Assessorato Regionale del Lavoro della Sicilia

Stemma Regione Sicilia
Barra Assessorato Lavoro
Stemma fondo sociale europeo
 
Prima Pagina [1] Assessore [2] B@checa [3]
Lavoro [4] Formazione [5] Agenzia Impiego [6]
   
BOLOGNA - COMPA 2005


Descrizione dei Progetti presentati

A SUD DEL SUD: UN CALL CENTER PER L’INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI

Un call center per accelerare l’emersione degli immigrati irregolari e favorire la loro integrazione nel tessuto sociale dell’Isola. L’iniziativa rientra nel progetto “A Sud del Sud”, promosso dall’Assessorato Regionale del Lavoro, della Previdenza Sociale, della Formazione Professionale e dell’Immigrazione.

Un centralino, dunque, per dare corpo e sostanza all’esigenza “dell’accoglienza e dell’integrazione”, nel rispetto delle regole e della legalità, realizzato dal CIAPI – Centro Interaziendale Addestramento Professionale Integrato –  di Priolo Gargallo (SR).  
Tre mediatori linguistici e culturali multilingue risponderanno ad un numero verde regionale tutti i giorni. Nelle ore notturne sarà attivata, invece, una segreteria telefonica.

Obiettivo del progetto “A Sud del Sud” è quello di promuovere l’integrazione sociale e lavorativa degli immigrati attraverso un sistema di comunicazione che fornisca informazioni utili non solo alla prima accoglienza, ma anche all’esercizio di diritti fondamentali quali il lavoro, la cittadinanza, la salute e l’istruzione.

Il progetto prevede anche la presenza di quattro sportelli decentrati sul territorio, a Pachino (SR), Cinisi (PA), Mazara del Vallo (TP) e Lampedusa (AG). Le località sono state appositamente selezionate in quanto luoghi-simbolo dell’immigrazione in Sicilia. Si tratta di veri e propri presidi che offriranno servizi di assistenza e informazione in collegamento con le strutture già presenti sul territorio.

«Le parole d’ordine sono due: accoglienza ed integrazione – spiega  Francesco Scoma, Assessore Regionale al Lavoro e all’Emigrazione -; Lampedusa, per esempio, purtroppo è per antonomasia il simbolo in negativo dell’immigrazione; Ma zara del Vallo è il Comune che registra la maggiore densità di immigrati residenti; Pachino perché è il Comune promotore del progetto; Cinisi rappresenta la provincia di Palermo».

«La scelta di queste quattro province è solo sperimentale – dice Scoma -; ci ripromettiamo di fare un primo bilancio dei risultati ottenuti tra tre o quattro mesi. Ritengo fondamentale cominciare a pensare ad interventi del genere nelle grandi aree metropolitane, negli ospedali e negli altri Comuni, perché credo che sia ormai un problema che viviamo ovunque, giorno dopo giorno. Perché è vero che il problema dell’ordine pubblico, interessato dalla questione dell’immigrazione clandestina, è di competenza del Ministero degli Interni, ma è pur vero che tutto questo avviene sul territorio della Regione Siciliana e noi abbiamo il dovere di occuparcene in prima persona. I nostri uffici cercheranno, ove possibile, di offrire tutte le opportunità affinché questi profughi vengano messi in regola e si possano integrare con quella che è la realtà lavorativa siciliana».

IL CIAPI

La progettazione e la gestione del progetto, nella sua fase operativa, è stata affidata al CIAPI (Centro Interaziendale Addestramento Professionale Integrato) di Priolo. Il CIAPI prevede la realizzazione di più azioni tra loro coordinate, realizzate in più parti del territorio regionale, in un’ottica di partenariato con gli enti locali, le associazioni imprenditoriali e le realtà del volontariato.

IL PROGETTO

Il progetto si articola in una serie di iniziative che vedranno coinvolti, contemporaneamente ed in un’ottica di cooperazione e partenariato, Enti Locali, associazioni imprenditoriali e associazioni di volontariato dislocati su tutto il territorio regionale, con particolare attenzione ai siti strategici maggiormente interessati dai flussi migratori. L’ obiettivo delle azioni intraprese è quello della promozione di una piena consapevolezza dei diritti dei cittadinanza e delle relative opportunità, ma anche dei doveri, dei poteri e delle responsabilità cui i soggetti interessati devono fare riferimento per un buon inserimento nella società italiana.

