganese,
rame, ferro, zinco/ferro, silicoalluminati, sottoposti a lavaggio e
disattivazione ai fini della sicurezza [050302] [070106] [070206] [060306]
[070406] [070506] [070706]. 5.3.1 Provenienza: da industria
chimica, petrolchimica, petrolifera, farmaceutica e alimentare. 5.3.2 Caratteristiche del
rifiuto: i catalizzatori possono essere in forma solida omogenea, non
omogenea o fangosa palabile, contenenti rifiuti chimici di diversa natura ad
esclusione di qualsiasi traccia dei seguenti elementi contaminanti: PCB, PCT
e PCDD ed in particolare delle sostanze di tossicità e cumulabilità
particolarmente elevata di cui alla tab. A2 dell'all. 1 del Dm 12 luglio
1990. 5.3.3 Attività di recupero:
pirotrattamento; processo idrometallurgico di estrazione per via umida dei
metalli contenuti nelle ceneri [R8] [R4]. 5.3.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: metalli in forma spugnosa con
elevato grado di purezza. 5.4 Tipologia:
catalizzatori esausti a base di: Pt, Pd, Rh, Ru, Ir, Au, Ag, etc. su supporto
inerte di carbone, allumina, silicati, zeolite, carbonato di calcio, solfato
di bario, materiale refrattario, etc. sottoposti a lavaggio e disattivati ai
fini della sicurezza [050301] [070205] [070305] [070405] [070505] [070105]
[070705] [050301] 5.4.1 Provenienza: da industria
chimica, petrolchimica, petrolifera, farmaceutica. 5.4.2 Caratteristiche del
rifiuto: i catalizzatori possono essere in forma solida omogenea, non
omogenea o fangosa palabile, contenenti metalli preziosi in concentrazione
tra 0,03 e 10%; e rifiuti chimici di diversa natura; in particolare: 5.4.3 Attività di recupero:
pirotrattamento; processo idrometallurgico di estrazione per via umida, od
equivalente, dei metalli contenuti nelle ceneri [R4] [R8]. 5.4.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: metalli preziosi puri nelle forme
usualmente commercializzate 5.5 Tipologia:
marmitte catalitiche esauste contenenti metalli preziosi [160101] [160102] 5.5.1 Provenienza: industria
automobilistica; attività demolizione veicoli autorizzata ai sensi del
decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22; attività di riparazione e
sostituzione di veicoli in servizio. 5.5.2 Caratteristiche del
rifiuto: involucro in acciaio contenente un supporto inerte con Pt, Pd e Rh. 5.5.3 Attività di recupero:
apertura del catalizzatore; estrazione del monolita, macinazione e recupero
dei metalli preziosi, e dell'involucro in acciaio inviato alle fonderie dei
metalli ferrosi [R4] [R8]. 5.5.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: metalli preziosi puri; metalli
ferrosi e leghe nelle forme usualmente commercializzate. 5.6 Tipologia:
rottami elettrici ed elettronici contenenti e non metalli preziosi [160202]
[160205] [200124] [200106]. 5.6.1 Provenienza: industria
componenti elettronici; costruzione, installazione e riparazione
apparecchiature elettriche e elettroniche, altre attività di recupero;
attività commerciali, industriali e di servizio. 5.6.2 Caratteristiche del
rifiuto: oggetti di pezzatura variabile, esclusi tubi catodici, costituiti da
parti in resine sintetiche, vetro o porcellana e metalli assiemati, alcuni
con riporto di metalli preziosi quali Ag 0,05-15%, Au 0,002-5%, Pt fino a
0,2%, Pd fino a 0,5% e contenenti Cu fino a 50%, Pb fino a 5%, Ni fino a 10%,
Zn fino a 5.6.3 Attività di recupero: a) separazione dei componenti contenenti metalli preziosi;
pirotrattamento, macinazione e fusione delle ceneri, b) macinazione e granulazione della gomma e della frazione
plastica e recupero nell'industria delle materie 5.6.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) metalli preziosi e altri metalli ferrosi e non ferrosi nelle
forme usualmente commercializzate; b) prodotti plastici e in gomma nelle forme usualmente
commercializzate. 5.7 Tipologia:
spezzoni di cavo con il conduttore di alluminio ricoperto [160202] [170402]
[170408]. 5.7.1 Provenienza: scarti
industriali o da demolizione e manutenzione di linee elettriche, di
telecomunicazioni e di apparati elettrici, elettrotecnici e elettronici. 5.7.2 Caratteristiche del
rifiuto: fili o cavi o trecce di alluminio puro o in lega ricoperti con
materiali termoplastici, elastomeri, carta impregnata con olio o tessuto fino
al 50%, piombo fino al 55%. 5.7.3 Attività di recupero: a) messa in riserva [R13] con lavorazione meccanica (cesoiatura,
triturazione, separarazione magnetica, b) pirotrattamento per asportazione del rivestimento e successivo
recupero nell'industria metallurgica [R4]. 5.8 Tipologia:
spezzoni di cavo di rame ricoperto [170401] [170408] [160199] [160208] 5.8.1 Provenienza: scarti
industriali o da demolizione e manutenzione di linee elettriche, di
telecomunicazioni e di apparati elettrici, elettrotecnici e elettronici;
riparazione veicoli; attività demolizione veicoli autorizzata ai sensi del
decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e successive modifiche e
integrazioni; industria automobilistica. 5.8.2 Caratteristiche del
rifiuto: spezzoni di cavo, anche in traccia, rivestiti da isolanti costituiti
da materiali termoplastici, elastomeri, carta impregnata con olio, piombo e
piomboplasto; costituiti da Cu fino al 75% e Pb fino al 72%. 5.8.3 Attività di recupero: a) messa in riserva di rifiuti [R13] con lavorazione meccanica
(cesoiatura, triturazione, separazione magnetica, b) pirotrattamento per asportazione del rivestimento e successivo
recupero nell'industria metallurgica [R4]. 5.9 Tipologia:
spezzoni di cavo di fibra ottica ricoperta di tipo dielettrico (a),
semidielettrico (b) e metallico (c). 5.9.1 Provenienza: demolizione e
manutenzione di linee di telecomunicazioni e di apparati elettrici,
elettrotecnici ed elettronici. 5.9.2 Caratteristiche del
rifiuto: fili o spezzoni di cavo in fibra ottica con rivestimento in
materiale plastico contenenti, in alcuni casi, parti metalliche. La
composizione tipica indicativa delle tre tipologie è la seguente: a) cavo di tipo dielettrico: materiali plastici e silice (89%),
gel tamponante (6%), fibre sintetiche (5%); b) cavo di tipo semidielettrico: materiali plastici e silice
(69%), acciaio (23%), gel tamponante (4%) fibre sintentiche (4%); c) cavo di tipo metallico (parte metallica eventualmente
costituita da conduttori di rame; es. materiali plastici e silice 70%,
acciaio ramato 14%, alluminio 10%, rame 6%) o acciaio come elemento portante,
alluminio come barriera metallica, acciaio come armatura esterna). 5.9.3 Attività di recupero: a) messa in riserva di rifiuti [R13] con macinazione e/o
granulazione dei materiali polimerici per sottoporli b) messa in riserva di rifiuti [R13] con macinazione e/o
granulazione del cavo e successiva separazione c) messa in riserva di rifiuti [R13] con separazione fisica del
materiale plastico dal metallico; cesoiatura, triturazione, vibrovagliatura e
separazione densimetrica dei metalli e granulazione dei polimeri; oppure
cesoaitura e triturazione del cavo intero, separazione magnetica (per i
ferrosi) e in seguito separazione a corrente indotta sia per i metalli (non
ferrosi) che per i polimeri per sottoporre i rifiuti così ottenuti alle
operazioni di recupero nell'industria di trasformazione delle materie
plastiche [R3] e recupero nell'industria metallurgica [R5]. 5.9.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: manufatti in plastica nelle forme
usualmente commercializzate; metalli e leghe nelle forme usualmente
commercializzate 5.10 Tipologia: fini di ottone
e fanghi di molazza [110204] [120299]. 5.10.1 Provenienza: sgranellatura a secco
(fini) e smolazzatura a umido (fanghi) delle scorie di copertura dei bagni di
fusione degli ottoni. 5.10.3 Attività di recupero: metallurgia
secondaria del rame e/o al ciclo metallurgico primario e secondario dello
zinco [R4]. 5.10.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: rame, zinco e leghe nelle forme usualmente
commercializzate. 5.11 Tipologia: terra di
rame e di ottone [100699] [101099]. 5.11.1 Provenienza: operazioni di
movimentazione del rottame di rame e di ottone. 5.11.2 Caratteristiche del rifiuto: terra
contenente Cu e Zn in quantità _10%. 5.11.3 Attività di recupero: a) fonderia di 2· fusione [R4]; b) idrometallurgia [R4]. 5.11.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: rame e sue leghe nelle forme usualmente
commercializzate. 5.12 Tipologia: rifiuto di
trattamento di scorie di ottone [101003] [101099]. 5.12.1 Provenienza: impianto di trattamento
delle scorie di ottone. 5.12.2 Caratteristiche del rifiuto: polveri
medie e fini con contenuto di Cu >4%, Zn >15%, con presenza di parti
ferrose. 5.12.3 Attività di recupero: a) metallurgia dei ferrosi per le parti ferrose [R4]; b) metallurgia per il recupero del Cu e dello Zn per quelle non
ferrose [R4]. 5.12.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: acciai, rame e zinco nelle forme usualmente
commercializzate. 5.13 Tipologia: ferro da
cernita calamita [101099]. 5.13.1 Provenienza: operazioni di
deferrizzazione della preparazione della tornitura e trattamento scorie di
ottone. 5.13.2 Caratteristiche del rifiuto: materiale
ferroso contenente eventualmente Cu 2-35% e Zn 10-40%. 5.13.3 Attività di
recupero: a) raffinerie o fonderie di 2· fusione [R4]; b) idrometallurgia [R4]. 5.13.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: acciaio nelle forme usualmente commercializzate. 5.14 Tipologia: scaglie di
laminazione e stampaggio [120101] [120102] [120103]. 5.14.1 Provenienza: impianti di depurazione
acque di laminazione, impianti di colata continua, impianti di trafilazione
di industria siderurgica e metallurgica; pulitura meccanica dei manufatti
metallici. 5.14.2 Caratteristiche del rifiuto: ossidi di
ferro (~ 95%), silice allumina e ossidi minori (~ 5%), esenti da PCB e PCT. 5.14.3 Attività di recupero: a) industria siderurgica [R4] o recupero nell'industria chimica
mediante reazione con acido cloridrico [R5]. b) fonderie di ghisa e cubilotti [R4]; c) industria produzione di manufatti di cemento [R5]; d) cementifici [R5]; 5.14.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) e b) ghisa e acciaio nelle forme usualmente commercializzate;
cloruri di ferro nelle forme usualmente commercializzate b) c) manufatti di
cemento nelle forme usualmente commercializzate; d) cemento nelle forme usualmente commercializzate; 5.15 Tipologia: melme di
rettifica della lavorazione di acciaio e ghisa [120101] [120102]. 5.15.1 Provenienza: lavorazioni meccaniche di
finitura (levigatura, rettificatura, ecc). 5.15.2 Caratteristiche del rifiuto: melme
palabili costituite da Fe >55% e altri metalli in funzione della
composizione dell'acciaio e della ghisa; contenuto in acqua <35% con
contenuto in oli minerali <10%. 5.15.3 Attività di recupero: a) separazione meccanica della fase liquida e rifusione della
componente metallica [R4]. b) cementifici [R5]. 5.15.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) prodotti siderurgici nelle forme usualmente commercializzate; b) cemento nelle forme usualmente commercializzate. 5.16 Tipologia: apparecchi
elettrici, elettrotecnici ed elettronici; rottami elettrici ed elettronici
contenenti e non metalli preziosi [160202] [200124] [110104] [110401
[110201]. 5.16.1 Provenienza: industria componenti
elettrici ed elettronici; costruzione, installazione e riparazione
apparecchiature elettriche, elettrotecniche ed elettroniche; attività
industriali, commerciali e di servizio. 5.16.2 Caratteristiche del rifiuto: oggetti di
pezzatura variabile, esclusi tubi catodici, costituiti da parti in resine
sintetiche, vetro o porcellana e metalli assiemati, alcuni con riporto di
metalli preziosi. 5.16.3 Attività di recupero: disassemblaggio
per separazione dei componenti riutilizzabili [R4]; 5.16.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: componenti elettrici ed elettronici nelle forme usualmente
commercializzate. 5.17 Tipologia: loppa
d'altoforno non rispondente agli standard delle norme UNI ENV 197/1[100202] 5.17.1 Provenienza: industria siderurgica,
produzione di ghisa d'altoforno mediante fusione di coke e minerale di ferro in
presenza di fondenti. 5.17.2 Caratteristiche del rifiuto: solido a
matrice vetrosa in forma granulata o sabbia a grana medio grossolana di
colore variabile dal grigio al giallastro, costituita di silice >30%,
ossidi di calcio >40%, ossidi di alluminio, ossidi di magnesio. Non
rispondente agli standard delle norme UNI, ENV 197/1. 5.17.3 Attività di recupero: a) cementifici [R5]; b) industria del vetro [R5]; c) produzione di calcestruzzo, conglomerati cementizi e
bituminosi [R5] d) produzione di conglomerati idraulici catalizzati [R5] e) formazione di rilevati, sottofondi stradali e massicciate
ferroviarie, anche addittivati in miscele con altri rifiuti per f) utilizzo per recuperi ambientali (il recupero è subordinato
all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale 5.17.4 Caratteristiche delle materie prime e
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) vetro nelle forme usualmente commercializzate; c) calcestruzzi conglomerati cementizi e bituminosi nelle forme
usualmente commercializzate d) conglomerati idraulici catalizzati nelle forme usualmente
commercializzate. 5.18 Tipologia: residui di
minerali di ferro [100299]. 5.18.1 Provenienza: industria siderurgica. 5.18.2 Caratteristiche del rifiuto: miscela di
varia pezzatura di minerali di ferro, anche in forma agglomerata (unitamente
a SiO2, CaO e Al2O3), con presenza o meno di terreno o materiali inerti.
Tenore in ferro minimo 20%. 5.18.3 Attività di recupero: a) industria siderurgica nella preparazione della carica
dell'altoforno [R4]; b) cementifici come aggiunta al clinker; come additivo nella
carica al forno per la produzione di cementi ferrici [R5]; c) produzione di calcestruzzo e conglomerati cementizi [R5] d) formazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero è subordinato
all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto 5.18.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) ghisa nelle forme usualmente commercializzate; b) cemento nelle forme usualmente commercializzate; c) calcestruzzi e conglomerati cementizi nelle forme usualmente
commercializzate. 5.19 Tipologia: apparecchi
domestici, apparecchiature e macchinari post-consumo non contenenti sostanze
lesive dell'ozono stratosferico di cui alla legge 549/93 o HFC [160202]
[160205] [200124]. 5.19.1 Provenienza: raccolta differenziata,
centri di raccolta, attività industriali, commerciali e di servizi. 5.19.2 Caratteristiche del rifiuto: apparecchi
domestici, apparecchiature e macchinari destinati a dismissione, con
esclusione dei trasformatori contenenti oli contaminati da PCB e PCT. 5.19.3 Attività di recupero: messa in riserva
di rifiuti [R13] con asportazione di eventuali batterie e pile;
disassemblaggio delle carcasse, dei cablaggi elettrici e delle schede
elettroniche; estrazione e messa in sicurezza dei tubi catodici con
separazione e raccolta delle polveri presenti; separazione delle componenti
di plastica, gomma, ecc., laddove non strutturalmente vincolati con il resto
della struttura; frantumazione e separazione delle parti metalliche da quelle
non metalliche; macinazione e granulazione della frazione costituita da gomma
e della frazione plastica per sottoporle alle operazioni di recupero
nell'industria delle materie plastiche e della gomma [R3] e per sottoporre i
rifiuti metallici all'operazione di recupero nell'industria metallurgica
[R4]. 5.20 Tipologia: apparecchi
domestici, apparecchiature e macchinari post-consumo contenenti sostanze
lesive 5.20.1 Provenienza: raccolta differenziata,
centri di raccolta, attività industriali, commerciali e di servizi. 5.20.2 Caratteristiche del rifiuto: apparecchi
domestici, apparecchiature e macchinari post-consumo contenenti sostanze
lesive dell'ozono stratosferico di cui alla legge 549/93. 5.20.3 Attività di recupero: messa in riserva
di rifiuti [R13] con bonifica dal fluido refrigerante; smontaggio dei
componenti riutilizzabili e recuperabili, compreso il compressore; bonifica
del gruppo di compressione con procedure tali da evitare il rilascio delle
sostanze lesive dell'ozono stratosferico di cui alla legge 549/93 in 5.20.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: metalli ferrosi e non ferrosi nelle forme usualmente
commercializzate; prodotti plastici e in gomma nelle forme usualmente
commercializzate. 6. RIFIUTI
DI PLASTICHE 6.1 Tipologia:
rifiuti di plastica; imballaggi usati in plastica compresi i contenitori per
liquidi, con esclusione dei contenitori per fitofarmaci e per presidi
medico-chirurgici [020104] [150102] [200103] [200104]. 6.1.1 Provenienza: raccolte differenziate,
selezione da R.S.U. o R.A.; attività industriali, artigianali e commerciali e
agricole. 6.1.2 Caratteristiche del
rifiuto: materiali plastici, compresi teli e sacchetti, tubetti per rocche di
filati, di varia composizione e forma con eventuale presenza di rifiuti di
altra natura. 6.1.3 Attività di recupero: messa
in riserva [R13] per la produzione di materie prime secondarie per
l'industria delle materie plastiche, mediante asportazione delle sostanze
estranee (qualora presenti), macinazione e/o granulazione, lavaggio e
separazione per l'ottenimento di materiali plastici contenenti massimo 1% di
impurità e/o di altri materiali indesiderati diversi dalle materie plastiche
[R3]. 6.1.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: materie prime secondarie conformi
alle specifiche UNIPLAST-UNI 10667. 6.2 Tipologia:
sfridi, scarti, polveri e rifiuti di materie plastiche e fibre sintetiche
[070299] [120105] [160105] [160208] [160302]. 6.2.1 Provenienza: industria,
della produzione o trasformazione delle materie plastiche e fibre sintetiche,
impianti di recupero degli accumulatori esausti, attività di autodemolizione
autorizzata ai sensi del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e
successive modifiche e integrazioni, attività di autoriparazione e industria
automobilistica, altre attività di recupero di altre apparecchiature e
manufatti. 6.2.2 Caratteristiche del
rifiuto: granuli, trucioli, ritagli, polveri, manufatti fuori norma, ecc.
