SOMMARIO

 

PREMESSA

VALUTAZIONE PSICOLOGICA

DEDUZIONI CONCLUSIVE

AREE DI INDAGINE PSICO - DIAGNOSTICA

INDICATORI PSICOLOGICI

TIPOLOGIE PSICOLOGICHE

 

PREMESSA

 

La presente relazione, partendo dai risultati dell’indagine condotta nelle città di Palermo, Catania, e Messina, ha lo scopo di valutare l’impatto psico-economico dell’introduzione dell’Euro sulla popolazione.

L’indagine è stata effettuata interrogando quei cittadini che, in maniera assolutamente spontanea ed occasionale, si sono avvicinati ai chioschi, opportunamente  distribuiti nelle piazze delle suddette città siciliane,  proponendo loro uno specifico questionario sul quale essi sono stati invitati a rispondere.

Il campione, pertanto,  per scelta metodologica,  non è stato selezionato a monte, ma si è formato sul campo.

Le risposte così raccolte hanno costituito il dato complessivo grezzo dell’indagine posto a base delle successive elaborazioni che sono consistite nell’aggregazione e classificazione secondo i seguenti criteri:

Relativamente a quest’ultimo criterio, la popolazione coinvolta nel progetto è stata,  suddivisa in due classi:

Si evidenzia subito che, ai fini delle valutazioni di ordine psicologico, le due classificazioni, che, in generale rispondono ad accertate diversità di percezione dei fenomeni socio economici da parte della popolazione a seconda del sesso e dell’età, non hanno mostrato particolare rilevanza.

Le considerazioni che seguono sono state sviluppate tenendo costantemente  presente lo spirito e le finalità del progetto Info€uro che sono entrambi legati all’intenzione, intrinseca nell’ideazione dello stesso, di leggere il fenomeno - pur nei limiti imposti dal campione formatosi - nella sua globalità.

In altri termini, essendo l’obiettivo preposto al progetto  quello di cogliere, attraverso le risposte alle semplici domande contenute nel questionario, la complessità degli effetti psicologici che l’introduzione della moneta unica ha prodotto sulla gente comune, le valutazioni psicologiche hanno perseguito tale precipua finalità.

SOMMARIO

 

VALUTAZIONE PSICOLOGICA

 

Al fine di valutare il fenomeno in chiave psicologica, i dati  raccolti con l’indagine in argomento  sono stati messi in relazione all’ipotesi epistemologica  che  i cambiamenti radicali delle abitudini  e degli stili di vita creano una condizione psicologica di stress in chi li vive,  per verificare se essi confermassero o no tale assunto teorico di base. 

 

Contemporaneamente sono state individuate quattro aree d’indagine psicologica utilizzate quali strumenti  psicodiagnostici per potere misurare la risposta psicologica in termini di reazione all’esposizione a un evento nuovo e rivoluzionario come l’ingresso della moneta unica sul mercato Europeo.

Le risposte sono state lette attraverso categorie psicologiche quali la memoria, l’attenzione, la concentrazione, la volontà, l’emozione,  l’apprendimento, la riflessione ed il pensiero usati  come indicatori interpretativi delle seguenti aree:

 

1.      area simbolico-ideativa;

2.      area cognitiva;

3.      area comportamentale;

4.      area psico-emozionale.

 

L’obiettivo è tracciare un profilo, il più attendibile possibile, dell’atteggiamento psicologico di fronte all’evento Euro e del comportamento economico adottato, le relative congruità o contraddizioni con l’obbiettivo di valutare l’orientamento del mercato in termini di contrazione o espansione dei consumi.

In tal senso è interessante, per un completamento della fisionomia psico economica dei cittadini fare un confronto tra le aree simbolico-ideativa, cognitiva, comportamentale e quella psico-emozionale espressa attraverso due tipologie psicologiche che ci informano sull’accettazione o sul rifiuto dell’Euro da parte dell’uomo della strada.

