D.M. 6 settembre
1994
Allegato 4
Criteri
per una corretta scelta dei mezzi di protezione individuali delle vie
respiratorie
In tutte le lavorazioni durante le quali i rischi inerenti
l'esposizione a polveri e fibre di amianto non possono essere evitati o
sufficientemente limitati da misure di prevenzione o da mezzi di protezione
collettiva, il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori idonei
dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie (respiratori).
I
respiratori contro il materiale particolato e fibroso possono essere di vario
tipo a seconda del grado di protezione che si intende ottenere; questo va
valutato in rapporto al grado di inquinamento ambientale. Con riferimento alle
indicazioni del CEN (CEN/TC 79: Guidelines for selection and use of respiratory
protective devices. Draft information report) i filtri dei respiratori possono
essere di classe P1, P2 e P3 rispettivamente di bassa, media ed alta
efficienza.
Ad
ogni combinazione facciale/filtro corrisponde un valore del fattore di
protezione nominale che indica il rapporto fra le concentrazioni
dell'inquinante nell'atmosfera ambiente e nell'aria inspirata dall'operatore.
Per una valutazione dell'idoneo respiratore che si intende adottare si
forniscono di seguito i valori dei fattori di protezione nominale per le diverse
combinazioni facciale/filtro.
Nei
casi in cui la protezione offerta dai respiratori a filtro non risultasse
sufficiente, il ricorso a respiratori isolanti consente di raggiungere valori
del fattore di protezione nominale sino a 10.000. Con l'adozione di tali
dispositivi le vie respiratorie dell'operatore sono isolate rispetto
all'ambiente di lavoro in quanto l'aria per l'inspirazione proviene da una
sorgente esterna all'ambiente stesso. Nell'ambito dei lavori dello stesso
CEN/TC 79, in linea cautelativa, l'attuale tendenza e' di considerare accanto
al fattore di protezione nominale, un fattore di protezione "reale"
di valore pari alla metà di quello nominale. Ciò per tenere conto delle
effettive situazioni "reali" che si possono verificare nei posti di lavoro
in relazione all'imprecisione nell'indossamento del mezzo di protezione, ad una
eventuale carenza di manutenzione dello stesso, ecc. Poiché sappiamo che il
limite massimo di esposizione, relativo ad una determinata sostanza, e' dato
dalla relazione:
Limite
massimo di esposizione = FP x TLV
in
cui FP e' il fattore di protezione, si possono presentare le seguenti
situazioni. Se prendiamo in considerazione ad esempio la crocidolite (TLV 0,2
fibre/cm³) una semimaschera con filtro P3 offrirà una garanzia di protezione
(per il lavoratore) sino alla concentrazione di 10 fibre/cm³, se ci riferiamo
al fattore di protezione nominale, sino a 5 fibre/cm³ nel caso che il fattore
di protezione sia "reale".
Per
i lavori di bonifica, durante i quali vengono raggiunte solitamente
concentrazioni elevate di fibre di amianto, vengono normalmente preferiti, in
relazione alle condizioni microclimatiche favorevoli per l'indossatore, gli
elettrorespiratori THP3 e TMP3. Se questi risultassero insufficienti per la
garanzia di protezione che si deve raggiungere, possono essere utilizzati
respiratori isolati. In questo caso solo quelli autonomi con bombole di aria o
di ossigeno compressi (autorespiratori)
essendo difficile, soprattutto in relazione alle esigenze di mobilità degli
operatori, l'utilizzo di respiratori isolati non autonomi (a presa d'aria
esterna o ad adduzione di aria compressa). Per una più completa descrizione
della casistica degli apparecchi di protezione delle vie respiratorie si
rimanda alle norme UNI EN 133 e UNI EN 134 (1991).
Lavorazioni
saltuarie
Per
i lavori saltuari (manutenzioni di controsoffittature, di impianti elettrici,
ecc.) durante i quali sia possibile venire a contatto con materiali contenenti
amianto non "friabile" e non sia evidente un rilascio di fibre
nell'ambiente, l'uso di una semimaschera con filtro P3 si ritiene possa offrire
sufficienti garanzie in relazione ad eventuali imprevisti che possono provocare
concentrazioni di fibre di amianto momentaneamente elevate; tale respiratore
non risulta inoltre inutilmente sovradimensionato in relazione proprio alla
saltuarietà delle lavorazioni.
Se
invece, per necessità operative, il materiale contenente amianto deve o può
essere manomesso, la zona di manutenzione andrà ovviamente circoscritta; andrà
quindi effettuata una valutazione ambientale, avvalendosi anche di dati
riscontrati in situazioni analoghe, al fine di scegliere l'idoneo mezzo di
protezione delle vie respiratorie.
Le
successive fasi operative seguiranno l'iter previsto nei cantieri ove si
effettua la bonifica dell'amianto. Si fa infine presente che in base al decreto
legislativo n. 475 del 4/12/92, i dispositivi di protezione individuale (DPI)
commercializzati a partire dal 1/1/95 dovranno essere accompagnati dalla
dichiarazione di conformità CE (il fabbricante dichiara che il DPI e' conforme
ai requisiti essenziali indicati dalla direttiva) e muniti del marchio CE.
Sino
al 31/12/94 possono essere commercializzati i DPI prodotti entro il 1992 in
base alle normative vigenti nazionali o di altri Paesi della Comunità europea.
Combinazione |
Fatt. prot. nom. |
Facciale
filtrante P1 (FFP1) o semimaschera con filtro P1 |
4 |
Facciale
filtrante P2 (FFP2) o semimaschera con filtro P2 |
12 |
Facciale
filtrante P3 (FFP3) o semimaschera con filtro P3 |
50 |
Maschera
intera con filtro P1 |
5 |
Maschera
intera con filtro P2 |
20 |
Maschera
intera con filtro P3 |
1000 |
Elettrorespiratore
con cappuccio o casco e filtro P1 (THP1) |
10 |
Elettrorespiratore
con cappuccio o casco e filtro P2 (THP2) |
20 |
Elettrorespiratore
con cappuccio o casco e filtro P3 (THP3) |
500 |
Elettrorespiratore
con maschera e filtro P1 (TMP1) |
20 |
Elettrorespiratore
con maschera e filtro P2 (TMP2) |
100 |
Elettrorespiratore
con maschera e filtro P3 (TMP3) |
2000 |