Eventuale presenza di altri polimeri, cariche, pigmenti, additivi, Pb <3%,
KOH <0,3%, Cd <0,3%. 6.2.3 Attività di recupero: messa
in riserva [R13] per la produzione di materie prime secondarie per
l'industria 6.2.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: materie prime secondarie conformi
alle specifiche UNIPLAST-UNI 10667. 6.3 Tipologia:
fanghi polimerici di ABS [070202] . 6.3.1 Provenienza: industria
chimica: produzione di ABS. 6.3.2 Caratteristiche del
rifiuto: fango palabile con circa il 50% di copolimeri, Cd<5 ppm,
As<4.2 ppm. 6.3.3 Attività di recupero:
produzione di ABS di seconda qualità previo essiccamento e compoundazione
[R3]. 6.3.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: ABS di seconda qualità. 6.4 Tipologia:
resine a scambio ionico esauste [070299] [190905]. 6.4.1 Provenienza: industria
chimica e processi chimici in altri settori industriali. 6.4.2 Caratteristiche del
rifiuto: polimeri stirenici ed altri polimeri con contaminanti di processo quali
oli in concentrazione non superiore allo 0.1% in peso; sottoposti a lavaggio
e/o bonifica per l'eliminazione dei contaminanti da processo. 6.4.3 Attività di recupero: messa
in riserva di rifiuti [R13] con macinazione e/o granulazione, lavaggio e con
eventuale separazione degli inquinanti per sottoporli all'operazione di
recupero nell'industria delle materie plastiche [R3]. 6.4.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: prodotti in plastica nelle forme
usualmente commercializzate. 6.5 Tipologia:
paraurti e plance di autoveicoli in materie plastiche [070299] [160208]. 6.5.1 Provenienza: attività di
demolizione veicoli autorizzata ai sensi del decreto legislativo 5 febbraio
1997, n. 22 e successive modifiche e integrazioni, attività di riparazione e
sostituzione su veicoli in servizio; industria automobilistica. 6.5.2 Caratteristiche del
rifiuto: manufatti interi o parti di essi in plastica. Eventuale presenza di
cariche inerti, gomma, pigmenti, additivi. 6.5.3 Attività di recupero: messa
in riserva di rifiuti [R13] con triturazione, lavaggio e flottazione per la
separazione degli inquinanti per sottoporre la frazione plastica
all'operazione di recupero nell'industria delle materie plastiche [R3]. 6.5.4 Caratteristiche delle materie
prime e/o dei prodotti ottenuti: prodotti in plastica nelle forme usualmente
commercializzate. 6.6 Tipologia:
imbottiture sedili in poliuretano espanso [070299] [160208]. 6.6.1 Provenienza: attività di
demolizione vetture autorizzata ai sensi del decreto legislativo 5 febbraio
1997, n. 22 e successive modifiche e integrazioni, attività di riparazione e
sostituzione su vetture in servizio; industria automobilistica. 6.6.2 Caratteristiche del
rifiuto: imbottiture intere o parte di esse in poliuretano espanso. Eventuale
presenza di tessuti di rivestimento. 6.6.3 Attività di recupero: messa
in riserva di rifiuti [R13] con taglio e separazione schiuma da fodera;
macinazione e/o estrusione in granuli per sottoporre la frazione plastica
all'operazione di recupero nell'industria delle materie plastiche [R3]. 6.6.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: prodotti in plastica nelle forme
usualmente commercializzate. 6.7 Tipologia:
scaglie di alcool polivinilico [070299]. 6.7.1 Provenienza: industria
chimica. 6.7.2 Caratteristiche del
rifiuto: alcool polivinilico 97÷99%; dimetilformammide 0,5÷1%; nerofumo 0,05% 6.7.3 Attività di recupero:
produzione di collanti ed adesivi [R3]. 6.7.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: collanti e adesivi nelle forme
usualmente commercializzate. 6.8 Tipologia:
polveri di "buffing" e cascami di tessuto non tessuto [070299]. 6.8.1 Provenienza: industria del
"tessuto non tessuto" e del feltro greggio. 6.8.2 Caratteristiche del
rifiuto: rifiuti di polveri e solidi costituiti da: poliestere, poliuretano e
polistirolo. 6.8.3 Attività di recupero:
produzione di pannelli fonoassorbenti e termoisolanti [R3]. 6.8.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: pannelli fonoassorbenti e
termoisolanti 6.9 Tipologia:
mix di ebanite e PVC da recupero di accumulatori al piombo esausti [160199]. 6.9.1 Provenienza: impianto di
recupero del piombo dagli accumulatori esausti. 6.9.2 Caratteristiche del
rifiuto: solido in pezzatura variabile costituito da ebanite 30-80%,
Pb/PbO.SO4 4-12%, plastiche 10-50%, legno 2-4%. 6.9.3 Attività di recupero: messa
in riserva di rifiuti [R13] con separazione e cernita dei materiali costituenti
il mix per sottoporre la frazione costituita da ebanite all'operazione di
recupero nell'industria metallurgica come riducente [R3] e la frazione
plastica all'operazione di recupero nell'industria delle materie prime [R3]. 6.9.4 Caratteristiche delle materie
prime e/o dei prodotti ottenuti: prodotti plastici nelle forme usualmente
commercializzate. 6.10 Tipologia: sfridi,
scarti e rifiuti di polivinil butirrale [101199]. 6.10.1 Provenienza: industria del vetro di
sicurezza. 6.10.2 Caratteristiche del rifiuto: ritagli di
pellicola di polivinilbutirrale di vario spessore. 6.10.3 Attività di recupero: soluzione in
solventi organici per l'ottenimento di polivinil butirrale da impiegare nella
produzione di adesivi [R3]. 6.10.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: adesivi nelle forme usualmente commercializzate. 6.11 Tipologia: pannelli
sportelli auto [070299] [160208]. 6.11.1 Provenienza: attività di demolizione
vetture autorizzata ai sensi del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e
successive modifiche e integrazioni, o attività di riparazione e sostituzione
su vetture in uso, o da industria automobilistica. 6.11.2 Caratteristiche del rifiuto: fibre
vegetali in matrice polipropilenica. 6.11.3 Attività di recupero: messa in riserva
di rifiuti [R13] con macinazione della frazione plastica per sottoporla
all'operazione di recupero nell'industria della trasformazione delle materie
plastiche [R3]. 6.11.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: prodotti in plastica nelle forme usualmente
commercializzate. 6.12 Tipologia: rifiuti di
caprolattame [070199] [070299] 6.12.1 Provenienza: produzione e
trasformazione materie plastiche. 6.12.2 Caratteristiche del rifiuto: sfridi
solidi di caprolattame oppure liquido di colore giallognolo o incolore con
materiale in sospensione; composto da soluzioni acquose contenenti almeno il
4% di caprolattame monomero e oligomeri, acqua <90%. a) concentrazione della soluzione e successiva polimerizzazione
per l'impiego nel processo produttivo [R3]; b) depolimerizzazione della poliammide 6 mediante riscaldamento
della miscela solido-liquida; arricchimento con 6.12.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
del prodotto ottenuto: 7. RIFIUTI
CERAMICI E INERTI 7.1 Tipologia:
rifiuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e
non, comprese le traverse e traversoni ferroviari e i pali in calcestruzzo
armato provenienti da linee ferroviarie, telematiche ed elettriche e
frammenti di rivestimenti stradali, purché privi di amianto [101303] [170101]
[170102] [170103] [170104] [170701] [200301]. 7.1.1 Provenienza: attività di
demolizione, frantumazione e costruzione; selezione da RSU e/o RAU;
manutenzione reti; attività di produzione di lastre e manufatti in
fibrocemento. 7.1.2 Caratteristiche del
rifiuto: materiale inerte, laterizio e ceramica cotta anche con presenza di
frazioni metalliche, legno, plastica, carta e isolanti escluso amianto. 7.1.3 Attività di recupero: messa
in riserva di rifiuti inerti [R13] per la produzione di materie prime
secondarie per l'edilizia mediante fasi meccaniche e tecnologicamente
interconnesse di macinazione, vagliatura, selezione granulometrica e
separazione della frazione metallica e delle frazioni indesiderate per
l'ottenimento di frazioni inerti di natura lapidea a granulometria idonea e
selezionata, con eluato del test di cessione conforme a quanto previsto in
allegato 3 al presente decreto e con caratteristiche di cui alle norme
CNR-UNI 10006 [R5]; 7.1.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: materie prime secondarie per
l'edilizia conformi alle specifiche della CCIAA di Milano. 7.2 Tipologia:
rifiuti di rocce da cave autorizzate [010202] [010399] [010401] [010403]
[010406]. 7.2.1 Provenienza: attività di
lavorazione dei materiali lapidei. 7.2.2 Caratteristiche del
rifiuto: materiale inerte in pezzatura e forma varia, comprese le polveri. 7.2.3 Attività di recupero: a) cementifici [R5]; b) utilizzo del granulato per produzione di conglomerati
cementizi e bituminosi [R5]; c) utilizzo per isolamenti e impermeabilizzazioni e ardesia
espansa [R5]; d) ove necessario frantumazione; macinazione, vagliatura; eventuale
omogeneizzazione e integrazione con materia e) utilizzo per recuperi ambientali (il recupero è subordinato
all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale f) utilizzo per realizzazione di rilevati e sottofondi stradali e
ferroviari e aeroportuali, piazzali industriali previo eventuale trattamento
di cui al punto d) (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di
cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente
decreto) [R5]; 7.2.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) e c) conglomerati
cementizi e bituminosi e malte ardesiache. 7.3 Tipologia:
sfridi e scarti di prodotti ceramici crudi smaltati e cotti [101201] [101206]
[101299]. 7.3.1 Provenienza: fabbricazione
di prodotti ceramici, mattoni, mattonelle e materiale di costruzione
smaltati. 7.3.2 Caratteristiche del
rifiuto: prodotti ceramici, terrecotte smaltate e non, materiale da
costruzione di scarto eventualmente ricoperti con smalto crudo in
concentrazione <10% in peso. 7.3.3 Attività di recupero: a) macinazione e recupero nell'industria ceramica e dei laterizi
[R5]; b) frantumazione, vagliatura; eventuale miscelazione con materia
prima inerte nell'industria lapidea [R5]. 7.3.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) prodotti e impasti ceramici e laterizi nelle forme usualmente
commercializzate; b) materiale lapideo nelle forme usualmente commercializzate 7.4 Tipologia:
sfridi di laterizio cotto ed argilla espansa [101203] [101206] [101299]. 7.4.1 Provenienza: attività di
produzione di laterizi e di argilla espansa e perlite espansa. 7.4.2 Caratteristiche del
rifiuto: frammenti di materiale argilloso cotto, e materiale perlitico. 7.4.3 Attività di recupero: a) messa in riserva di rifiuti inerti [R13] con frantumazione;
macinazione, vagliatura per sottoporre i rifiuti alle b) recupero in cementifici [R5]; c) recupero nell'industria ceramica e dei laterizi [R5]; d) eventuale omogeneizzazione e integrazione con materia prima
inerte nell'industria lapidea [R5]; e) cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3
al presente decreto) [R5]; f) recuperi ambientali previo eventuale trattamento di cui al
punto c) (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul
rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R10]. 7.4.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) prodotti ceramici e laterizi nelle forme usualmente
commercializzate. 7.5 Tipologia:
sabbie esauste [101299] [101099]. 7.5.1 Provenienza: produzione di refrattari
elettrofusi. 7.5.2 Caratteristiche del
rifiuto: sabbie silicee e rifiuti di fusione di refrattari. 7.5.3 Attività di recupero: a) cementifici [R5]; b) produzione conglomerati per edilizia [R5]. c) realizzazione di sottofondi e rilevati stradali (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo
il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R5]; 7.5.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) conglomerati per l'edilizia nelle forme usualmente
commercializzate. 7.6 Tipologia:
conglomerato bituminoso, frammenti di piattelli per il tiro al volo [170301]
[200301]. 7.6.1 Provenienza: attività di
scarifica del manto stradale mediante fresatura a freddo; campi di tiro al
volo. 7.6.2 Caratteristiche del
rifiuto: rifiuto solido costituito da bitume ed inerti. 7.6.3 Attività di recupero: a) produzione conglomerato
bituminoso "vergine" a caldo [R5]; c) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo
il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R5]. 7.6.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) conglomerato bituminoso nelle forme usualmente
commercializzate. 7.7 Tipologia:
rifiuti costituiti da carbonati ed idrati di calcio, silici colloidali
[050101] [060501] [070702] . 7.7.1 Provenienza: industria
chimica, petrolchimica, da processi di depurazione di reflui liquidi e
gassosi 7.7.2 Caratteristiche del rifiuto
e valori limite delle sostanze pericolose: carbonati e idrati di calcio,
silici colloidali singoli o in miscele. 7.7.3 Attività di recupero:
cementifici [R5]. 7.7.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: 7.8 Tipologia:
rifiuti di refrattari, rifiuti di refrattari da forni per processi ad alta
temperatura [101207] [100112] [100408] [100608] [100807] [100206] [100507]
[100706] [101108] [101308] [060401] [070199]. 7.8.1 Provenienza: demolizione di
isolanti termici in processi di fusione e/o termici, industria di produzione
dei 7.8.2 Caratteristiche del
rifiuto: frammenti solidi sinterizzati, uniti o meno a elementi metallici,
sotto forma di rottami di mattoni, a composizione prevalente di SiO2, Al2O3,
ZrO2, CaO e MgO, con presenza eventuale di metalli pesanti dei cicli di
cottura o fusione in tracce, appartenenti alle famiglie: a) silicei: SiO2>90%, CaO<3%, Al2O3<1%, Fe2O3<0,5%,
TiO2<0,01; b) Silico-alluminosi: Al2O3 25-50%, SiO2 70-45%, Fe2O3 1-2%; c) Alluminosi: Al2O3>50%; d) Magnesiaci: MgO 85-87%, CaO 0,2-2,6%, Fe2O3 0,2-2,3%; e) Cromo-magnesiaci: Cr2O3 ca 20%; MgO ca 60%, Fe2O3 ca 14%,
Al2O3 ca 6%, CaO<2%; f) Grafitici: C ca 50%, SiC ca 40%; g) Dolomitici: CaO + MgO >85% sul prodotto calcinato 7.8.3 Attività di recupero:
previa separazione di eventuali frammenti metallici e macinazione: a) cementifici come aggiunta al clinker [R5]; b) industria produzione materiali refrattari e per l'edilizia
[R5]; c) produzione di calcestruzzo, conglomerati cementizi e
bituminosi [R5]. d) industria siderurgica come correttivo bonificante delle scorie
[R5] 7.8.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) materiali refrattari nelle forme usualmente commercializzate. c) calcestruzzi, conglomerati cementizi e bituminosi nelle forme
usualmente commercializzate. 7.9 Tipologia:
scarti di refrattari a base di carburo di silicio [101207]. 7.9.1 Provenienza: demolizione di
isolamenti termici in processi di fusione e/o cottura, industria della
ceramica e 7.9.2 Caratteristiche del
rifiuto: rifiuto di lega non ferrosa composto da carburo di silicio, allumina
e chamotte, solido sinterizzato sotto forma di mattoni appartenenti alla
seguente famiglia: a) SiC <90%, SiO2 ca 1%, Al2O3 ca 1%. 7.9.3 Attività di recupero: a) frantumazione, macinazione, addizionamento con carburo di
silicio e cemento; recupero nella carica del cubilotto nelle fonderie di
ghisa [R5]; b) industria dei refrattari [R5]; c) cementifici come aggiunta al clinker [R5]; d) produzione di calcestruzzo, conglomerati cementizi e
bituminosi [R5]. 7.9.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) leghe di carburo di silicio nelle forme usualmente
commercializzate; b) refrattari nelle forme usualmente commercializzate; c) cemento nelle forme usualmente commercializzate; d) calcestruzzo, conglomerati cementizi e bituminosi nelle forme usualmente
commercializzate. 7.10 Tipologia: sabbie
abrasive di scarto e granulati, rottami e scarti di mole abrasive [120101]
[120102] [120103] [120104] [120201]. 7.10.2 Caratteristiche del rifiuto: materiali
siliceo-alluminosi e granulati con presenza di scaglie metalliche ed
eventuali tracce di vernici. 7.10.3 Attività di recupero: a) produzione di calce idraulica
[R5]; b) produzione conglomerati
bituminosi [R5]; c) cementifici [R5] d) produzione di abrasivi
[R5]; e) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo
il metodo in allegato 3 al presente decreto [R5]; f) processi di burattatura e barilatura dell'industria meccanica
[R5]. 7.10.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) calce idraulica nelle forme usualmente commercializzate; b) conglomerati bituminosi; nelle forme usualmente
commercializzate; c) cemento nelle forme usualmente commercializzate; d) abrasivi nelle forme usualmente commercializzate. 7.11 Tipologia: pietrisco
tolto d'opera [170501] [170701]. 7.11.1 Provenienza: manutenzione delle strutture
ferroviarie. 7.11.2 Caratteristiche del rifiuto: pietrisco
tolto d'opera costituito da roccia silicea e cristallina o calcare per circa
il 70%, con sabbia e argilla per circa il 30%. 7.11.3 Attività di recupero: messa in riserva
di rifiuti inerti [R13] con separazione delle frazioni indesiderate e della
eventuale frazione metallica per sottoporla all'operazione di recupero
nell'industria metallurgica [R4] e per sottoporre la frazione inerte alle
seguenti operazioni di recupero: a) recupero nell'industria della produzione di conglomerati
cementizi [R5]. b) recupero nei cementifici [R5] c) frantumazione, macinazione ed omogeneizzazione e integrazione
con materia prima inerte nell'industria lapidea d) formazione di rilevati, sottofondi stradali e piazzali
industriali (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione
sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto)
[R5]; e) recuperi ambientali (il recupero è subordinato all'esecuzione
del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al
presente decreto) [R10]; 7.11.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) conglomerati cementizi nelle forme usualmente
commercializzate. b) cemento nelle forme usualmente commercializzate 7.12 Tipologia: calchi in
gesso esausti [101206] [101299] [200301] [101399] [170104]. 7.12.1 Provenienza: attività scultoree ed
industrie ceramiche. 7.12.3 Attività di recupero: a) cementifici previa frantumazione dei manufatti e separazione
della parte metallica [R5]; b) produzione di materiale e manufatti per l'edilizia, previa
frantumazione dei manufatti e separazione della parte 7.12.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) materiale e manufatti per l'edilizia nelle forme usualmente
commercializzate 7.13 Tipologia: sfridi di produzione
di pannelli di gesso; demolizione edifici [101399] [170104]. 7.13.1 Provenienza: industria di produzione
pannelli in gesso; demolizione edifici. 7.13.2 Caratteristiche del rifiuto: sfridi di
gesso con eventuali fibre cellulosiche o metalliche incorporate, non
radioattivo ai sensi del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230. 7.13.3 Attività di recupero: cementifici [R5]. 7.13.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: cemento nelle forme usualmente commercializzate. 7.14 Tipologia: detriti di
perforazione [010502] [010599] [170501]. 7.14.1 Provenienza: attività di trivellazione
pali di fondazione su terreno vergine; ricerca e coltivazione idrocarburi su
terra e in mare; ricerca e coltivazione geotermica; perforazioni per ricerche
e coltivazioni minerarie in generale; perforazioni geognostiche di grande
profondità; perforazioni per pozzi d'acqua. 7.14.2 Caratteristiche del rifiuto: detriti
con presenza di acqua/bentonite, di acqua/bentonite/barite, di
olio/organo-smectiti/barite contenenti idrocarburi in concentrazioni
inferiori a 50 Kg/t nel caso di detriti a base acqua e contenenti gasolio o
olio a bassa tossicità in concentrazioni inferiori a 300 Kg/t nel caso di
fanghi a base 7.14.3 Attività di recupero: a) cementifici [R5]. b) utilizzo per recuperi ambientali, previa eventuale
desalinizzazione (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di
cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente
decreto) [R10]. c) utilizzo per copertura di discariche per RSU; la percentuale
di rifiuto utilizzabile in miscela con la materia prima d) non dovrà essere superiore al 30% in peso (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto 7.14.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate. 7.15 Tipologia: fanghi di
perforazione [010501] [010502] [010599]. 7.15.1 Provenienza: attività di trivellazione
pali di fondazione su terreno vergine; ricerca e coltivazione idrocarburi su
terra e in mare; ricerca e coltivazione geotermica; perforazioni per ricerche
e coltivazioni minerarie in generale; perforazioni geognostiche di grande
profondità; perforazioni per pozzi d'acqua. 7.15.2 Caratteristiche del rifiuto: fango a
base di acqua/bentonite, di acqua/bentonite/barite, di
olio/organo-smectiti/barite con eventuale presenza di terriccio; contenenti
idrocarburi in concentrazioni inferiori a 50 Kg/t nel caso di fanghi a base
acqua e contenenti gasolio o olio a bassa tossicità in concentrazioni
inferiori a 300 Kg/t nel caso di fanghi a base olio, IPA <10 ppm. 7.15.3 Attività di recupero: a) industria dei laterizi nell'impasto e industria di produzione
dell'argilla espansa, previa eventuale disidratazione e b) produzione di aggregati artificiali mediante processo termico
di sinterizzazione [R5]. c) cementifici [R5]. d) utilizzo per recuperi ambientali previa eventuale disidratazione
e desalinizzazione (il recupero è subordinato e) utilizzo per copertura di discariche per RSU; la percentuale
di rifiuto utilizzabile in miscela con la materia prima non dovrà essere
superiore al 30% in peso (il recupero è subordinato all'esecuzione del test
di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente
decreto ad esclusione del parametro COD)[R5]: 7.15.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) laterizi e argilla espansa
nelle forme usualmente commercializzate. b) aggregati artificiali nelle forme usualmente commercializzate. c) cemento nelle forme usualmente commercializzate [R5]. 7.16 Tipologia: calci di
defecazione [020402] [020499] [020799]. 7.16.1 Provenienza: attività industriali dello