 

La correlazione viene effettuata tra il dato delle risposte raccolte, calcolato in percentuale e gli indicatori interpretativi psicologici all’interno delle aree  psicodiagnostiche.

Nell’area simbolico-ideativa si rileva che nell’immaginario collettivo l’Euro assume una simbologia positiva, rappresentata da un’ideazione di unione, di coesione, d’integrazione  e di senso di appartenenza. Ciò si evince dalla rilevazione che la maggior parte delle risposte è orientato a utilizzare gli indicatori psicologici  - memoria - attenzione – volontà _ in maniera sinergica ovvero convogliati verso uno sforzo di adattamento al fenomeno Euro.  Da questa stima dei dati, parrebbe emergere una capacità di reazione costruttiva associata ad una rappresentazione ideativa dell’Euro in termini di rinnovamento e di tensione emotiva positiva.  Stress benigno vissuto come stimolo ad agire e a produrre cambiamento evolutivo.

La lettura delle risposte, secondo questa prima area diagnostica, metterebbe in crisi il filone di pensiero degli studiosi di psicologia  specializzati nel comportamento popolare o di massa, i quali sostengono che l’abbandono della vecchia lira provocherebbe incertezza, paura e persino disturbi psicotici: l’evento storico dell’ingresso della moneta unica, secondo quest’ottica, sembrerebbe, infatti, percepito dai più come fattore di squilibrio o di  tensione e quindi come negativo.

Nell’area  cognitiva, le risposte indicano percentualmente una discreta assimilazione dell’Euro.

Questo dato fa emergere  che l’italiano medio, soprattutto gli uomini, e in particolare, gli uomini oltre i quarant’anni, ma anche le donne oltre i quarant’anni ( la percentuale si sovrappone o quasi ), in base agli indicatori psicologici d’area, riflessione, pensiero, apprendimento,  dimostra di utilizzare con capacità più che soddisfacente la dimensione mentale e d’interiorizzazione degli eventi esterni  anche complessi come nella fattispecie. In particolare è emersa la capacità di sottoporsi a un processo di apprendimento relativamente lungo  a tutto beneficio, però, di un’assimilazione graduale ed equilibrata del fenomeno.

Indirettamente si evince l’efficacia della campagna informativa che ha accompagnato  l’intero impianto della moneta unica.

E’ interessante rilevare come la fase della doppia circolazione, in Italia della lira e dell’Euro correlata ad una scansione temporale umanizzata ha senz’altro favorito  un’acquisizione meno traumatica dell’evento economico fungendo da ammortizzatore psicologico e sociale e contenendo i contraccolpi  dell’emergenza e dell’imprevedibilità.

Nell’area comportamentale le risposte indicano percentualmente una medio-alta capacità da parte di tutti i cittadini di assunzione di responsabilità di fronte a un evento di così grossa portata collegata a un buon  contatto con la realtà attuale.  Ancora  gli indicatori d’area quali la volontà, la consapevolezza, la responsabilità hanno dimostrato che i cittadini sono stati capaci di aderire ad realtà economica complessa e nuova.

In tal senso il progetto Info€uro è da ritenersi estremamente utile poiché ha sostenuto e orientato l’uomo della strada che non si è sentito solo e disperso: i chioschi sono stati percepiti ed utilizzati come punti di riferimento concreto e operativo ma anche psicologico .

 

Dall’analisi delle tre aree d’indagine psicodiagnostica, gli indicatori psicologici mettono in evidenza una popolazione attiva consapevole desiderosa di confrontarsi con le novità  e che ritiene l’Euro un simbolo positivo di progresso economico e di unione Europea. I dati raccolti inerenti alle suddette aree sembrano disconfermare  l’assunto di base secondo il quale i cambiamenti radicali provocano sempre uno stress in chi li vive: lo sforzo di adattamento sembra essere vissuto dalla popolazione del nostro campione come  un impegno che vale la di compiere sia da un punto di vista  cognitivo  relativo all’apprendimento di un sistema economico nuovo, sia da un punto di vista comportamentale, essere coerenti con una realtà economica differente nel mio agire quotidiano. 

