AZIONI RELATIVE ALL'OBIETTIVO PRIORITARIO:

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Perseguire la ristrutturazione dell’Ente di Sviluppo Agricolo e dell’Ente Acquedotti Siciliani, in coerenza con l’attuazione della legge legge Galli e della legge regionale 36/94 sul Servizio Idrico Integrato.

IdAzione Data Provvedimento Sintesi Amm_Dip_Competente
182 29/12/2001 EAS: FIRMATO IL DECRETO PER LA PRIVATIZZAZIONE La privatizzazione dell’Eas (Ente acquedotti siciliani) compie un ulteriore passo in avanti con la firma del decreto che avvia le procedure per la trasformazione dell’ente. Entro novanta giorni dalla pubblicazione del decreto verrà emanato il bando per la costituzione della società mista con i privati. "Sono soddisfatto ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro – perché un altro punto del mio programma di governo è stato attuato. L’Eas sarà posta sul mercato e alla Regione non interessa detenere il pacchetto di maggioranza, basterà anche possedere una golden share. Da molte parti vi è interesse per l’Eas e questa privatizzazione dovrebbe concludersi nel corso del primo semestre del 2002". "Finalmente dopo due anni ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici, Guglielmo Scammacca della Bruca abbiamo sbloccato questa privatizzazione contenuta in una norma della finanziaria 1999. La trasformazione di questo ente consentirà una gestione finalizzata dei grandi sistemi di captazione e adduzione, garantendo l’equa distribuzione della risorsa idrica nei vari ambiti territoriali"
1426 02/04/2002 Disposizioni per la trasformazione dell'Ente acquedotti siciliani in società per azioni. Presidente
1103 07/08/2002 Trasferimento all'Ente acquedotti siciliani delle opere idriche di captazione, accumulo, potabilizzazione e adduzione per lo svolgimento dei servizi di fornitura d'acqua. Assessore Presidenza
256 07/08/2002 La giunta regionale ha approvato lo schema di bando di gara per la privatizzazione dell’Eas , ente acquedotti siciliani, predisposto dall’assessorato all’industria. Assessorato industria
340 30/12/2002 ATO, APPROVATI TUTTI I PIANI D’AMBITO PROVINCIALI Si è conclusa, da parte di tutte e nove le province siciliane, la fase dell’approvazione dei piani d’ambito, cioè degli strumenti operativi della gestione del servizio idrico integrato degli Ato. Grazie all’impulso dato dal commissario delegato per l’emergenza idrica, Salvatore Cuffaro, è stato quindi rispettato il termine del 31 dicembre, entro il quale la Regione Siciliana doveva chiudere le procedure per ottemperare alle disposizione della legge 36/94 (c.d. legge Galli) ed accedere, così, ai fondi di Agenda 2000 per la realizzazione di opere ed infrastrutture idriche, fognarie e di depurazione. Nei giorni scorsi Cuffaro aveva invitato tutti gli Ato a mettersi in regola approvando il piano d’ambito e per agevolare la procedura aveva inviato a ciascuna autorità d’ambito la convenzione di gestione tipo, che servirà a regolare i rapporti tra gli enti locali dell’Ambito territoriale ottimale e il gestore del servizio idrico integrato. Allegato alla convenzione anche lo schema di disciplinare tecnico, contenente, in pratica, gli obblighi del gestore. Emergenza idrica
234 09/01/2003 EMERGENZA IDRICA: ATO, CUFFARO APPROVA I PIANI D’AMBITO Il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, commissario delegato per l'emergenza idrica, ha firmato il decreto che approva l’adozione dei piani d’ambito di tutti gli Ato dell’Isola. La ratifica del provvedimento si è resa possibile dopo che ciascun Ambito territoriale ottimale aveva approvato singolarmente il proprio piano d’ambito. Rispettati, quindi, sia i tempi, che le disposizioni previste dalla Legge 36/94 di riordino del settore idrico (cosidetta legge Galli), e quelle emanate dal commissario per l’emergenza idrica, relative alle modalità di intervento contenute nel Por 2000-2006 dell’Unione europea e nell'Accordo di programma quadro (Apq - Risorse Idriche) tra Stato e Regione. Quanto alla tipologia di accordo scelta da ciascun ambito territoriale ottimale, i comuni delle province di Messina, Palermo, Ragusa e Trapani hanno scelto come forma di cooperazione la convenzione, mentre quelli delle province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna e Siracusa hanno costituito un consorzio. Tali importanti adempimenti, oltre a dare pratica attuazione alla legge Galli ed a tutti i provvedimenti regionali da essa discendenti, consentono l’accesso sia ai fondi europei che a quelli dello Stato, previsti dal Por e dall’Apq. In questo modo, pertanto, sarà possibile dare inizio a tutti quegli interventi strutturali necessari alla razionalizzazione delle risorse idriche ed al conseguente superamento dello stato di emergenza in atto esistente in Sicilia.