zucchero, dell'alcool e del lievito. 7.16.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuto
costituito essenzialmente da carbonato di calcio (70%) con silice, allumina,
ossido di ferro (~ 10%) e sostanze organiche (proteine, pectina, etc.),
derivante dalla filtrazione di sughi zuccherini dopo trattamento con calce e
anidride carbonica. 7.16.3 Attività di recupero: a) cementifici [R5]; b) industria dei laterizi nell'impasto, previa eventuale
disidratazione [R5] c) riutilizzo per recuperi ambientali, previa eventuale
disidratazione (il recupero è subordinato all'esecuzione del d) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali, previa
eventuale disidratazione (il recupero è subordinato all'esecuzione del test
di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente
decreto ad esclusione del parametro COD) [R5]; e) eutralizzazione di acque acide, previa eventuale
disidratazione [R5]; f) impermeabilizzazione dei bacini di decantazione delle acque
[R5]. 7.16.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate b) laterizi nelle forme usualmente commercializzate 7.17 Tipologia: rifiuti
costituiti da pietrisco di vagliatura del calcare [010102] [020499] [020799]
[010202] [020402] [020701] [010302] [010401] [100299]. 7.17.1 Provenienza: attività industriali dello
zucchero, dell'alcool, del lievito e dell'estrazione, lavorazione e taglio 7.17.2 Caratteristiche del rifiuto: frammenti
in varia pezzatura comprese polveri, di pietra calcarea e terriccio di cava o
materiali inerti a base di carbonato di calcio, con eventuale presenza di
materie prime siderurgiche (carbon fossile, coke, minerali di ferro in misura
minore del 20% in peso). 7.17.3 Attività di recupero: a) produzione calce idraulica [R5]; b) produzione conglomerati cementizi, calcestruzzi e manufatti
per edilizia [R5]; c) cementifici, come aggiunta al clinker, come additivo nella
carica al forno per la produzione di cementi ferrici [R5]; d) industria siderurgica nella preparazione della carica
dell'altoforno [R5]; e) formazione di rilevati e sottofondi stradali previa eventuale
frantumazione del rifiuto (il recupero è subordinato f) riutilizzo per recuperi ambientali (il recupero è subordinato
all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale 7.17.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) calce idraulica nelle forme usualmente commercializzate; b) conglomerati e manufatti per l'edilizia nelle forme usualmente
commercializzate. c) cemento nelle forme usualmente commercializzate. d) ghisa nelle forme usualmente commercializzate. 7.18 Tipologia: scarti da
vagliatura latte di calce [060301] [101304] [070199] 7.18.1 Provenienza: industria chimica;
industria della calce, industria petrolchimica. 7.18.2 Caratteristiche del rifiuto: miscela di
carbonato, ossido e idrossido di calcio (~ 82%) e silice, allumina e ossido
di ferro (~ 18%). 7.18.3 Attività di recupero: a) produzione di calce idraulica [R5]; b) produzione conglomerati e manufatti per l'edilizia [R5]; c) cementifici [R5]; d) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo
il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R5]; e) attività di recupero ambientale (il recupero è subordinato
all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale f) utilizzo come reagente per la desolforazione dei fumi di
combustione [R7]; g) trattamento delle acque reflue se esente da elementi non
abbattibili dall'impianto di depurazione [R7]. 7.18.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) calce idraulica nelle forme usualmente commercializzate; b) conglomerati e manufatti per l'edilizia nelle forme usualmente
commercializzate. c) cemento nelle forme usualmente commercializzate; 7.19 Tipologia: inerti da
tinkal [060301] [060401] [060499] [060399]. 7.19.1 Provenienza: produzione di metaborato e
perborato di sodio. 7.19.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuto
argilloso costituito da CaCO3 50%, Al2O3 e B2O3 20%, umidità 20-30%, rifiuto
insolubile 10%. 7.19.3 Attività di recupero: a) industria dei prodotti ceramici, previa macinazione [R5]; b) industria dei laterizi previa macinazione [R5]; 7.19.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) prodotti ceramici nelle forme usualmente commercializzate). b) laterizi nelle forme usualmente commercializzate. 7.20 Tipologia: rifiuti e
rottami di cermets [100807] [160205]. 7.20.1 Provenienza: industria della
metallurgia delle leghe non ferrose; rottamazione di componenti di
apparecchiature. 7.20.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuti e
rottami di materiali compositi costituiti generalmente da materiale ceramico
(allumina, carburo di silicio, grafite) e metalli (alluminio, titanio,
magnesio, ecc.), escluso amianto. 7.20.3 Attività di recupero: industria
metallurgica dei metalli non ferrosi previa separazione della frazione non
metallica [R4]. 7.20.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: metalli non ferrosi nelle forme usualmente
commercializzate. 7.21 Tipologia: pomice
esausta [200116]. 7.21.1 Provenienza: lavanderie. 7.21.2 Caratteristiche del rifiuto: materiale
inorganico a base di silice, allumina, ossido di calcio e ferro (~ 90%) e
ossidi minori Mg, K, Na (~ 10%) con contenuto in cloro <0,5% sul secco. 7.21.3 Attività di recupero: cementifici [R5]. 7.21.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: cemento nelle forme usualmente commercializzate. 7.22 Tipologia: rifiuti da
abbattimento fumi di industrie siderurgiche (silica fumes) [100203] [060801]. 7.22.1 Provenienza: attività di fusione di
leghe ferro-silicio mediante forni ad arco elettrico. 7.22.2 Caratteristiche del rifiuto: polveri
finissime aventi di norma la seguente composizione: SiO2 92÷94%, Fe2O3
1÷1,5%, Al2O3 0,1÷0,15%, CaO 0,8÷1,2%, MgO 0,8÷1,2%, alcali 0,5÷1%. 7.22.3 Attività di recupero: a) cementifici [R5]; b) industrie di materie prime e di prodotti per l'edilizia [R5]. 7.22.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) prodotti per l'edilizia nelle forme usualmente
commercializzate. 7.23 Tipologia: conchiglie
[020203] [020102] [200303]. 7.23.1 Provenienza: pulizia arenili; industria
prodotti ittici. 7.23.2 Caratteristiche del rifiuto: conchiglie
con eventuale presenza di materiali estranei (sabbia, alghe, plastiche,
ecc.). 7.23.3 Attività di recupero: messa in riserva
di rifiuti [R13] con selezione, lavaggio e separazione della componente non
inerte per sottoporli alle seguenti operazioni di recupero: a) produzione di bottoni ed altri manufatti simili[R5]. b) cementifici [R5]. 7.23.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) bottoni o altri manufatti simili nelle forme usualmente
commercializzate. b) cemento nelle forme usualmente commercializzate. 7.24 Tipologia: scorie
vetrose da gassificazione di carbone [061399] [100199] [050699]. 7.24.1 Provenienza: gassificazione di carbone,
anche ad elevato tenore di zolfo, in impianti di produzione energia elettrica
od in impianti chimici di sintesi. 7.24.2 Caratteristiche del rifiuto: solido
vetroso costituito essenzialmente da silicati, ossidi di allumino, di calcio,
ed ossidi minori. 7.24.3 Attività di recupero: a) cementifici [R5]; b) produzione di conglomerati cementizi [R5]; c) industria dei laterizi [R5]; d) produzione di asfalto e conglomerati bituminosi [R5]; e) utilizzo per rilevati e sottofondi stradali [R5]; (il recupero
è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale
secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto); 7.24.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) conglomerati cementizi nelle forme usualmente prodotte c) laterizi nelle forme usualmente commercializzate. d) asfalto e conglomerati bituminosi nelle forme usualmente
commercializzate. 7.25 Tipologia: terre e
sabbie esauste di fonderia di seconda fusione dei metalli ferrosi [100299]
[100904] [100901] [100902] [100206]. 7.25.1 Provenienza: fonderie di seconda
fusione di ghisa e di acciaio. 7.25.2 Caratteristiche del rifiuto: sabbie e
terre refrattarie miscelate con leganti inorganici (argille) e/o organici (resine
furaniche, fenoliche e isocianati) il contenuto massimo di fenolo sul rifiuto
tal quale è pari a 200 ppm; rifiuti di forme ed anime. 7.25.3 Attività di recupero: a) cementifici [R5]; b) produzione di calce idraulica [R5]; c) processi di rigenerazione delle sabbie di fonderia esauste
[R5]; d) industria dei laterizi della ceramica e dell'argilla espansa
[R5]; e) produzione di conglomerati per l'edilizia [R5]; f) industria vetraria [R5] g) industria ceramica [R5] h) produzione conglomerati bituminosi [R5]; i)
utilizzo per rilevati e sottofondi stradali
[R5] (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul
rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto); 7.25.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) calce idraulica nelle forme usualmente commercializzate; c) sabbie di fonderia; d) laterizi e argilla espansa nelle forme usualmente
commercializzate. e) conglomerati per l'edilizia nelle forme usualmente commercializzate f) vetro nelle forme usualmente commercializzate. g) materiali e/o prodotti ceramici nelle forme usualmente
commercializzate h) conglomerati bituminosi nelle forme usualmente
commercializzate; 7.26 Tipologia: rottami di
quarzo puro (070199) 7.26.1 Provenienza: industria chimica
(crogioli rotti) 7.26.2 Caratteristiche del rifiuto: schegge di
quarzo puro. 7.26.3 Attività di recupero: macinazione e
lavorazione di prodotti quarziferi (R5). 7.26.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: polveri di quarzo di varia granulometria per uso edile
e lavorazione idropitture. 7.27 Tipologia: materiali
fini da filtri aspirazioni polveri di fonderia di ghisa e da rigenerazione
sabbia [100203] [100299]. 7.27.1 Provenienza: fonderie di seconda
fusione di ghisa. 7.27.2 Caratteristiche del rifiuto: silice
>70%, ossidi di Al, ossidi di Mg, ossidi Fe e altri ossidi minori, non
contenenti PCB e PCT >25 ppm e PCDD >2,5 ppb 7.27.3 Attività di recupero: a) cementifici [R5]; b) produzione di calcestruzzo [R5]; c) industria dei laterizi [R5]; d) produzione di conglomerati per l'edilizia [R5]; e) produzione vetraria [R5]; f) produzione di conglomerati bituminosi [R5]; 7.27.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) calcestruzzo nelle forme usualmente commercializzate. c) laterizi nelle forme usualmente commercializzate d) conglomerati per edilizia nelle forme usualmente
commercializzate e) vetro nelle forme usualmente commercializzate f) conglomerati bituminosi nelle forme usualmente
commercializzate. 7.28 Tipologia: supporti
inerti di catalizzatori [061201] [061202] [070106] [070206] [070306] [070406]
[070506] [070606] [160102] [190109] [050302]. 7.28.1 Provenienza: attività di rigenerazione
di catalizzatori esausti effettuata anche presso gli impianti di cracking
catalitico in raffineria di petrolio. 7.28.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuti
costituiti essenzialmente da inerti (ceramica, carbonato di calcio, allumina,
silicoalluminati, silicati ecc.) già sottoposti a lavaggio e disattivazione
ai fini della sicurezza con diossine <2,5 ppb e PCB e PCT <25 ppm. 7.28.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: cemento nelle forme usualmente commercializzate. 7.29 Tipologia: rifiuti di
lana di vetro e lana di roccia [170602]. 7.29.1 Provenienza: attività di manutenzione
e/o di demolizione. 7.29.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuti solidi
costituiti essenzialmente da silicati, con possibili tracce di composti
organici, escluso amianto. 7.29.3 Attività di recupero: cementifici [R5]. 7.29.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: cemento nelle forme usualmente commercializzate. 7.30 Tipologia: sabbia e
conchiglie che residuano dalla vagliatura dei rifiuti provenienti dalla
pulizia degli arenili [170502] [200303]. 7.30.1 Provenienza: processo di vagliatura dei
rifiuti provenienti dalla pulizia degli arenili. 7.30.2 Caratteristiche del rifiuto: miscela di
sabbia, altri inerti, conchiglie e altre 7.30.3 Attività di recupero: messa in riserva
di rifiuti (R13) con vagliatura, pulizia e drenaggio e captazione delle acque
di eluizione e di percolazione, eventuale separazione della frazione
costituita da conchiglie con materiale estraneo <10% per sottoporre il
rifiuto alle seguenti operazioni di recupero: a) cementifici [R5]. b) ripascimento di arenili soggetti a fenomeni erosivi [R10]; 7.30.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate. 7.31 Tipologia: terre da
coltivo, derivanti da pulizia di materiali vegetali eduli e dalla battitura
della lana sucida: terre e rocce di scavo [020199] [020401] [170501] 7.31.1 Provenienza: industria agroalimentare
in genere e industria laniera, attività di scavo. 7.31.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuto
costituito da terriccio con eventuali parti vegetali e sostanze organiche;
parti di fibra di lana; materiale inerte vario costituito da terra con
presenza di ciotoli, sabbia, ghiaia. 7.31.3 Attività di recupero: a) industria della ceramica e dei laterizi [R5]. b) utilizzo per recuperi ambientali di ex cave, discariche
esaurite e bonifica di aree inquinate (il recupero è 7.31.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: prodotti ceramici e/o laterizi nelle forme 8. RIFIUTI
DERIVATI DA OPERAZIONI DI CONCIATURA E DALL'UTILIZZO DEL CUOIO E RIFIUTI
TESSILI 8.1 Tipologia:
olio di follone [040199]. 8.1.1 Provenienza: ingrassaggio
delle pelli per pellicceria. 8.1.2 Caratteristiche del
rifiuto: olio denso a base di olio minerale, lanolina e altri grassi naturali
penetranti. 8.1.3 Attività di recupero: a) attività edilizie come distaccante per cemento [R5]; b) recupero tal quale nell'industria conciaria per l'ingrassaggio
della pelle [R5]. 8.2 Tipologia:
peluria e pelucchi tessili [040202] [040204] [040201] [040203]. 8.2.1 Provenienza: industrie
tessili. 8.2.2 Caratteristiche del
rifiuto: materiale fibroso igroscopico costituito da fibre naturali in
quantità variabile di colore naturale o colorate. 8.2.3 Attività di recupero: a) industria della carta [R3] b) impiego nelle lettiere per animali [R3]; 8.2.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: carta, carta catramata e cartone
nelle forme usualmente commercializzate; 8.3 Tipologia:
refluo contenente grasso di lana [040210]. 8.3.1 Provenienza: industria
laniera, acque di lavaggio e sgrassatura della lana. 8.3.2 Caratteristiche del
rifiuto: soluzioni acquose contenenti grasso di lana. 8.3.3 Attività di recupero:
centrifugazione per separazione della parte oleosa [R3]. 8.3.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: grasso di lana nelle forme
usualmente commercializzate 8.4 Tipologia:
rifiuti di materiali tessili compositi e della lavorazione di fibre naturali,
sintetiche e artificiali [040201] [040202] [040203] [040204] [040205]
[040206] [040207] [040208] [040209] [160208] [200110] [200111] 8.4.1 Provenienza: industria
della produzione, lavorazione ed utilizzo delle fibre tessili naturali,
sintetiche e artificiali; industria della confezione, industria del mobile,
industria automobilistica; industria dei rivestimenti e della pavimentazione
tessile. 8.4.3 Attività di recupero: messa
in riserva [R13] per la produzione di materie prime secondarie per
l'industria tessile mediante selezione, separazione, igienizzazione [R3]. 8.4.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: materie prime secondarie per
l'industria tessile conformi alle specifiche merceologiche delle CCIAA di
Milano e Firenze. 8.5 Tipologia:
trucioli, ritagli e altri rifiuti di cuoio [040109] [040199]. 8.5.1 Provenienza: industria
conciaria, calzaturiera, della pelletteria e dell'abbigliamento in genere. 8.5.2 Caratteristiche del
rifiuto: filamenti corti arricciati e piccoli pezzi di tessuto fibroso
collagenico. 8.5.3 Attività di recupero: a) mescolamento con altre materie (lattice) in macchine
impastatrici, essiccamento e bobinatura in rulli; oppure b) riutilizzo tal quale nell'industria manufatturiera e della
pelletteria [R3]. 8.5.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cuoio rigenerato, cuoio torrefatto; b) manufatti in cuoio e in pelle di limitate dimensioni. 8.6 Tipologia:
scarti solidi conciati al vegetale [040108] [040109]. 8.6.1 Provenienza: fasi di
spaccatura, rasatura, rifilatura e smerigliatura dell'industria conciaria e
del settore manifatturiero. 8.6.2 Caratteristiche del
rifiuto: ritagli di tessuto fibroso collagenico di dimensioni variabili. 8.6.3 Attività di recupero:
idrolisi con successiva essiccazione e vagliatura per la produzione di cuoio
rigenerato [R3]. 8.6.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: cuoio rigenerato adatto al
riutilizzo nell'industria manifatturiera. 8.7 Tipologia:
rifiuti di smerigliatura, rasatura [040108] [040199]. 8.7.1 Provenienza: industria
conciaria, fasi di smerigliatura, rasatura. 8.7.2 Caratteristiche del
rifiuto: polvere più o meno fine e/o rifiuti di pellame. 8.7.3 Attività di recupero: a) industria del cuoio ricostruito [R3]; b) industria delle colle [R3]; c) industria di cartoni speciali [R3]. 8.7.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) articoli di cuoio ricostituito; b) colle nelle forme usualmente commercializzate; c) cartoni speciali nelle forme usualmente commercializzate. 8.8 Tipologia:
carniccio di scarnatura, rasatura, spaccatura e pezzamatura in pelo [040108]
[040199]. 8.8.1 Provenienza: industria
conciaria, fasi di scarnatura, rasatura, spaccatura e pezzamatura in pelo. 8.8.2 Caratteristiche del
rifiuto: polvere più o meno fine e/o rifiuti di pellame. 8.8.3 Attività di recupero:
industria delle colle, delle gelatine, degli idrolizzati proteici [R3]; 8.8.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: colle, gelatine e idrolizzati
proteici nelle forme usualmente commercializzate. 8.9 Tipologia:
indumenti, accessori di abbigliamento ed altri manufatti tessili confezionati
post-consumo [200110] [200111]. 8.9.1 Provenienza: cicli di
post-consumo. 8.9.2 Caratteristiche del
rifiuto: materiale costituito da indumenti, accessori di abbigliamento ed
altri manufatti tessili confezionati di lino, cotone, lana, altre fibre
naturali artificiali e sintetiche, non impregnati da oli, morchie, non
contenenti materiali impropri. 8.9.3 Attività di recupero: a) messa in riserva [R13] per la destinazione in cicli di consumo
mediante selezione e igienizzazione per b) messa in riserva [R13] per la produzione di materie prime
secondarie per l'industria tessile mediate selezione, 8.9.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) indumenti, accessori di abbigliamento ed altri manufatti
tessili confezionati utilizzabili direttamente in cicli di consumo. b) materie prime secondarie per l'industria tessile conformi alle
specifiche delle CCIAA di Milano e Firenze. 9 RIFIUTI
DI LEGNO E SUGHERO 9.1 Tipologia:
scarti di legno e sughero, imballaggi di legno [030101] [030102] [150103]
[030103] [030199] [170201] [200107] [200301]. 9.1.1 Provenienza: industria
edile e raccolta differenziata, attività industriali, artigianali,
commerciali, agricole e di servizio; attività di demolizioni. 9.1.2 Caratteristiche del
rifiuto: legno in scarti di diverse dimensioni e segatura, con possibili
presenze di polveri di natura inerte; cassette, pallets e altri imballaggi in
legno non trattato, sfridi di pannelli (compensati listellari, di fibra, di
particelle ecc.) di legno trattato, nobilitato, compreso MDF, polverino di
carteggiatura. 9.1.3 Attività di recupero: messa
in riserva di rifiuti di legno [R13] con lavaggio eventuale, cernita,
adeguamento volumetrico o cippatura per sottoporli alle seguenti operazioni
di recupero: a) recupero nell'industria della falegnameria e carpenteria [R3]; b) recupero nell'industria cartaria [R3]; c) recupero nell'industria del pannello di legno [R3]; 9.1.4 Caratteristiche delle materie
prime e/o dei prodotti ottenuti: a) manufatti a base legno e sughero nelle forme usualmente
commercializzate; b) pasta di carta e carta nelle forme usualmente
commercializzate; c) pannelli nelle forme usualmente commercializzate. 9.2 Tipologia:
scarti di legno e sughero, imballaggi di legno [030101] [030103] [030102]. 9.2.1 Provenienza: industria
della lavorazione del legno vergine. 9.2.2 Caratteristiche del
rifiuto: legno vergine in scarti di diverse dimensioni e segatura, con
possibili presenze di polveri di natura inerte. 9.2.3 Attività di recupero: messa
in riserva di rifiuti di legno [R13] per l'ottenimento di materie prime
secondarie mediante lavaggio, cernita, adeguamento volumetrico o cippatura
[R3]. 9.2.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: 9.3 Tipologia:
rifiuti costituiti da legno impregnato con preservante a base di creosoto
[030199] [170201]. 9.3.1 Provenienza: industria del
trattamento del legno; reti ferroviarie; reti di telecomunicazioni; raccolta
post-servizio di manufatti. 9.3.2 Caratteristiche del
rifiuto: spezzoni e manufatti di legno impregnato con oli derivanti dalla
distillazione del catrame di carbon fossile (creosoto), con un contenuto
<250 g/Kg di legno. 9.3.3 Attività di recupero: a) reimpiego nelle strutture ferroviarie per scopi diversi da
quello originario (es. passatoie, barriere di contenimento) [R3]; b) falegnameria e carpenteria per la realizzazione di
palificazioni di palizzate, di paravalanghe, di contenimenti di 9.3.4 Caratteristiche delle materie
prime e/o dei prodotti ottenuti: il prodotto ha le stesse caratteristiche del
legno nuovo impregnato con un contenuto di creosoto che al massimo può
raggiungere il valore massimo di 250 g/K di legno. Nel caso di cui alla
lettera b del punto 9.3.3 il prodotto deve essere contrassegnato con marchio
indelebile che ne indichi il divieto di utilizzo come combustibile domestico.