 

L’area psico emozionale è quella che presenta maggiori difficoltà d’interpretazione e di decodifica poiché  si relaziona con ambiti psicologici impliciti e sotterranei.

Le parti emotive sono, infatti, legate al tono dell’umore e, pertanto oscillanti e mutevoli: in questo senso gli indicatori d’area, le emozioni, sembrano essere poco attendibili. Tuttavia sono proprio le parti più nascoste che rappresentano lo specchio dell’anima e sono quindi le più eloquenti e le più sincere. Spesso la comunicazione non verbale mette a nudo ciò che pensiamo veramente o le paure celate dalle parole.  Lo accostarsi ai chioschi, rispondere al questionario, richiedere informazioni è sicuramente un atteggiamento psicologico positivo ma indirettamente rileva il bisogno che la gente ha di rassicurarsi, di essere sostenuta nella comprensione di un fatto emotivamente forte nell’impatto, di non sentirsi sola di fronte ai mutamenti, di potersi lamentare, esprimere dubbi o dissenso forse anche rabbia per dover comunque farsi i conti con questo rivoluzionamento.

E’ dunque intuitivo e legittimo ipotizzare che i cittadini siano stati investi da una massa di emozioni di segno positivo e disegno negativo magari anche di natura  contraddittoria e difficili da scambiare: dietro una idea di progresso economico può celarsi l’ansia per qualcosa che finisce e che anche inconsapevolmente crea un senso d’insicurezza e di perdita d’identità. La sindrome del viaggiatore in terra straniera sradicato e confuso ma alla ricerca di una nuova sede è una metafora per spiegare l’idea di “ spostamento ”  che tutti devono compiere per approdare all’Euro.

L’area psicoemozionale è dunque la più suggestiva proprio perché legata a vissuti transitori tipici del migratore: per questo possiamo affermare che si tratta di reazioni psicologiche di tipo fisiologico e quindi nella norma e riscontrabili nel breve periodo.

 

Nel corso del primo biennio post-Euro si dovrebbe assistere a una remissione spontanea di tale sintomatologia. Tuttavia è opportuno non sottovalutare gli effetti che tali aspetti emozionali potrebbero avere sull’economia: una condizione umorale associata a un vissuto di perdita e di instabilità potrebbe comportare uno stato di sfiducia nell’economia con una  conseguente contrazione dei consumi e una momentanea battuta di arresto del mercato. La correlazione tra le aree psicodiagnostche risulta essere di grande utilità in quanto la sfera emozionale non sempre è allineata alla sfera cognitiva – comportamentale; anzi  può   succedere che la prima contraddica le altre rimettendo spesso in discussione i parametri di valutazione utilizzati.

Nel nostro campione non appaiono contraddizioni, tuttavia le emozioni non essendo di facile rilevazione poiché possono essere facilmente camuffate o negate alla consapevolezza stessa di chi risponde  bisogna ritenere che entrino comunque in gioco e che abbiano un peso nella lettura e nella definizione di un fenomeno.

SOMMARIO

 

DEDUZIONI CONCLUSIVE

 

La risposta complessiva del campione siciliano ha dimostrato che la gente comune,  indipendentemente dal sesso e dall’età,  ha cercato di accogliere il cambiamento da un ciclo economico a un altro con un atteggiamento psicologico positivo: lo sforzo di adattamento all’immissione della moneta è stato vissuto come uno stress benigno ovvero come stimolo ad agire per contribuire attivamente al processo evolutivo dell’ingresso dell’Euro.