Queste le azioni previste, in ambito di macroprogettazione:
• Informazione e animazione territoriale;
• Formazione operatori;
• Orientamento immigrati;
• Ricerca;
• Progettazione, coordinamento, valutazione

Nello specifico, è nella sua fase esecutiva la prima azione, finalizzata all’informazione e consulenza rivolta agli immigrati. Questa azione che è stata strutturata in più attività:

1.Sistema informativo immigrati, capace di reperire e rendere fruibili le informazioni utili non solo alla prima accoglienza, ma anche all’esercizio di diritti fondamentali quali quello al lavoro, all’istruzione, alla salute. Il Sistema informativo, aggiornato quotidianamente da un’equipe di redattori, costituirà la fonte primaria di reperimento di informazioni per tutti gli operatori del progetto.
2. Sito internet multilingue per l’autoconsultazione. Il sito contiene le informazioni fondamentali relativamente diritti-doveri degli immigrati ed alla normativa che li regola
3. Call center, attraverso un numero verde si potranno contattare mediatori linguistici e culturali. A partire da Settembre tre operatori multilingue sono in linea, tutte le mattine, per erogare informazioni. Durante l’assenza degli operatori e nelle ore notturne è attiva una segreteria telefonica. Da Ottobre gli operatori risponderanno al numero verde dalle ore 10.30 alle ore 19.30
4. Sportelli di front office, dislocati sul territorio regionale (Cinisi, Lampedusa, Mazara del Vallo, Pachino) e resi operativi grazie protocolli d’intesa siglati con le rispettive amministrazioni comunali

Dal 26/09 il servizio di Call Center è attivo e prevede l’impiego di tre operatori che erogano informazioni in lingua italiana, francese, arabo e inglese.
 E’ previsto altresì che in fase attuativa del progetto, in base all’esigenza e alla tipologia dell’utenza riscontrata, siano erogate informazioni nelle ulteriori lingue necessarie.
Obiettivo sarà quello di fornire informazioni utili non solo alla prima accoglienza, ma anche all’esercizio di diritti fondamentali quali il lavoro, la cittadinanza, la salute e l’istruzione. A tal uopo saranno altresì fornite informazioni in merito alle strutture presenti sul territorio, e per questo sarà prevista un’ apposita attività di mappatura regionale da parte degli operatori stessi. Tutto ciò al fine di agevolare il disbrigo delle pratiche amministrative e l’accesso ai servizi sul territorio da parte degli immigrati presenti.  

“A Sud del Sud” è consultabile sul sito Internet dell’Assessorato regionale al Lavoro, all’indirizzo:aSudDelSud , dove è stato realizzato un “cruscotto” che rimanda a tutte le iniziative collegate al progetto.

PROGETTO "SPERIMENTAZIONE MODELLO ANAGRAFE DELL’OBBLIGO FORMATIVO"

Il progetto “L’Anagrafe dell’Obbligo Formativo” è finanziato dall’Assessorato Regionale del Lavoro, della Previdenza Sociale, della Formazione Professionale e dell’Emigrazione, con le risorse assegnate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Tre i principali obiettivi:
• costituire l’Anagrafe regionale dei giovani in età compresa tra i 14 e i 18 anni soggetti all’obbligo di frequenza di attività formative, al fine di favorirne la crescita culturale e professionale, contrastando, attraverso azioni positive sinergiche coordinate dai Servizi Pubblici per l’Impiego, l’abbandono della scuola; ampliando le possibilità di scelta dei percorsi formativi, attraverso l’individuazione di quello più consono alle propensioni personali, anche alla formazione professionale o all’apprendistato; tentando di garantire, quindi, a ciascuno un effettivo esercizio del diritto/dovere all’istruzione e alla formazione;
• Informare e sensibilizzare tutti gli attori coinvolti per stimolarne la partecipazione attiva, l’instaurazione di efficaci interrelazioni e costituire così una valida rete di servizi sul territorio;
• diffondere un modello educativo sperimentale, capace, tra l’altro, di prevenire e contrastare il fenomeno della devianza minorile, connessa quasi sempre alla carenza di opportunità formative e di lavoro.

«L’istituzione dell’obbligo formativo – spiega l’Assessore Regionale al Lavoro, Francesco Scoma -  ha, come ragione di fondo, la necessità di dotare i giovani, nella “società della conoscenza”, di competenze, di base e specialistiche,  più alte che in passato. L’obiettivo principale è che nessun giovane sia costretto a misurarsi con il mercato del lavoro nella condizione di debolezza che deriva dall’essere privi di un titolo di studio (diploma) o di una qualifica. Anagrafe e banche-dati sono il supporto informativo indispensabile allo svolgimento delle azioni di informazione, orientamento, tutorato».

Attraverso il progetto“SPERIMENTAZIONE MODELLO ANAGRAFE DELL’OBBLIGO FORMATIVO, la Regione ed il Ciapi, insieme,  muovono un primo passo in direzione della costituzione dell’anagrafe regionale dei soggetti in obbligo formativo avviando una prima sperimentazione delle procedure e della strumentazione informatica implicata.  

“L’Anagrafe dell’Obbligo Formativo” è consultabile sul sito Internet del CIAPI Siracusa, all’indirizzo: www.ciapiweb.it
 

 
   
Inizio Pagina [0]