In ogni caso è vietato l'utilizzo per la 9.4 Tipologia:
rifiuti costituiti da legno impregnato con preservante a base di sali
[030199] [170201]. 9.4.1 Provenienza: industria del
trattamento del legno: reti di distribuzione del servizio telefonico,
telegrafico, elettrico; raccolta post-servizio di manufatti. 9.4.2 Caratteristiche del
rifiuto: mix di spezzoni e manufatti di legno, anche parzialmente logorato o
comunque 9.4.3 Attività di recupero: a) verifica strutturale per il reimpiego tal quale se a
specifica; eventuale lavorazione meccanica se destinata alla b) trattamento di detossificazione mediante liscivazione in
soluzioni acide e successivo lavaggio con produzione di c) produzione di chips detossificati per la produzione di
manufatti in legno pressato con l'apporto di leganti o 9.4.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) il prodotto ha le stesse caratteristiche del legno nuovo
impregnato con un contenuto di elementi impregnanti b) soluzione esausta riutilizzabile nel processo di
impregnazione; manufatti in legno pressato e manufatti in c) Chips di legno detossificati per la produzione di manufatti in
legno pressato o manufatti in calcestruzzo-legno o 9.5 Tipologia:
black-liquor [030199]. 9.5.1 Provenienza: industria del
pannello di fibra di legno; cartiere. 9.5.2 Caratteristiche del rifiuto
e valori limite delle sostanze pericolose: soluzioni acquose ad alto
contenuto di lignina (circa 35%); sul tal quale: 9.5.3 Attività di recupero:
industria del pannello [R3]. 9.5.4 Caratteristiche del
prodotto ottenuto: pannelli di particelle nelle forme usualmente
commercializzate. 9.6 Tipologia:
rifiuti di carte decorative impregnate [030199]. 9.6.1 Provenienza: industria
produzione e utilizzo carte impregnate del laminato; industria del pannello
nobilitato e industria della componentistica dell'arredamento. 9.6.2 Caratteristiche del
rifiuto: carta impregnata con resina ureica, melaminica, fenolica e
poliesteri. 9.6.3 Attività di recupero: messa
in riserva di rifiuti [R13] con eventuale cernita e/o macinazione per sottoporli
alle seguenti operazioni di recupero: a) recupero nell'industria del laminato b) recupero nell'industria dei laterizi [R3]; c) recupero nell'industria del pannello di legno e industria
della componentistica per l'arredamento. [R3]; 9.6.4 Caratteristiche delle
materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) laminato nelle forme usualmente commercializzate; b) laterizi nelle forme usualmente commercializzate. c) pannelli e componenti per l'arredamento nelle forme usualmente
commercializzate; 10. RIFIUTI SOLIDI
IN CAUCCIÙ E GOMMA 10.1 Tipologia: cascami e
scarti di produzione, rifiuti di polvere e granuli [070299] [160302]. 10.1.1 Provenienza: industria della gomma e
della produzione di pneumatici; altre attività produttive, commerciali e
artigianali. 10.1.2 Caratteristiche del rifiuto: polveri,
granuli, materozze, ritagli, trucioli, bave, sfridi e mescole fuori specifica
di gomma con eventuali additivi. 10.1.3 Attività di recupero: messa in riserva
di rifiuti di gomma [R13] con eventuale macinazione con sistemi meccanici e/o
criogeni e lavaggio, con separazione degli inquinanti occasionali per
sottoporre i rifiuti di gomma alle seguenti operazioni di recupero: a) recupero, previa eventuale devulcanizzazione, in mescole
compatibili in alternativa o in parziale sostituzione b) recupero nella produzione di articoli tecnici in mescole
compatibili [R3]. c) recupero nella produzione di bitumi modificati in impianti
fissi [R3].; d) recupero nella produzione di parabordi dopo eventuale
compattazione meccanica [R3]. 10.1.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) e b) manufatti in gomma nelle forme usualmente
commercializzate; b) c) bitumi modificati nelle forme usualmente commercializzate; d) parabordi nelle forme usualmente commercializzate. 10.2 Tipologia: pneumatici
non ricostruibili, camere d'aria non riparabili e altri scarti di gomma
[160103]. 10.2.1 Provenienza: industria della
ricostruzione pneumatici, attività di sostituzione e riparazione pneumatici e
attività di servizio, attività di autodemolizione autorizzata ai sensi del
decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e successive modifiche e
integrazioni, autoriparazione e industria automobilistica. 10.2.2 Caratteristiche del rifiuto: pneumatici
usurati e camere d'aria con eventuale presenza di inquinanti superficiali
(IPA <10 ppm); scarti di gomma di varie dimensioni e forme. 10.2.3 Attività di recupero: messa in riserva
di rifiuti di gomma [R13] con lavaggio, triturazione e/o vulcanizzazione per
sottoporli alle seguenti operazioni di recupero: a) recupero nell'industria della gomma per mescole compatibili
[R3]; b) recupero nella produzione bitumi [R3]; c) realizzazione di parabordi previo lavaggio chimico fisico se
contaminato, eventuale macinazione, compattazione 10.2.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) manufatti in gomma nelle forme usualmente commercializzate; b) e c) bitumi e parabordi nelle forme usualmente
commercializzate. 10.3 Tipologia: pneumatici
ricostruibili [160103]. 10.3.1 Provenienza: raccolta differenziata;
attività di servizio ed utilizzo, autoriparazione, autodemolizione
autorizzata ai sensi del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e
successive modifiche e integrazioni, autoriparazione e industria
automobilistica. 10.3.2 Caratteristiche del rifiuto: pneumatici
usurati. 10.3.3 Attività di recupero: messa in riserva
di rifiuti di gomma [R13] con selezione e accettazione delle carcasse per
sottoporle alle operazioni di recupero di raspatura, eventuali riparazioni e
soluzionatura; vulcanizzazione controllo finale e rifinitura [R3].. 10.3.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: pneumatici ricostruiti rispondenti alle 11. RIFIUTI
DERIVATI DALL'INDUSTRIA AGROALIMENTARE 11.1 Tipologia: morchie,
fecce e fondami di serbatoi di stoccaggio; reflui liquidi, terre e farine
fossili coadiuvanti di decolorazione di oli e grassi, panelli filtrazione
grassi; scarti e fondami di raffinazione dell'industria degli oli, dei grassi
vegetali e animali [020303] [020399]. 11.1.1 Provenienza: industria olearia e
margariniera e della lavorazione ed estrazione dei grassi. 11.1.2 Caratteristiche del rifiuto: fango e/o
liquidi acquosi costituiti da sostanze oleose e grasse di natura vegetale con
percentuale variabile; terre e farine fossili contenenti oli e grassi
vegetali. 11.1.3 Attività di recupero: recupero olio
presso le raffinerie mediante estrazione e raffinazione [R3]. 11.1.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: olio non alimentare nelle forme usualmente
commercializzate. 11.2 Tipologia: terre e
farine fossili disoleate [020399]. 11.2.1 Provenienza: raffinerie per il recupero
dell'olio di cui al punto 11.1.3. 11.2.2 Caratteristiche del rifiuto: silice
sotto forma di silicati e idrosilicati di alluminio. 11.2.3 Attività di recupero: a) industria dei laterizi e dell'argilla espansa, se esenti da
solventi residuali aggiunti per il recupero degli oli [R5]; b) cementifici [R5]; c) attività di recupero ambientale (il recupero è subordinato
all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale d) utilizzo per copertura di discariche per RSU; la percentuale
di rifiuto utilizzabile in miscela con la materia prima non dovrà essere
superiore al 30% in peso; (il recupero è subordinato all'esecuzione del test
di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente
decreto) [R5] 11.2.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) laterizi e argilla espansa nelle forme usualmente
commercializzate. b) cemento nelle forme usualmente commercializzate; 11.3 Tipologia: carte
esauste da filtrazione oli [020399]. 11.3.1 Provenienza: industria olearia e
margariniera. 11.3.2 Caratteristiche del rifiuto: materiale
cellulosico contaminato da sostanze oleose e sedimenti grassi. 11.3.3 Attività di recupero: recupero olio
presso le raffinerie mediante estrazione e raffinazione [R3]. 11.3.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: olio non alimentare nelle forme usualmente
commercializzate. 11.4 Tipologia: reflui
liquidi della industria di raffinazione degli oli, dei grassi vegetali e
animali [020399]. 11.4.1 Provenienza: raffinerie di cui al punto
11.11.3. 11.4.2 Caratteristiche del rifiuto: reflui
liquidi disoleati con sostanze oleose e grasse residue in percentuale minima. 11.4.3 Attività di recupero: a) industria saponiera e dei tensioattivi [R3]; b) industria della gomma [R3]; c) industria dei cartoni catramati [R3]; d) industria degli inchiostri da stampa [R3]. 11.4.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) prodotti dell'industria saponiera e dei tensioattivi nelle
forme usualmente commercializzate; b) gomma nelle forme usualmente commercializzate; c) cartoni catramati nelle forme usualmente commercializzate; d) inchiostri da stampa nelle forme usualmente commercializzate. 11.5 Tipologia: foglie di
the esauste [020304]. 11.5.1 Provenienza: industria dolciaria. 11.5.2 Caratteristiche del rifiuto: foglie di
the umide. 11.5.3 Attività di recupero: tintorie come
colorante per tessuti [R3]. 11.6 Tipologia: tartaro
grezzo [020703]. 11.6.1 Provenienza: industria vinicola. 11.6.2 Caratteristiche del rifiuto: tartrati
solidi. 11.6.3 Attività di recupero: industria
produzione acido tartarico e sali [R3]. 11.6.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: acido tartarico e sali nelle forme usualmente
commercializzate. 11.7 Tipologia: vinacce e
fecce esauste [020702] [020799]. 11.7.1 Provenienza: distillerie, produzione di
coloranti naturali. 11.7.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuti a
base cellulosica, costituiti da bucce, vinaccioli e fanghi. 11.7.3 Attività di recupero: produzione di
tartrati [R3]. 11.7.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: tartrati nelle forme usualmente commercializzate; 11.8 Tipologia: lolla di
riso, guscetta di cotone [020304] [040201]. 11.8.1 Provenienza: industria agroalimentare, industria
tessile. 11.8.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuti
costituiti da scarti vegetali originatisi durante la sgranatura del riso e
dalla prima parte del ciclo di filatura del cotone. 11.8.3 Attività di recupero: produzione di
lettiere per allevamenti zootecnici [R3]. 11.9 Tipologia: rifiuti di
cloruro di sodio [020299] [040199]. 11.9.1 Provenienza: salatura nell'industria
delle carni, scuotimento delle pelli salate nell'industria conciaria. 11.9.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuti
solidi di cloruro di sodio. 11.9.3 Attività di recupero: utilizzo come
antighiaccio stradale [R5]. 11.10 Tipologia: rifiuti misti della
lavorazione del tabacco [020304] [020399]. 11.10.1
Provenienza: manifatture tabacchi. 11.10.2
Caratteristiche del rifiuto: frammenti e polveri di tabacco con agenti
concianti e profumanti (cacao, miele, zuccheri, ecc.) ed eventuale presenza
di rifiuti di carta vergata e colle di amido. 11.10.3 Attività
di recupero: macinazione, vagliatura, laminazione, incollaggio con
agglutinanti (semi di carruba) su supporto di cellulosa pura [R3]; 11.10.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) laminati di tabacco omogeneizzato. 11.11 Tipologia: oli esausti vegetali
ed animali [020304] [200109]. 11.11.1
Provenienza: fabbricazione di oli e grassi vegetali e animali; attività di
ristorazione, rosticcerie, pasticcerie, industrie alimentari. 11.11.2
Caratteristiche del rifiuto: rifiuto oleoso contenente particolato di
sostanze di natura animale e vegetale. 11.11.3 Attività di
recupero: a) produzione di grassi colati [R3] [R9]; b) produzione argilla espansa [R3]. c) produzione inchiostri da stampa [R3]; d) produzione di distaccanti per l'edilizia [R3] [R9]; e) produzione lubrificanti [R3] [R9]; f) industria saponiera e dei tensioattivi [R3]. 11.11.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) grassi colati nelle forme usualmente commercializzate; b) argilla espansa nelle forme usualmente commercializzate c) inchiostri da stampa nelle forme usualmente commercializzate; d) distaccante per casseforme; e) lubrificanti nelle forme usualmente commercializzate; f) prodotti dell'industria saponiera e dei tensioattivi nelle
forme usualmente commercializzate. 11.12 Tipologia: sansa esausta di oliva
(polpa o farina) [020303] 11.12.1
Provenienza: industria olearia, processo di produzione di olio di sansa
mediante estrazione con solvente. 11.12.2
Caratteristiche del rifiuto: materiale sciolto rappresentato prevalentemente
da frammenti, particelle e polvere di nocciolo di oliva privati della parte
di polpa grassa residua; di granulometria variabile da 10 a 6000 µm e ad alto
contenuto di lignina e solvente in tracce. 11.12.3 Attività
di recupero: reimpiego nel settore della produzione e del riciclaggio di
materie plastiche caricate con polvere di legno, produzione del pannello di
particelle, previa vagliatura ed essiccazione [R3]. 11.12.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: lastre e/o
pannelli estrusi monostrato e/o multistrato di spessore variabile esente da
esano residuo nelle forme e dimensioni usualmente commercializzate; pannelli
di particelle rivestiti e/o nobilitati da termoformare esenti da esano
residuo nelle forme 11.13 Tipologia: scarti e sfridi di
granaglia per uso zootecnico [020304]. 11.13.1
Provenienza: industria alimentazione zootecnica. 11.13.2
Caratteristiche del rifiuto: materiale minuto a prevalente composizione
amidacea. 11.13.3 Attività
di recupero: industria cartaria [R3]. 11.13.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: carta e
cartone nelle forme usualmente commercializzate. 11.14 Tipologia: reflui di cloruro di sodio
in soluzione [020299] [060304]. 11.14.1
Provenienza: produzione, lavorazione e conservazione delle carni; lavaggio di
sale marino greggio. 11.14.2
Caratteristiche del rifiuto: soluzione di cloruro di sodio con tracce di
materiale organico. 11.14.3 Attività
di recupero: industria conciaria come preservante [R5]. 12. FANGHI 12.1 Tipologia: fanghi da
industria cartaria [030302] [030303] [030304] [030305] [030306] [030399]. 12.1.1 Provenienza: depurazione acque di
processo e reflue delle industrie cartarie. 12.1.2.