 

Le aree d’indagine psicodiagnostiche, in particolare le prime tre, attraverso gli indicatori psicologici d’area, hanno misurato che la reazione all’esposizione a un evento nuovo e rivoluzionario come quello dell’Euro è stata più che adeguata: il campione ha utilizzato la volontà, l’attenzione, la memoria, la riflessione in maniera sinergica per compiere un’operazione psicologica complessa in termini di apprendimento e assimilazione e in termini d’interiorizzazione e accettazione del fenomeno. In questo senso bisogna rilevare che i cittadini sono stati sostenuti e orientati   da una campagna informativa efficace e puntuale  che ha affermativamente contribuito a formare una idea simbolica positiva della moneta unica.

Nell’immaginario collettivo questa rappresenta il progresso economico attraverso l’unione del mercato Europeo.

 

Tuttavia, l’ipotesi epistemologica secondo la quale i cambiamenti radicali delle abitudini e degli stili di vita creano una condizione di stress in chi li vive non è stata disconfermata: l’area emozionale apre spazi d’indagine più profonda poiché l’andamento umorale è oscillante e mutevole. Inoltre, occorre dare per scontato che la transizione da una fase ad un’altra provoca in chi la compie uno stato di ansia e d’insicurezza associato a un vissuto di perdita e d’instabilità. Trattasi, comunque, di reazioni fisiologiche e in genere di riscontrabili nel breve periodo, che non dovrebbero compromettere, là dove vengono rilevate, l’andamento evolutivo del fenomeno.

Per questo è fondamentale il costante monitoraggio, almeno nella prima fase, della reazione della gente sia  a livello micro,  che di macro sistema.

 

Il progetto Info€uro è in linea con tale esigenza e, cioè, di rimanere in contatto con gli umori dell’uomo della strada per poterne registrare la  valenza ed eventualmente correggere il tiro.

In tal senso è opportuno evidenziare che il campione ha manifestato segnali di insofferenza per i centesimi che vengono vissuti come un elemento di disturbo i di disagio pratico e psicologico. Per il resto non si registrano atteggiamenti estremi né in senso ipervalutativo né svalutativo del fenomeno. La reazione appare pertanto equilibrata  e non fa prevedere sobbalzi all’interno del mercato Europeo: tutto al più un atteggiamento psicologico prudente di chi sta a vedere come evolvono le cose per poi regolarsi meglio nei consumi.

Non si può escludere che, benché la transizione non abbia influito sul potere d’acquisto della moneta, la riduzione a 2 millesimi dei valori correnti cui la gente era abituata, possa creare una condizione di diffidenza e quindi di freno nei consumatori anche rispetto alle spese giornaliere.

Rispetto a tale lettura il profilo psico economico potrebbe schematicamente  rientrare in due tipologie psicologiche: il cittadino accettante - collaborativo  e il cittadino diffidente passivo.

Nell’uno e nell’altro caso l’aspetto della suggestione e del condizionamento psicologico gioca un ruolo rilevante; per questo è necessario familiarizzare con la moneta unica, metterla alla prova ogni giorno per valutarne la tenuta.

E’,  questo,  un processo forse più laborioso di quanto s’immagini, ma, come tutti i processi di crescita, richiede tempo per una buona maturazione.

In questa ottica, le istituzioni dovrebbero assumere un ruolo genitoriale consapevole e responsabile nei confronti di cittadini, i quali, come si rileva dal campione siciliano,  hanno dimostrato di essere una popolazione attiva e desiderosa di confrontarsi con le novità.

SOMMARIO

 

AREE DI INDAGINE PSICODIAGNOSTICA

SIMBOLICO – IDEATIVA

COGNITIVA

COMPORTAMENTALE

PSICO – EMOZIONALE

SOMMARIO

 

INDICATORI PSICOLOGICI

 

MEMORIA

ATTENZIONE

CONCENTRAZIONE

VOLONTA’

EMOZIONE

APPRENDIMENTO

RIFLESSIONE 

PENSIERO 

CONSAPEVOLEZZA

SOMMARIO

 

TIPOLOGIE PSICOLOGICHE

 

ACCETTANTE – COLLABORATIVO

DIFFIDENTE  -  PASSIVO

SOMMARIO