CIRCOLARE COMMISSARIALE n.725 del 1° marzo 2000

 

Problematiche inerenti l’adeguamento e la realizzazione di discariche per r.s.u. necessarie per fronteggiare l’emergenza.

 

o       AI SIGG. PREFETTI DELL'ISOLA

 

e, p.c.

 

o       ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ROMA

o       DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE ROMA

o       AL MINISTERO DELL'AMBIENTE SERVIZIO A.R.S. ROMA

o       ALL'ASSESSORATO REGIONALE TERRITORIO E AMBIENTE
PALERMO

o       ALLE PROVINCIE REGIONALI DELL'ISOLA

 

In armonia con le disposizioni del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, l’Ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999 prevede "l’adeguamento ovvero la realizzazione, in ciascuna provincia regionale, avvalendosi dei prefetti delle province, delle discariche necessarie per fronteggiare l’emergenza, nelle more dell’attuazione della raccolta differenziata e della realizzazione e messa in esercizio degli impianti di recupero nonché per assicurare lo smaltimento dei sovvalli" (art. 3, punto 1.13).

L’impostazione del predetto decreto legislativo, di attuazione delle direttive CEE, per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti, è espressa dall’art. 5, che recita al primo comma: "Lo smaltimento deve essere effettuato in condizioni di sicurezza e costituisce la fase residuale della gestione dei rifiuti" e al secondo comma "I rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti potenziando la prevenzione e le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero".

In coerenza con le predette disposizioni, le SS.LL. dovranno limitare al massimo il numero delle discariche necessarie considerando che la media della produzione giornaliera dei rifiuti urbani è di Kg. 1-1.200 pro capite.

Occorre considerare, tuttavia, che il 60% circa dei rifiuti urbani è costituito da frazioni valorizzabili nelle seguenti percentuali indicative:

 

Materiale organico 30

Carta e cartone 15

Plastica 7

Vetro 5

Metalli 3

Legno 1

              

Pertanto, la vita della discarica dovrà essere commisurata tenendo conto sia della quantità di materiale recuperabile, che non deve essere conferito in discarica, sia dell’attuazione degli impianti per la produzione di combustibile derivato dai rifiuti (CDR), che dovrà consentire l’utilizzazione di circa il 50% dei rifiuti attualmente conferiti in discarica, come indicato alla lettera e) dell’art. 2 dell’Ordinanza n. 2983/1999. Allo stato, è possibile preventivare che detti impianti entreranno via via in funzione nell’arco di quattro anni.

Al fine quindi di meglio individuare le modalità operative per quantificare il fabbisogno di discariche, tenendo conto dei tempi di attuazione della raccolta differenziata e di realizzazione e messa in esercizio degli impianti di recupero, nonché della produzione di sovvalli derivanti dalle attività di selezione e recupero, si allega alla presente, un diagramma, con un esempio a titolo esplicativo, per determinare la volumetria necessaria delle discariche per ambito territoriale ottimale.

E’ di assoluta evidenzia che le disposizioni intervenute in materia di smaltimento di rifiuti, in attuazione di direttive comunitarie molto puntuali, hanno reso inattuabile il piano di smaltimento dei rifiuti in Sicilia per la fase di breve e medio termine, approvato con D.P. Reg. n. 35 del 6 marzo 1989; e tuttavia, nell’individuazione delle discariche occorrenti, è certamente opportuno tenere conto dei progetti esecutivi già approvati con decreto dell’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente e non appaltati.

Pertanto, considerato anche che l’ubicazione di tali progetti è stata approvata dai rispettivi Consigli comunali, con apposite deliberazioni, e che proprio la localizzazione delle discariche costituisce uno dei maggiori problemi da affrontare, le SS.LL. valuteranno l’opportunità di utilizzare tali progetti, anche per realizzare utili economie di tempo.

L’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, in proposito, viene invitato a comunicare, per ciascun ambito provinciale, alle rispettive Prefetture, l’elenco dei decreti di approvazione, con l’indicazione della volumetria dell’impianto e del costo complessivo dell’opera.

Ove non fosse possibile utilizzare progetti già approvati, gli incarichi di studio e di progettazione dovranno essere affidati a personale delle pubbliche amministrazioni, secondo le previsioni dell’art. 10, comma 3, dell’Ordinanza del 2983 del 31 maggio 1999, nel rispetto delle previsioni dell’art. 22 della L.r. 12 gennaio 1993, n. 10, prevedendo fra le spese generali le somme da ripartire fra i componenti dell’Ufficio Tecnico che ha redatto il progetto.

Pertanto, nel trasmettere i progetti per il finanziamento, dovrà essere allegato il relativo piano finanziario per la fissazione della tariffa, al fine di consentire, tra l’altro, il recupero delle spese di investimento affrontate con le risorse della gestione commissariale.

In conclusione, la somma del costo ambientale, del costo di investimento e gestione dello smaltimento dei rifiuti in discarica e degli aggravi relativi alle penalizzazioni previste amplifica l’importanza dell’incremento della raccolta differenziata della frazione valorizzabile, anche considerando gli introiti derivanti dal conferimento ai centri CONAI.

Per quanto riguarda l’iter procedimentale successivo alla progettazione (dall’approvazione del progetto al collaudo dell’opera) lo scrivente si riserva di integrare la presente direttiva con altre indicazioni appena dopo che sarà stata emanata un’Ordinanza di modifica e di ampliamento della 2983/99 già all’esame del Ministero dell’Ambiente.

Pertanto, si fanno voti per una stretta intesa fra le SS.LL., che esercitano le competenze di cui agli artt. 13, 27 e 28 del D.L.vo n. 22/97, ai sensi dell’art. 5 dell’Ordinanza 2983/99, e il Presidente della rispettiva provincia, che esercita un ruolo fondamentale per l’incremento della raccolta differenziata, ai sensi dell’art.3 della predetta Ordinanza.

 

Il Commissario Delegato
Presidente della Regione
(On. le Angelo Capodicasa)

 

 

 

Esempio:

Produzione giornaliera di rifiuti: 1,00 / 1,20 Kg. X abitante X giorno

Peso specifico dei rifiuti: 0,7 / 0,8 Tonn. ÷ mc.

Ricoprimento giornaliero dei rifiuti in discarica: 15% dei rifiuti conferiti

Popolazione dell'Ambito territoriale ottimale: 1.000.000 di abitanti

Periodo considerato: 4 anni (1460 giorni)

Volume necessario in discarica =