Caratteristiche del rifiuto: fango palabile. 12.1.3 Attività di recupero: a) industria cartaria per produzione pasta di carta e di carta di
bassa qualità [R3]; b) industria dei laterizi e dell'argilla espansa [R5]; c) cementifici [R5] [con esclusione del rifiuto 030303]; d) produzione di conglomerati cementizi [con esclusione del
rifiuto 030303] [R5] ; e) produzione di pannelli in fibra [con esclusione del rifiuto
030303] [R3]; f) utilizzo e per recuperi ambientali (la percentuale di fango
utilizzabile in miscela con il terreno non dovrà essere g) utilizzo per la copertura di discariche per RSU; la
percentuale di rifiuto utilizzabile in miscela con la materia prima non dovrà
essere superiore al 30% in peso (il recupero è subordinato all'esecuzione del
test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al
presente decreto) [R5] 12.1.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) pasta di carta e carta di bassa qualità nelle forme usualmente
commercializzate; b) laterizi e argilla espansa nelle forme usualmente commercializzate c) cemento nelle forme usualmente commercializzate; d) conglomerati cementizi nelle forme usualmente
commercializzate; e) pannelli in fibra nelle forme usualmente commercializzate. 12.2 Tipologia: fanghi di
dragaggio [170502]. 12.2.1 Provenienza: attività di dragaggio di
fondali di laghi, dei canali navigabili o irrigui e corsi d'acqua (acque
interne), pulizia di bacini idrici. 12.2.2 Caratteristiche del rifiuto: materiale
composto da limi, argille, sabbie e ghiaie con contenuto in acqua <80%,
idrocarburi totali <30 mg/kg SS, PCB <0,01 mg/kg SS, IPA <1 mg/Kg
SS, pesticidi organoclorurati <0,01mg/kg SS, coliformi fecali <20 MPN
in 100 ml; salmonelle assenti in 5000 ml. 12.2.3 Attività di recupero: a) formazione di rilevati e sottofondi stradali previo
essiccamento ed eventuale igienizzazione (il recupero è subordinato
all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo
in allegato 3 al presente decreto) [R5]; b) esecuzione di terrapieni e arginature, ad esclusione delle
opere a contatto diretto o indiretto con l'ambiente marino, previo
essiccamento ed eventuale igienizzazione (il recupero è subordinato
all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo
in allegato 3 al presente decreto) [R5]. 12.3 Tipologia: fanghi e
polveri da segagione e lavorazione pietre, marmi e ardesie [010202] [010403]
[010406]. 12.3.1 Provenienza: lavorazione materiali
lapidei di natura calcarea. 12.3.2 Caratteristiche del rifiuto: fanghi
contenenti oltre l'85% di carbonato di calcio sul secco. 12.3.3 Attività di recupero: previa eventuale
disidratazione, essiccamento, vagliatura, frantumazione, micronizzazione: a) produzione conglomerati cementizi [R5]; b) cementifici [R5]; c) industria cartaria [R5]; d) produzione idropitture [R5] e) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo
il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R5]; f) attività di recuperi ambientali (il recupero è subordinato all'esecuzione
del test di cessione sul rifiuto tal quale g) neutralizzazione di rifiuti acidi [R5]; h) utilizzo come reagente per la desolforazione fumi di
combustione [R7]; i)
utilizzo per la copertura di discariche per
RSU; la percentuale di rifiuto utilizzabile in miscela con la materia prima
non dovrà essere superiore al 30% in peso (il recupero è subordinato
all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo
in allegato 3 al presente decreto) [R5] 12.3.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) conglomerati cementizi nelle forme usualmente
commercializzate; b) cemento nelle forme usualmente commercializzate; c) prodotti cartari nelle forme usualmente commercializzate; d) idropitture. 12.4 Tipologia: fanghi e
polveri da segagione, molatura e lavorazione granito [010202] [010403]
[010406]. 12.4.1 Provenienza: lavorazione materiali
lapidei di natura silicea. 12.4.2 Caratteristiche del rifiuto: fanghi
filtropressati palabili contenenti oltre il 50% di silicati. 12.4.3 Attività di recupero: previa eventuale
disidratazione, essiccazione, vagliatura, micronizzazione, compattazione,
deferrizzazione: a) cementifici [R5]; b) produzione di conglomerati cementizi [R5]; c) industria dei laterizi in aggiunta all'impasto con impiego
limitato al 5% sul secco [R5]; d) industria della ceramica [R5]; e) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo
il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R5]; f) utilizzo per recuperi ambientali (il recupero è subordinato
all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale g) utilizzo per la copertura di discariche per RSU; la
percentuale di rifiuto utilizzabile in miscela con la materia prima non dovrà
essere superiore al 30% in peso (il recupero è subordinato all'esecuzione del
test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al
presente decreto) [R5]; 12.4.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate b) conglomerati cementizi nelle forme usualmente
commercializzati; c) laterizi nelle forme usualmente commercializzate; d) prodotti ceramici nelle forme usualmente commercializzate. 12.5 Tipologia:
marmoresine [010406]. 12.5.1 Provenienza: industria della
lavorazione degli agglomerati e di altri materiali lapidei trattati. 12.5.2 Caratteristiche del rifiuto: fanghi e
rottami lapidei a base di CaCO3 con presenza di stirene <500 ppm sul
secco. 12.5.3 Attività di recupero: a) cementifici [R5]; b) formazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto 12.5.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; 12.6 Tipologia: fanghi,
acque, polveri e rifiuti solidi da processi di lavorazione e depurazione
acque ed emissioni aeriformi da industria ceramica [080202] [080203] [101202]
[101203] [101204] [101205] [101299]. 12.6.1 Provenienza: industria ceramica. 12.6.2 Caratteristiche del rifiuto: fanghi,
acque, polveri e rifiuti solidi a matrice allumino-silicatica ed argillosa a
base di PbO <25%, B2O3 <20% e CdO <3%. 12.6.3 Attività di recupero: a) industrie ceramiche della produzione di piastrelle che
adottino sistemi di macinazione delle materie. L'impiego massimo consentito
nelle miscele per il supporto è limitato al 2% sul secco [R5]; b) recupero negli impasti ceramici [R5] c) industria dei laterizi. L'impiego massimo nella miscela è
limitato al 10% sul secco [R5]; d) industrie ceramiche nella preparazione degli smalti [R5]; e) cementifici con impiego massimo del 5% sul secco nella miscela
cruda [R5]; f) utilizzo come scorificante di ferro nei cicli termici primari
dei metalli non ferrosi (Zn, Pb) [R5]; 12.6.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) piastrelle nelle forme usualmente commercializzate. b) impasti ceramici nelle forme usualmente commercializzate; c) laterizi nelle forme usualmente commercializzate; d) smalti per l'industria ceramica nelle forme usualmente
commercializzate; e) cemento. 12.7 Tipologia: fanghi
costituiti da inerti [010102] [010202] [010405]. 12.7.1 Provenienza: chiarificazione o
decantazione naturale di acque da lavaggio di inerti; attività estrattive. 12.7.2 Caratteristiche del rifiuto: fanghi
contenenti limi, argille, terriccio ed eventuali elementi di natura vegetale. 12.7.3 Attività di recupero: previa eventuale
disidratazione: a) industria dei laterizi in aggiunta all'impasto, industria
dell'argilla espansa [R5]; b) cementifici [R5]. c) preparazione di miscele e conglomerati destinati a recuperi
ambientali (il recupero è subordinato all'esecuzione 12.7.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) laterizi e argilla espansa nelle forme usualmente
commercializzate. b) cemento nelle forme usualmente commercializzate. 12.8 Tipologia: fanghi da trattamento
acque di processo [070602] [070402] [070302] [070202] [070102] [061399]
[070502] [060501] [070702] [100199] [190804] 12.8.1 Provenienza: centrali termoelettriche,
industria chimica e manufatturiera e del legno 12.8.2 Caratteristiche del rifiuto: fanghi
costituiti indicativamente da sabbia 67%, limo 29% e argilla 4% sul secco e
contenenti allume, sali di ferro, carbonato di calcio, idrossido di magnesio. 12.8.3 Attività di recupero: a) cementifici [R5]; b) industria dei laterizi e argilla espansa [R5]. 12.8.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) laterizi e argilla espansa nelle forme usualmente
commercializzate. 12.9 Tipologia: fango
secco di natura sabbiosa [101103]. 12.9.1 Provenienza: molatura del vetro. 12.9.2 Caratteristiche del rifiuto: solido
palabile di colore grigio con umidità pari al 50%, contenente piombo <60
ppm e rame totale <400 ppm sul secco.. 12.9.3 Attività di recupero: a) recuperi ambientali (il recupero è subordinato all'esecuzione
del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al
presente decreto) [R10]; b) formazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto 12.10 Tipologia: fanghi da lavorazione
lana sucida [040202]. 12.10.1
Provenienza: battitura e lavaggio della lana di pecora. 12.10.2 Caratteristiche
del rifiuto: miscela acquosa con rifiuti di terra, parti vegetali e parti di
fibre di lana. 12.10.3 Attività
di recupero: industria dei laterizi nell'impasto con riutilizzo massimo del
10% sul secco, previo trattamento chimico-fisico a base di calce;
filtropressatura o disidratazione [R5]. 12.10.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: laterizi nelle
forme usualmente commercializzate. 12.11 Tipologia: fanghi da processi di
pulizia manufatti in acciaio, decantazione acque di raffreddamento dei
processi dell'industria siderurgica [120202] [120203] 12.11.1
Provenienza: industria meccanica, industria siderurgica. 12.11.2
Caratteristiche del rifiuto: fanghi palabili con tenore in ferro minimo 30%
unitamente a SiO2, CaO e Al2O3 con presenza o meno di scaglie di ferro e
polverino di carbone, con eventuale contenuto in cloro <0,5%. 12.11.3 Attività
di recupero: previa eventuale essiccazione e/o condizionamento: a) industria siderurgica nella preparazione della carica di
altoforno [R5]; b) cementifici, come aggiunta al clinker come additivo nella
carica al forno per la produzione di cementi ferrici [R5]; c) produzione di calcestruzzo e conglomerati cementizi [R5]; d) industria dei laterizi [R5] e) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo
il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R5]; 12.11.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) ghisa nelle forme usualmente commercializzate; b) cemento nelle forme usualmente prodotte; c) conglomerati di calcestruzzo e cementizi nelle forme
usualmente prodotte; d) laterizi nelle forme usualmente commercializzate; 12.12 Tipologia: fanghi da abbattimento
polveri da lavorazione terre per fonderie di metalli ferrosi [100204]
[100205]. 12.12.1
Provenienza: fonderie di ghisa e di acciaio. 12.12.2
Caratteristiche del rifiuto: fanghi contenenti ossidi di silicio 30-60%,
ossidi di alluminio 6-10%, ossidi di magnesio 1-3%, ferro 4-30% ed altri
ossidi minori. 12.12.3 Attività
di recupero previo eventuale essiccamento: a) cementifici [R5]; b) industria dei prodotti per l'edilizia [R5]; c) industria dei laterizi [R5]; d) produzione di conglomerati bituminosi [R5] 12.12.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) prodotti per l'edilizia nelle forme usualmente
commercializzate. c) laterizi nelle forme usualmente commercializzate. d) conglomerati bituminosi nelle forme usualmente
commercializzate. 12.13 Tipologia: fanghi da impianti di
decantazione, chiarificazione e decarbonatazione delle acque per la
preparazione di acqua potabile o di acqua addolcita, demineralizzata per uso
industriale [190802] [190902] [190903]. 12.13.1
Provenienza: attività industriali e decantazione naturale. 12.13.2
Caratteristiche del rifiuto: fanghi a prevalente contenuto di argilla,
carbonato di calcio, limi, sabbie e terriccio ed eventuali tracce di
materiali ferrosi. 12.13.3 Attività
di recupero: a) cementifici [R5]; b) industria dei laterizi [R5]. 12.13.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) laterizi nelle forme usualmente commercializzate. 12.14 Tipologia: fanghi da trattamento sul
posto degli effluenti [060501]. 12.14.1
Provenienza: anodizzazione dell'alluminio e soluzioni alcaline di
decappaggio. 12.14.2
Caratteristiche del rifiuto: soluzioni alcaline provenienti dal decappaggio e
fanghi di idrato di alluminio separati con filtropressa. 12.14.3 Attività
di recupero: a) industria chimica [R5] b) cementifici [R5]. 12.14.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) sali di alluminio nelle forme usualmente commercializzate b) cemento nelle forme usualmente commercializzate 12.15 Tipologia: fanghi da cottura e da
lavaggio del legno vergine [030199]. 12.15.1
Provenienza: industria dei segati, tranciati, sfogliati e del pannello. 12.15.2
Caratteristiche del rifiuto: fanghi a elevato contenuto in acqua, segatura,
trucioli, cortecce, fibra di legno, limo e terra. 12.15.3 Attività
di recupero: a) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo
il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R5]; b) attività di recuperi ambientali (il recupero è subordinato
all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale 12.16 Tipologia: fanghi di trattamento acque
reflue industriali [190804]. 12.16.1
Provenienza: industria chimica, automotoristica, petrolifera, metalmeccanica,
metallurgica e siderurgica; petrolchimica. 12.16.2
Caratteristiche del rifiuto: fanghi di natura prevalentemente inorganica con
contenuto in acqua <70%, frazione organica <30%, Cr totale <1000
ppm, Cr VI <1 ppm, Pb <1500 ppm e As, Cd, Hg <1 ppm in totale,
solventi aromatici e clorurati <200 ppm. 12.16.3 Attività
di recupero: a) cementifici [R5]; b) produzione di manufatti per l'edilizia [R5]; c) produzione di ghisa e acciaio [R5]. 12.16.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) prodotti per l'edilizia nelle forme usualmente
commercializzate. c) acciaio e ghisa nelle forme usualmente commercializzate. 12.17 Tipologia: fanghi da trattamento
acque di processo e da abbattimento emissioni aeriformi da industria
siderurgica e metalmeccanica [100203] [100204] [100205] [110104]. 12.17.1
Provenienza: industria siderurgica e metalmeccanica. 12.17.2
Caratteristiche del rifiuto: fanghi e polveri di natura prevalentemente
inorganica con frazione organica <30 non contenenti cromo né cianuri. 12.17.3 Attività
di recupero: a) cementifici [R5]; b) produzione di manufatti per l'edilizia [R5]; c) produzione siderurgica [R5]. 12.17.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) prodotti per l'edilizia nelle forme usualmente
commercializzate. c) acciaio e ghisa nelle forme usualmente commercializzate. 12.18 Tipologia: fanghi di depurazione
di acque di risulta della lavorazione del cuoio essiccati [040106] 12.18.1
Provenienza: essiccatore. 12.18.2
Caratteristiche del rifiuto: fanghi conciari essiccati con contenuto in Cr
<0,3% sul secco e umidità <20%, in modo tale che il contenuto totale di
Cr +++ nell'impasto del fango con argilla non sia superiore a 250 mg/kg sul
secco. 12.18.3 Attività
di recupero: produzione di laterizi. Volume massimo di fango nell'argilla
cruda pari al 5% dell'impasto [R5]. 12.18.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: laterizi nelle
forme usualmente commercializzate. 13. RIFIUTI
CONTENENTI PRINCIPALMENTE COSTITUENTI INORGANICI CHE POSSONO A LORO VOLTA
CONTENERE METALLI O MATERIE ORGANICHE 13.1 Tipologia: ceneri
dalla combustione di carbone e lignite, anche additivati con calcare e da
combustione con esclusione dei rifiuti urbani ed assimilati tal quale.
[100101] [100102] [100103] 13.1.1 Provenienza: centrali
termoelettriche. 13.1.2 Caratteristiche del rifiuto: è
generalmente composto dall'80% circa di ceneri volanti e dal 20% circa di ceneri
pesanti; costituito da silicati complessi di alluminio, calcio e ferro,
sostanza carboniosa incombusta (2÷10%); PCDD in concentrazione non superiore
a 2,5 ppb; PCB, PCT <25 ppm. 13.1.3 Attività di recupero: a) cementifici [R5]; b) produzione di conglomerati cementizi: le ceneri vengono
miscelate agli altri materiali, a freddo, e nella fase di c) industria dei laterizi, industria della produzione di argilla
espansa [R5]. 13.1.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) conglomerati cementizi nelle forme usualmente
commercializzate; c) laterizi e argilla espansa nelle forme usualmente
commercializzate. 13.2. Tipologia: ceneri dalla
combustione di biomasse (paglia, vinacce) ed affini, legno, pannelli, fanghi
di cartiere [030306] [030399] [100101] [100102]. 13.2.1 Provenienza: impianti di recupero
energetico di biomasse, legno e fanghi di cartiera. 13.2.2 Caratteristiche del rifiuto: ceneri
costituite principalmente da potassio, calcio, sodio e loro composti; PCDD in
concentrazione non superiore a 2,5 ppb, PCB, PCT <25 ppm. 13.2.3 Attività di recupero: a) produzione di conglomerati cementizi [R5]; b) cementifici [R5]; c) industria dei laterizi e dell'argilla espansa [R5]; d) formazione di rilevati e riutilizzo per recuperi ambientali
(il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto
tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) con esclusione
delle ceneri derivanti dalla combustione dei rifiuti di cui ai punti 9.5 e
9.6 del presente allegato [R5] [R10]; 13.2.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) conglomerati cementizi nelle forme usualmente prodotte; b) cemento nelle forme usualmente commercializzate c) laterizi e argilla espansa nelle forme usualmente
commercializzate. 13.3 Tipologia: ceneri
pesanti da incenerimento di rifiuti solidi urbani e assimilati e da CDR
[190101]. 13.3.1 Provenienza: impianti di incenerimento
di rifiuti solidi urbani e assimilabili. 13.3.2 Caratteristiche del rifiuto: ceneri
costituite da inerti, ossidi, idrossidi, silicati, cloruri, solfati,
carbonati metallici, metalli pesanti e tracce di inquinanti organici. 13.3.3 Attività di recupero: cementifici [R5]. 13.3.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: cemento nelle forme usualmente 13.4 Tipologia: abrasivo
granulato [100602]. 13.4.1 Provenienza: processo di fusione del
rame. 13.4.2 Caratteristiche del rifiuto: granuli di
colore nero e struttura prevalentemente amorfa a carattere vetroso,
costituito da silice, ferro e altri metalli [R5]. 13.4.3 Attività di recupero: sabbiatura per la
preparazione di superfici metalliche. 13.5 Tipologia: rifiuti di
solfato di calcio da pigmenti inorganici [061199] [100299]. 13.5.1 Provenienza: produzione di ossido di
ferro. 13.5.2 Caratteristiche del rifiuto: gesso al
15-20% di umidità con composizione sul secco di CaSO4 80-98% e eventualmente
Fe2O3 2.5-3%. 13.5.3 Attività di recupero: cementifici come
aggiunta al clinker [R5]. 13.5.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: cemento nelle forme usualmente commercializzate. 13.6 Tipologia: gessi
chimici da desolforazione di effluenti liquidi e gassosi [061199] [061101]
[060699] [100105] [100107] [101204]. 13.6.1 Provenienza: produzione di biossido di
titanio, di ossido di ferro; produzione di acido citrico e tartarico; produzione
di energia elettrica; produzione di refrattari. 13.6.2 Caratteristiche del rifiuto: solfato di
calcio >70% sul secco ed eventuale presenza di silice, allumina e ossido
di ferro 5-15% allo stato solido o in sospensione ovvero eventuale presenza
di sostanza organica (circa 5%) nei gessi da produzione acidi citrico e
tartarico. 13.6.3 Attività di recupero: a) cementifici come aggiunta al clinker [R5]; b) produzione di prodotti per l'edilizia in generale [R5]; c) formazione di rilevati e riutilizzo per recuperi ambientali
(il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto
tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) con esclusione
delle ceneri derivanti dalla combustione dei rifiuti di cui ai punti 9.5 e
9.6 del presente allegato [R10]; 13.6.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) manufatti per l'edilizia nelle forme usualmente
commercializzate. 13.7 Tipologia: gessi
chimici [060303] [060501] [061399] [100313]. 13.7.1 Provenienza: neutralizzazione soluzioni
di acido solforico nel processo di produzione del policloruro basico di
alluminio e produzione di acido fluoridrico. 13.7.2 Caratteristiche del rifiuto: gessi
biidrati con tenore minimo di CaSO4.2H2O pari al 68% sulla sostanza secca, di
colore bianco o rosso e tenore massimo di umidità del 60%; gessi anidri di
colore bianco con tenore di CaSO4 uguale o superiore al 68% sulla sostanza
secca ed un tenore massimo di umidità del 5% e di Cl <0,5%. 13.7.3 Attività di recupero: a) cementifici in aggiunta al clinker (il titolo di CaSO4.2H2O o
di CaSO4 nei gessi deve essere rispettivamente uguale o superiore al 52% e al
50% sulla sostanza secca; i quantitativi massimi utilizzabili non devono
superare il b) industria dei gessi (il titolo in CaSO4.2H2O deve essere
uguale o superiore al 70% sulla sostanza secca) [R5]. c) attività di recupero ambientale (il recupero è subordinato
all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo
in allegato 3 al presente decreto) [R10]. 13.7.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) gesso nelle forme usualmente commercializzate. 13.8 Tipologia: anidrite
