CONCLUSIONI

 

I risultati dell'analisi dei questionari dimostra che l'impatto dei cittadini verso l'Euro é complessivamente positivo e lo stesso dato emerge dai sondaggi condotti a livello più ampio dalla Commissione Europea che ha intervistato 7.547 cittadini in diversi paesi appartenenti alla zona Euro.

Se da un lato l'apprezzamento resta positivo in quanto la nuova Moneta rende i cittadini dell'Unione più fiduciosi nell'economia europea (sentimento che é ancora più forte negli italiani),  dall'altro si nota che la difficoltà principale rimane ancora quella di riuscire a dare un valore ai beni direttamente in Euro. Difatti si é ancora portati, prima di un acquisto, a convertire nella moneta nazionale il prezzo in Euro e poi decidere se comprare o meno. Tre sono risultati i paesi della zona Euro in cui si é registrato e si continua a verificare questo atteggiamento: Olanda, Germania e Italia. In quest'ultima si verificano, soprattutto nei piccoli centri o nelle zone più periferiche delle città, casi di doppia affissione dei prezzi o addirittura  dell'indicazione del prezzo solo in lire. Ciò a dimostrazione del fatto che la piena consapevolezza dei prezzi in Euro non si é ancora radicata nei cittadini e che la maggior parte della gente continua a pensare in lire.

In base a quanto sostengono gli esperti coinvolti nel progetto, si ritiene che tale atteggiamento durerà ancora almeno per un anno. In Italia, infatti, a differenza di altri Paesi europei, la pubblicità televisiva per la vendita di alcuni prodotti usa ancora la doppia indicazione dei prezzi al fine di renderne più interessante la vendita.

 

Tra gli obiettivi del progetto Info€uro vi era quello di comprendere e valutare l'impatto psico-economico della nuova Moneta sui cittadini, ovvero verificare: l'approccio verso l'Euro, la propensione agli acquisti e soprattutto se l'abitudine all'uso di una nuova moneta potesse creare atteggiamenti di smarrimento o di stress verso abitudini consolidate. Dall'analisi dei dati rilevati e dal confronto con il sondaggio svolto a più ampio livello dalla Commissione Europea si nota che il passaggio non é stato traumatico, ma anzi é stato vissuto con un atteggiamento positivo.

Per quanto concerne la propensione agli acquisti si è constatato che quest’ultima non si é modificata sensibilmente. Si continua ad acquistare come nel passato ma con la sensazione e l'incertezza di spendere di più.

Dall'analisi dei questionari é anche emersa una insofferenza verso i centesimi vissuti come un disagio pratico oltre che psicologico a causa della mancanza generalizzata del valore da attribuire a queste monete.

Se da un lato la percezione e l'informazione sull'Euro possono essere valutate nel complesso positivamente, dall'altra la conoscenza sulla storia che ha portato alla creazione della CEE, sul ruolo e l'attività delle Istituzioni comunitarie, sull'Unione europea in generale, cosi' come emerso dall'analisi del secondo questionario, si attesta a livelli meno che mediocri. In una Europa unita e soprattutto in una unione economica sancita dalla introduzione dell'Euro, é fondamentale una maggiore e diffusa conoscenza tra i cittadini delle Istituzioni che direttamente o indirettamente li governano. Anche a  questo é servito il progetto “Info€uro”, e cioè, a formare/informare e sensibilizzare il più ampio numero di cittadini facendo sentire le Istituzioni comunitarie a loro più vicine. Inoltre, i chioschi sono stati considerati dal cittadino come un punto di riferimento concreto e psicologico. Il collegamento con l'associazione di consumatori Adiconsum ha contribuito a far riscoprire nei cittadini l'importanza e l'utilità di dette organizzazioni. L'Adiconsum ha fornito informazioni supplementari ed assistenza a tutti quei cittadini che essendosi rivolti ai chioschi volevano presentare lamentele o saperne di più sui diritti dei consumatori. Anche sotto questo aspetto si può affermare che il progetto ha avuto risvolti più che positivi.

 

Alla luce della affluenza dei cittadini che si sono rivolti ai chioschi, e che hanno compilato i questionari loro sottoposti, e della funzione svolta dagli operatori di sportello l’azione svolta dal progetto può essere considerata molto utile;  ma soprattutto che l'approccio di tipo discendente sperimentato sul campo é stato molto apprezzato da parte degli utenti finali: i cittadini.