[060303] [060304] [060501]. 13.8.1 Provenienza: coprodotto dei forni di produzione
di acido fluoridrico. 13.8.2 Caratteristiche del rifiuto: anidrite
(solfato di calcio anidro) grezza costituita da una polvere bianco-grigia con
la seguente composizione: CaSO4 >96%, CaF2 <2%, acidità solforica
<1%. Le impurezze sono costituite da ossidi di ferro e silicati, in
relazione al contenuto delle stesse nel minerale fluorina di partenza. 13.8.3 Attività di recupero: a) granulazione e/o macinazione con contemporanea neutralizzazioe
a secco mediante calce idrata [Ca(OH)2] per b) cementifici [R5] 13.8.4 Caratteristiche delle materie prime e
dei prodotti ottenuti: a) solfato di calcio parzialmente biidrato, granulato o in
polvere, nelle forme usualmente commercializzate. b) cemento nelle forme usualmente commercializzate 13.9 Tipologia: rifiuti di
solfato di calcio da depurazione soluzioni di cloruro di sodio [060501]
[061399]. 13.9.1 Provenienza: processi di depurazione
(metodo calce-soda) di soluzioni sature di cloruro di sodio per la fabbricazione
di prodotti sodici. 13.9.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuto
costituito da solfato di calcio 80%, silice 10%, idrato di magnesio 20%. 13.9.3 Attività di recupero: cementifici in
aggiunta al clinker [R5]. 13.9.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: cemento nelle forme usualmente commercializzate. 13.10 Tipologia: biscotti fluoritici
[060305] [060303] [060301]. 13.10.1
Provenienza: neutralizzazione delle acque reflue contenenti acido fluoridrico
e acido solforico. 13.10.2
Caratteristiche del rifiuto: scaglie compatte o polveri palabili di colore
grigio contenenti CaF2, Ca SO4 e CaCO3 in misura >50%. 13.10.3 Attività
di recupero: cementifici [R5]. 13.10.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: cemento nelle
forme usualmente commercializzate. 13.11 Tipologia: silicato bicalcico
[060801] [100802]. 13.11.1
Provenienza: industria produzione di magnesio con processo silicotermico. 13.11.2
Caratteristiche del rifiuto: polvere grigia incoerente, di pezzatura al di
sotto dei 3 mm, con contenuto 13.11.3 Attività
di recupero e prescrizioni: a) produzione di calce idraulica [R5]; b) produzione di conglomerati per l'edilizia [R5]; c) cementifici [R5]; d) neutralizzazione acque reflue, se esente da elementi non abbattibili
dal depuratore [R5]; e) recuperi ambientali (il recupero è subordinato all'esecuzione
del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al
presente decreto) con esclusione delle ceneri derivanti dalla combustione dei
rifiuti di cui ai punti 9.5 e 9.6 del presente allegato) [R10]; f) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo
il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R5]; 13.11.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) calce idraulica nelle forme usualmente commercializzate; b) conglomerati per l'edilizia nelle forme usualmente
commercializzate. c) cemento nelle forme usualmente commercializzate. 13.12 Tipologia: zolfo in croste e
pannelli e zolfo rifiuto [060601] [050501]. 13.12.1
Provenienza: industria chimica, industria petrolifera, industria metallurgica
e depurazione del carbone. 13.12.2
Caratteristiche del rifiuto: rifiuti della filtrazione dello zolfo grezzo
nella produzione di acido solforico, della filtrazione dello zolfo liquido,
della filtrazione nella produzione di nichel e della depurazione del gas di
cokeria contenenti zolfo 25-85%, As<0,001, Pb <0,005, Hg <0,001%. 13.12.3 Attività
di recupero: a) fusione [R5]; b) piroscissione a t>1100·C [R5]. a) zolfo in pani o simili nelle forme usualmente
commercializzate; b) soluzione di acido solforico nelle forme usualmente
commercializzate. 13.13 Tipologia: rifiuti di pasta di
zolfo [050702] [060601]. 13.13.1
Provenienza: purificazione del gas naturale e di cokeria da H2S 13.13.2
Caratteristiche del rifiuto: rifiuto solido o liquido con zolfo elementare
>80%. 13.13.3 Attività
di recupero: a) produzione di acido solforico [R5]; b) produzione di biossido di zolfo [R5]. 13.13.4
Caratteristiche delle materie prime e dei prodotti ottenuti: a) acido solforico nelle forme usualmente commercializzate; b) biossido di zolfo nelle forme usualmente commercializzate. 13.14 Tipologia: zolfo umido [060601]. 13.14.1
Provenienza: produzione di sali di bario a partire dalla barite naturale 13.14.2
Caratteristiche del rifiuto: rifiuti costituiti da zolfo >96%, ceneri
(composti del bario <4%, con umidità minore del 60%) 13.14.3 Attività
di recupero: a) fusione [R5]; b) produzione di acido solforico e polisolfuri di bario e di
calcio [R5]. 13.14.4
Caratteristiche delle materie prime e dei prodotti ottenuti: d) zolfo in pani o simili nelle forme
usualmente commercializzate; e) acido solforico, polisolfuro di
bario e calcio in soluzione nelle forme usualmente commercializzate. 13.15 Tipologia: rifiuti di bario solfato
grezzo [070599] [060603]. 13.15.1 Provenienza:
industria chimica e farmaceutica. 13.15.2
Caratteristiche del rifiuto: rifiuto di solfato di bario, acqua (~20%) e altre
sostanze inferiori al 0,5%. 13.15.3 Attività
di recupero: industria chimica per il recupero del bario [R5]. 13.15.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: bario nelle
forme usualmente commercializzate. 13.16 Tipologia: rifiuti di minerali di
bario ridotti [060603] [010399] 13.16.1
Provenienza: produzione di sali di bario da barite naturale. 13.16.2 Caratteristiche
del rifiuto: rifiuti ottenuti dalla solubilizzazione del solfuro di bario
contenenti bario >60% e con umidità <60%. 13.16.3 Attività
di recupero: a) cementifici [R3] b) industria dei laterizi [R3] c) produzione di carbonato di bario a basso titolo [R3] 13.16.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente prodotte; b) laterizi nelle forme usualmente commercializzate; c) carbonato di bario a basso titolo nelle forme usualmente
commercializzate. 13.17 Tipologia: rifiuti di ossido di
antimonio [060401]. 13.17.1
Provenienza: impianti di produzione del tartrato di antimonio e potassio
(tartaro emetico). 13.17.2
Caratteristiche del rifiuto: rifiuto solido contenente massimo 90% di ossido
di antimonio. 13.17.3 Attività
di recupero: produzione di ossido di antimonio mediante sublimazione
dell'ossido oppure riduzione dell'ossido con carbone ed antimonio metallico,
fusione con separazione dai contaminanti, riossidazione con aria [R5]. 13.17.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: ossido di
antimonio nelle forme 13.18 Tipologia: polveri di ossidi di
ferro [060401]. 13.18.1
Provenienza: ossidazione della ghisa per la produzione di acido
diamminostilbendisolfonico. 13.18.2
Caratteristiche del rifiuto: polvere inodore costituita da ossido ferroso
25-80%, ossido ferrino 15-70%, ferro metallico <5% ed acqua 5-25%. 13.18.3 Attività
di recupero: cementifici [R5] 13.18.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: cemento nelle
forme usualmente commercializzate. 13.19 Tipologia: sfridi e scarti di
smalto porcellanato [080201] [080203]. 13.19.1 Provenienza:
smalterie negli impianti di applicazione elettrostatica a polvere oppure a
spruzzo oppure ad immersione. 13.19.2
Caratteristiche del rifiuto: sfridi e scarti di materiale porcellanato
costituito da SiO2 20%-50%, B2O3 0%-30%, e altri ossidi minori, contaminato
da materiali grossolani inerti; sostanze organiche assenti. 13.19.3 Attività
di recupero: eventuale macinazione per ottenere la finezza necessaria per
l'applicazione in smalteria [R5] 13.19.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: smalto porcellanato
pronto all'uso di II e III scelta nelle forme usualmente commercializzate. 13.20 Tipologia: gruppo cartuccia toner
per stampante laser; contenitori toner per fotocopiatrici, cartucce per stampanti
fax e calcolatrici a getto d'inchiostro, cartucce nastro per stampanti ad
aghi [200104]. 13.20.1
Provenienza: raccolta differenziata da parte dei distributori o di altri operatori
specializzati; attività produttive o di servizio. 13.20.2
Caratteristiche del rifiuto: contenitore in materiale plastico e/o metallico
con tracce di toner o di inchiostro o di nastro inchiostrato. 13.20.3 Attività
di recupero: verifica di funzionalità e ricarica del toner, dell'inchiostro o
del nastro inchiostrato [R5]. 13.20.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: contenitore in
materiale plastico e metallico con toner, inchiostro o nastro inchiostrato
nelle forme usualmente commercializzate, etichettato in conformità al Dm
28/1/92. 13.21 Tipologia: cloruro di sodio
greggio [190906]. 13.21.1
Provenienza: rigenerazione delle resine a scambio ionico utilizzate nella
desalazione delle acque saline. 13.21.2
Caratteristiche del rifiuto: rifiuto di aspetto cristallino, inodore, con contenuto
di acqua pari al 20%, colore giallo-bruno, composto da sodio cloruro 93% sul
secco, sodio solfato 2%, ammonio solfato 1%, ammonio cloruro 1%, sodio
acetato 0,5%. 13.21.3 Attività
di recupero: riutilizzo come antighiaccio stradale [R5] (il recupero è
subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo
il metodo in allegato 3 al presente decreto). 13.22 Tipologia: macchine fotografiche
monouso [090109] [090110]. 13.22.1
Provenienza: industria, laboratori fotografici e di sviluppo, attività
commerciale. 13.22..2
Caratteristiche del rifiuto: carcasse di macchine fotografiche monouso
private della pellicola. 13.22.3 Attività
di recupero: messa in riserva di rifiuti [R13] per la verifica della funzionalità,
sostituzione delle parti deteriorate e ricarica della pellicola [R3]. 13.22.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: macchine
fotografiche monouso nelle forme usualmente commercializzate. 13.23 Tipologia: soluzioni da incisione
dei circuiti stampati [060302] [060304] [060310]. 13.23.1
Provenienza: industria elettronica di produzione circuiti stampati. 13.23.2
Caratteristiche del rifiuto: soluzione di solfato di rame con presenza di
rame metallico; soluzioni cupro-ammoniacali; cloruro rameico; percloruro
ferrico. 13.23.3 Attività
di recupero: a) industria chimica di produzione del solfato di rame, di
composti del rame, di ammoniaca, di acido cloridrico b) produzione e rigenerazione di soluzioni per incisione di
circuiti stampati [R3]. 13.23.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) solfato di rame nelle forme usualmente commercializzate; b) soluzioni per incisione di circuiti stampati nelle forme
usualmente commercializzate. 13.24 Tipologia: sfridi di paraffina
[030399]. 13.24.1
Provenienza: industria produzione delle carte cerate. 13.24.2
Caratteristiche del rifiuto: sfridi di paraffina. 13.24.3 Attività
di recupero: industria della cera [R3]. 13.24.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: cere nelle
forme usualmente commercializzate. 13.25 Tipologia: calcio solfato in
granuli 60-90% da processo chimico a base di acido solforico e calce idrata [060303]
[070202]. 13.25.1 Provenienza:
industria chimica. 13.25.2
Caratteristiche del rifiuto: CaSo4.2H20 60-90%, Zn circa 3%, Fe 900 ppm
circa, Pb 0,05 ppm circa, Cu 10-15 ppm, Acqua 10-35%. 13.25.3 Attività
di recupero: processo chimico per la neutralizzazione di acque acide per
acido solforico con idrato di calcio; essiccamento del prodotto fangoso per
ottenere granuli [R5]. 13.25.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: calcio solfato
in granuli per utilizzo nei cementifici al posto del gesso. 13.26 Tipologia: rifiuti a base di
carbone costituiti da scarti di catodi anodi, spezzoni di carbone amorfo,
coke, calcinato di petrolio, suole di carbone usate e materiali
incombustibili dell'alluminio [100306] [010202] [110203]. 13.26.1 Provenienza:
demolizione delle celle elettrolitiche e produzione di elettrodi di carbone,
cicli di consumo degli elettrodi in grafite. produzione dell'alluminio per
via elettrolitica. 13.26.2
Caratteristiche del rifiuto: spezzoni e polveri di carbone contenenti C fino
al 98%, F fino al 20%, Al fino al 25%, S fino all'1%, cianuri liberi _500 ppm
e ceneri <8%. 13.26.3 Attività
di recupero: previa separazione dell'asta metallica; macinazione e
vagliatura: a) altiforni per la produzione della ghisa come combustibili e
additivi [R5]; b) forni elettrici nella produzione dell'acciaio, come disossidanti
e fluidificanti [R5]; c) riutilizzo per la produzione di elettrodi [R5]; d) cementifici [R5]. 13.26.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) ghisa nelle forme usualmente commercializzate; b) acciai nelle forme usualmente commercializzate; c) elettrodi nelle forme usualmente commercializzate. d) cemento nelle forme usualmente commercializzate. 13.27 Tipologia: rifiuti da depurazioni
fumi dell'industria dei laterizi. [101204] [101202] [101203] [101205]. 13.27.1
Provenienza: abbattimento emissioni di fluoro mediante composti di calcio; 13.27.2
Caratteristiche del rifiuto: residui composti da carbonati e idrati di calcio
e composti silico-alluminosi e colloidali. 13.27.3 Attività
di recupero: cementifici [R5]. 13.27.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: cemento nelle
forme usualmente commercializzate. 13.28 Tipologia: soluzione reflua a base
di solfuro di sodio [060302]. 13.28.1 Provenienza:
industria chimica. 13.28.2
Caratteristiche del rifiuto: solfuro di sodio 10%-20% polisolfuri 6%-8% acqua
>70% idrato sodico <1% solfuro di carbonio <1 ppm idrogeno solforato
libero 3-4 ppm; 13.28.3 Attività
di recupero: riutilizzo tal quale nell'industria conciaria in luogo del
solfuro sodico 60-70% [R5]. 13.29 Tipologia: fluidi HALON compressi
e liquefatti [160501]. 13.29.1
Provenienza: attività di manutenzione e/o smantellamento di apparecchiature e
impianti antincendio e di inertizzazione. 13.29.3 Attività
di recupero: svuotamento delle bombole, filtrazione del particolato,
rimozione del contenuto d'acqua e separazione dell'azoto [R3]. 13.29.4
Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: fluidi Halon
con contenuto di acqua <20 ppm, acidi <2 ppm e particolato <30
micron, nelle forme usualmente commercializzate. 14. RIFIUTI
RECUPERABILI DA RSU E DA RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI ASSIMILATI PER LA
PRODUZIONE DI CDR 14.1 Tipologia: rifiuti
solidi urbani ed assimilabili ad esclusione delle frazioni derivanti da
raccolta differenziata [150101] [150102] [150103] [150105] [150106] [170201]
[170203] [160103] [160105]. 14.1.1 Provenienza: raccolta di RSU e di
assimilati. 14.1.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuti
solidi urbani ed assimilati dopo separazione delle frazioni destinate a recupero
di materia attuata mediante raccolta differenziata. Nella produzione di combustibile
derivato da rifiuti (CDR) è ammesso per una percentuale massima del 50% in
peso l'impiego di rifiuti dichiarati assimilati agli effetti 14.1.3 Attività di recupero: produzione di
combustibile derivato da rifiuti (CDR) ottenuto attraverso cicli di lavorazione
che ne garantiscano un adeguato potere calorifico, riducano la presenza di
materiale metallico, vetri, inerti, materiale putrescibile, contenuto di
umidità e di sostanze pericolose in particolare ai fini della combustione; 15. RIFIUTI
RECUPERABILI MEDIANTE PROCEDIMENTI DI DIGESTIONE ANAEROBICA 15.1 Tipologia: frazione
organica da RSU e rifiuti speciali non pericolosi a matrice organica,
recuperabili con processi di digestione anaerobica [020106] [020204] [020305]
[020403] [020502] [020603] [020702] [020705] [030306] [190805] [200302]
[200201] [200108]. 15.1.1 Provenienza: raccolta differenziata di
frazione umida dei rifiuti urbani e raccolta selettiva dei rifiuti speciali non
pericolosi assimilati a matrice organica. 15.1.2 Caratteristiche del rifiuto: frazione
organica da rifiuti urbani e speciali non pericolosi assimilati a matrice organica. 15.1.3 Attività di recupero: produzione di
biogas mediante: 16. RIFIUTI
COMPOSTABILI 16.1 Tipologia: rifiuti
compostabili per la produzione di compost di qualità costituiti da: a) frazione organica dei rifiuti solidi urbani raccolta
separatamente [200108] [200302]; b) rifiuti vegetali di coltivazioni agricole [020103]; c) segatura, trucioli, frammenti di legno, di sughero [030102]
[030101] [030103] [030301]; d) rifiuti vegetali derivanti da attività agro-industriali
[020304] [020501] [020701] [020702] [020704]; e) rifiuti tessili di origine vegetale: cascami e scarti di
cotone, cascami e scarti di lino, cascami e scarti di iuta, cascami e scarti
di canapa [040201]; f) rifiuti tessili di origine animale cascami e scarti di lana,
cascami e scarti di seta [040202]; g) deiezioni animali da sole o in miscela con materiale di
lettiera o frazioni della stessa ottenute attraverso processi di separazione
[020106]; h) scarti di legno non impregnato [150103] [200107] [030101]
[030199]; i)
carta e cartone nelle forme usualmente commercializzate
[200101] [150101]; j)
fibra e fanghi di carta [030306]; k) contenuto dei prestomaci [020102]; l)
rifiuti ligneo cellulosici derivanti dalla
manutenzione del verde ornamentale [200201]; m) fanghi di depurazione, fanghi di depurazione delle industrie
alimentari [190804] [190805] [020201] [020204] [020301] [020305][020403]
[020502] [020603] [020705] [030302] [040107] [190602]; n) ceneri di combustione di sanse esauste e di scarti vegetali
con le caratteristiche di cui al punto 18.11 [100101] [100102] [100103]. 16.1.1. Provenienza: i rifiuti di cui al punto 16.1
devono derivare rispettivamente da: a) frazione umida derivante da raccolta differenziata di RSU; b) coltivazione e raccolta dei prodotti agricoli; c) attività forestali e lavorazione del legno vergine; d) lavorazione dei prodotti agricoli; e) e f) preparazione, filatura, tessitura di fibre tessili
vegetali ed animali g) allevamenti zootecnici e
industria di trasformazione alimentare; h) fabbricazione di manufatti di
legno non impregnato, imballaggi; legno non impregnato (cassette, pallets); i) e j) industria della
carta; k) industria della
macellazione; l) manutenzione del
verde ornamentale; m) impianti di depurazione, impianti di
depurazione dell'industria alimentare. n) impianti dedicati di combustione
di sanse esauste e di scarti vegetali. 16.1.2. Caratteristiche del rifiuto: i rifiuti di cui
al punto 16.1 devono avere rispettivamente le seguenti caratteristiche: a) il rifiuto deve essere costituito
unicamente dalla frazione umida separata dalla raccolta degli RSU, esente da b) il rifiuto deve derivare dalle
ordinarie pratiche agricole; c) il rifiuto deve derivare dalla
ordinarie pratiche forestali, da lavorazioni con trattamenti fisici o
termici; d) il rifiuto deve derivare da
lavorazione con trattamenti fisici o termici senza impiego di sostanze
denaturanti; e) e f) i rifiuti non devono essere
trattati con coloranti o comunque con sostanze tossiche; h) il rifiuto non deve provenire da
lavorazioni che prevedono l' impiego di trattamenti chimici; i) e j) il
rifiuto non deve essere costituito da carta e cartone per usi speciali
trattata o spalmata con prodotti chimici k) l'impiego dei rifiuti da
macellazione è limitato a quelli definiti "a basso rischio" ai
sensi dell'articolo 2, comma 3 del decreto legislativo 14 dicembre 1992, n.
508; l) il rifiuto deve
essere costituito unicamente dalla frazione ligno-cellulusica derivante dalla
manutenzione del verde m) i fanghi devono avere caratteristiche
conformi a quelle previste all'allegato IB del decreto legislativo 27 gennaio n) le ceneri devono avere
caratteristiche conformi al punto 18.11.2. 16.1.3. Attività di recupero: compostaggio attraverso
un processo di trasformazione biologica aerobica delle matrici che evolve
attraverso uno stadio termofilo e porta alla stabilizzazione ed umificazione
della sostanza organica. 17. RIFIUTI
RECUPERABILI CON PROCESSI DI PIROLISI E GASSIFICAZIONE 17.1 Tipologia: rifiuti
solidi urbani ed assimilabili ad esclusione delle frazioni omogenee derivanti
da raccolta differenziata; combustibile da rifiuti (CDR) di cui al precedente
punto 14 [150101] [150102] [150103] [150105] [150106] [170201] [170203]
[160103] [160105]. 17.1.1 Provenienza: raccolta di RSU e
assimilati, ovvero impianti di produzione di CDR. 17.1.2. Caratteristiche del rifiuto: rifiuti solidi
urbani ed assimilati dopo separazione delle frazioni omogenee destinate a
recupero di materia attuata mediante raccolta differenziata; CDR di cui al
precedente punto 14. 17.1.3. Attività di recupero e condizioni: Produzione
di gas da pirolisi e gassificazione avente le caratteristiche individuate
alla voce 12 dell'allegato 3 al presente Dm. 18. RIFIUTI
DESTINATI ALLA PRODUZIONE DI FERTILIZZANTI 18.1 Tipologia: Ossa,
residui di pulitura delle ossa, corna e unghie, penne e piume, residui
carnei, sangue, residui di pesce, crisalidi [020202] [020203]. 18.1.1 Provenienza: Attività di macellazione,
dell'industria conciaria, dell'industria ittica e dell'allevamento del baco
da seta. 18.1.2 Caratteristiche del rifiuto: Rifiuti di
origine animale non contenenti sostanze pericolose. 18.1.3 Attività di recupero: Produzione di
fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748. Per gli impianti di
recupero si applicano le disposizioni del Dlgvo 508/92 [R3]. 18.1.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: Fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n.
748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.1. 18.2 Tipologia del
rifiuto: scarti, peluria e pelucchi di lana e altre fibre di origine animale,
rifilature e scarti di pelo è 020102] [040202] [040206] [040101]. 18.2.1 Provenienza: lavorazione della lana e
suoi manufatti, ritagli dell'industria conciaria prima del trattamento conciante. 18.2.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuti di
origine animale non contenenti sostanze pericolose. 18.2.3 Attività di recupero: produzione di
fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 [R3]. 18.2.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n.
748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.2. 18.3 Tipologia del
rifiuto: scarti solidi della lavorazione conciaria [040101]. 18.3.1 Provenienza: industria conciaria. 18.3.2 Caratteristiche del rifiuto: scarti
allo stato solido generati dalle operazioni meccaniche di scarnatura, rifilatura,
spaccatura e smerigliatura delle pelli. 18.3.3 Attività di recupero: produzione di
fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 [R3]. 18.3.4 Caratteristiche dei prodotti ottenuti:
fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano
l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.3. 18.4 Tipologia del
rifiuto: borlande [020702] [020799] [020499] 18.4.1 Provenienza: industria saccarifera,
vitivinicola, dell'alcool, del lievito e degli acidi organici ossidrilati. 18.4.2 Caratteristiche del rifiuto: residui
allo stato solido o fluido della distillazione di sostanze zuccherine. 18.4.3 Attività di recupero: produzione di
fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 [R3] 18.4.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n.
748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.4. 18.5 Tipologia: panelli
[020399]. 18.5.1 Provenienza: industria olearia 18.5.2 Caratteristiche del rifiuto: residui
della lavorazione di semi oleosi 18.5.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: fertilizzanti conformi alla L. 9 ottobre 1984, n. 748,
che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.5. 18.6 Tipologia: acque di
vegetazione delle olive [020399]. 18.6.1 Provenienza: industria olearia 18.6.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuto
liquido risultante dalla spremitura e lavorazione delle olive 18.6.3 Attività di recupero: produzione di
fertilizzante allo stato fluido conforme alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 [R3]. 18.6.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n.
748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.6. 18.7 Tipologia: calce di
defecazione e ceneri di calce [020402]. 18.7.1 Provenienza: fabbricazione dello
zucchero e industria per la produzione della calce 18.7.2 Caratteristiche del rifiuto: frammenti
e polvere di materiali calcarei contenenti silice, allumina, ossidi di ferro
e sostanze organiche 18.7.3 Attività di recupero: produzione di
fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 [R3] 18.7.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n.
748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.7. 18.8 Tipologia: scorie di
defosforazione [100903] [100202] 18.8.1 Provenienza: industria siderurgica 18.8.2 Caratteristiche del rifiuto: residui a
base di silicofosfati di calcio durante il processo di affinazione della ghisa
fosforosa 18.8.3 Attività di recupero e prescrizioni:
produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 [R3]. 18.8.4 Caratteristiche delle materie prime e/o
dei prodotti ottenuti: fertilizzante conforme alla L. 19 ottobre 1984, n.
748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.8. 18.9 Tipologia: solfato di
calcio precipitato, solfato ferroso, gesso di defecazione [060303] [020499] 18.9.1 Provenienza: residuo di fabbricazioni
industriali, quali la fabbricazione dell'acido fosforico 18.9.2 Caratteristiche del rifiuto: residuo a
base di solfato di calcio o solfato ferroso; Pb<30 mg/kg; Cd<3 mg/kg 18.9.3 Attività di recupero: produzione di
fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 [R3] 18.9.4 Caratteristiche dei prodotti ottenuti:
fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano
l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.9. 18.10 Tipologia del rifiuto: fosfato precipitato
[060307] 18.10.1 Provenienza:
processo di demineralizzazione delle ossa sgrassate 18.10.2
Caratteristiche del rifiuto: residuo in polvere o in granuli a base di fosfato
bicalcico, non contenente sostanze pericolose 18.10.3 Attività
di recupero: produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n.
748. 18.10.4 Caratteristiche
dei prodotti ottenuti: fertilizzante conforme alla L. 19 ottobre 1984, n.
748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.10. 18.11 Tipologia: ceneri di combustione
da sansa esausta e da materiali organici vari di origine naturale [100101] [100102]
[100103] 18.11.1
Provenienza: sansifici, impianti di incenerimento o pirolisi. 18.11.2
Caratteristiche del rifiuto: ceneri in polvere o in granuli non contenenti
sostanze pericolose. 18.11.3 Attività
di recupero: produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n.
748. 18.11.4 Caratteristiche
delle materie prime e del prodotto ottenuto: fertilizzante conforme alla L.
19 ottobre 1984, 18.12 Tipologia: deiezioni animali
[020106]. 18.12.1 Provenienza:
allevamenti animali. 18.12.2
Caratteristiche del rifiuto: deiezioni di origine animale contenenti Zn
massimo 2.500 mg/kg s.s.; Cu massimo 1000 mg/kg s.s. 18.12.3 Attività
di recupero: produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n.
748. 18.12.4
Caratteristiche delle materie prime e del prodotto ottenuto: fertilizzante
conforme alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano l'utilizzo dei
rifiuti di cui al punto 18.12. ALLEGATO 1 Valori limite e prescrizioni per le emissioni convogliate in
atmosfera delle attività di recupero di materia dai rifiuti non pericolosi
i valori limite di emissione per gli agenti inquinanti sono
fissati ai valori minimi contenuti nelle disposizioni nazionali, legislative,
regolamentari ed amministrative riferite ai cicli di produzione
corrispondenti alle attività di recupero ridotti del 10% ovvero, qualora
siano più restrittivi, ai valori contenuti nelle autorizzazioni ex Dpr 203/88
ridotti del 10%. 2. Determinazione dei valori limite per le emissioni
conseguenti al recupero di materia dai rifiuti non pericolosi in processi
termici
2.2. Il valore limite per ciascun agente
inquinante e per il monossido di carbonio presenti nelle emissioni risultanti
dal recupero di rifiuti non pericolosi sono convenzionalmente calcolati in
base alla percentuale di rifiuto impiegata nel ciclo produttivo rispetto al
totale della materia alimentata all'impianto secondo la formula seguente: A
rifiuti x C rifiuti + A processo x C processo A rifiuto = quantità oraria (espressa in massa) dei rifiuti non pericolosi
alimentati all'impianto corrispondente alla quantità massima prevista nella
comunicazione. C rifiuti = valori limite di emissione stabiliti nella successiva tabella A processo = quantità oraria (espressa in massa) di materia alimentata
all'impianto (esclusi i rifiuti) corrispondente alla quantità minima prevista
nella comunicazione. C processo = valori limite di
emissione per gli agenti inquinanti e del monossido di carbonio nei gas
emessi dagli impianti quando vengono utilizzate materie prime tradizionali
ovvero materie prime e prodotti (esclusi i rifiuti) conformi ai valori minimi
contenuti nelle disposizioni nazionali legislative, regolamentari e
amministrative ridotti del 10%. Nel caso siano più restrittivi, si applicano
i valori limite di emissione che figurano nell'autorizzazione ex Dpr 203/88
ridotti del 10%. Se i valori degli inquinanti e del CO e COT non sono fissati
si utilizzano le emissioni reali ridotte del 10%. I valori di C processo sono
riferiti allo stesso tempo di mediazione previsto alla successiva tabella. C = valore limite totale delle emissioni per CO e per gli altri
inquinanti riferiti allo stesso tempo di mediazione previsto alla successiva
tabella. Il tenore di ossigeno di riferimento è quello relativo al processo
se non diversamente individuato in conformità al Dm 12/7/90. 2.3. Tabella
b) valori medi su 30 minuti:
c) valori medi
durante il periodo di campionamento di 30 minuti come minimo e di 8 ore come
massimo:
Questi valori medi si applicano anche ai metalli ed ai loro
composti presenti nelle emissioni anche sotto forma di gas e vapore. 2.4. Durante il funzionamento degli
impianti non devono essere superati i seguenti valori limite per le
concentrazioni di monossido di carbonio (CO): a) 50 mg/Nm3 di gas di combustione determinati come valore medio
giornaliero; b) 100 mg/Nm3 di gas di combustione di tutte le misurazioni
determinate come valori medi su 30 minuti. 2.5. Non si deve tener conto degli agenti
inquinanti e di CO che non derivano direttamente dalla utilizzazione di rifiuti
come pure di CO se: -
maggiori concentrazioni di CO nel gas di
combustione sono richieste dal processo di produzione; -
il valore C rifiuti (come precedentemente definito) per le
diossine e i furani è rispettato. 2.6. I valori limite di emissione sono
rispettati: - se tutti i valori
medi giornalieri non superano i valori limite di emissione stabiliti al
paragrafo 2.3 lett. a) e al paragrafo 2.4 lett. a) e - tutti i valori medi
su 30 minuti non superano i valori limite di emissione di cui alla colonna A,
paragrafo 2.3 lett. b) ovvero il 97% dei valori medi su 30 minuti rilevati
nel corso dell'anno non superano i valori limite di emissione di cui alla colonna
B, paragrafo 2.3, lett. b) - se tutti i valori
medi rilevati nel periodo di campionamento di cui al paragrafo 2.3, lett. c),
non superano i valori limite di emissione stabiliti in tale capoverso se è
rispettata la disposizione di cui al paragrafo 2.4, lett. b. 2.7. In ogni caso, tenuto conto dei
rifiuti di cui viene effettuato il recupero, il valore limite totale delle
emissioni (C) deve essere calcolato in modo da ridurre al minimo le emissioni
nell'ambiente. 2.8. Per il tenore di ossigeno di
riferimento è comunque fatto salvo quanto disposto all'articolo 3 comma 2 del
Dm 12 luglio 1990. 2.9. Per il calcolo del valore di
emissione di PCDD+PCDF come diossina equivalente si fa riferimento
all'allegato 1 della direttiva 94/67/CE. 2.10. Il valore limite di emissione per gli idrocarburi policiclici
aromatici (IPA) si riferisce alla somma dei seguenti: 2.11. Fermo restando quanto disposto dalla
decisione della Commissione concernente i metodi di misurazione armonizzati
per la determinazione delle concentrazioni di massa di diossine e furani (C
(97) 1159 def), relativamente ai metodi di campionamento, analisi e
valutazione delle emissioni e per la periodicità dei controlli si applica
quanto previsto nei decreti di attuazione del Dpr 24 maggio 1988 n· 203: Per
il campionamento e le analisi caratteristiche dei rifiuti valgono i metodi di
cui alle norme UNI 9903. Al fine della verifica del rispetto delle
concentrazioni degli inquinanti e degli altri parametri previsti per i
rifiuti solidi, il confronto va effettuato con i valori medi ottenuti
statisticamente mediante determinazioni su un numero di campioni
rappresentativo del lotto in esame non inferiore a cinque. Nel caso di
approvvigionamento non discontinuo i valori medi si riferiscono a
determinazioni effettuate su sei campioni distribuiti uniformemente nell'arco
delle 24 h. ALLEGATO 2 1. Tipologia. Combustibile derivato da rifiuti (CDR) [190501]. 1.1 Provenienza: Impianti di
produzione di CDR di cui al punto 14 dell'allegato 1. 1.2 Caratteristiche del rifiuto: Combustibile ottenuto da rifiuti con le seguenti
caratteristiche:
1.3 Attività e metodi di recupero: Il recupero energetico del rifiuto di cui al punto 1 può
essere effettuata attraverso la combustione alle seguenti condizioni: - impianti dedicati a
recupero energetico dei rifiuti di potenza termica nominale non inferiore a
10 MW; - impianti industriali
di potenza termica nominale non inferiore a 20 MW per la co-combustione. Gli impianti
devono essere provvisti di: - bruciatore pilota a
combustibile gassoso o liquido (non richiesto nei forni industriali); - alimentazione
automatica del combustibile; - regolazione
automatica del rapporto aria/combustibile anche nelle fasi di avviamento (non
richiesto nei forni industriali); - controllo in continuo
dell'ossigeno, del monossido di carbonio, delle polveri, ossidi di azoto,
acido cloridrico, della temperatura nell'effluente gassoso, nonché degli
altri inquinanti di cui al suballegato 2, paragrafo 1, lettera a) nonché
della temperatura nella camera di combustione:
- temperatura minima
dei gas nella camera di combustione di 850·C raggiunta anche in prossimità
della parete interna; - tempo di permanenza
minimo dei gas nella camera di combustione di 2 secondi;
* come valore medio rilevato per un periodo di
campionamento di 1 h
2.1 Provenienza: Fermentazione
anaerobica metanogenica di rifiuti a matrice organica in processi di cui al
punto 15 dell'allegato 1 o da discarica. 2.2
Caratteristiche del gas: Gas combustibile
avente le seguenti caratteristiche: 2.3 Attività e metodi di recupero: L'utilizzazione di biogas è consentita in impianti di
conversione energetica di potenza termica nominale superiore a 0,5 MW, anche
integrati con il sistema di produzione del gas, con le caratteristiche di
seguito indicate
Negli impianti dedicati oltre i 6 MWt deve essere effettuato
il controllo in continuo di: monossido di
carbonio
- che abbiano il controllo in continuo dell'ossigeno, del
monossido di carbonio e della temperatura nell'effluente gassoso; negli
impianti oltre i 6 MWt controllo in continuo anche degli ossidi di azoto e
degli altri inquinanti di cui al suballegato 2, paragrafo 1, lettera a) e che
rispettino i valori limite di emissione fissati nel suballegato 2 del
presente allegato riferiti ad un tenore di ossigeno nei fumi andri pari al 3%
in volume. Nel caso di impiego simultaneo in impianti industriali con
combustibili autorizzati, il calore prodotto dal rifiuto non deve eccedere il
60% del calore totale prodotto dall'impianto in qualsiasi fase di
funzionamento; i valori limite di emissione da applicare all'impianto devono
essere calcolati come indicato alla suballegato 3 del presente allegato. 3.1 Provenienza: Attività agricole,
forestali e di prima lavorazione di prodotti agroalimentari; impianti di
estrazione di olio di vinaccioli, industria distillatoria, industria
enologica e ortofrutticola, produzione di succhi di frutta e affini,
industria olearia. 3.2 Caratteristiche del rifiuto: Residui colturali pagliosi (cereali, leguminose da granella,
piante oleaginose, ecc.); residui colturali legnosi (sarmenti di vite,
residui di potature di piante da frutto, ecc.); residui da estrazione
forestale; residui-colturali diversi (stocchi e tutoli di mais, steli di
sorgo, di tabacco, di girasole, di canapa, di cisto, ecc.); residui di
lavorazione (pula, lolla, residui fini di trebbiatura, gusci, ecc.), sanse
esauste, vinacce esauste, vinaccioli, farina di vinaccioli, residui di frutta,
buccette e altri residui vegetali. 3.3 Attività e metodi di recupero: Il recupero energetico del rifiuto di cui al punto 3 può
essere effettuato attraverso la combustione alle seguenti condizioni: impianti dedicati al recupero energetico di rifiuti o impianti
industriali. - bruciatore pilota a
combustibile gassoso o liquido (non richiesto nei forni industriali); - alimentazione
automatica del combustibile; - regolazione
automatica del rapporto aria/combustibile anche nelle fasi di avviamento (non
richiesto nei forni industriali); -
controllo in continuo del monossido di
carbonio, dell'ossigeno e della temperatura nell'effluente gassoso (non
obbligatorio per gli impianti di potenza termica nominale inferiore a 1 MW); negli impianti oltre i 6 MWt controllo in continuo anche degli
ossidi di azoto e degli altri inquinanti di cui al suballegato 2, paragrafo 1
1, lettera a), ad esclusione del fluoruro di idrogeno. Per le emissioni
devono essere rispettati i valori limite di emissioni fissati nel suballegato
2 del presente allegato e i seguenti limiti con un tenore di ossigeno nei
fumi anidri dell'11% in volume:
4.1 Provenienza: Industria della
carta, del sughero e del legno (I a e II a lavorazione,
produzione pannelli di particelle, di fibra e compensati, mobili,
semilavorati per il mobile, articoli per l'edilizia, pallets ed imballaggi,
ecc.). 4.2 Caratteristiche del rifiuto: Scarti anche in polvere a base esclusivamente di legno
vergine o sughero vergine o componenti di legno vergine. 4.3 Attività e metodi di recupero: Il recupero energetico del rifiuto di cui al punto 4 può
essere effettuato attraverso la combustione alle seguenti condizioni:
- bruciatore pilota a
combustibile gassoso o liquido (non richiesto nei forni industriali); - alimentazione
automatica del combustibile; - regolazione
automatica del rapporto aria/combustibile anche nelle fasi di avviamento (non
richiesto nei forni industriali); - controllo in continuo
del monossido di carbonio, dell'ossigeno e della temperatura nell'effluente
gassoso (non obbligatorio per gli impianti di potenza termica nominale
inferiore a 1 MW).
Per gli impianti di potenza termica nominale inferiore a 1 MW
il limite di emissione delle polveri è di 50 mg/Nm3, e il limite di emissione
di CO è di 100 mg/Nm3 come valori medi giornalieri Nel caso di impiego simultaneo in impianti industriali con
combustibili autorizzati, il calore prodotto dal rifiuto non deve eccedere il
60% del calore totale prodotto dall'impianto in qualsiasi fase di
funzionamento; i valori limite di emissione da applicare all'impianto devono
essere calcolati come indicato alla suballegato 3 del presente allegato.
5.1 Provenienza: Industria tessile 5.2 Caratteristiche del rifiuto: Scarti, anche in polvere, di fibre tessili di origine animale
o vegetale derivanti dalla filatura e tessitura 5.3 Attività e metodi di recupero: Il recupero energetico del rifiuto di cui al punto 5 può
essere effettuato attraverso la combustione alle seguenti condizioni:
- bruciatore pilota a
combustibile gassoso o liquido (non richiesto nei forni industriali); - alimentazione
automatica del combustibile; - regolazione
automatica del rapporto aria/combustibile anche nelle fasi di avviamento (non
richiesto nei forni industriali); - controllo in continuo
del monossido di carbonio, dell'ossigeno e della temperatura nell'effluente
gassoso (non obbligatorio per gli impianti di potenza termica nominale
inferiore a 1 MW).
Nel caso di impiego simultaneo in impianti industriali con
combustibili autorizzati il calore prodotto dal rifiuto non deve eccedere il
60% del calore totale prodotto dall'impianto in qualsiasi fase di
funzionamento; i valori limite di emissione da applicare all'impianto devono
essere calcolati come indicato alla suballegato 3 del presente allegato.
6.1 Provenienza: Industria
del legno (I a e II a lavorazione, produzione pannelli di
particelle, di fibra e compensati, mobili, semilavorati per il mobile,
articoli per l'edilizia, ecc.) 6.2 Caratteristiche del rifiuto: Scarti e agglomerati anche in polvere a base esclusivamente
legnosa e vegetale contenenti un massimo di resine fenoliche dell'1% e privi
di impregnanti a base di olio di catrame o sali CCA, aventi inoltre le
seguenti caratteristiche: - un contenuto massimo
di resine urea-formaldeide o melanina-formaldeide o urea-melanina-formaldeide
del 20% (come massa secca/massa secca di pannello); - un contenuto massimo
di resina a base di difenilmetandiisocianato dell'8% (come massa secca/massa
secca di pannello); - un contenuto massimo
di Cloro dello 0,9% in massa - un contenuto massimo
di additivi (solfato di ammonio, urea esametilentetrammina) del 10% (come
massa secca/massa secca di resina). 6.3 Attività e metodi di recupero: Il recupero energetico del rifiuto di cui al punto 6 può
essere effettuata attraverso la combustione alle seguenti condizioni:
- bruciatore pilota a
combustibile gassoso o liquido (non richiesto nei forni industriali); - alimentazione
automatica del combustibile; - regolazione
automatica del rapporto aria/combustibile anche nelle fasi di avviamento (non
richiesto nei forni industriali); - controllo in continuo
del monossido di carbonio, dell'ossigeno e della temperatura nell'effluente
gassoso. - negli impianti oltre
i 6 MWt controllo in continuo degli ossidi di azoto e degli altri inquinanti
di cui al suballegato 2, paragrafo 1, lettera a). Devono inoltre rispettare i seguenti valori limite alle
emissioni riferiti ad un tenore di ossigeno dei fumi anidri dell'11% in
volume:
Nel caso di impiego simultaneo in impianti industriali con
combustibili autorizzati, il calore prodotto dal rifiuto non deve eccedere il
60% del calore totale prodotto dall'impianto in qualsiasi fase di
funzionamento; i valori limite di emissione da applicare all'impianto devono
essere calcolati come indicato alla suballegato 3 del presente allegato. La cocombustione non è consentita nei forni per la produzione
di calce alimentare 7.1 Provenienza: Trasformazione
industriale del tabacco e la fabbricazione di prodotti da fumo 7.2 Caratteristiche del rifiuto: Scarti e cascami di lavorazioni costituiti dalle polveri,
fresami e costoline di tabacco vergine e rigenerato, provenienti dalla
trasformazione industriale del tabacco e dalla fabbricazione di prodotti da
fumo aventi un P.C.I. (potere calorifico inferiore) sul secco minimo di 8.000
kJ/kg ed una umidità massima del 16%. 7.3 Attività e metodi di recupero: Il recupero energetico del rifiuto di cui al punto 7 può
essere effettuata attraverso la combustione alle seguenti condizioni:
- bruciatore
pilota a combustibile gassoso o liquido (non richiesto nei forni
industriali); - alimentazione
automatica del combustibile; - regolazione
automatica del rapporto aria/combustibile anche nelle fasi di avviamento (non
richiesto nei forni industriali); - controllo
in continuo dell'ossigeno, del monossido di carbonio e della temperatura
nell'effluente gassoso (non obbligatorio per gli impianti di potenza termica
nominale inferiore a 1 MW) - negli
impianti oltre i 6 MWt controllo in continuo degli ossidi di azoto e degli
altri inquinanti di cui al suballegato 2, paragrafo 1, lettera a) ad
esclusione del fluoruro di idrogeno;.
Nel caso di impiego simultaneo in impianti industriali con
combustibili autorizzati, il calore prodotto dal rifiuto non deve eccedere il
60% del calore totale prodotto dall'impianto in qualsiasi fase di
funzionamento; i valori limite di emissione da applicare all'impianto devono
essere calcolati come indicato alla suballegato 3 del presente allegato. La cocombustione non è consentita nei forni per la produzione
di calce alimentare. 8.1 Provenienza: Attività di
disinstallazione di infrastrutture quali linee ferroviarie, linee di
telecomunicazioni e linee elettriche; 8.2 Caratteristiche del rifiuto: Rifiuti di legno impregnato con olio di catrame oppure con
sali CCA (rame, cromo e arsenico) 8.3 Attività e metodi di recupero: Il recupero energetico del rifiuto di cui al punto 8 può
essere effettuata attraverso la combustione in impianti dedicati al recupero
energetico di rifiuti di potenza termica nominale non inferiore a 6 MW. Gli impianti devono essere provvisti di: - bruciatore
pilota a combustibile gassoso o liquido; - alimentazione
automatica del combustibile; - regolazione
automatica del rapporto aria/combustibile anche nelle fasi di avviamento; - controllo
continuo dell'ossigeno, dell'ossido di carbonio, ossidi di azoto e della
temperatura nell'effluente gassoso, degli altri inquinanti di cui al
suballegato 2, paragrafo 1 lettera a) nonché della temperatura nella camera
di combustione.
- temperatura
minima dei gas nella camera di combustione di 850·C raggiunta anche in prossimità
della parete interna; - tempo
di permanenza minimo dei gas nella camera di combustione di 2 secondi; - tenore
di ossigeno nei fumi min. 6% in volume
9.1 Provenienza: Industria della
carta 9.2 Caratteristiche del rifiuto: Scarti di cartiera, derivanti dallo spappolamento della carta
da macero costituiti da una miscela di materiali plastici, legno, residui di
carta, frammenti di vetro, materiale ghiaioso e metallico aventi le seguenti
caratteristiche:
Detti impianti devono essere provvisti di: - bruciatore
pilota a combustibile gassoso o liquido; - alimentazione
automatica di combustibile; - regolazione
automatica del rapporto aria/combustibile anche nelle fasi di avviamento; - controllo
continuo dell'ossigeno, del monossido di carbonio, ossidi di azoto, della
temperatura nell'effluente gassoso, degli altri inquinanti di cui al
suballegato 2, paragrafo 1, lettera a) nonché della temperatura nella camera
di combustione. - temperatura minima dei
gas nella camera di combustione di 850·C raggiunta anche in prossimità della
parete interna; - tempo di permanenza
minimo dei gas nella camera di combustione di 2 secondi; - tenore di ossigeno
nei fumi min. 6% in volume
*Come valore medio rilevato per un
periodo di campionamento di 1 h
10.1 Provenienza: Processi di
depurazione: 10.2 Caratteristiche del rifiuto: Fanghi con le seguenti caratteristiche:
Detti impianti devono essere provvisti di: - bruciatore
pilota a combustibile gassoso o liquido; - alimentazione
automatica di combustibile; - regolazione
automatica del rapporto aria/combustibile anche nelle fasi di avviamento; - controllo
continuo dell'ossigeno, del monossido di carbonio, ossidi di azoto e della
temperatura nell'effluente gassoso, degli altri inquinanti di cui al
suballegato 2, paragrafo 1, lettera a) e della temperatura nella camera di
combustione.
- temperatura
minima dei gas nella camera di combustione di 850·C raggiunta anche in prossimità
della parete interna; - tempo
di permanenza minimo del gas nella camera di combustione di 2 secondi; - tenore
di ossigeno nei fumi min. 6% in volume
*Come valore medio rilevato per un
periodo di campionamento di 1 h
11.1 Provenienza: Impianti di
pirolisi e/o gassificazione di rifiuti di cui al punto 17 dell'Allegato 1. 11.2 Caratteristiche del gas: Gas derivante da processi di pirolisi e/o di gassificazione
aventi le seguenti caratteristiche:
si applicano i seguenti valori limite di emissione riferiti ad
un tenore di ossigeno nell'effluente gassoso anidro del 15%:
*Il limite è ridotto a 70 mg/Nm3 per
impianti di potenza termica superiore a 15 MW **Il limite è ridotto a 60 mg/Nm3 per impianti di potenza
termica superiore a 15 MW
Deve essere effettuato il controllo in continuo di CO e Nox.
Negli impianti oltre i 6 MWt deve essere effettuato il
controllo in continuo del monossido di carbonio e degli ossidi di azoto.
- controllo
continuo dell'ossigeno, del monossido di carbonio, ossidi di azoto e della
temperatura nell'effluente gassoso anidro, degli altri inquinanti di cui al
suballegato 2, paragrafo 1, lettera a). Si applicano altresì i seguenti valori limite di emissione
riferiti a un tenore di ossigeno nei fumi pari al 3% in volume:
Nel caso di impiego simultaneo con combustibili autorizzati,
il calore prodotto dal rifiuto non deve eccedere il 60% del calore totale
prodotto dall'impianto in qualsiasi fase di funzionamento; i valori limite di
emissione da applicare all'impianto devono essere calcolati come indicato
alla suballegato 3 del presente allegato. La cocombustione non è consentita nei forni per la produzione
di calce alimentare 12.1 Provenienza: Processi di
depurazione: 12.2 Caratteristiche del rifiuto: Fanghi con le seguenti caratteristiche:
Detti impianti devono essere provvisti di: - bruciatore pilota a combustibile
gassoso o liquido; - alimentazione
automatica di combustibile; - regolazione
automatica del rapporto aria/combustibile anche nelle fasi di avviamento; - controllo continuo
dell'ossigeno, del monossido di carbonio, ossidi di azoto e della temperatura
nell'effluente gassoso, degli altri inquinanti di cui al suballegato 2,
paragrafo 1, lettera a) e della temperatura della camera di combustione. Gli impianti
devono garantire in tutte le condizioni di esercizio i seguenti requisiti
minimi operativi: - temperatura minima
dei gas nella camera di combustione di 850·C raggiunta anche in prossimità
della parete interna; - tempo di permanenza
minimo dei gas nella camera di combustione di 2 secondi; - tenore di ossigeno
nei fumi min. 6% in volume
*Come valore medio rilevato per un
periodo di campionamento di 1 h
13.1 Provenienza: Industria
siderurgica. 13.2 Caratteristiche del rifiuto: Carbon fossile e coke in varia pezzatura compreso polveri, con
presenza di terreno o materiali inerti.
- in
impianti dedicati al recupero energetico dei rifiuti di potenza termica nominale
non inferiore a 20 MW; - in altri impianti
industriali di potenza termica nominale non inferiore a 50 MW; - temperatura minima
dei gas nella camera di combustione di 850·C raggiunta anche in prossimità
della parete interna; - tempo di permanenza
minimo dei gas nella camera di combustione di 2 secondi; - deve essere garantito
il controllo in continuo dell'ossigeno, del monossido di carbonio, degli
ossidi di azoto e della temperatura nell'effluente gassoso, nonché degli
altri inquinanti di cui al suballegato 2, paragrafo 1, lettera a) nonché
della temperatura della camera di combustione;
Nel caso di impiego simultaneo con combustibili autorizzati,
il calore prodotto dal rifiuto non deve eccedere il 40% del calore totale
prodotto dall'impianto in qualsiasi fase di funzionamento; i valori limite di
emissione da applicare all'impianto devono essere calcolati come indicato
alla suballegato 3 del presente allegato. La co-combustione è consentita solo
in impianti dotati di sistemi di abbattimento degli ossidi di zolfo.
14.1 Provenienza: Allevamenti
avicoli. 14.2 Caratteristiche del rifiuto: Residuo organico costituito da escrementi del pollame e
materiale di lettiera a base vegetale avente le seguenti caratteristiche al
momento dell'impiego:
Detti impianti devono essere provvisti di: - bruciatore
pilota a combustibile gassoso o liquido; - alimentazione
automatica del combustibile; - regolazione
automatica del rapporto aria/combustibile anche nelle fasi di avviamento; - controllo in continuo
dell'ossigeno, del monossido di carbonio, degli ossidi di azoto e della
temperatura nell'effluente gassoso, nonché degli altri inquinanti di cui al
suballegato 2, paragrafo 1, lettera a).
* come valore medio rilevato per un
periodo di campionamento di 1 h.
ALLEGATO 2
a) 50 mg/Nm3 di gas di combustione determinati come valore medio
giornaliero; b) 100 mg/Nm3 di gas di combustione di tutte le misurazioni
determinate come valori medi su 30 minuti.
- se tutti i valori
medi giornalieri non superano i valori limite di emissione stabiliti al
paragrafo 2. lett. a) e al paragrafo 1 lett. a) e - tutti i valori medi
su 30 minuti non superano i valori limite di emissione di cui alla colonna A,
paragrafo 1 lett. b) ovvero il 97% dei volori medi su 30 minuti rilevati nel
corso dell'anno non superano i valori limite di emissione di cui alla colonna
B, paragrafo 1, lett. b) - se tutti i valori
medi rilevati nel periodo di campionamento di cui al paragrafo 1, lett. c),
non superano i valori limite di emissione stabiliti in tale paragrafo. - se è rispettata la
disposizione di cui al paragrafo 2, lett. b.
5. Per il calcolo del valore di
emissione di PCDD+PCDF come diossina equivalente si fa riferimento
all'allegato 1 della direttiva 94/67/CE;
7. Fermo restando quanto disposto dalla
decisione della Commissione concernente i metodi di misurazione armonizzati
per la determinazione delle concentrazioni di massa di diossine e furani (C
(97) 1159 def), relativamente ai metodi di campionamento, analisi e
valutazione delle emissioni e per la periodicità dei controlli si applica
quanto previsto nei decreti di attuazione del Dpr 24 maggio 1988 n. 203. Per
il campionamento e le analisi caratteristiche dei rifiuti valgono i metodi di
cui alle norme UNI 9903. Al fine della verifica del rispetto delle
concentrazioni degli inquinanti e degli altri parametri previsti per i
rifiuti solidi, il confronto va effettuato con i valori medi ottenuti
statisticamente mediante determinazioni su un numero di campioni
rappresentativo del lotto in esame non inferiore a cinque. Nel caso di
approvvigionamento non discontinuo i valori medi si riferiscono a
determinazioni effettuate su sei campioni distribuiti uniformemente nell'arco
delle 24 h.
1. I valori limite per ciascun
inquinante e per il monossido di carbonio risultanti dalla co-combustione di
rifiuti e combustibili devono essere calcolati come segue:
V rifiuto x C rifiuto + V processo x C processo V rifiuto = volume
dei gas emessi derivante dalla combustione dei soli rifiuti in quantità
corrispondente alla massima prevista nella comunicazione, determinato in base
ai rifiuti che hanno il più basso potere calorifico. C rifiuto = valori
limite di emissione stabiliti nelle singole voci del suballegato 1 e nel
suballegato 2 per gli impianti destinati ad utilizzare soltanto rifiuti. V processo = volume
del gas emessi derivanti dal processo inclusa la combustione del combustibili
ammessi ai sensi della normativa vigente (esclusi i rifiuti) del tipo e nella
quantità minima prevista nella comunicazione, determinato sulla base del
tenore di ossigeno, al quale le emissioni devono essere normalizzate come stabilito
nelle norme nazionali. C processo = valori
limite di emissione dei relativi inquinanti e del monossido di carbonio nei
gas emessi dall'impianto quando vengono utilizzati i combustibili ammessi al
sensi della normativa vigente (esclusi i rifiuti) conformi ai valori minimi
contenuti nelle disposizioni nazionali legislative, regolamentari e
legislative ridotte del 10%. Nel caso siano più restrittivi si applicano i
valori limite di emissione che figurano nell'autorizzazione ex Dpr 203/88
ridotti del 10%. Se i valori degli inquinanti, di CO e di COT non sono
fissati, si utilizzano le emissioni reali ridotte del 10%; i valori di
processo sono riferiti allo stesso tempo di mediazione di cui al suballegato
2 ed alle singole voci del suballegato 1. C = valore
limite totale delle emissioni per CO e per gli altri inquinanti riferiti allo
stesso tempo di mediazione di cui al suballegato 2 ed alle singole voci del
suballegato 1. Il tenore di ossigeno di riferimento è calcolato sulla base
del tenore di riferimento relativo al rifiuto e quello relativo al processo,
come individuato dal Dm 12/7/90, rispettando il rapporto dei volumi parziali.
Per i valori limite di polveri totali, SO2, NOx, CO e COT i
valori C rifiuto, C processo e C sono espressi come valori medi giornalieri.
A tal fine, il valore medio giornaliero di C processo è assunto pari al 115%
del medesimo valore fissato su base mensile. Per i valori di IPA, PCDD+PCDF i valori di C rifiuto, C
processo e C devono essere espressi come valori medi riferiti a 8 ore.
- maggiori
concentrazioni di CO nel gas di combustione sono richieste dal processo di
produzione; - il valore C rifiuti
(come precedentemente definito) per le diossine e i furani è rispettato.
ALLEGATO 3
L'eluizione dei componenti viene effettuata tramite immersione
del campione in acqua deionizzata, la quale viene rinnovata ad intervalli di
tempo prestabiliti, per un totale di durata della prova di 16 giorni.
Il campione da sottoporre ad analisi deve essere nella stessa
forma fisica in cui si prevede l'impiego. Il campione da sottoporre ad
analisi deve essere rappresentativo della totalità del materiale da
esaminare, e comunque non meno di 100 mg. Per i materiali inertizzati il test
va condotto dopo un periodo sufficientemente lungo dalla loro preparazione
(un mese minimo) al fine di minimizzare le variazioni dovute ai cambiamenti
nella struttura porosa e nella fase minerale. Determinare il volume (Vp) del
materiale da sottoporre ad analisi in litri, ed il peso in Kg.
Usare solo reagenti puri per analisi e acqua deionizzata.
Acido nitrico, concentrazione 1M HN03
I contenitori utilizzati debbono poter essere chiusi al fine
di evitare l'esposizione all'anidride carbonica atmosferica che può causare
variazioni di pH. Infatti la riproducibilità del test è alterata da
variazioni del pH della soluzione estraente durante il test. Tali contenitori possono essere in polietilene, polipropilene
o altri materiali, purché non contaminino gli eluati con gli elementi che
debbono essere ricercati. La grandezza dei contenitori deve essere tale che
possa contenere un rapporto in peso tra campione e soluzione estraente uguale
a 5. Inoltre la grandezza del contenitore deve permettere che il
campione possa essere immerso almeno 2 cm sotto il livello dell'acqua. Nel
corso di campione monolitico, sul fondo del contenitore va posto un supporto
al fine di permettere un contatto diretto di tutta la superficie del campione
con l'acqua. Lavare i contenitori prima dell'uso con una soluzione di acido
nitrico 1M e di seguito sciacquare con acqua deionizzata al fine di rimuovere
ogni traccia dell'acido. I filtri utilizzati devono avere un diametro dei pori di 0,45
µg. I filtri prima dell'uso devono essere lavati con la soluzione
di acido nitrico 1M al fine di allontanare eventuali contaminanti. I contenitori per la conservazione delle soluzioni di eluizione
ottenute devono essere in polietilene o altri materiali simili. Lavare tali
contenitori con soluzione di acido nitrico 1M prima dell'uso. Per la determinazione nelle soluzioni estraenti dei
microelementi metallici di interesse si possono utilizzare metodi strumentali
scientificamente validi, quali ad esempio: la spettrofotometria di
assorbimento atomico, la spettrofotometria a plasma indotto (ICP) ecc.
Il test va condotto ad una temperatura di 20ħ 5·C. Registrare la temperatura media durante ogni intervallo del
test. Porre nel recipiente un volume d'acqua pari a V=5 X Vp. Filtrare e/o comunque separare le soluzioni estraenti ottenute
da ciascuno step eventualmente con una membrana filtrante (*) e acidificare
il campione dopo la misurazione del pH e della conducibilità con acido
nitrico 1M a pH=2. Non acidificare una parte della soluzione estraente per
analizzare gli anioni (solfati, nitrati, cloruri). Analizzare i campioni acidificati prima possibile, ma tutti in
un'unica sequenza analitica secondo una procedura standardizzata. Le determinazioni analitiche per la ricerca dei
microinquinanti andranno effettuate su ogni soluzione ottenuta dalle otto
fasi di eluizione (2, 8, 24, 48, 72, 102, 168, e 384 ore) ricercando i
parametri significativi e rappresentativi del campione in esame. Il confronto
con i valori limite stabiliti nella tabella seguente andrà effettuato con un
valore risultante dalla sommatoria delle concentrazioni riscontrate nelle
soluzioni ottenute nelle singole otto fasi di estrazione. Mentre per il
parametro pH il range 5,5 - 12 andrà rispettato per ognuna delle soluzioni
ottenute nelle 8 fasi estrattive.
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